Notizie di cronaca nelle Marche
Dopo la cerimonia di riconsegna del capolavoro d’arte raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Rocco e Severino, la comunità settempedana si è riunita di nuovo in preghiera per salutare il ritorno a casa della preziosa tela attribuita per tantissimi anni a Cristoforo Roncalli, detto Pomarancio, e poi riassegnata alla firma di Baccio Ciarpi,  ovvero Lorenzo Bartolomeo Ciarpi, straordinario allievo di Pietro da Cortona.

La nuova cerimonia è coincisa con una santa messa officiata dall’arcivescovo di Camerino – Severino Marche, monsignor Francesco Massara, alla presenza del vicario, monsignor Aldo Romagnoli, e dei rappresentanti della Confraternita. Tra le autorità il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.

A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, infatti, in occasione del rientro dell’opera non si erano potute celebrare funzioni all’interno della chiesa di San Rocco, da cui la tela era stata sottratta nel lontano 1811.

Il quadro da alcune settimane è custodito in quello che è stato sempre il suo luogo d’accoglienza. Al suo rientro l’altare maggiore della chiesa è stato peraltro interessato da un laborioso intervento di restauro, eseguito dalla ditta Impertecno Srl, che ha interessato la cornice in legno dorato, questa mai trasferita altrove.

L’impresa, specializzata da molti anni nel restauro delle opere d’arte, ha come direttore tecnico per il restauro la dottoressa Cecilia Bartoli, che ha origini marchigiane. La sua bottega artigiana ha collaborato per il restauro della cornice con la bottega Mastro T di San Severino Marche occupandosi, oltre che del restauro, del progetto e della realizzazione di una struttura in legno che potesse consentire il rimontaggio del dipinto nella cornice e la ricollocazione di questa “unità artistica” sul suo altare originario che, nel corso del tempo, aveva subito importanti manomissioni.

La cornice, che fa parte integrante dell’impianto architettonico dell’altare, è realizzata in legno dorato a foglia con alcuni dettagli dipinti in verde scuro e si presentava in condizioni di grave degrado.

“Il restauro - spiega la dottoressa Bartoli - è consistito nelle operazioni di smontaggio della cornice dall’altare, la disinfestazione per liberare la cornice dai numerosi insetti xilofagi che avevano attaccato il legno, la stuccatura e la finitura della stessa a bolo rosso. Si è proceduto poi con il consolidamento e la reintegrazione di tutte le parti mancanti e la ricostruzione ex novo di alcune parti di modellato che erano andate completamente perdute. Per la presentazione estetica dell’opera si è intervenuti con la reintegrazione della foglia d’oro, e per le lacune di piccole dimensioni, con la reintegrazione pittorica sottotono. Per completare l’intervento di restauro si è infine proceduto con la verniciatura finale”.

Per ammirare di nuovo l’imponente opera occorrerà attendere il 16 agosto, festa di San Rocco.
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Si celebra oggi la giornata mondiale delle api, istituita dall'Onu nel 2017, con l'obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sul contributo che questi preziosi impollinatori, oggi a rischio di estinzione, svolgono nel mantenimento della biodiversità.
Basti pensare che il 90% del cibo che mangiamo, è frutto del loro lavoro di impollinazione messo in pericolo da inquinamento, malattie , uso di fitofarmaci e cambiamenti climatici. Un esempio ne abbiamo in questa primavera fredda che ha bloccato tante fioriture.
"Una primavera  anomala e stranissima - afferma Alvaro Caramanti, presidente del Cda del Consorzio Apistico provinciale di Macerata-. In questo periodo le nostre api avrebbero dovuto già ricominciare l'attività; l'acacia è fiorita ma purtroppo sta perdendo i suoi fiori per via del vento e delle piogge che ci sono state. Una giornata decente forse l'abbiamo avuta solo oggi, in concomitanza con la giornata mondiale delle api, ma i problemi si fanno sentire. Proprio ieri ho inviato una mail all'assessore regionale all'agricoltura  Mirco Carloni per chiedere un intervento e un aiuto della Regione per lo stato di calamità che riguarda la categoria degli apicoltori.
Il fatto è che stiamo nutrendo le api come si fa d'inverno quando, se non hanno le scorte per approvigionarsi, le api vanno aiutate con una nutrizione di soccorso. La stiamo facendo ancora a maggio- continua Caramanti-  perchè le api, basta guardarsi attorno, non trovano fiori. È quello che avviene specie nelle nostre zone di montagna, a causa del freddo che c'è stato fino a pochi giorni fa e che ha fatto sì che la natura non si risvegliasse dall'inverno. Certo, se consideriamo tutti gli altri pericoli, tra i parassiti, l'uomo e il clima pazzo, questo lavoro prezioso delle nostre amiche api, è sempre più messo a rischio. Spero davvero che la situazione migliori- conclude Caramanti- in quanto sicuramente abbiamo già persa la produzione del miele d'acacia, insieme a tutti i nettari delle fioriture arboree tipiche della primavera. Ci rimane il miele delle fioriure delle erbe foraggere, quali erba medica. lupinella o sulla. Ci auguriamo che da adesso in poi il clima possa migliorare, altrimenti sarà solo un disastro". 
Proprio in concomitanza con  la giornata mondiale delle Api  il WWf ha lanciato una petizione per chiedere alla Commissione Europea, il divieto dei  pesticidi più pericolosi per le api e gli altri impollinatori e, più sostegno all'agricoltura biologica: " Impegnarsi per impedire la scomparsa degli impollinatori, significa fare qualcosa per il futuro della nostra sicurezza alimentare".
Sul settimanale Appennino Camerte in uscita oggi, abbiamo tra l'altro raccontato del 'fiuto' particolare che le api avrebbero nell'aiutare a riconoscere le persone positive al coronavirus. Un motivo in più dunque, per proteggere questi preziosissimi insetti. 

