Notizie di cronaca nelle Marche
Disboscamento abusivo, lavori edilizi eseguiti illecitamente in area tutelata, senza autorizzazione e con deturpazione dei luoghi.Denunciato il proprietario dell'area di Montefano e sanzionate le due ditte esecutrici. Dovranno corrispondere in totale una somma pari a circa 5 mila euro. È il bilancio di un'operazione svolta dai militari della Stazione carabinieri Forestali di Recanati che, nell’ambito dei controlli finalizzati alla tutela dei boschi e delle formazioni vegetali protette,nel comune di Montefano su una superficie di circa 9mila metri quadrati, hanno accertato l’esecuzione di un taglio boschivo non autorizzato in contrada Casone.

Al termine degli accertamenti è emerso l’abbattimento abusivo di gran parte della vegetazione arborea presente, l’asportazione non consentita delle relative ceppaie nonche’ l’illecita eliminazione del sottobosco e il rimodellamento non consentito del piano di campagna.

Riscontrata inoltre la movimentazione e il dissodamento dei terreni, realizzata anche attraverso la realizzazione di nove terrazzamenti di ampiezza variabile tra i  due metri e mezzo e i quattro metri, con un consistente sbancamento di terra stimato di circa 1.700 metri cubi.

Essendo l'area in questione tutelata a livello paesaggistico, idrogeologico e dal vigente piano urbanistico locale, e’ scattata la denuncia nei confronti del titolare dell'appezzamento e dei responsabili delle ditte esecutrici dei lavori per interventi edilizi eseguiti in violazione al testo unico dell’edilizia, in assenza di autorizzazione paesaggistica e mediante distruzione e deturpamento dello stato dei luoghi

Nei confronti dei titolari delle due ditte sono stati inoltre elevate tre sanzioni amministrative per un importo complessivo totale pari a circa 5mila 500 euro per il mancato possesso dell’autorizzazione al taglio boschivo, per la riduzione della superficie boscata in assenza di autorizzazione e per l’esecuzione di movimenti di terreno in assenza del preventivo nulla osta idrogeologico rilasciato dall’ente competente.















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La Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa ha finanziato a fine 2020 all’Università di Camerino una ricerca finalizzata a chiarire l’identità tassonomica della popolazione di Allium presente all’interno dell’Area Protetta.

I botanici Unicam Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Napoli, hanno condotto specifiche analisi genetiche e fenotipiche sui campioni raccolti sul campo unitamente ai tecnici della Riserva, per indagare la presenza di eventuali differenze o caratteristiche peculiari rispetto a specie affini.
Allium1
La mole di lavoro per la comparazione tra varie popolazioni europee è stata notevole: 21 caratteri morfologici, un’analisi tridimensionale dei semi con microscopio elettronico a scansione, conta cromosomica, analisi di numerosi marcatori molecolari.

Al termine, lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Plants (https://www.mdpi.com/2223-7747/11/3/426) ha evidenziato l’unicità delle popolazioni della Duchessa e del Velino consentendone l’attribuzione ad una nuova specie per la scienza, che prende il nome di Allium ducissae Bartolucci, Iocchi & F.Conti, sp. nov., che viene ad aggiungersi alla flora italiana come unità endemica dell’Appennino Centrale, ossia a livello mondiale questa specie è presente solo nell’Appennino Centrale, precisamente nel massiccio Duchessa – Velino.

La specie più simile ad Allium ducissae è risultata essere Allium palentinum, endemico dei monti Cantabrici in Spagna, facendo ipotizzare la genesi da un comune antenato avente una distribuzione più estesa nel Terziario.


“L’eccezionalità della scoperta – sottolineano i ricercatori – evidenzia come anche in un territorio relativamente piccolo come l’Appennino Centrale, i massici montuosi consentono la sopravvivenza di specie legate ad un clima più freddo, perché sono stati siti di rifugio e aree di espansione e contrazione di areali. Tuttora queste aree conservano veri e propri tesori della biodiversità, che rischiano di scomparire in seguito al riscaldamento climatico in atto”.

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I carabinieri della compagnia di Camerino hanno individuato e denunciato tre studenti di nazionalità cinese di età compresa tra i ventidue ed i ventiquattro anni che si erano introdotti all’interno della “zona rossa” ed erano entrati nel refettorio dell’ex istituito scolastico “Ugo Betti” asportando utensili e stoviglie.

