Notizie di cronaca nelle Marche
Viva commozione ha suscitato a Visso e in tutto il Maceratese la notizia della scomparsa del falegname Vittorio Sansoni, maestro d’arte, morto all’età di 104 anni nella città di Senigallia, dove si era trasferito dopo il terremoto del 2016.

La famiglia lo ricorderà, insieme agli amici e agli estimatori, con una messa che sarà celebrata alle ore 15 di venerdì 18 novembre nella chiesa di Villa S. Antonio di Visso dal parroco mons. Gilberto Spurio.

Scompare con Vittorio Sansoni l’ultimo maestro artigiano dei monti Sibillini, che ha saputo trasferire nella produzione di mobili ineguagliabili tutti i segreti e i virtuosismi dei maestri d’arte delle passate generazioni.

Dopo le esequie, le ceneri del caro estinto saranno tumulate nel cimitero di Appennino di Pievetorina.
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C’è la concreta possibilità che la città di Camerino possa essere inserita dalla Regione Marche nel “cratere dell’alluvione”, a causa della ingente mole di danni registrati nella città ducale dalle violente piogge dello scorso settembre.

“C’è una preoccupazione comprensibile nella cittadinanza e nelle istituzioni locali, ma la Regione si è già mossa” spiega il vicepresidente del Consiglio regionale (e capogruppo di maggioranza a Camerino) Gianluca Pasqui.
“Fin da subito, ho aperto un confronto con l’assessore Stefano Aguzzi, prestando la massima attenzione a tutte le zone delle Marche colpite dall’alluvione” dice Pasqui “dove è necessario e urgente un intervento delle istituzioni. Fra queste, ovviamente, ci sono anche quelle del Maceratese dove l’alluvione ha provocato grossi danni e disagi”.

“In concreto” aggiunge l’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi “possiamo dire che il primo stralcio di aiuti pari a 5 milioni di euro è stato indirizzato verso i 17 Comuni del cratere iniziale. In questo primo stralcio non era stato inserito nessun Comune del Maceratese. In un secondo stralcio che stiamo ultimando da oltre 40 milioni, invece, sarà inserita tutta una serie di Comuni che non faceva parte del primissimo elenco e fra questi, molto probabilmente, ci sarà anche Camerino. Per questo” dice ancora Aguzzi “ho preso un impegno sia con vice presidente Pasqui che con l’amministrazione comunale: quando nei prossimi giorni sarà predisposto il secondo stralcio, li terrò informati sull’andamento complessivo e sulla ripartizione delle risorse”.


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«Ho letto in questi giorni due comunicati stampa del Partito Democratico di Camerino in cui si è tornato a parlare (nel gioco dei soliti, inutili, allarmismi?) di una discarica sul nostro territorio. In merito alla questione specifica, l’assessore regionale competente Stefano Aguzzi – che ringraziamo - ha già provveduto a fornire tutte le necessarie e dovute rassicurazioni, ma, a quanto pare, il Partito Democratico di Camerino vuole sentire la voce del sindaco». Così il primo cittadino di Camerino Roberto Lucarelli, replica al comunicato stampa del circolo camerte del Partito Democratico 

«Non mi sottraggo e, anzi, parto proprio dal rispondere alla domanda finale: quella in cui si chiede se questa maggioranza è favorevole o contraria alla realizzazione di una discarica sul territorio cittadino. La risposta l’abbiamo già data in campagna elettorale, ma la ribadiamo: non siamo contrari in via di principio alla discarica, visto che prima o poi tutti dovranno fare la loro parte, ma siamo assolutamente contrari, proprio come principio, al fatto che a dare debba essere sempre la montagna. Crediamo che Camerino, così come tutto il territorio montano, abbia già dato molto e che – anche alla luce della criticità sismica e di mille altre ragioni di varia natura – sia opportuno rivolgere le attenzioni altrove, prima che su un territorio che è in credito da un pezzo con il resto della provincia e che sta lottando da anni (spesso lasciato totalmente solo) per risollevarsi dalle conseguenze di un sisma che è stato devastante.


