Notizie di cronaca nelle Marche
Da martedì 8 a venerdì 11 giugno torna per la quarta edizione “Il Bello di Unicam”, iniziativa voluta dal rettore Claudio Pettinari e dedicata non solo alla valorizzazione delle eccellenze dell’Università di Camerino, ma anche alla promozione dell’importanza della scienza, della ricerca scientifica, specialmente in questo particolare momento che stiamo vivendo.

“Dopo il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, abbiamo fortemente voluto ripetere questa iniziativa – ha sottolineato il rettore Pettinari – anche per quanto di positivo gli Atenei e i centri di ricerca italiani stanno dando al nostro Paese. Gentilezza, scienza e società saranno i temi chiave di cui discuteremo con importanti personalità del mondo dell'università, della scienza, della società, della politica che saranno collegati con noi e che ringrazio per aver accettato il nostro invito”.

Ogni pomeriggio sarà caratterizzato da un tema sintetizzato in una parola: "Gentilezza" sarà il termine che legherà gli interventi del primo giorno, "Scienza" sarà la tematica del secondo appuntamento e "Società" caratterizzerà l’incontro conclusivo.

L’ultimo anno e mezzo trascorso ha dimostrato quanto sia importante e fondamentale che scienza e società percorrano insieme la strada del progresso e della prevenzione, dell’innovazione e dello sviluppo, senza soluzione di continuità e ci ha chiaramente mostrato, tuttavia, quanto ci sia ancora da fare per costruire tale consapevolezza, e quanto sia importante costruirla nel modo giusto. L’Università di Camerino, infatti, ritiene centrale non solo il contenuto, “cosa” comunicare, ma anche come farlo al meglio, nella maniera più adatta alle singole persone, con un approccio “gentile” consapevoli di quanto le “parole gentili possano cambiare il mondo”.

“Il Bello di Unicam”, ispirato alla rubrica giornalistica del Tg2 “Tutto il bello che c'è", ideata dalla giornalista camerinese Maria Grazia Capulli, è a lei dedicato, come ogni anno.



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Un ricco programma di iniziative per celebrare il Beato Tommaso da Tolentino, frate minore francescano, nel settimo centenario del suo martirio avvenuto a Thane, in India, nell’aprile 1321, dopo aver vissuto un’esistenza avventurosa come importante diplomatico e missionario in Oriente (Armenia, Persia, India e Cina).

Dopo la peregrinatio delle reliquie, custodite nella cattedrale di San Catervo, nelle chiese della vicaria, altre manifestazioni si svolgeranno nel fine settimana.

Sabato 5 giugno alle ore 15.30 nella Basilica di San Nicola celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Edoardo Menichelli e concelebrata dal vescovo Nazzareno Marconi.

Alle ore 18.00 nel teatro dello “Spirito Santo” presentazione del volume “Tommaso da Tolentino. Storia di un Francescano”, a cura dei professori Paolo Cicconofri, Carlo Vurachi e dell’architetto Casadidio. Dopo i saluti dell’amministrazione comunale, si terrà la prolusione di padre Ferdinando Campana, presidente della casa editrice “Terra dei Fioretti”, a seguire relazioneranno gli autori del libro. Le conclusioni spetteranno al prof. Alfonso Marini, docente di Storia Medievale dell’Università “La Sapienza” di Roma. Nel corso della presentazione del libro, all’ingresso del Teatro, saranno esposti i lavori degli studenti delle scuole primarie della città.

Alle ore 21,15 sempre presso il teatro dello “Spirito Santo”, si terrà l’evento: “Musica che unisce”, in cui alcuni giovani musicisti dell’Istituto Musicale Vaccaj eseguiranno le partiture musicali composte dal francescano padre Armando Pierucci in memoria del Beato Tommaso, alternate alla recitazione di brani che evocano alcuni dei principali episodi della sua esistenza terrena, realizzate dagli attori Gabriela Eleonori e Giovanni Moschella.

Domenica 6 giugno alle ore 19,00 nella chiesa dell’Abbadia di Fiastra, si terrà un concerto d’organo di padre Armando Pierucci, già organista titolare della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. La composizione musicale di padre Armando, imperniata sull’antico organo accompagnato dagli strumenti a fiato, mette in evidenza cinque episodi cruciali dell’esistenza di fra Tommaso.

