Notizie di cronaca nelle Marche
Abbellire il Natale nel segno delle tradizioni ritrovate e della condivisione. Sarnano si prepara a vivere festività colorate non solamente dalle luminarie, ma anche dalle trame che riportano alla memoria il saper fare delle signore di una volta. Ad abbellire il paese quest’anno, così come l’anno scorso, ci pensano infatti le “granny”, le nonnine dell’entroterra, e i loro addobbi all’uncinetto. Un’iniziativa nata durante il lockdown di due anni fa, che ha saputo prendere piede arrivando a coinvolgere donne di tutte le età e da tutta Italia. Dopo gli alberelli e gli addobbi realizzati per il Natale del 2021, l’idea di Silvia Capri e di Marina Perfetti è diventata ancora più ambiziosa: realizzare una slitta di Babbo Natale interamente foderata di “mattonelle” all’uncinetto.

È nato tutto dal tam-tam sui social. Durante il lockdown del marzo del 2020, infatti, Silvia e Marina hanno deciso di creare un gruppo su Facebook dove pubblicare le loro iniziative. Da lì l’idea si è sparsa a macchia d’olio, arrivando a coinvolgere signore anche da fuori regione. Lo scorso anno Sarnano si è riempita di alberelli decorati all’uncinetto, mentre quest’anno, grazie all’aiuto del comune, è nata addirittura una slitta. «A lavorare alla slitta che abbiamo realizzato quest’anno sono state circa cinquanta signore, una addirittura da Roma – racconta Silvia –. Era da gennaio dell’anno scorso che pensavamo di fare una cosa del genere e quando lo abbiamo comunicato all’amministrazione, la nostra idea è stata immediatamente sposata. Il comune ha ingaggiato il fabbro che ha realizzato lo “scheletro” della slitta, poi noi lo abbiamo ricoperto con i lavori che ci sono arrivati dalle “nonnine”. Ci sono voluti più di duemila quadratini lavorati all’uncinetto, tutti diversi tra loro, molti decorati con motivi che ricordano il Natale. Il comune la ha poi illuminata con le luci e ci ha aiutato nell’allestimento in piazza».

Un hobby che diventa quasi una “gara” tra le signore, che si sfidano nel creare questi piccoli pezzi di stoffa che ricordano tempi lontani, quando le coperte si facevano a casa. Non solo: c’è anche una lettura legata al riciclo e al rispetto dell’ambiente. «Non abbiamo fondi a disposizione – continua Silvia –, quindi tutto quello che realizziamo è grazie alle donazioni e allo spirito di comunità delle nostre “artigiane”. I fili sono tutti recuperati, grazie all’appoggio di diverse aziende e privati del territorio. C’è poi anche la dimensione terapeutica del lavoro all’uncinetto: tessere è un formidabile antistress e un antidoto alla solitudine di alcune delle nostre “granny”. Siamo molto soddisfatte di quello che siamo riuscite a fare, partendo da una semplice idea siamo riusciti a creare qualcosa di bello per il nostro paese».

In un momento in cui si parla di crisi energetica, di sacrificio, di luminarie da spegnere per abbattere i costi, il lavoro delle “nonnine” a Sarnano ci ricorda che a fare la differenza e a regalarci un Natale più bello a volte bastano una buona idea e la solidarietà di chi ci crede davvero.

l.c.


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Silvia Capri all'opera
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La sua ditta non è più attiva, ma presenta false dichiarazioni per ricevere i contributi a fondo perduto previsti dal “Decreto Sostegni”. È il motivo per cui il titolare di un’azienda che si occupava di confezioni in serie di abbigliamento è stato denunciato dalla guardia di finanza di Macerata. I militari gli contestano di aver percepito indebitamente oltre 42mila euro di aiuti grazie alle misure di supporto alle imprese colpite dalla crisi economica durante l’emergenza Covid. Ora l’uomo rischia di dover restituire il doppio di quanto ricevuto.

Nell’ambito dei controlli contro la percezione indebita di incentivi nazionali, i finanzieri del gruppo di Macerata hanno avviato una serie di indagini che prevedono la verifica fiscale nei confronti di titolari di partite Iva. Nella fattispecie, dall’attività di indagine è emerso come l’uomo, legale rappresentante della ditta, avesse falsificato i dati relativi al calo del fatturato durante il periodo in cui era vigente il Decreto Sostegni.

