Notizie di cronaca nelle Marche
Un incendio si è sviluppato in un appartamento, posto su una palazzina di quattro piani, in pieno centro ad Ancona.

Le fiamme, per cause in corso di accertamento da parte dei vigili del fuoco, si sono sviluppate all'interno di una stanza per poi propagarsi al corridoio dell'abitazione.

Il pronto intervento dei vigili del fuoco, intervenuti con un'autobotte e con l'ausilio dell'autoscala, ha impedito che le fiamme si propagassero all’intero appartamento.

A causa del denso fumo che si è creato i vigili del fuoco hanno provveduto a evacuare in via precauzionale gli abitanti dello stabile. 

Un ragazzo e stato trasportato al Pronto Soccorso di Torrette dai Sanitari del 118 per accertamenti. 





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Riaprirà martedì prossimo la parte alta di via Viviano Venanzi. A farlo sapere è l’assessore ai lavori pubblici del comune di Camerino, Stefano Falcioni, che coglie l’occasione per lanciare un appello alla Regione: «Anche la nostra città venga inserita nel cratere dell’alluvione».

Il tratto di strada che conduce al centro storico di Camerino è stato chiuso ieri per i lavori di riparazione dei sottoservizi danneggiati dalle forti piogge di settembre. Negli ultimi due mesi il traffico è stato possibile su una sola corsia a causa di questi danni. Un percorso ad ostacoli per chi si recava in quella parte della città. La regolare viabilità è stata infatti ostruita da alcune transenne, sistemate per evitare il passaggio delle auto sui tombini sprofondati dopo il nubifragio. Ora i lavori di sistemazione con la deviazione delle auto verso il cimitero. «Gli uffici hanno attivato il cantiere per la riparazione dei danni causati dall’alluvione – afferma l’assessore Falcioni –. Per permettere l’esecuzione dei lavori è stato necessario chiudere via Venanzi che, salvo imprevisti, sarà riaperta martedì 15 novembre».

L’assessore lancia quindi l’appello: «Non è questo il solo nodo da sciogliere in materia di danni causati dalle piogge – rilancia –. È fondamentale che anche Camerino sia compresa nell’ordinanza speciale per i danni causati dal nubifragio. Senza questo tipo di provvedimenti sarà molto difficile trovare una soluzione ai problemi più grandi riconducibili a quell’evento. Le nostre preoccupazioni, in particolare, riguardano la strada Caselle – Le Calvie e il ponte di Rocca d’Aiello, che dovrà essere demolito e ricostruito».

l.c.
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Educare al riuso e ad evitare l’abuso della plastica fin dalla tenera età. È l’idea dietro al regalo che l’amministrazione comunale di Matelica ha voluto fare ai bambini della prima elementare della scuola “Lodi”. Come da qualche anno a questa parte, quasi come un benvenuto, i piccoli alunni hanno ricevuto infatti una borraccia metallica, in modo da abbattere l’utilizzo delle bottigliette usa e getta. Un’iniziativa che fa il paio con quella della consegna di posate riutilizzabili per il pranzo alla mensa scolastica che, a Matelica, ha permesso di eliminare lo spreco di quasi 60mila posate usa e getta ogni anno.

«La sostenibilità e il rispetto dell’ambiente sono temi di stretta attualità e di grande importanza – spiega il vicesindaco e assessore alla nettezza urbana, Denis Cingolani –. Per questo crediamo che le buone abitudini vadano insegnate ai bambini sin da giovanissimi. Potrebbe sembrare una cosa di poco conto, ma il valore che passa attraverso queste iniziative è di grande portata. Lo scopo, in futuro, dovrà essere quello di avere degli istituti scolastici capaci di fare a meno della plastica usa e getta e soprattutto quello di formare una generazione di giovani capace di interessarsi e di agire positivamente nei confronti dell’ambiente».
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Un bando di vendita per sei ex case cantoniere in diverse zone del Maceratese e per un terreno di proprietà della Provincia a Montecassiano. La Provincia ha infatti emesso un bando per la vendita all’asta pubblica di sei immobili e di un’area edificabile di proprietà dell’ente. Il termine per la presentazione delle offerte scade lunedì 12 dicembre alle 13, mentre l’apertura delle buste avverrà giovedì 15 dicembre a mezzogiorno. Diversi gli immobili in vendita nell’entroterra.