Le celebrazioni del martirio del Beato Tommaso proseguiranno il prossimo mese di ottobre, dove è prevista l’organizzazione di un convegno presso il Teatro Vaccaj
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Nella splendida cornice della Chiesa di Sant’Eustachio a Belforte del Chienti, i ragazzi della 2C della scuola secondaria dell’istituto De Magistris hanno ricevuto dal questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, il premio per il progetto “PretenDiamo legalità” . 27 alunni (la classe più numerosa della provincia) hanno realizzato un video dal titolo “Basta una piccola idea”.
Un progetto vincente seguito dalle professoresse di Arte Laura De Sanctis e Mariella Feliziani che hanno creduto in questa iniziativa appassionante e coinvolgente.

Riprese e immagini sono state registrate durante la didattica a distanza e hanno trattato temi di attualità come il bullismo, il cyberbullismo e la violenza domestica.

Il video vincitore “Basta una piccola idea” viene introdotto da Khadija Hakkam che racconta come trascorre le giornate nel periodo della pandemia e come, consultando i vari social, sia stata colpita da un video di Pubblicità Progresso.

Un percorso formativo focalizzato sull’importanza di formare ed informare i cittadini di domani sulla gravità dei gesti offensivi a livello fisico e psicologico e come dichiarano gli stessi ragazzi: " Durante il lockdown in tutto il mondo sono aumentati gli atti di violenza domestica".

Parlando ai ragazzi il questore Trombadore ha messo in evidenza come tutti, a vario livello, dobbiamo fare prevenzione.

(foto dei ragazzi dell 2C con le insegnanti di Arte Laura De Sanctis e Mariella Feliziani)


le maestre

“La Polizia dei cittadini – ha aggiunto il questore - comprende lo sforzo, l'attenzione e la sensibilità di ognuno di noi. La sicurezza pubblica può vantarsi di fare sicurezza se coinvolge il mondo culturale e la scuola lo è per eccellenza.

La Polizia di Stato e le altre forze di polizia che sono coinvolti direttamente nella sicurezza pubblica non devono fare altro che condividere le loro azioni con chi devono proteggere.

Ogni cittadino si deve sentire parte della Polizia nel senso di pubblica amministrazione che è diretta a garantire la sicurezza pubblica”.

Poi il questore ha anche toccato il tema dei social senza demonizzare il mezzo: “ I social – continua Trombadore – è l'unico strumento per comunicare e i primi a soffrire in questo momento di isolamento da Covid sono i nostri ragazzi e quindi non demonizziamo i social ma con la cultura della prevenzione, cerchiamo di individuare e stigmatizzare l'utilizzo negativo”.

La dirigente dell’Istituto Comprensivo De Magistris Fabiola Scagnetti ha sottolineato:” Nel titolo del progetto PretenDiamo c'è anche l’idea del dare, quindi non solo attendere dagli altri la legalità e la sicurezza ma essere direttamente coinvolti. Questi ragazzi hanno capito che questi valori ce li avremmo solo se ciascuno fa la sua parte e si impegna e loro si sono impegnati tantissimo, hanno messo a frutto non sono i loro talenti ma anche le loro passioni e i loro interessi.
Quello che hanno imparato negli anni precedenti con i percorsi di teatro e arte visiva, utilizzare gli strumenti di comunicazione e loro ci hanno messo dentro le loro emozioni, le problematiche che hanno vissuto anche in prima persona.
Una classe così numerosa ti costringe a doverti confrontare tutti i giorni con una convivenza che non sempre è facile. Mi auguro che da questa esperienza maturata in classe – conclude la dirigente – il contatto di questi mesi con i dirigenti di Polizia e con il questore, possano rimanere impressi in ognuno di loro per continuare ad essere degli esempi in un percorso di vita che li porti sempre e comunque a cercare e pretendere la legalità e la sicurezza”.


Nel prossimo numero dell’Appennino Camerte un ampio servizio con le testimonianze del sindaco Alessio Vita, dei ragazzi e delle insegnanti.

M.S.
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Favorire l’insediamento di nuove attività commerciali e riqualificare il patrimonio edilizio del centro storico. È con questi obiettivi che il l’amministrazione comunale di Treia ha emanato due bandi che, come spiegato dal vicesindaco David Buschittari, “puntano a sostenere sia lo sviluppo e la riqualificazione commerciale, sia quella edilizia. I due bandi – illustra Buschittari – offrono contributi economici che potranno abbattere i costi dei canoni di affitto che gravano sulle imprese del centro, incentivando così i giovani imprenditori a ripopolare il borgo”.

Gli interventi interessano il rilancio e la rivitalizzazione del centro, tentando di favorire l’acquisto e le ristrutturazioni del patrimonio edilizio abitativo da un lato e l’apertura o l’ampliamento delle attività legate al commercio dall’altro.