I giovani sono stati fermati anche grazie alla sinergia tra l’Arma dei Carabinieri e l’Esercito Italiano nell’ambito del progetto “Strade sicure” che prevede un costante presidio nel centro storico, considerato anche il fatto che, a distanza di sei anni dal terremoto, tali episodi sembrano non placarsi nell’area del cratere.

La refurtiva è stata prontamente restituita al comune di Camerino quale legittimo proprietario



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“Ti dono un libro” è l’iniziativa promossa dalla giunta comunale di Caldarola che, con apposita delibera, ha stabilito di donare alle famiglie dei nati nel 2022 un libro, appositamente selezionato, per accompagnare i bambini e le bambine durante il loro primo anno di vita.

Il Comune di Caldarola nel 2020 ha aderito a “Nati per Leggere”, un programma attivo dal 1999 e promosso dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e dal Centro per la Salute del Bambino (CSB). Il cuore del programma è la lettura in famiglia fin da piccoli, intesa come momento che crea relazione e intimità tra adulto e bambino.

È proprio per questo motivo che L’Amministrazione Comunale ha deciso di promuovere il programma del progetto “Ti dono un libro”, che prevede la donazione di un testo ad ogni nuovo nato al momento della registrazione del bambino all’anagrafe comunale, ritirabile presso la stessa biblioteca comunale.

f.u.
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Il Commissario prefettizio Paolo De Biagi ha adottato la delibera per la realizzazione di aree attrezzate per finalità turistiche in località Le Calvie a Camerino.

Un intervento che gli uffici comunali stanno portando avanti e che ha tra gli obiettivi il rilancio turistico attraverso aree camper attrezzate che si vanno ad aggiungere a quelle già presenti. La zona, se necessario, potrà essere utilizzata anche come area di stazionamento della popolazione in caso di emergenza dal momento che dovrà essere inserita nel piano comunale di Protezione civile.

Per l’opera erano stati stanziati 370mila euro con ordinanza dal commissario speciale alla ricostruzione. Il provvedimento è stato trasmesso al responsabile del settore edilizia e urbanistica affinché provveda ad aggiornare la configurazione del piano regolatore generale del comune di Camerino alla variante parziale approvata unitamente al progetto definitivo dell’intervento. Al contempo è stato trasmesso al responsabile del settore lavori pubblici affinché provveda a inserire l’area attrezzata all’interno del piano comunale di emergenza di Protezione civile.
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Rafforzati i controlli sul territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Tolentino nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti e per prevenire il fenomeno delle cosiddette “stragi del sabato sera”.

A San Severino Marche i carabinieri della locale stazione hanno fermato un uomo che ha mostrato subito un atteggiamento di nervosismo e agitazione, destando il sospetto dei militari. Sottoposto a perquisizione l’uomo, un quarantacinquenne, è stato trovato in possesso di 13 grammi di cocaina suddivisa in due involucri. La droga è stata sequestrata e il quarantacinquenne denunciato.

f.u.
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Materie prime alle stelle e rincari energetici, la filiera marchigiana del latte già in sofferenza è ora alle corde. È l’allarme lanciato da Coldiretti Marche rispetto agli allevamenti bovini orientati verso il latte, un settore che nella nostra regione vale circa 20 milioni di euro ma che nel corso del 2021 ha subito un ulteriore calo del 5,5% rispetto all’anno precedente, superando di poco le 25mila tonnellate di conferimenti. “È necessario un intervento da parte della Regione per sostenere il settore – avverte Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche – perché l’accordo arrivato nei mesi scorsi in sede nazionale con l’aumento di 4 centesimi del prezzo minimo ai produttori non basta più a coprire l’ondata di rincari che si sta abbattendo sugli allevamenti". L’agroalimentare assorbe oltre l’11% dei consumi energetici industriali totali con un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola. Parliamo di consumi che riguardano i combustibili per trattori, serre e i trasporti, fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica, vetro e carta. Nelle Marche si contano oltre 3.200 allevamenti con circa 48mila bovini ma di questi appena il 13% è orientato verso il latte. In 20 anni la produzione di latte si è dimezzata. La stabilità della rete zootecnica italiana ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.