Dei sei stabili messi all’asta dalla provincia, infatti, ben cinque si trovano nell’alto Maceratese. Di questi, uno racchiude due unità abitative. Nel dettaglio, gli immobili sono in vendita ad Apiro, lungo la strada “Apirese” al km 26 + 300 (prezzo a base d’asta 40mila euro). A Penna San Giovanni, in località Portone, lungo la strada “Sant’Angelo in Pontano - Monte San Martino” al km 1 + 000 (58mila euro). A San Severino in località Ponte dei Canti, lungo la strada 502 “di Cingoli” al km 36 + 660 (79.400 euro). A Caldarola in località Marignano, lungo la strada 502 “di Cingoli” al km 63 + 060 (37.080 euro), a Serrapetrona in località Caccamo, via Molino 1 (costituita da due distinte abitazioni una al piano terra e l’altra al piano prima – vendibili separatamente), lungo la strada 502 “di Cingoli” al km 59 + 900 (70mila euro).

Oltre a questi, immobili all’asta anche a Fontenoce (Recanati) in contrada San Francesco 45, lungo la strada provinciale 77 al km 103 + 594 (80mila euro), e, infine, a Montecassiano, dove ad essere in vendita è un terreno in località Villa Mattei (71.500 euro).

«Per partecipare al bando – fa sapere la Provincia – è richiesto un deposito cauzionale del dieci percento del valore a prezzo d’asta dell’immobile. Tutte le informazioni relative al bando, alle condizioni dell’immobile, al suo prezzo d’asta, ai requisiti generali di partecipazione e relativi allegati sono disponibili nel sito istituzionale».
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Venerdì, 11 Novembre 2022 12:16

San Severino, lavori alla Madonna dei Lumi

Iniziati i lavori di ricostruzione del muro nel piazzale della Madonna dei Lumi. Il comune di San Severino Marche ha avviato le opere necessarie a realizzare il muro di sostegno a protezione del parcheggio e della strada, crollato dopo le forti piogge dello scorso marzo. Le opere sono state affidate all’impresa settempedana Costrem e richiederanno alcuni giorni. Le macchine per il movimento terra hanno già provveduto ad abbattere la struttura e a rimuovere una parte del terreno della scarpata. Ora sarà possibile procedere con la ricostruzione vera e propria.

Il comune fa sapere che l’area del cantiere è stata ridotta il più possibile, in modo da permettere ai fedeli di poter frequentare il luogo di culto anche durante i lavori: il piazzale davanti al santuario è infatti comunque fruibile ed è possibile il passaggio anche in auto. Per entrare in chiesa a piedi, invece, è consigliato utilizzare la strada più a monte.
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Deve ancora ritagliarsi un posto nel cuore dei vissani, ma sembra che la piazza “provvisoria” intitolata a Maria Cappa stia diventando un fulcro nelle vite dei cittadini e, soprattutto, che abbia convinto i commercianti e le loro attività. Qualcuno si è già spostato sul posto da mesi, altri attendono le ultime rifiniture, qualcun altro dovrà ancora pazientare. Ma di certo, nel prossimo futuro, tutte le vetrine saranno illuminate e vive. In questo modo gli esercenti, dopo la dispersione dell’immediato post terremoto, ritrovano un luogo comune, quasi un centro commerciale a cielo aperto come molti se ne vedono nelle grandi città.

Il clima non è di certo quello del pre-sisma, con le estati brulicanti di turisti e di proprietari di seconde case. Le presenze negli ultimi mesi, però, ci sono state. Soprattutto nei fine settimana. «C’è stato un bel via-vai per tutta la bella stagione e la piazza si è sempre riempita nei giorni festivi - racconta Leonardo Casaroli, farmacista che divide la sua attività tra la piazza di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera -. Sembra evidente che aver raccolto tutte le attività e i servizi in un unico luogo possa essere una scelta vincente. Abbiamo visto tante persone nei mesi scorsi e vedere tutte le vetrine una di fianco all’altra può fare la differenza: basta pensare ad un cliente della farmacia che deve acquistare un farmaco e, uscendo, passa di fronte al bar. Magari entra e consuma qualcosa. In questo modo si crea indotto e le attività rifioriscono».

Il punto tenuto da Federico Santocori, titolare del Bar Centrale, è lo stesso. La sua è stata la prima attività ad insediarsi in piazza Maria Cappa, addirittura diversi mesi prima del taglio del nastro. Dopo il periodo trascorso in una tensostruttura nella zona del Laghetto, «la nuova piazza è un grande passo avanti, rispetto ad altri paesi vicini dove le attività sono rimaste nei container - afferma -. Sembrano essere lontani i tempi in cui davvero non era rimasto nessuno. Ora si ricomincia a vedere un afflusso sempre più consistente di persone e, forse, avremo un vero e proprio cambio di marcia quando arriveranno anche i ristoranti. La scelta di costruire un luogo di aggregazione come questo rimane comunque vincente - conclude -. C’è la preoccupazione per il caro bollette, ma siamo comunque intenzionati a non mollare».