c.c.
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Un cittadino pakistano, gravato da un mandato di arresto europeo, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Macerata.

Nel luglio dello scorso anno, le indagini della Procura della Repubblica di Macerata erano riuscite a ricostruire un giro di spaccio che orbitava intorno all'Hotel House di Porto Recanati. In quell'occasione, l'operazione “Half Hand” aveva portato all'arresto di quattro uomini. Tre sono finiti in carcere e uno ai domiciliari, per spaccio di droghe pesanti. L'affare smontato dai finanzieri riguardava 7 chili di eroina, che avevano fruttato ai malviventi profitti per oltre 200 mila euro. Nell'occasione, un quinto uomo era riuscito a sfuggire all'arresto e a dileguarsi.

Le indagini, proseguite per assicurare il latitante alla giustizia, hanno appurato che l'uomo era riuscito a espatriare. L'Autorità giudiziaria ha quindi emesso un mandato di arresto europeo, eseguito dalla Polizia tedesca negli ultimi giorni. Dopo l'estradizione, l'arrestato è stato condotto nella casa circondariale di Pesaro.

l.c.


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Con questi numeri, la grande “famiglia” Avisina di Fabriano: 2136 Soci effettivi, 33 soci non donatori 33, (totale 2169 ndr) con 82 nuovi iscritti e un solo socio cancellato si appresta ad affrontare, nonostante questo grave momento di crisi sanitaria, le sfide future per mantenersi ai vertici regionali sia come numero di donazioni che per quelle pro-capite e non ultimo come incidenza rispetto alla popolazione.

La presidente uscente Rosa Brandi, riconfermata a pieni voti nel Consiglio Direttivo per il buon lavoro svolto in un periodo certamente difficile per la vita di una Associazione in cui la Pandemia ha messo a rischio la salute dei donatori che comunque, nonostante tutto, hanno continuato a compiere encomiabilmente le loro buone azioni quotidiane, oggi è di nuovo parte integrante di un gruppo dirigente composto da, come detto: Rosa Brandi, Sebastiano Paglialunga, Luciano Bano, Alterio Cosimo, De Santi Gabriele, Bergantini Francesco, Bartoccetti Maurizio, Bartocci Sante, Gubinelli Maria Liana, Pino Pariano, Gattucci Daniele.


Dunque l’invito alle migliaia di donatori di prendere parte alle elezioni che si sono tenute nella sezione AVIS in via Mamiani 43 ha avuto un buon esito, grazie anche all’impegno della Commissione Elettorale composta da Rita Michelini, Sandro Biondi e Brenno Bartolo.
Ora il neo eletto Consiglio Direttivo, dovrà provvedere anche, oltre alla costituzione delle nuove cariche sociali, al compito di imprimere ulteriore dinamicità e vivacità di vita ad una delle Associazione di volontariato cittadine più rilevanti, non soltanto in termini quantitativi, della nostra Provincia e dell'intera Regione.


