Notizie di cronaca nelle Marche
È iniziato a Camerino il progetto di pubblica utilità denominato “Cura giardini e frazioni” a cui parteciperanno i soggetti che percepiscono il reddito di Cittadinanza. In particolare, saranno 4 le persone occupate che dovranno svolgere 12 ore settimanali nelle aree verdi della città e sulle frazioni. I servizi per il momento saranno svolti alla Rocca dei Borgia, nei giardini del quartiere Vallicelle, sul piazzale di Gioco del Pallone conosciuto a Camerino come “Sotto le piante” nonché nei giardini del quartiere di Montagnano.

“È un progetto che abbiamo fortemente voluto – conferma il sindaco Sandro Sborgia - per consentire a chi percepisce il reddito di cittadinanza di rendersi utile alla comunità e di cominciare a reinserirsi nel mondo del lavoro. Camerino è stato il primo comune della Regione ad avviare questo tipo d’iniziativa. Abbiamo già una ragazza che si occupa dell’accesso agli atti all’ufficio tecnico, altri sono stati impegnati dell’attività di sorveglianza degli ingressi scolastici per evitare assembramenti. Con questo nuovo progetto diamo seguito a chi può essere impiegato per le attività legate alla cura del verde pubblico e piccole mansioni in favore sella comunità. Credo che sia un’iniziativa molto importante per la città e chi vi abita”
c.c.
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Attacco, parata, risposta e contrattacco. Sta davvero suscitando un autentico “vespaio” la vicenda della delibera della giunta comunale di Tolentino che rispediva al mittente, nella fattispecie i tecnici della provincia di Macerata, il progetto relativo al nuovo Campus Scolastico cittadino.

Dopo che il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Anna Quercetti aveva sollevato la questione non sono tardate le risposte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e della vice Silvia Luconi, cui aveva replicato la segretaria del circolo dem tolentinate Luigina Loreti, che nella sua replica chiama in causa anche il consigliere di maggioranza Luca Scorcella.

Pronta dunque la replica del consigliere di Forza Italia di Tolentino, che si sente “tirato per i capelli nel dibattito fra la segretaria Loreti e la vice sindaca Luconi”.

“Resto piuttosto perplesso dal fatto di essere stato chiamato in causa dalla segretaria locale del Partito Democratico in merito al dibattito sorto fra il capogruppo dello stesso partito e il vice sindaco Silvia Luconi – dichiara il consigliere Scorcella - La segretaria dem parla di gravissime allusioni del vice sindaco Luconi fatte “strizzando l’occhio al suo amico Scorcella”. Ora, ammesso e non concesso che la signora Loreti (cui faccio innanzitutto i migliori auguri di buon lavoro, non avendone mai conosciuto il ruolo fino ad oggi) facesse riferimento al sottoscritto, mi chiedo sinceramente perché abbia voluto in maniera estemporanea e senza alcun motivo, tirarmi per i capelli in questo dibattito. Sempre ammesso e non concesso che “l’amico Scorcella” sia io, evidentemente fa riferimento a uno scambio di opinioni espresse con il vice sindaco sul suo profilo facebook. Secondo il concetto di democrazia del Pd (che quando sente odore di campagna elettorale improvvisamente si risveglia da lunghi letarghi), evidentemente commentare senza insultare nessuno o scambiarsi opinioni sotto un post è reato di lesa maestà tanto da meritare la citazione nella nota stampa”.

Da qui l’affondo del capogruppo Scorcella sulla nota emanata dal locale circolo del Partito Democratico che definiscecensurabile nel contenuto e nelle espressioni. Termini come “regolamento di conti”, “esecutore”, “articolo insulso”, questi sì evocano quelle che vengono definite le “peggiori assimilazioni” – incalza Scorcella - Questo modo di fare politica non mi appartiene. L’attacco personale non fa parte del mio, pur piccolo e dilettantistico bagaglio culturale. Per questo, invito serenamente la segretaria del Pd ad evitare in futuro accostamenti asincroni al contesto di cui si parla, specialmente quando vengono usati toni tanto violenti e inadeguati alla politica. Cerchi di capire anche lei, come invita a fare alla Luconi, la “differenza tra singolare e plurale”.

Conclude il suo intervento Luca Scorcella con una considerazione relativa all’affermazione della segretaria Loreti circa il fatto che il sindaco Pezzanesi non possa ergersi “dall’alto delle sue competenze a giudice del bello”.