“Una prima iniziativa – prosegue il vicesindaco – , per la ristrutturazione di edifici destinati all’abitazione o ad attività produttive, prevede la concessione di agevolazioni per la contrazione di mutui o prestiti stipulati entro l’anno solare in corso, erogando un contributo pari al tasso d’interesse applicato al mutuo nella misura massima del 2% annuo, per un massimo di 10 anni. Per interventi particolari e minimali di riqualificazione delle facciate dei fabbricati, della sostituzione degli infissi, delle grondaie e delle parti visibili da via pubblica (anche condominiali), di riqualificazione e di ampliamento di negozi o attività produttive in genere (per rinnovo locali, nuovi mobili, lavori edili di qualsiasi natura),  di importo inferiore a 25mila euro, può essere riconosciuto un contributo in conto capitale pari al 20% degli investimenti effettuati fino a un valore massimo di 5mila euro. La seconda iniziativa riguarda invece la previsione di un contributo pari al 50% del canone annuo corrisposto per la locazione di immobili in centro storico per tre annualità dalla data di emissione del beneficio. Tali provvidenze sono assegnate anche in caso di sub ingresso in attività già avviate in precedenza e anche in caso di delocalizzazione di attività esistenti”.

“Tali provvidenze – ha fatto eco il sindaco, Franco Capponi – sono estremamente agevolative dato che, per la realizzazione di questa tipologia di intervento, i privati possono godere anche delle agevolazioni statali quali il bonus 110%, il bonus facciate, l’ecobonus e, per le attività produttive, i benefici dell’area cratere quali quelli denominati “resto al Sud” e, infine, per le nuove attività, i vantaggi della Zona Franca Urbana”.

l.c.
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Non c'è pace per coloro che hanno perso la casa dopo le continue scosse del 2016.
Dopo mesi e mesi di parole finalmente, in molti casi,  si è pronti per la ricostruzione degli edifici più danneggiati.
Demolire e ricostruire con progetti che fino a qualche mese fa avevano un costo e che ora, causa aumento materie prime,  costringe proprietari e tecnici a fare i conti e constatare l'impossibilità di portare a conclusione i lavori programmati. In alcuni casi l'aumento del costo (su tutti ferro e acciaio) non permettrebbe nemmeno di realizzare metà del progetto previsto.

Sul caro prezzi è intervenuto il Commissario Legnini con una nota che chiede di garantire, con una norma, i lavori in corso.
"Il caro prezzi dei materiali da costruzione, che per alcune tipologie è aumentato in modo esponenziale negli ultimi mesi, è stato al centro di un incontro - dichiara Legnini - tra le associazioni nazionali delle imprese del settore edile ed il Commissario Straordinario per il sisma 2016, che ha avviato un confronto ad ampio raggio per individuare una soluzione al problema.
La crescita dei costi rischia infatti di rappresentare un inaspettato fattore di rallentamento della ricostruzione privata, dopo la forte accelerazione degli ultimi mesi".
Accanto all’aggiornamento del Prezzario unico del cratere, che potrà risolvere il problema per il futuro, le associazioni datoriali ed il Commissario, Giovanni Legnini, hanno convenuto sull’opportunità di sollecitare il Governo ad emanare un intervento normativo che renda possibile l’adeguamento dei prezzi, anche per coloro che hanno già ottenuto il contributo pubblico ed avviato i lavori.

Il Commissario Legnini ha ricordato che la revisione del Prezzario del cratere,
a cui è vincolata tutta la ricostruzione privata nelle quattro regioni, è un processo che richiede tempi incompatibili con l’urgenza di un intervento, ed ha sollecitato le associazioni imprenditoriali ad avanzare proposte alternative in tempi brevi.
Ha altresì sottolineato la necessità di coordinamento con le quattro Regioni del centro Italia, che a loro volta stanno procedendo alla revisione dei prezzari regionali. Il Commissario e le associazioni delle imprese edili hanno affrontato anche il tema dei tempi di pagamento degli Stati di Avanzamento dei Lavori e quello dei controlli telematici sui cantieri, avviati in forma sperimentale.
A fronte delle necessità di evitare tempi troppo lunghi di liquidazione e di superare eccessivi adempimenti burocratici per la redazione e il pagamento dei SAL, il Commissario ha preannunciato un intervento finalizzato a snellire il processo anche con l’adozione di una specifica Ordinanza.
Massima apertura è stata espressa dal Commissario anche sui possibili miglioramenti da apportare al sistema di controllo previsto dai Protocolli di legalità da istituire nelle Prefetture del cratere sisma, che si basa sul badge e settimanale elettronico di cantiere con il supporto di una piattaforma informatica predisposta dalla struttura commissariale per i controlli finalizzati a contrastare il lavoro nero, il dumping contrattuale e i rischi di infiltrazione malavitosa.