La misura, varata dal governo Conte, prevedeva incentivi a fondo perduto per le aziende. Contributi erogati in relazione al volume di fatturato perso a causa delle misure restrittive contro il contagio da Coronavirus. Nel tentativo di accaparrarsi gli indennizzi statali, l’uomo ha presentato dichiarazioni false relative alle perdite subite. È emerso infatti come l’azienda di cui era a capo avesse cessato l’attività ben prima dell’entrata in vigore del provvedimento, nonostante la sua posizione fiscale fosse ancora formalmente attiva. L’uomo è stato denunciato per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche. L’illecito è stato segnalato anche alla direzione provinciale di Macerata dell’Agenzia delle Entrate: in queste fattispecie è infatti prevista una sanzione amministrativa che può arrivare fino al 200 percento della somma indebitamente percepita.
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A San Severino si torna a parlare della costruzione della nuova casa di riposo, dopo l'incontro avvenuto il mese scorso tra il sindaco Rosa Piermattei e il Commissario staordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Un argomento che sollecita l'intervento dei gruppi della minoranza consiliare "Insieme per San Severino" e "Sasn Severino Futura", più volte intervenuti per sollecitare l'amministrazione a cercare a soluzioni più condivise possibile.

"La struttura commissariale ha posto tempi molto stretti per prendere decisioni e l'amministrazione è al lavoro per arrivare in tempi brevi ad una conclusione - si legge in una nota a firma dei consiglieri di minoranza -  Rivolgiamo un appello accorato al sindaco perché il futuro della Casa di riposo si sviluppi seguendo due direttrici fondamentali: la preferenza per costruire un nuovo edificio anziché ristrutturare l'esistente e la collocazione della struttura nel centro urbano, anziché in aperta campagna. Una struttura nuova potrà essere antisismica e sostenibile, progettata perché ogni spazio sia a misura degli ospiti anziani e delle loro particolari esigenze. Una struttura posta in uno dei quartieri residenziali permetterà agli ospiti della Casa di Riposo e della RSA che godono di autonomia di movimento di uscire e raggiungere a piedi facilmente tutti i servizi offerti dalla città, come, ad esempio, il bar, la chiesa, i giardini pubblici, l'edicola, i negozi ecc. L'ipotesi ventilata, che vedrebbe la casa di riposo costruita in campagna, fuori dal centro cittadino, obbligherebbe gli ospiti ad un isolamento deleterio per il loro benessere psicologico. In questo particolare caso il vantaggio economico non può essere il primo criterio di scelta di un sito; occorre coraggio per prendere decisioni difficili e anche il tempo giusto per farlo con serenità oculatezza. Noi, consiglieri di minoranza, ci dichiariamo disponibili a sostenere l'amministrazione anche in decisioni difficili come quelle che riguardano la vendita di parte del patrimonio oppure un impegno finanziario a medio e lungo termine. Lo facciamo perché è il tempo della responsabilità e della lungimiranza. Ci auguriamo che la grande opportunità di costruire un'opera fondamentale per la città non sia sprecata per la fretta, per superficialità o per mancanza di visione.
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Gli agenti della questura di Macerata, nel corso di controlli specifici del territorio, hanno sottoposto a controllo due uomini che si aggiravano nervosamente nel parcheggio sottostante la centrale operativa della protezione civile in via Galilei.

All'esito della perquisizione i poliziotti hanno trovato addosso ai due, un 19enne e un 44enne entrambi residenti in provincia, circa 15 grammi di hashish e alcuni grammi di marijuana. Il 44enne è stato denunciato alla procura della repubblica per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre il 19enne è stato segnalato quale assuntore di droga.

Nel corso dei suddetti controlli gli agenti hanno anche provveduto all'espulsione di un cittadino albanese di 31 anni reo di non aver ottemperato a un precedente analogo decreto emesso dai carabinieri di Porto Potenza.
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Riunito presso la Prefettura di Macerata il tavolo permanente per il monitoraggio dell'incendio che si è sviluppato nell'azienda Rimmel di Casette Verdini di Pollenza cui siedono, oltre al prefetto, il questore di Macerata, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i sindaci dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia, Colmurano, Macerata e Corridonia, i rappresentanti del comando provinciale dei carabinieri, della provincia, dell'Asur e dell'Arpam.

Nel corso delle riunioni si sta esaminando la situazione relativa alla località interessata dall'incendio e delle aree limitrofe.