“Però, può farlo lei, evidentemente cresciuta alla scuola di Estetismo di Oscar Wilde, bollando senza possibilità di replica fontane, allestimenti urbani o palazzine – incalza il capogruppo - Loro, qui il plurale è d’obbligo, possono ergersi a giudici di qualsiasi cosa. Se non la pensi politicamente come loro, sei certamente dalla parte sbagliata. Io credo che chi ha ricevuto dai cittadini il mandato popolare democratico per prendere delle decisioni, faccia le sue scelte. Che possono essere giuste o sbagliate e che vengono giudicate dai cittadini in occasione del voto. Ma se le premesse per la campagna elettorale che ci aspetta da qui alle Comunali per l'anno prossimo sono queste, se i toni ad un anno di distanza sono questi, spero vivamente in un generale ripensamento sulle modalità di fare politica e che si possa davvero ragionare pacatamente e serenamente sul futuro della nostra città”.

f.u.
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La Pro Loco di Belforte del Chienti rinnova il proprio consiglio direttivo, giunto al termine del mandato quadriennale, eleggendo come presidente la giovane Federica Cartuccia. Linea verde anche per gli altri componenti dell'organo di "governo" dell'associazione cittadina composto da Matteo Giorgi, Marianna Tarquini, Tiziana Verdicchio, Martina Carassai, Alessandro Sensini, Marco Vitali, Adriano Ciocchetti e Alessandro Carassai.

"Ringraziando i componenti del precedente direttivo accogliamo con piacere questo rinnovo - le parole del sindaco Alessio Vita - e facciamo il più grande in bocca al lupo alla neo presidente e ai suoi collaboratori. Tanti giovani del paese, con qualche componente che porta maggiore esperienza nel gruppo, che hanno voglia di lavorare soprattutto dopo un periodo difficile come quello dell'emergenza pandemica".

Direttivo già al lavoro, dunque, per predisporre un calendario degli eventi estivi che sia anche segno di rinascita.

"Abbiamo la fortuna di avere tanti giovani volenterosi di impegnarsi per il nostro paese - conclude il primo cittadino - con idee innovative. Diversi gli eventi che sono già in cantiere e tra qualche giorno sarà anche ufficializzato il calendario delle date. Speriamo davvero di poter ripartire dopo l'esperienza negativa del Covid".

f.u.
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Il divieto di transito ai mezzi con larghezza superiore ai tre metri, "imposto" dal comune di Tolentino con l'ordinanza n° 68 del 14 giugno 2021, taglia la strada a tutti gli imprenditori proprietari di mietitrebbiatrici che debbono oltrepassare la città per servire, in questo periodo di mietitura, i tanti agricoltori che attendono di raccogliere i cereali.

L'ultima ordinanza si aggiunge alla n° 143 del 20 novembre del 2020 che aveva disposto il restringimento a 3,25 metri del tratto di strada in via Piersanti Mattarella, in cui è situato il ponte che attraversa la diga del lago delle Grazie. Un percorso che permetteva alle mietitrebbie di evitare il centro senza creare disagi alla viabilità.

Le nuove barriere sistemate ai lati della strada non permettono più l'attraversamento dei grandi mezzi, proprio queste ultime delimitazioni hanno fatto indignare i proprietari delle mietitrebbie e tutto il mondo agricolo che, come se non bastassero le emergenze climatiche da affrontare per l'intera stagione, oggi si trovano con il grano maturo ma con le macchine operatrici intrappolate nelle strade o addirittura "costrette" a rimanere ai box.

(nella foto il ponte che attraversa la diga del lago delle Grazie)

il ponte che attraversa la diga del lago delle Grazie


Il disagio, non riguarda solo le aziende agricole di Tolentino, ad essere interessate sono anche le molte aziende situate nelle zone collinari difficili da raggiungere se non con percorsi alternativi molto più lunghi che aumenterebbero i costi e ritarderebbero i tempi della raccolta.

Un danno stimato di migliaia di euro che dimostra ancora una volta come il settore dell'agricoltura sia sempre più penalizzato e poco ascoltato.

Il dibattito e il confronto sembra sia stato aperto con un tavolo di lavoro fra il sindaco Pezzanesi, Davide Rocchetti responsabile della Polizia locale e gli operatori del settore.

In attesa di conoscere come andrà a finire tutta la vicenda, resta il malumore degli imprenditori agricoli che si sentono sempre l'ultima ruota del carro e, in questo caso, danneggiati anche dalla burocrazia.

Mario Staffolani
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Un patto di amicizia che si rinnova dopo 40 anni dal gemellaggio stipulato nel 1981 dalle amministrazioni comunali di Tolentino e Isola d’Istria. In occasione della tradizionale festa che si tiene a Isola per premiare il miglior vino e il miglior olio prodotti nel comune sloveno, i sindaci Giuseppe Pezzanesi e Danilo Markovic hanno sottoscritto un nuovo giuramento di fraternità europea e rinnovato i vincoli di gemellaggio e amicizia tra le due comunità.