“Davanti a queste nuove sfide – ha commentato il presidente Paglialunga - l’Avis non indietreggia, come ha sempre fatto nei suoi 70 anni di storia, sempre in prima linea per accrescere e rafforzare i nostri impegni dedicati alla promozione della cultura della donazione: incontri con gli studenti sia al centro trasfusionale che nelle scuole, per quanto possibile riorganizzare gite e momenti d’incontro, eventi molto attesi e partecipatissmi, organizzare e prendere parte a tante manifestazioni cittadine alle quali abbiamo dato il nostro contributo sia economico che personale e su tutto il nostro auspicio di fondo è quello di ampliare il numero dei nuovi donatori”.
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“Una festa di unità e di pace. Questa tradizionale cerimonia assume oggi un rinnovato significato: Camerino è ancora qui, è ancora viva e lo sarà per sempre”. Con queste parole il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, ha concluso il discorso di apertura dei riti in onore di San Venanzio. Nelle vesti del Podestà di Camerino, Sborgia ha celebrato il primo atto delle feste in onore del Patrono della città, l’Offerta dei Ceri.

La Corsa alla Spada e il Palio sono tra le prime rievocazioni storiche del centro Italia a ripartire dopo il Covid nel 2021 e, in occasione della loro apertura, è intervenuto anche l’arcivescovo Francesco Massara: “L'omaggio della Consegna dei Ceri, nella vigilia della festa del nostro Santo Patrono Venanzio, è da sempre un momento suggestivo e molto importante per la nostra comunità di Camerino, perché apre ufficialmente i giorni di festa – ha detto l'arcivescovo –. Anche quest'anno, a motivo del perdurare della situazione pandemica, vivremo il solenne rito senza il consueto e vivace folclore, ma conservando ugualmente il suo profondo valore evocativo. Così forse, riducendo all'essenziale l'evento esteriore, potremo maggiormente godere del suo aspetto più intimo e autentico”. Nella piazza della basilica di San Venanzio, lunedì sera, i trenta atleti che parteciperanno alla Corsa hanno quindi acceso il tradizionale “focaraccio”.

Tradizione, ma anche innovazione: quest’anno l’associazione della Corsa, presieduta da Stefania Scuri, ha promosso il corto “Un nuovo sole”, che racconta il ruolo di Elisabetta Malatesta nel ritorno della Signoria dei Da Varano a Camerino. Nella serata di ieri invece un webinar sugli esordi della rievocazione storica, nata 40 anni fa, insieme ai “fondatori”. Angelo Raponi, firmatario dell'atto costitutivo del Comitato, ha commentato: “Vorremmo trarre motivo di stimolo e di rivitalizzazione della nostra città e che i camerinesi finalmente si svegliassero un po' dal torpore, soprattutto nelle manifestazioni esterne, che rivivessero un po' il senso comunitario e fossero stimolati da questo avvenimento”.

l.c.
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Al via i mercoledì dello shopping dal 9 giugno e la notte bianca a tema "Genesis" si sposta il 19 luglio.
Aveva già scaldato i motori, la macchina organizzativa dell'estate tolentinate, ma dopo le ultime indiscrezioni sui nuovi Dpcm è pronta a partire con l'offerta riservata a cittadini e turisti.
Lo spiega il vice sindaco, Silvia Luconi: "Aspettavamo il nuovo decreto per conoscere le modalità per riaprire - dice - . Tuttavia sappiamo che dobbiamo lavorare con modalità molto diverse e difficili rispetto agli altri anni e, per quanto si possa parlare di un lento ritorno alla normalità, sappiamo che dovranno passare settimane prima che avvenga davvero.

Insieme all'assessore alla Cultura Silvia Tatò, ed al consigliere delegato al Commercio Andrea Crocenzi cercheremo di portare un prodotto finito e coordinato ai colleghi di giunta.
Non è un lavoro facile - ammette - perchè stiamo cercando tutte le modalità possibili per rispettare i vari decreti che si sono susseguiti senza azzoppare l'estate.

Nell'ultima riunione con il comitato commercianti abbiamo visto grande propositività e voglia di fare, e questo ci perette di lavorare con serenità".

Proprio a proposito del commercio, dal 9 giugno torneranno le aperture serali dei negozi: "Con questo si aprirà l'estate - dice Silvia Luconi - e lavoreremo in collaborazione con i commercianti organizzando eventi in tandem con loro". 

Poi la collaborazione con la Pro Loco per la notte bianca: "Insieme al presidente Edoardo Mattioli - prosegue - stiamo ripensando alla notte bianca che quest'anno cambierà la data: non sarà più la notte del solstizio d'estate, ma è in programma per il 19 luglio. Non è una data casuale - precisa - perchè coincide con la serata centrale del Festival di musica Genesis.
Un evento che si sposta da Foligno a Tolentino e per il quale diversi hotel hanno già ricevuto prenotazioni di appassionati in occasione della kermesse.
La notte bianca, quindi, non potrà che essere realizzata su questo tema, sia per la musica che per gli addobbi.
Poi ci fermiamo le due classiche settimane di agosto per ripartire con le feste di San Nicola ed il Premio Ravera".