Alla luce dell'incontro sono scaturite raccomandazioni per le popolazioni interessate. In particolare viene consigliato di evitare la pratica di sport all'aperto in prossimità delle aree interessate dalla propagazione dei fumi, di tenere finestre e impianti di areazione chiusi, di non raccogliere ortaggi a foglia larga, di provvedere al ricovero al choiuso degli animali da cortile, di usare mascherine negli spazi all'aperto.
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Un cinquantacinquenne di Matelica è stato denunciato dai carabinieri della locale stazione per il furto aggravato di grondaie e discendenti in rame. L’uomo si era introdotto in un capannone della campagna circostante al centro cittadino ed aveva smontato e portato via, il materiale, poi caricato su un furgone. Le indagini degli uomini dell’Arma, scattate dopo una segnalazione da parte di cittadini, ha portato all’individuazione del mezzo, al recupero dell’intera refurtiva e alla immediata sua restituzione ai legittimi proprietari. Il maltolto, del valore di circa duemila euro, e’ costato al matelicese il deferimento alla procura della Repubblica
C.C.
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Finanziato il progetto di ricostruzione del palazzo comunale a Treia per oltre 4milioni di euro. È stato approvato il programma degli interventi sull’edificio del centro storico che comprende la pinacoteca, gli uffici comunali, l’archivio e le associazioni corrispondente all’intero importo del contributo ammissibile. Si tratta dell’intervento di ricostruzione pubblica più grande a Treia.

«Il decreto sul palazzo comunale è il primo intervento pubblico finanziato e per il quale potranno iniziare i lavori – ha detto il sindaco Franco Capponi - Sono 26 gli interventi pubblici caricati dal Comune. La ricostruzione pubblica ha visto muovere concretamente i primi passi con l’arrivo del Commissario Giovanni Legnini. Intanto, abbiamo ottenuto il finanziamento anche per i progetti relativi alla costruzione delle scuole che riteniamo fondamentali».


Per quanto riguarda la ricostruzione privata, il 20 dicembre è il termine ultimo per la presentazione delle domande di contributo di ricostruzione degli immobili resi inagibili dal sisma di proprietà di titolari di Cas, Sae, alloggi invenduti o M.A.P.R.E. A Treia sono oltre 411 le manifestazioni di interesse alla ricostruzione privata; 102 i cantieri che hanno terminato i lavori post sisma, 75 quelli aperti con lavori in corso di esecuzione e 37 i progetti sisma presentati e in corso di istruttoria USR - Comune per un importo di contributi ricostruzione superiore a 34 milioni di euro. La somma totale dei contributi di ricostruzione "prenotati" tramite manifestazione di interesse alla ricostruzione corrisponde invece a oltre 138 milioni di euro. In aggiunta sono pervenute al Comune 75 dichiarazioni per la permanenza dei requisiti CAS – SAE – Alloggi ERAP “invenduti” – MAPRE, mentre è cessata l’assistenza alla popolazione per quattro nuclei familiari che hanno perso i requisiti di cui alle Ordinanze del Capo Dipartimento Protezione Civile.

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Sette ditte sospese dall'attività imprenditoriale, sanzioni e ammende per 140 mila euro. È l'esito della serie di controlli effettuati nell'ultimo periodo dal Nucleo dei Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata  in sinergia con il personale della ITL di Macerata e dell’Arma territoriale per vigilare sul rispetto della normativa di sicurezza sui luoghi di lavoro
In particolare, i controlli hanno riguardato cantieri attivi nei territori comunali di Pieve Torina, Tolentino, Caldarola e Camerino : 14 le aziende impegnate negli interventi edili per la ricostruzione post sisma che sono state sottoposte a monitoraggio.

Identificati 60 lavoratori ed elevate 25 prescrizioni per violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro

Nella fattispecie le violazioni hanno riguardato omissioni riferite alla visita medica dei lavoratori, alla consegna di dispositivi individuali di protezione, all'informazione dei lavoratori, inoltre, l'impiego di manodopera irregolare, l' aver utilizzato andatoie destinate al trasporto di materiali con una larghezza inferiore ai richiesti 1 metro e 20 centimetri, l'omessa redazione del PIMUS (piano montaggio uso e smontaggio del ponteggio), l' omessa difesa delle aperture.
Elevate sanzioni amministrative e ammende per un importo totale di 140 mila euro

Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata, comparto di specialità dell’Arma dei Carabinieri, inserito all’interno dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, opera per tutelare il lavoro nonché il diritto alla salute dei lavoratori quale diritto fondamentale dell’individuo e d’interesse della collettività.

I controlli proseguiranno nelle prossime settimane.

c.c.
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Un vasto incendio sta interessando dalla tarda serata di ieri un capannone di un'azienda di Casette Verdini,,nel comune di Pollenza, adibito al riciclo di materiale elettronico. 
Il rogo, per cause in corso di accertamento, interessa la ditta  Rimel che si occupa di smaltimento e riciclo di rifiuti speciali,

Colonne di denso fumo nero hanno invaso le aree vicine allo stabilimento, ben visibili anche nelle circostanti zone di Sforzacosta.  