Nel documento firmato dai due primi cittadini si legge che “il solenne impegno viene preso per incoraggiare e sostenere gli scambi tra i nostri concittadini e le nostre Municipalità per garantire, con una migliore comprensione reciproca e una cooperazione efficiente, il vero spirito della Fratellanza europea per il nostro destino comune, per agire secondo le regole dell'ospitalità, rispettando le nostre diversità e tradizioni, in un'atmosfera di fiducia e con spirito di solidarietà, per garantire a tutti i popoli la possibilità di partecipare agli scambi tra le nostre due Comunità senza discriminazione di qualsiasi forma, per promuovere un miglioramento della qualità della vita e i valori universali di libertà, democrazia, uguaglianza e stato di diritto, tramite i nostri scambi e la cooperazione”.

isola gemellaggio


Nel prossimo mese di settembre sarà una delegazione slovena, guidata dal sindaco Danilo Markocic, visiterà Tolentino per suggellare ancora una volta il patto di amicizia che lega le due comunità.

isola comunità italiana

f.u.
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San Severino Marche si candida ad entrare a far parte del club dei Borghi più belli d’Italia.

Per iniziativa del Consiglio comunale l’Amministrazione settempedana, che da sempre riconosce nel turismo un’importante occasione per lo sviluppo economico, sociale e culturale e che mette in atto azioni volte a promuovere il suo territorio ricco di spiccato interesse storico e artistico, ha chiesto al sodalizio di valutare la candidatura d’ingresso nel circuito di eccellenza allo scopo anche di avere un atteso ritorno in termini di promozione e visibilità.

In particolare la proposta, siglata dal sindaco Rosa Piermattei, interesserebbe il ricco centro storico, un borgo da 1.196 abitanti con edifici che risalgono a prima del 1900, antiche porte di ingresso che offrono accessi di qualità, facciate e tetti armoniosi per materiali e colori così come risultano armoniose le aperture, spesso arricchite da elementi decorativi e simbolici.

San Severino Marche, è scritto ancora nella proposta di candidatura, con il suo cospicuo patrimonio monumentale, con le sue manifestazioni artistiche e le sue istituzioni museali, consente al visitatore di cogliere nei suoi aspetti più significativi le caratteristiche di una Città d’arte e di spiritualità che conserva ancora i segni di un percorso di civiltà, cultura, arte, natura, devozione e prodotti artigianali ed enogastronomici unici.

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Il centro storico più antico, detto comunemente Castello, è un suggestivo insediamento sorto nell’Alto Medioevo in seguito alla decadenza del municipio romano di Septempeda, posto più a valle. Testimonianze della vita comunale e della signora degli Smeducci sono offerte dalla cinta muraria e dall’antica porta ancora intatta, dall’alta Torre e dal suggestivo piazzale sottostante oltre che dagli esigui resti del palazzo Consolare, della fonte delle sette cannelle, dai fasti religiosi che rimandano al Duomo vecchio, dallo splendido Chiostro del Castello.

Tra i monumenti richiamati nella candidatura pure l’Antico Episcopio, i tanti conventi e monasteri, l’incantevole piazza Del Popolo, le tante chiese che circondano il cuore dell’attuale città insieme alla ricchissima pinacoteca e a un territorio costellato di ben 12 castelli ancora forieri di fascino.


f.u.
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I carabinieri di Cingoli hanno denunciato un cittadino del luogo per indebita percezione del reddito di cittadinanza e truffa ai danni dello Stato.

Nel corso di specifici controlli i militari hanno appurato che l’uomo, che aveva dichiarato di versare in stato di bisogno e di avere anche la propria moglie a carico, in realtà era emigrato all’estero 6 mesi prima dopo aver lasciato la casa di cui usufruiva.

Inoltre la moglie, per la quale era stata concessa un’integrazione del beneficio economico di circa 200 euro, non era mai stata residente a Cingoli.

Pertanto l’uomo, che nel frattempo aveva usufruito indebitamente di una cifra pari a 3.610 euro, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata, con l’Inps che ha immediatamente proceduto alla sospensione del beneficio.

f.u.

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“Va avanti il tesseramento che permette di essere protagonisti da subito per la costruzione di una città aperta”. Lo ha fatto sapere con una nota stampa il direttivo di Città in Comune Tolentino. L’associazione mette l’accento sulla volontà di portare avanti la sua campagna di ascolto, “fortemente voluta e che ha coinvolto decine di persone e associazioni”.

Città in Comune, nella nota, mette in evidenza quello che sarebbe emerso negli ultimi anni, ovvero “una scarsa capacità di ascolto da parte dell’attuale amministrazione e la necessità che la macchina comunale si munisca, in futuro, di una figura capace di dialogare e far dialogare il complesso e articolato mondo associativo locale, motore pulsante della nostra comunità, fatto di tante cittadine e cittadini che quotidianamente si adoperano per rendere Tolentino più bella e vivibile”.