Su tutti i temi trattati, dopo l’acquisizione di specifiche proposte da parte delle associazioni datoriali, il Commissario adotterà le sue decisioni, consultando anche le OOSS e la rete delle Professioni tecniche.
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“Nessuna polemica: è giusto che la Regione porti avanti la sua politica culturale”. Giambattista Tofoni, tra gli organizzatori di RisorgiMarche, ha spento sul nascere ogni possibile dibattito sui tagli al festival musicale dedicato alla ripresa del cratere.

Gli ingredienti per una polemica c’erano tutti. Qualche giorno fa, l’assessore regionale alla cultura, Giorgia Latini, aveva affermato come ci fossero, oltre a RisorgiMarche, “iniziative ugualmente meritevoli, visto che tutta la Regione, dopo la pandemia, ha bisogno di ripartire. Non esiste soltanto il cratere”. Parole che, seppur legittime nella spiegazione della distribuzione dei fondi, avrebbero potuto innescare una feroce discussione. Non è stato così.

Giambattista Tofoni ha immediatamente provveduto a rasserenare gli animi: “È giusto e legittimo che la Regione si occupi dell’allocazione dei fondi nel modo che ritiene più opportuno, è il suo compito. Non è intenzione né mia, né di Neri (Marcorè, altra mente del festival, ndr) fare polemica al riguardo. Il festival non è nato per generare introiti per chi lo organizza, piuttosto la sua è una matrice sociale: lo abbiamo sempre proposto per portare la lente dei media su un territorio, l’entroterra marchigiano, che all’epoca del sisma sembrava essere stato dimenticato. L’indotto, sia mediatico, sia economico, è stato una conseguenza del lavoro svolto”.

Poi la replica all’altra questione sollevata dall’assessore Latini, quella sui compensi per gli artisti ospitati: “Non crediamo che i compensi siano una richiesta degli artisti – sottolinea Tofoni – , siamo noi a volerli pagare. La dimensione solidale che il festival ha assunto nelle edizioni precedenti alla pandemia si è arricchita di un’altra sfaccettatura: quella della solidarietà verso gli artisti stessi. Quasi tutti non lavorano da un anno e mezzo, e oltre a loro non lavorano nemmeno i professionisti del settore. Dobbiamo essere solidali anche con loro, e sarebbe giusto che ricevano un compenso. Il taglio ai fondi è notevole, ma la nostra intenzione è quella di proseguire – conclude Tofoni – , se potremo, andremo avanti”.

l.c.
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Nuova Caserma della Compagnia dei Carabinieri di Camerino. È prevista per questo venerdì la firma che ufficializzerà formalmente la cessione al demanio del diritto di superficie su parte dell'immobile di proprietà dell' Unione Montana per la costruzione della nuova caserma a servizio della Compagnia dei Carabinieri. 
"Finalmente sembra di essere ad un passo dal traguardo- dichiara il sindaco Sandro Sborgia-.Uso il condizionale proprio per scongiurare qualche imprevisto dell'ultimo momento, ma dovremmo arrivare domani alla firma della cessione del diritto di proprietà superficiaria  per quanto riguarda la cessione di parte dello stabile dell'Unione Montana Marca di Camerino. È una vicenda che è durata tanto e troppo tempo - continua il primo cittadino- il che ha impedito di vedere ad oggi quanto meno un inizio dei lavori. Nonostante tutto siamo riusciti a comporre le varie istanze in causa e i vari interessi. È stato un lavoro a tratti anche faticoso, tanto che avevamo già in qualche modo pensato anche alla possibilità di un piano b alternativo, proprio in ragione dei numerosi ostacoli rilevati durante questo percorso. Che dire, siamo arrivati ad un punto importante- prosegue Sborgia-; aspettiamo domani la firma e, se Dio vuole, anche per quanto riguarda la caserma dei Carabinieri potremmo vedere in tempi ragionevolmente brevi l' avvio dei lavori di adeguamento dello stabile
Teniamo presente che la cessione di questa parte dello stabile non potrà fare altro che, non solo ridare una dignità alla struttura deputata ad ospitare la caserma dell'Arma ma offrirà anche un luogo dove la compagnia Carabinieri potrà esercitare appieno e nelle migliori condizioni possibili le proprie funzioni; questo intervento comporta anche la sistemazione di quella parte dello stabile che, da anni e anni, era  lasciato in situazione di abbandono e purtroppo anche di deterioramento dovuto all'incuria, in questo modo verrà dunque ripristinato, rivitalizzato e rifunzionalizzato.
Non dimentichiamo che è un bene pubblico che torna ad essere funzionante e funzionale per le esigenze della collettività. Quindi, mi dichiarerò soddisfatto solo dopo che avrò visto la conclusione di questo iter, che speriamo domani possa arrivare a sua completa definizione.
Aspettiamo domani- conclude Sandro Sborgia-, dopodiché faremo tutte le dichiarazioni del caso, visto che questo percorso è stato molto travagliato ed è corretto che la cittadinanza e tutto l'entroterra, che rappresenta il territorio di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Camerino, conoscano e possano avere le giuste informazioni riguardo al percorso che è stato compiuto ed è stato necessario per arrivare fin qui. Quindi attendiamo la firma e poi solleveremo le braccia, pur essendo comunque fiduciosi nella consapevolezza di aver compiuti tutti gli sforzi necessari". 