Trovo tuttavia fondamentale, visti gli interventi del PD camerte - continua Lucarelli-, anche ripercorrere in sintesi i fatti a cui si fa riferimento nei due comunicati. E bisogna andare per ordine. Ricordando, prima di tutto, come sono andate le cose. Perché i fatti a cui il Partito Democratico di Camerino fa riferimento sono avvenuti nel 2020, ossia quando al timone di questa città c’era una maggioranza di cui proprio il Partito Democratico faceva parte.
In quell’anno, l’Ata ha messo mano a un documento - che aveva individuato una serie di macroaree (circa ottanta) per la realizzazione di una discarica sul territorio della provincia, riducendo poi a circa una venti i siti ritenuti idonei (di cui alcuni nel territorio del Comune di Camerino). Successivamente, l’Ata ha chiesto ai comuni di presentare le proprie osservazioni in merito e, in un verbale del 14.05.2021, del Comitato Consultivo di Coordinamento dell’Ata stessa, l’allora sindaco, Sborgia, affermava testualmente riferendosi a Camerino: “sono, tra l’altro, il Comune che ancora oggi è tra quelli che non ha presentato lo studio relativo alla fase 2 e cioè quella di verificare la fattibilità di quelle aree e penso che non procederò alla presentazione di quel lavoro. Se non altro per motivi anche giuridici, avendo un ricorso pendente un’eventuale produzione di un lavoro che qualche modo vada a valutare l’eventuale possibilità di installare una discarica su quei territori potrebbe essere anche valutata, nel senso, diciamo così, condivisivo di quei criteri, ma è un fatto che vedremo in altra sede”.


Una scelta, quella dell’allora primo cittadino, assolutamente non condivisibile, considerato poi che dall’istruttoria che l’ufficio urbanistica sta effettuando (iter iniziato da quando ci siamo insediati) le aree individuate dall’Ata sembrerebbero anche tecnicamente non idonee. Viene da chiedersi, però, se la linea tenuta all’epoca sia stata condivisa dai colleghi di maggioranza del Partito Democratico, visto che oggi il PD viene a chiedere proprio a noi come mai l’attuale amministrazione – che si è insediata appena cinque mesi fa – non abbia ancora provveduto a presentare all’Ata le osservazioni richieste ormai due anni fa. Non le abbiamo ancora presentate, semplicemente perché abbiamo ereditato la decisione dell’Amministrazione Sborgia che, volutamente, aveva scelto di non presentarle - sottolinea il sindaco Roberto Lucarelli-. Poiché, però, riteniamo che anche tecnicamente le aree vadano “bocciate” nel merito (e non sperare che il Tribunale di Ancona ci aiuti), non appena l’iter istruttorio dell’ufficio comunale competente sarà terminato, si procederà a effettuare l’invio.

Data la dovuta risposta e fatta la dovuta chiarezza, vorrei infine ribadire che la Città di Camerino, nella sua storia recente, ha concretamente rischiato (e rischiato grosso) la realizzazione di una discarica sul suo territorio, solo in una circostanza che i cittadini ben ricordano.
Erano i tempi, ci tengo a farlo presente, in cui la provincia di Macerata era “targata” Partito Democratico, con l’allora presidente Giulio Silenzi e assessore provinciale Clara Maccari, e nel ruolo di assessore all’ambiente della nostra Città c’era un certo Amedeo Paganelli (entrambi, questi ultimi, vicini al PD camerte).
Quindi - conclude la nota a firma del sindaco-,  il Partito Democratico di Camerino è ancora favorevole alla realizzazione di una discarica sul territorio cittadino? Oppure adesso è contrario?