Poco distante, arrivato in piazza qualche mese dopo rispetto a Santocori, c’è l’Enoemporio del gusto, di Giuseppe Capocci. Sta ancora aspettando l’insegna per il suo locale, ma le porte sono già aperte per chi ha bisogno di comprare qualcosa. «Dopo il terremoto siamo stati un po’ sbattuti a destra e a sinistra, anche io sono stato qualche tempo al Laghetto - racconta -. Sono stati anni difficili, ma questa nuova piazza è una buona mossa per rilanciarci. È chiaro che le problematiche resteranno fino a quando non sarà ricostruito tutto il paese, ma se non altro ora c’è l’effetto di aggregazione dei diversi esercizi commerciali. Per quanto mi riguarda ho provato anche a reinventarmi. Sono sommelier e ho pensato che, oltre all’edicola e all’emporio, fosse il caso di allargare i miei orizzonti. Ora vendo anche vini e prodotti tipici. Credo sia il modo giusto di offrire un servizio».

l.c.

Approfondimento nel prossimo numero dell'Appennino camerte


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Un incidente stradale si è verificato a San Severino Marche, in via Settempeda poco fuori dal centro urbano, dove per cause in corso di accertamento una donna, residente in città, ha perso il controllo della propria utilitaria, una Lancia Y, ed è finita contro un furgone Fiat Ducato in sosta ai margini della carreggiata.

Nello scontro l’autovettura ha riportato diversi danni nella parte anteriore, mentre la conducente è stata trasferita in ospedale per accertamenti ma le sue condizioni non destano preoccupazione.


Sul posto, insieme alla Polizia Locale, anche i militari della locale stazione dei Carabinieri.

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Dopo l’evento del maggio scorso, quando il Palasport di Sarnano ha ospitato la finale Nazionale del Campionato Squadre Allieve Gold 2022 della Federazione Italiana di Ginnastica Ritmica, sabato 12 e domenica 13 novembre a partire dalle ore 9, si svolgerà la finale Nazionale del Campionato Individuale Gold Allieve della Federazione Italiana di Ginnastica Ritmica, organizzata da Ginnastica Fabriano.

La gara vedrà la partecipazione di centinaia di giovanissime atlete da tutta Italia che concorreranno all’assegnazione di quattro titoli italiani.

“Si tratta di un evento di portata nazionale che in passato è stato ospitato nelle strutture di grandi città: averlo a Sarnano - dice il sindaco Luca Piergentili - è un'enorme soddisfazione per l’Amministrazione Comunale che da anni lavora per attirare qui nuove manifestazioni sportive di rilievo. Siamo convinti che lo sport sia un veicolo promozionale di grande efficacia perché, oltre a dare visibilità al territorio, muove moltissime persone. Avremo a Sarnano le migliori atlete della ritmica italiana, ma ci saranno anche tante famiglie che verranno per seguire l’evento, alloggeranno nelle strutture ricettive e avranno l’opportunità di conoscere il nostro Comune: visitare il centro storico e i musei, percorrere gli itinerari naturalistici, scoprire le nostre tipicità. Un ringraziamento doveroso va alla Società Ginnastica Fabriano e alla Federazione Italiana Ginnastica per aver scelto ancora una volta Sarnano”.
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Un secolo. E’ il traguardo raggiunto dalla signora Daria Ciari e dalla signora Marina Tomassoni. Entrambe, infatti, hanno compiuto 100 anni in questi giorni e l’amministrazione comunale di Camerino ha voluto omaggiarle con un simbolico dono e, nel caso della signora Tomassoni, anche con la visita del sindaco Roberto Lucarelli e dell’assessore Silvia Piscini.

La signora Ciari ha compiuto i cento anni lo scorso 5 novembre e ha festeggiato insieme ai suoi cari a Osimo, cittadina in cui si è trasferita da qualche anno. Il Comune di Camerino le ha inviato una lettera di auguri insieme a una stampa della città.
La signora Tomassoni li ha invece compiuti ieri, 9 novembre, e, sempre nella serata di ieri, il sindaco Lucarelli e l’assessore Piscini l’hanno raggiunta nella sua abitazione camerte per la consegna di un omaggio floreale e un piccolo momento di festa insieme.