C.C.
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Si appropriavano di generalità altrui, accedevano a un finanziamento per orologi di lusso o auto che poi rivendevano per monetizzare. Erano in dieci, marchigiani da diverse parti della Regione. Quando alcune delle vittime truffate, almeno sei, hanno denunciato degli strani addebiti nei propri conti correnti, la Polizia si è attivata.

In mattinata è partita la maxi operazione anti-truffa che ha coinvolto le Squadre Mobili di Ancona, Macerata e Pesaro insieme al Commissariato di Fano. Grazie all’attività investigativa dei quattro uffici marchigiani, con il coordinamento della Procura di Macerata, la banda è stata sgominata. Otto le perquisizioni, con diversa documentazione recuperata dagli inquirenti, oltre a cellulari e computer. Saranno analizzati per arricchire il quadro probatorio.

l.c.
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Si è riunita di recente l’assemblea dei soci-donatori dell’Avis Comunale di Castelraimondo.

Nel corso della riunione, alla quale ha preso parte il Presidente Provinciale Silvano Gironacci, è stato esposto ed approvato il bilancio dell’anno 2020 e la Presidente uscente, dott.ssa Elisabetta Torregiani, al termine del suo secondo mandato, ha redatto un riepilogo delle cose fatte nell’ultimo anno.

La Presidente Torregiani, ha ringraziato tutti i componenti del direttivo per la collaborazione ed il sostegno dati in questo anno appena trascorso ed in tutto il quadriennio: ha ringraziato altresì tutti i donatori-donatrici che come sempre si sono recati spontaneamente a compiere il grande gesto della donazione ed il personale sanitario dell’Avis provinciale.

L’assemblea dei soci ha poi proclamato all’unanimità Angelo Ciarafoni Presidente Onorario dell’Associazione, in virtù dell’impegno, della dedizione e della passione dallo stesso sempre profusi all’interno dell’Avis.
L’Assemblea si è poi espressa sul rinnovo dei componenti del Consiglio Direttivo. 

Questi i nomi scaturiti e le rispettive cariche, assegnate nella prima riunione del nuovo Consiglio:
Presidente: Silvano Giori; Vice Presidente: Elisabetta Torregiani; Segretario: Giuliano Cipolletta; Tesoriere: Donatella Antognozzi; Consiglieri: Stefano Antonelli, Ada Forti, Gaetano Lori, Enzo Maggi, Luca Pascarella e Silvia Pascucci.

Il nuovo Consiglio Direttivo, in continuità con il quadriennio precedente, ha subito redatto un programma di attività istituzionali e promozionali per incrementare la donazione del sangue nella propria zona d’interesse.

Le parole del nuovo presidente Silvano Giori:"Non basta più concentrarsi solo ed esclusivamente sulla raccolta del sangue e sulle relative chiamate al donatore, certamente al centro della nostra mission, ma bisogna ampliare la nostra presenza nella comunità con varie attività. Un passo importante è avvicinarsi ai giovani. Si dovranno quindi incrementare gli sforzi per far conoscere la nostra associazione, tenendoci pronti per quando si tornerà alla normalità, organizzando o partecipando a delle manifestazioni e a dei progetti che coinvolgano la popolazione, e facendo conoscere il progetto Avis nella sua interezza, collaborando con altre associazioni, anche sportive, e con quanti altri vorranno conoscere la nostra realtà. Dovremo altresì “coccolare” i donatori riproponendo feste, gite, cene e tutto quanto serva a farci e farli sentire una famiglia”.