Accanto alle manifestazioni, il vice sindaco precisa l'offerta culturale tolentinate: "La proposta museale si sta ampliando in maniera importante - dice - . È tutto pronto per il museo del Mesolitico e abbiamo iniziato ieri l'allestimento del nuovo museo di San Nicola in via Filelfo.
Anche in questo caso, per l'inaugurazione, abbiamo pensato ad un evento nell'evento, per far sì che per qualche giorno non si parli solo di arte sacra ma anche di un nome che ha già raccontato in maniera attenta ed emozionante la storia di San Nicola".

GS
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Ragionare insieme sulla valorizzazione del territorio e sulla sua promozione turistica. L’assemblea annuale di Inside Marche Live, ieri al Teatro Comunale di Treia, ha avuto questi obiettivi. Con all’orizzonte una stagione estiva che, a causa del covid, ma anche dei massicci incentivi messi in campo dalla Regione, sembra essere fortemente orientata verso il turismo di prossimità, le imprese legate al turismo hanno avuto così l’occasione di mostrare le loro offerte.

Un summit che ha raccolto le esperienze e le opinioni degli operatori del settore treiesi, ma anche delle aziende agricole, pronte a spingere i loro prodotti di eccellenza: country houses, B&B, imprenditori e istituzioni si sono confrontati e presentati ai tour operator, che avranno il compito di promuoverli e attrarre così turisti dall’Italia ma non solo.

"I tour operator marchigiani hanno visitato la Città del Bracciale, in particolare il Teatro Comunale, il Museo del Bracciale, il Museo civico archeologico e la bellissima Villa Spada – ha raccontato il vice sindaco, David Buschittari –. Quindi è seguita la conferenza con le strutture ricettive del territorio, con le aziende agricole, con tutti gli imprenditori del bike e quindi anche le nostre associazioni sportive. Un incontro molto interessante, soprattutto per i titolari di B&B, agriturismi e Country House, che hanno avuto l’occasione di presentarsi e di farsi conoscere: poi i tour operator dovranno essere bravi a promuovere le nostre eccellenze in Italia, in Europa e nel mondo".

"Visto che in questo 2021 la direzione che il turismo sta prendendo è quella della prossimità – ha proseguito Buschittari –, della mobilità sostenibile, del bike e del cammino lento, abbiamo voluto ragionare insieme alla Regione, alle imprese, alla Camera di Commercio e ai tour operator su come bisogna preparare l’accoglienza turistica per la stagione estiva ormai alle porte. La Regione Marche sta investendo in maniera massiccia su questo tipo di turismo, con grande ambizione – conclude – : dovremo essere bravi nel cogliere le opportunità che avremo a disposizione".

l.c.
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La Regione Marche ha convocato per lunedì 24 maggio alle ore 13 i vertici dell’azienda. La Regione intende offrire la massima disponibilità a sostenere, in tutti i modi che ci sono consentiti dalla legge e dalle procedure, l’azienda e i suoi lavoratori, affinché possano trovare sul territorio il loro futuro e si creino i presupposti per un rilancio delle produzioni nelle Marche. Parliamo di un’area già fragile che vive un momento molto difficile e che dobbiamo tutelare mettendo in campo tutte le forze per evitare un ulteriore depauperamento delle opportunità di lavoro”.

Con queste parole del presidente Acquaroli, si è concluso il secondo incontro a Palazzo Leopardi con le rappresentanze sindacali sulla vertenza ELICA. Presenti anche gli assessori al Lavoro Stefano Aguzzi, alle Attività produttive Mirco Carloni, al Bilancio Guido Castelli e alla Sanità Filippo Saltamartini.

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Settantacinque anni di storia e tanta voglia di tenere alti i principi degli Scout, con l’impegno continuo nel tramandare questa formazione ai più piccoli.

È lo spirito con cui il Gruppo Scout Tolentino 1 si prepara a vivere l’anniversario della fondazione che, seppur in un momento difficile a livello mondiale, resterà comunque nella storia del gruppo tolentinate.

Diverse, infatti, le iniziative che i giovani si preparano a mettere in campo in vista dell’evento clou della ricorrenza, in programma per il prossimo 18 settembre. Iniziative portate avanti con le forze economiche dell’associazione e per le quali è stata attivata anche una raccolta fondi per avere un sostegno dalla città.