In via precauzionale scuole chiuse oggi a Casette Verdini, Sfrzacosta, Tolentino e Colmurano  mentre è stato raccomandato ai cittadini di tenere le finestre chiuse e di limitare gli spostamenti 
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Sul posto, dalle ore 23,15 di ieri sono intervenute sette squadre di vigili del fuoco provenienti dai Comandi di Macerata, Fermo e Ancona.
In corso i rilievi e e i sopralluoghi del personale di polizia e dei tecnici  dell'Arpa Marche ( Agenzia regionale per la protezione ambientale) per chiarire le cause che hanno originato l'innesco del rogo e per le necessarie verifiche dei livellli di concentrazione in aria di sostanze organiche volatili 

In seguito al rogo  il capannone è rimasto gravemente danneggiato ma, per fortuna, la zona dove erano stoccati i rifiuti pericolosi Rae non è risultata intaccata.
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Le operazioni sono tuttora in corso. Sono ventuno i vigili del fuoco impegnati nello spegnimento delle fiamme all'interno delcapannone . Le operazioni sono rese ancora più difficili a causa di una parte della struttura pericolante . Le suadre dei pompieri stanno utilizzando la schiuma antiincendio per soffocare le fiamme , abbattere i fumi e abbassare le temperature all'interno dello stabilimento.  



c.c.
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Domenica 4 dicembre, è morto Merlino, il lupo ospitato nel Centro faunistico di Castelsantangelo sul Nera. Aveva 13 anni e mezzo. La sua storia è intimamente legata alla figura di Massimo Dell’Orso, il custode degli animali del Parco, scomparso prematuramente nel 2018. Fu proprio lui, insieme alle veterinarie Noemi Orazi e Monica Ferrari, a prendersi cura di Merlino quando, nel 2009, il cucciolo di lupo, ormai abbandonato dal suo branco, venne ritrovato nella zona di Cascia, magrissimo e stremato da una grave forma di rogna. Merlino venne così salvato da morte certa, ma non avendo potuto ricevere gli insegnamenti del branco, necessari per cavarsela in natura, ha dovuto trascorrere la sua vita nel centro faunistico.

Merlino divenne subito popolare e centinaia di persone ogni anno andavano a fargli visita; ma la sua notorietà aumentò dopo il terremoto del 2016, che colpì duramente il territorio dei Sibillini danneggiando pesantemente anche il centro faunistico. Ed è proprio Merlino il protagonista del libro “La notte della polvere”, scritto da Massimo insieme a Maria Cristina Garofalo. Sullo sfondo i terribili effetti del terremoto sui paesi e le comunità dell’appennino umbro-marchigiano, ed il racconto in prima persona del lupo Merlino che ricostruisce il suo straordinario rapporto con quell’uomo che gli ha salvato la vita. Nel libro successivo, “Le terre di cristallo”, Merlino saluta il suo amico Massimo.

È lo stesso Massimo, in una breve intervista del 2017, a spiegarci perché decise di chiamare quel cucciolo di lupo proprio con il nome di Merlino: “quando piccolino l’abbiamo messo nel recinto, molte volte non lo trovavo, perché lui si nascondeva così bene che non riuscivo a vederlo. Poi, all’improvviso, appariva come per magia… Siamo nel regno della Sibilla e, anche se non è propriamente attinente, l’Ariosto ci dice che Merlino e Morgana vennero alle nursine grotte e al lago d’Averno, quindi il lago di Pilato, a consacrare il libro del comando. Questa contaminazione tra la saga celtica e quella nostra appenninica di origine greco-romana si è così saldata, e questo nome, Merlino, mi piaceva particolarmente…”

“Con Merlino”, dichiara il presidente del Parco Andrea Spaterna, “se ne va un simbolo di speranza e resistenza del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, duramente colpito dal terremoto; ma l’impegno del Parco, già assunto insieme al Comune di Castelsantangelo” prosegue Spaterna, “è quello di restaurare il centro faunistico e migliorarlo con nuove strutture, per renderlo un punto di riferimento di eccellenza nelle attività riguardanti la conservazione della fauna e per il recupero degli animali selvatici ritrovati feriti o in difficoltà nell’area dei Sibillini. Una nuova opportunità, insomma, anche per la ripresa del territorio, legata alla cura e alla valorizzazione delle sue straordinarie risorse naturali”.
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