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Tre giorni di controlli straordinari del territorio sono stati effettuati dalla polizia a Porto Recanati, Civitanova Marche e Macerata, in particolare nelle aree nelle aree più a rischio, caratterizzate da fenomeni di illiceità e degrado urbano come parchi pubblici,terminal bus e stazioni ferroviarie, nonché negli spazi di aggregazione dei giovani e presso gli istituti scolastici.
Disposti dal Questore della Provincia di Macerata, in seguito alle tematiche approfondite in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cura della Prefettura di Macerata,  i controlli  hanno visto l'impiego di personale della questura di Macerata, tra cui poliziotti dell’ufficio immigrazione, con il concorso di personale del reparto prevenzione crimine di Perugia e dell’unità cinofila antidroga della questura di Ancona.
L’attività si è svolta mediante l’identificazione di persone finalizzata, anche al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina, con il controllo della posizione amministrativa degli stranieri controllati inerente al soggiorno in Italia. Nel dettaglio, il 10 novembre a Porto Recanati è stato rintracciato un cittadino di origini albanesi risultato inottemperante ad un provvedimento di espulsione emesso alcuni giorni prima dal prefetto di Macerata. Per questo motivo il giovane, 22 anni, è stato accompagnato presso la frontiera marittima di Ancona per essere rimpatriato in Albania.
Il giorno successivo, a Civitanova Marche, personale del locale commissariato  che ha concorso nelle attività sul territorio unitamente ad una unità cinofila antidroga della guardia di Finanza, ha sottoposto a controllo un giovane residente in provincia trovato in possesso di alcuni grammi di hashish,  motivo per cui è stato  segnalato alla competente Autorità quale assuntore di sostanze stupefacenti.
In totale sono state identificate 551 persone e sottoposti a controllo 345 veicoli.

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Inaugurato il nuovo parcheggio di Bolognola. Aggiunge 100 posti auto e 20 piazzole per i camper ed è la prima opera pubblica finanziata con i fondi del Piano Nazionale complementare del PNRR per il costo di 200mila euro.
Al taglio del nastro con il sindaco Cristina Gentili erano presenti anche il commissario straordinario Giovanni Legnini e, l’ex assessore regionale, senatore Guido Castelli.

Il taglio del nastro della nuova area parcheggio
“Un altro piccolo passo – commenta il sindaco Cristina Gentili- . È vero che sono tanti quelli che bisogna fare e che non si finisce mai di migliorarsi, tuttavia, è questo un altro obiettivo raggiunto. Il dopo sisma ha significato ricostruzione e per noi anche aumento del turismo, evidente che bisogna essere in grado di offrire più servizi. Non è facile ma ci proviamo – sottolinea -; anche l'aumento di costi purtroppo incide negativamente ma l’obiettivo è completare il puzzle, unendo le tessere dei tanti piccoli passi che abbiamo iniziato a compiere 6 anni fa e che, fino all’ultimo passo, vorremo continuare a fare per tutta la durata del mandato». Ringrazia il sindaco per la ormai costante presenza dei turisti e degli amanti delle discese sulla neve che presto potranno trovare anche la novità di una pista da sci lunga circa 700 metri illuminata anche di notte. «In questo caso, per l’insorgere di alcune problematiche abbiamo dovuto sospendere i lavori che erano iniziati – spiega- e speriamo di riuscire a rispettare la data che ci eravamo dati come scadenza in maniera tale da avere anche quest’opera prima della partenza della stagione invernale. Ce la stiamo mettendo tutta e ci auguriamo di poter aggiungere al più presto anche questa bella notizia».
I presenti allinaugurazione

In occasione del taglio del nastro della nuova area parcheggio, il primo cittadino di Bolognola ha inteso lanciare un appello affinché il commissario Legnini possa rimanere anche dopo la fine del mandato che scade il 31 dicembre 2022.
«Credo di interpretare il pensiero di tanti sindaci nel riconoscere la validità dell’operato di Legnini sia sul fronte della ricostruzione pubblica che privata. Sappiamo che ogni commissario che è stato eletto ha fatto il possibile e del suo meglio e, Giovanni Legnini ha dato una “sferzata” a livello burocratico. Di certo gli è stato permesso di farlo e, speriamo gli venga concesso di fare ancora.
L’augurio è soprattutto che si riesca a risolvere l'ennesimo problema che si sta presentando in questo periodo, con le banche che non erogano più il 110 per cento, per cui "continuano a mancare soldi per la ricostruzione”.
Non può essere che ogni volta che viene trovata una soluzione, c’è sempre qualcuno che di nuovo blocca il tutto. Abbiamo poco da prendercela con lo Stato in questo momento perché più ci vengono dati strumenti più ne vogliamo. Prima o poi – conclude Gentili -, spero che tutti noi ci facciamo un esame di coscienza e cerchiamo di andare avanti con gli strumenti che abbiamo, invece di chiedere sempre di più».
c.c.