Il nuovo consiglio direttivo invita tutti i cittadini ad avvicinarsi al mondo Avis, sia come nuovi donatori, sia come collaboratori per le iniziative che verranno intraprese.
























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Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Ancona hanno concluso le indagini preliminari, durate oltre due anni, dirette dalla Procura della Repubblica di Ancona, che hanno visto coinvolti numerosi soggetti: 29 allevatori di cani di razze pittbull, dogo argentino, cane corso e di altre razze pregiate, residenti in 9 Regioni italiane e 11 medici veterinari, denunciati a diverso titolo per i reati di maltrattamento, falso in atto pubblico, traffico illecito di animali da compagnia, abusivo esercizio della professione veterinaria, uso di atto falso.
Dalle indagini condotte è emerso in particolare che 16 allevatori di razze canine e 4 medici-veterinari residenti nelle Provincie di Ancona, Macerata e Cosenza sono risultati coinvolti in 52 amputazioni illegali delle orecchie e della coda di cani corso, pittbull e dogo argentino, eseguiti tra il 2017 e il 2019. Alcune interventi di amputazione sono state giustificate con certificati veterinari falsi, manoscritti dagli stessi veterinari ed attribuiti a veterinari residenti all’estero risultati inconsapevoli degli interventi eseguiti oppure inesistenti. Sequestrati a seguito di perquisizioni presso 4 allevatori di cani corso e pittbull, residenti nelle provincie di Ancona e Bari, timbri veterinari falsi e certificati veterinari in bianco, pronti per essere compilati e ceduti agli acquirenti dei cani a corredo delle amputazioni. Oltre 40 amputazioni illegali sono state attribuite ad una veterinaria con Ambulatorio in Provincia di Macerata che risultava operare in un locale adibito ad ambulatorio, situato presso un allevamento di cane corso in Provincia di Ancona.
Sono stati denunciati 17 allevatori di razze canine e 7 veterinari per aver prodotto 77 certificati falsi, tra cui 20 certificati veterinari di amputazioni dei cani e 57 libretti sanitari, passaporti e certificati per il transito di animali da compagnia, documenti tutti falsificati al fine di poter esportare ed importare illegalmente cuccioli al di sotto dell’età consentita dalle leggi dei Paesi di destinazione. In particolare sono state accertate 34 esportazioni all’estero, principalmente in USA, di cuccioli di razza corso e mastino napoletano al di sotto dell’età consentita dalla legge, con cani non vaccinati contro la rabbia, documenti falsi attestanti la vaccinazione avvenuta e una data di nascita diversa da quella effettiva. Si è riscontrata inoltre l’importazione illegale di 5 cani di razza american pittbull terrier, bulldog, golden retriever, importati in cinque diverse occasioni in Italia, dagli USA, sotto i tre mesi di età e senza vaccino antirabbico.

Inoltre ben 59 documenti falsi sono stati attribuiti a 6 veterinari con sede in Ancona, Napoli, Viterbo e Matera.

Due veterinari con ambulatorio in Provincia di Macerata sono stati denunciati in concorso con altri due allevatori per il reato di esercizio abusivo della professione veterinaria, in quanto hanno fornito vaccini e microchip agli allevatori che hanno poi eseguito illecitamente le inoculazioni, pratiche demandate esclusivamente ai medici veterinari.

Denunciati infine un trasportatore ed allevatore di cani, residente a Bari, per aver falsificato in concorso con altri allevatori e veterinari, i documenti per esportazione di 30 cani di razza corso, bassotto, mastino napoletano, verso gli USA e per aver importato dagli USA 5 cani di razza american pittbull terrier, bulldog, golden retriever, con documenti falsi, sotto i tre mesi di età e senza vaccinazione antirabbica, così configurando il delitto di traffico illecito di animali da compagnia. Rinvenuti durante le perquisizioni a casa dell’allevatore, etichette false di vaccino antirabbico, documenti di esportazione e libretti sanitari falsi.

I reati contestati ai 40 soggetti sono tutti di natura delittuosa, e sono puniti con reclusione fino a 18 mesi per il traffico di animali da compagnia e maltrattamento e con reclusione fino a tre anni prevista per l’esercizio abusivo di professione, oltre a pesanti multe.

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