“Con Marina – ha raccontato l’assessore Silvia Piscini – abbiamo brindato e mangiato una fetta di torta oltre che scambiato alcune battute sugli episodi della Camerino del passato. Un momento di grande intensità per me che sono l’assessore più giovane e l’altra ‘Anni ‘90’, insieme al consigliere Alessandro Salvetti, eletta in consiglio comunale”
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«Come Circolo locale del Partito Democratico siamo onorati del fatto che l’assessore regionale Aguzzi, a nome di Forza Italia, ci abbia risposto in una nota, apparsa il 4 novembre, confermando che non si è mai parlato di una discarica a Camerino. Gli siamo grati di questa informazione, anche se dobbiamo sottolineare due cose. La prima è il fatto che di una discarica nella città camerte forse non se ne è parlato a livello regionale, ma in quello provinciale di certo sì e qui spiegheremo come e quando. La seconda questione è che come assessore regionale non ha un ruolo specifico locale, e avremmo voluto e ci saremmo aspettati dal sindaco Lucarelli o dalla provincia, un comunicato in tal senso»

Lo scrive il Partito democratico di Camerino precisando che la nota era proprio indirizzata all'amministrazione comunale che ancora deve rispondere al quesito che le è stato posto: «Dire semplicemente se si vuole o non si vuole la discarica».


La nota  passa quindi a sottolineare che nella presa di posizione del circolo locale del PD  non si parlava di una discarica a Camerino come decisione già presa, ma del fatto che il comune di Camerino non avesse presentato osservazioni rispetto ai siti individuati come possibili luoghi destinati a discarica nel territorio di riferimento,  facendo intendere una condivisione dei criteri e una accettazione degli stessi.

«Per rispondere all’assessore Aguzzi, quindi, prendiamo semplicemente la “Relazione di piano” elaborata dall’Ata nel febbraio 2020, utile ad individuare un nuovo sito adibibile a discarica - continua il PD di Camerino-.  In tale relazione dopo l’elaborazione di alcuni criteri di idoneità e macro localizzazioni emergono circa un’ottantina di siti in tutta la provincia dove è possibile ipotizzare una discarica dopo la fine della metratura di quella di Cingoli. Nel comune di Camerino sono presenti 11 di questi siti, uno che comprende anche territorio di Muccia. Più avanti nel documento c’è una classificazione di tutti questi siti in quattro diversi gradi di preferenzialità e in quello più alto sono inclusi 7 siti. Il secondo di questi è proprio un sito collocato a Camerino, ed insieme al primo che si trova a Corridonia è l’unico che ha il massimo grado anche nell’elemento dell’area, essendo elevata. I vari comuni sono stati invitati da quel momento a far pervenire osservazioni tecniche all’Ata fino al 2021 ed il comune di Camerino decise all’epoca di fare ricorso al Tar.

Arriviamo ora a noi. Nelle scorse settimane dai mezzi di stampa locali è, infatti, emerso che dei 22 comuni interessati da quelle macro-aree individuate solo i comuni di Camerino e Muccia non hanno fatto pervenire osservazioni. Non essendoci scadenze imperative o altri limiti, l’Ata può ricevere a tutt’oggi tali osservazioni, perciò il comune le può inviare e francamente non troviamo motivi per non elaborarle. Sicuramente ci saranno nuove fasi-  prosegue la nota- ; la prossima si occuperà di certo di delimitare ancora di più i siti idonei ad ospitare la discarica e come già abbiamo sottolineato non si riuscirà ad aprire in tempo la nuova area con conseguente innalzamento dei costi per i cittadini. Non c’è però costo allora nel dire semplicemente quale è la scelta politica dell’amministrazione. Si vuole la discarica o no?

Una cosa combacia nel discorso di Aguzzi e nel nostro - dicono i componenti del circolo Pd di Camerino-.  La provincia non si sta dimostrando capace a gestire la situazione. Arriva conferma che la nostra è la provincia più in ritardo nell’elaborazione del Piano d’ambito dei rifiuti e non sono bastate le pressioni regionali. I costi dovuti alla spedizione dei rifiuti in altre provincie non saranno esigui e ad oggi l’unico documento che dà un’idea deli criteri e dell’individuazione è la Relazione di piano, che non è vincolante, ma esplicativa.

Per concludere, se come dice l’assessore regionale non si parla di Camerino come sede di discarica,  perché il sindaco, i consiglieri comunali, il presidente della provincia non prendono una posizione pubblica, ma si nascondono sui social dietro le dichiarazioni di Aguzzi? Con questa presa di posizione a nome di FI ci sembra che si voglia targare a tutti i costi l’attuale amministrazione, che si è presentata come lista civica, in una compagine di partito, quando sappiamo che ci sono altre sensibilità all’interno che speriamo si rendano autonome.

Ciò che vogliamo far capire è poi il fatto che adesso le questioni di cui si dovrebbe occupare il comune sono altre.- conclude il PD camerte-.  
C’è una città da ricostruire, lo sappiamo tutti benissimo, case e edifici che rischiano di rimanere distrutti per colpa di lentezze tecniche enormi, che continueranno se non si affronta la situazione essendo coscienti che tra tecnici e ditta c’è troppo da fare e poche persone. Un Psr da eseguire, e tanto lavoro. Non è possibile ora pensare a discariche o ad altre cose per questo comune».
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