Nella foto con lintera ammnistrazione tutti i ragazzi che lavorano in comune a Bolognola
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Serrapetrona è pronta a vestirsi a festa per “Appassimenti aperti”, la manifestazione che ogni anno invita gli amanti del buon vino nelle terre del vitigno Vernaccia Nera. Domenica 13 novembre è in programma la prima giornata dell’evento, organizzato dall'Istituto Marchigiano di Tutela Vini in collaborazione con il Comune di Serrapetrona, con protagonisti i produttori. L’appuntamento è nella piazza del borgo, dalle ore 11 alle 19, per degustare i due volti del vitigno: la Vernaccia di Serrapetrona docg e il Serrapetrona doc; saranno presenti le cantine Alberto Quacquarini, Colleluce, Fontezoppa, Podere sul lago, Serboni, Terre di Serrapetrona e VerSer. A pochi passi dalla piazza, a partire dalle ore 14, partiranno le navette gratuite per la visita alle cantine Colleluce, Terre di Serrapetrona, Serboni e Podere sul lago, che racconteranno tutta la passione che c’è dietro questa produzione così peculiare nel panorama vitivinicolo non solo regionale, ma internazionale. Una peculiarità che tocca il gusto e la storia: i vini da vitigno autoctono Vernaccia Nera si possono produrre soltanto qui, e raccolgono l’antica e suggestiva tradizione dell’appassimento, che seleziona i grappoli più belli e li lascia riposare, appesi o disposti in cassetta, per impiegarli in fasi diverse della lavorazione.

Appassimento uve appese2


Accanto al cuore della manifestazione, una serie di eventi renderà ancora più allettante la domenica di Appassimenti aperti. Alle 9.30, da piazza Santa Maria, partirà un tour cicloturistico, mentre alle 12, sempre in piazza, evento speciale con il Grand Tour delle Marche: un cooking-talk show dal titolo “Ambasciatori. Vernaccia di Serrapetrona & Vincisgrassi: le Marche a denominazione”.

Il borgo poi si accenderà con le animazioni circensi di Teatro Lunatico e con i mercatini dell’artigianato e delle tipicità gastronomiche locali. Appassimenti aperti è anche l’occasione perfetta per scoprire il patrimonio culturale di questo territorio: a Palazzo Claudi si potranno visitare le mostre “Fossili, il passato ritrovato” e “Claudio Claudi: un umanista del secolo breve”, mentre nella Chiesa di Santa Maria di Piazza con “Il Bello…della ricostruzione. L’arte salvata si mostra” si potranno ammirare le opere del territorio messe in sicurezza dopo il sisma. Visitabile anche la Chiesa di San Francesco, con lo splendido Polittico di Lorenzo d’Alessandro.
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Gli agenti della questura di Macerata hanno denunciato un giovane di 23 anni, residente in provincia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

Nel corso di servizi di controllo del territorio i poliziotti della squadra volante hanno controllato il giovane che sostava con fare sospetto all’interno della propria vettura.

Gli agenti hanno così proceduto al controllo, rinvenendo all’interno dell’auto un manganello telescopico in metallo, un bilancino di precisione e 7 grammi di hashish suddivisa in dosi per lo spaccio.

La successiva perquisizione domiciliare ha poi portato alla scoperta di pastiglie di ecstasy e di altro materiale atto al confezionamento delle dosi.





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Importanti e concreti passi avanti per il nuovo tratto di Pedemontana delle Marche - quello che interesserà il collegamento da Caldarola a Servigliano -  sono stati illustrati in un incontro a Palazzo Raffaello  tra il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’ingegner Fulvio Soccodato, Commissario ANAS e Soggetto Attuatore per gli interventi infrastrutturali nel cratere sismico 2016, i tecnici progettisti e i Sindaci dei Comuni interessati dal miglioramento dei collegamenti sul territorio. Hanno portato il saluto da remoto anche il Commissario Giovanni Legnini e il senatore Guido Castelli.