Dai momenti di confronto e di dialogo portati avanti dall’associazione, intanto, “nasceranno proposte che, nei prossimi mesi, illustreremo pubblicamente – prosegue la nota – anche con l’aiuto di chi finora ha mostrato apprezzamento per il nostro approccio nuovo, inclusivo e partecipato: si sono infatti formati a seguito di queste esperienze dei gruppi di lavoro interni che si occuperanno di sociale, ambiente, cultura e sport, urbanistica, comunicazione, formazione, sanità e lavoro”.

I temi maggiormente toccati da Città in Comune, come sottolineato da Nicola Serrani, firmatario della nota, sono stati quelli del campus scolastico, della messa in sicurezza della Biblioteca Filelfica, del mondo del lavoro, “in relazione anche agli episodi di caporalato in città”, della sanità, dell’ambiente, della cultura, dello sport e del tempo libero.

L’invito dell’associazione ai suoi tesserati è quello “di partecipare agli incontri e alla costruzione delle idee e delle proposte per il programma – affermano – . Il progetto è assolutamente inclusivo ed aperto a tutti coloro che vorranno fare parte di questo cammino comune verso Tolentino 2022”.

Fissato, intanto, anche l’appuntamento “per la prossima assemblea degli iscritti e simpatizzanti, in programma per mercoledì 30 giugno alle 21 e 30”.

l.c.
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Un importante incontro ha avuto luogo nel borgo di Aschio, frazione di Visso, tra il Direttore dell’Ufficio per la Ricostruzione Marche Ing. Stefano Babini, il Sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi, l’assessore Regionale Guido Castelli e Deborah Pantana, amministratrice del Consorzio di Proprietari di case della frazione di Aschio   affiancata dai tecnici del Consorzio, Marco Baraldi e Luciano Rosseti.
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Proficuo il sopralluogo che l'Ing. Babini ha effettuato sul posto per approfondire e valutare da vicino il sistema di ricostruzione messo in atto da diversi proprietari della frazione vissana.

Grazie alla collaborazione del Comune di Visso, diversi proprietari si sono costituiti in un consorzio volontario per la ricostruzione delle loro case, avvalendosi di uno staff unico di tecnici ed un’unica impresa di ricostruzione per accelerare i tempi di ricostruzione.
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Proprio in queste zone, dove vi sono difficoltà di viabilità, i proprietari delle case di Aschio hanno accettato la proposta della dott.ssa Pantana di costituirsi in  consorzio, unendo le forze per affrontare insieme i problemi legati alla ricostruzione, compreso quello di prevedere un unico cantiere di lavoro.

L’ing Babini, grato al Sindaco di Visso per l’incontro, ha dato delle indicazioni importanti allo staff tecnico incaricato ovvero quello di uniformare i materiali per la ricostruzione in modo tale che ritorni ad essere un borgo di montagna con le medesime caratteristiche di un tempo, ma tecnologicamente avanzato, grazie alle possibilità offerte dalla

Babini e l’'assessore Castelli hanno sottolineato più volte come il recupero delle aree interne faccia parte di una strategia sostenuta dalla Regione Marche e dal Presidente Acquaroli, ritenendo che si pensa al borgo come un luogo dove vivere, continuare la propria professione o magari iniziare a svolgere un nuovo lavoro.
c.c.
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Giorno di festa nel Comune di Muccia, dopo oltre quattro anni ripartono le cerimonie, un segno di ripresa, di speranza, di gioia in un comune duramente colpito da terremoto.

Una speranza che riparte da 7 bambini, che hanno ricevuto domenica, nella Chiesa di San Biagio, la prima comunione.
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Per l’assessore alle Politiche giovanili e servizi sociali del Comune di Muccia Raffaella Trojani, un giorno importante.
“Finalmente dopo un periodo bruttissimo che dura da ormai quattro anni tra terremoto e pandemia, un segno di speranza. Questi bambini rappresentano un nuovo inizio per la nostra comunità, la Chiesa donata dal CNS ci ha permesso di dare un luogo alla comunità religiosa, un punto importante di riferimento che ci ha consentito anche di continuare a vederci durante la pandemia, è stata una donazione importate di cui la nostra comunità è riconoscente”

La Chiesa di San Biagio è stata donata nel 2019 per il 50% dal CNS, la parte restante è stata coperta da imprese socie e fornitori: Briganti Soc. Coop., Conscoop Soc. Coop. Cosp Tecno Service Soc. Coop., Eulero Engineering, Gesta S.p.A., Kineo Energy e Facility S.r.l., L’Internazionale Soc. Coop. 

c.c.
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