«Quel giorno - dice la responsabile del Gruppo, Ilaria Fratini - inaugureremo uno spazio verde che sarà attrezzato per le nostre attività.

Si tratta di un’area nella parrocchia della Santa Famiglia di Tolentino dove stiamo lavorando per installare un altare, una edicola, un ambone, un alzabandiera e la recinzione circostante, realizzati da noi e nel nostro stile. In occasione dell’inaugurazione - spiega - organizzeremo una conferenza, aperta a tutta la cittadinanza, sullo scoutismo in Italia e nella nostra città».

Un dibattito che, sullo sfondo, vedrà la testimonianza concreta del mondo Scout: «Vogliamo far immergere lo spettatore in un ambiente totalmente legato alle nostre attività, realizzando una mostra a cielo aperto con oggetti e strutture che raccontino visivamente ciò che facciamo.

In programma, poi, anche una mostra sulla storia dello scoutismo a Tolentino, legata all’appoggio  che negli anni abbiamo avuto dalle parrocchie della città».

Ma il contesto cittadino si inserisce in quello nazionale, tanto che il Gruppo ha deciso di accendere i riflettori anche su una storia legata alla Resistenza e che dà il nome all’operazione per l’anniversario: «Il nostro Gruppo - racconta - prende il nome da un Gruppo di Milano “Le aquile randagie” che nel Ventennio Fascista continuò a svolgere l’attività clandestinamente, aiutando gli ebrei a nascondersi ed oltrepassare il confine italiano».

Le celebrazioni della realtà Scout tolentinate arrivano proprio in un momento in cui le attività hanno ripreso sulla scia del ritorno alla normalità, al termine di un periodo in cui gli incontri sono stati possibili solo via web: «Abbiamo vissuto la pandemia con molta difficoltà - confida Ilaria Fratini - come per tutti. Lo scorso anno, quando eravamo costretti a restare in casa, non abbiamo fatto attività, ma ci siamo incontrati con le piattaforme online.

Da aprile siamo riusciti a vederci nuovamente in presenza: attualmente stiamo vedendo i ragazzi in piccoli gruppi, all’aria aperta, con tutte le disposizione imposte».

Ma il cambiamento dettato dall’emergenza sanitaria è stato l’occasione per vivere la tecnologia in maniera indispensabile, anche in una realtà da sempre votata all’aria aperta e all’essenziale: «I ragazzi hanno sperimentato uno scoutismo diverso da quello che eravamo soliti vivere - ammette la responsabile - . Diciamo che la lontananza sociale e l’utilizzo dei dispositivi elettronici ci hanno permesso di far entrare la tecnologia nelle nostre attività, ma allo stesso tempo hanno confermato l’importanza di restare a contatto con la natura e vivere la socialità più autentica. 

È stata una occasione per capire quando e come la tecnologia può essere utilizzata a vantaggio dell’attività Scout».

Giulia Sancricca
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La Corsa alla Spada e Palio, la prima rievocazione storica del Centro Italia a tornare, in ordine di tempo, nell’era Covid per celebrare la festa del Patrono San Venanzio a Camerino si apre nella 40^ edizione con il tradizionale “focaraccio” davanti alla Basilica. Per la prima volta vi prenderà parte indossando le vesti del Podestà il primo cittadino Sandro Sborgia che sarà anche il primo sindaco in carica a vestire gli abiti storici della Corsa alla Spada.

La celebrazione, come già annunciato, si svolgerà in chiave rivisitata nel rispetto delle norme imposte dall’emergenza sanitaria. “Non nascondo di provare una grande emozione nel vestire gli abiti del Podestà della città ducale – ha detto il sindaco Sborgia – Si tratta di un momento che tutta la comunità sente tantissimo e io stesso mi sento investito di una nuova responsabilità che porto con grande onore nonché con l’orgoglio della nostra città che seppur ferita resta sempre fiera del suo status, della propria storia e tradizione”.

Camerino dunque si tuffa nel passato, rivivendo gli antichi fasti dei Signori Da Varano. La festa religiosa segna il risveglio della corte con le sue “dame, i cavallieri, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese”.

E’ un susseguirsi di riti, cerimonie, dall’offerta dei ceri all’accensione del grande falò propiziatorio, dalla corsa alla spada al palio degli arcieri, dagli spettacoli di musica antica. “Nel rispetto delle norme imposte dal Covid, al fine di non creare assembramenti – raccomanda il primo cittadino - invito tutti a seguire la celebrazione da casa. Saremo distanti solo fisicamente, ma tutti nella stessa piazza a vivere l’incredibile emozione che l’Offerta dei ceri riesce a rinnovare ogni anno”.
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