Nel corso della riunione sono stati presentati i 3 progetti di prefattibilità tecnica rafforzata di seconda fase che saranno appaltati entro dicembre, i quali si aggiungono ai 3 interventi di prima fase già appaltati lo scorso settembre e che saranno aggiudicati entro l’anno e immediatamente cantierabili. I tratti coinvolti sono quelli tra Belforte del Chienti e Sarnano, tra Sarnano e Amandola e tra Amandola e Servigliano, per un investimento relativo a questi interventi di 171 milioni di euro.

Il presidente Acquaroli ha espresso il ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati per il raggiungimento di obiettivi che non erano scontati: “Sono interventi complessi, oggi sentiamo parlare di cantieri e di una tempistica di realizzazione concreta, e solo due anni fa iniziavamo ad immaginare il percorso per realizzare questa opera di cui il territorio necessita da decenni. È un'opera a cui teniamo molto, c'è stata una forte volontà da parte di tutti di accelerare le fasi".

“Abbiamo potuto lavorare bene e velocemente anche perché abbiamo trovato un territorio e una comunità coesa che ha collaborato costruttivamente – ha detto il Commissario Soccodato - Sono interventi complessi, in un territorio montano e impervio, con tratti esistenti spesso molto tortuosi, che abbiamo ridefinito mirando ad un netto miglioramento della sicurezza e dei tempi di percorrenza, anche tenendo conto degli aspetti ambientali e di sostenibilità. Opere che grazie alla loro progressiva e veloce realizzazione garantiranno benefici concreti anche per la mobilità quotidiana.“

L’intera opera, che migliorerà notevolmente la viabilità dell’entroterra e i collegamenti tra il territorio maceratese e fermano, prolungando così la Pedemontana verso il sud della regione, costerà all’incirca 400 milioni di euro, dei quali sono finanziati 194 milioni.



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Un incendio si è sviluppato in un appartamento, posto su una palazzina di quattro piani, in pieno centro ad Ancona.

Le fiamme, per cause in corso di accertamento da parte dei vigili del fuoco, si sono sviluppate all'interno di una stanza per poi propagarsi al corridoio dell'abitazione.

Il pronto intervento dei vigili del fuoco, intervenuti con un'autobotte e con l'ausilio dell'autoscala, ha impedito che le fiamme si propagassero all’intero appartamento.

A causa del denso fumo che si è creato i vigili del fuoco hanno provveduto a evacuare in via precauzionale gli abitanti dello stabile. 

Un ragazzo e stato trasportato al Pronto Soccorso di Torrette dai Sanitari del 118 per accertamenti. 





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Riaprirà martedì prossimo la parte alta di via Viviano Venanzi. A farlo sapere è l’assessore ai lavori pubblici del comune di Camerino, Stefano Falcioni, che coglie l’occasione per lanciare un appello alla Regione: «Anche la nostra città venga inserita nel cratere dell’alluvione».

Il tratto di strada che conduce al centro storico di Camerino è stato chiuso ieri per i lavori di riparazione dei sottoservizi danneggiati dalle forti piogge di settembre. Negli ultimi due mesi il traffico è stato possibile su una sola corsia a causa di questi danni. Un percorso ad ostacoli per chi si recava in quella parte della città. La regolare viabilità è stata infatti ostruita da alcune transenne, sistemate per evitare il passaggio delle auto sui tombini sprofondati dopo il nubifragio. Ora i lavori di sistemazione con la deviazione delle auto verso il cimitero. «Gli uffici hanno attivato il cantiere per la riparazione dei danni causati dall’alluvione – afferma l’assessore Falcioni –. Per permettere l’esecuzione dei lavori è stato necessario chiudere via Venanzi che, salvo imprevisti, sarà riaperta martedì 15 novembre».

L’assessore lancia quindi l’appello: «Non è questo il solo nodo da sciogliere in materia di danni causati dalle piogge – rilancia –. È fondamentale che anche Camerino sia compresa nell’ordinanza speciale per i danni causati dal nubifragio. Senza questo tipo di provvedimenti sarà molto difficile trovare una soluzione ai problemi più grandi riconducibili a quell’evento. Le nostre preoccupazioni, in particolare, riguardano la strada Caselle – Le Calvie e il ponte di Rocca d’Aiello, che dovrà essere demolito e ricostruito».

l.c.
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