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È fissata per lunedì prossimo 22 febbraio l'inaugurazione del 686esimo anno accademico dell'Università di Camerino. Alla cerimonia inaugurale che si terrà a partire dalle ore 11 all'auditorium Benedetto XIIII, saranno presenti il ministro Elena Bonetti e la senatrice a vita Elena Cattaneo. 
A dare il via sarà il videocollegamento con Ferruccio Resta, presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane). Ai saluti del direttore generale Andrea Braschi, del presidente del consiglio degli studenti Yari Ferroni, dei rappresentante del personale tecnico e amministrativo Irene Pisani e del personale docente e ricercatore Stefania Silvi, farà seguito la relazione inaugurale del rettore Claudio Pettinari. Quindi, interverranno la senatrice a vita Elena cattaneo e il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. In occasione dell'inaugurazione del nuovo accademico di Unicam, nella basilica di San Venanzio martire, monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino San Severino Marche, alle ore 9 celebrerà la messa per la comunità universitaria.  

c.c.
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Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, nell'ambito di una valutazione positiva del provvedimento, ritengono che il superbonus 110% e tutti gli incentivi debbano servire per dare qualità al settore delle costruzioni.
«E' chiaro che l'insieme delle misure prese determina in se quantità di lavoro (aumento delle masse salari nelle Marche del 37% anno su anno), ma non qualità - sottolineano -  per qualità del lavoro le organizzazioni sindacali intendono un'occupazione stabile, sicura e ben retribuita ma anche formazione costante e qualificazione del settore. Le aziende mordi e fuggi, create da imprenditori estranei al settore, fanno solo danni ai lavoratori, alle imprese sane e a tutta la collettività»
Nelle Marche questo fenomeno è in parte fotografato dai dati di Unioncamere: nel 2021 le imprese delle costruzioni erano 21.516 di cui il 57% erano imprese individuali. Mentre il sistema bilaterale delle Marche registrava nell’anno cassa edile circa 15.000 imprese regolarmente iscritte alle casse edili, dunque un differenziale di circa 6.000 imprese di costruzioni non censite dal sistema bilaterale che potrebbero essereirregolari e che potrebbero applicare contratti collettivi differenti dall’edilizia, non iscritte alle nostre casse edili marchigiane e, cosa più grave, prive di competenze professionali specialistiche e formazione sulla sicurezza.

«Questo dato - aggiungono -, appare più preoccupante guardando i dati nazionali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle visite di cantiere che ci dicono che nell’ultimo semestre 2021, su 100 cantieri visitati 91 non erano in regola con le norme contrattuali, assicurative, di sicurezza. E da settembre a dicembre 2021 i provvedimenti di sospensione di cantiere edili sono stati più di 400 a causa, principalmente, di gravi carenze su salute e sicurezza.
L’assurdo oggi è che per costituire un’impresa edile basta recarsi alla Camera di Commercio, senza che l’imprenditore faccia formazione preventiva, abbia titoli di studio o abbia esperienza nelle costruzioni. Ciò è ancora più paradossale se si pensa che l’edilizia oggi è iper-regolata, con una serie di norme, anche tecniche, che servono per dare qualità, sicurezza e regolarità a tutti gli interventi nel settore, come il durc di congruità. Tuttavia, ancora una volta, dentro questa importante ripartenza del settore delle costruzioni assistiamo al fenomeno delle imprese mordi e fuggi e al lavoro “grigio” se non anche, nei casi più gravi, somministrazione illecita di manodopera.

Il settore dell’edilizia marchigiano - concludono- si appresta a tassi di crescita importanti legati ai lavori del superbonus 110%, ai lavori della ricostruzione post sisma e alla ripartenza degli investimenti pubblici legati anche al PNRR e le organizzazioni sindacali di settore, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, ritengono che sia necessario tenere alta l’asticella della qualità e regolarità del settore perché nei prossimi mesi assisteremo a ingenti risorse pubbliche che arriveranno nei nostri territori e dobbiamo fare sistema come parti sociali dell’edilizia per promuovere un edilizia di qualità e sicura e contrastare i fenomeni di illegalità e irregolarità».

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La giunta regionale ha definito, con l’approvazione della relativa delibera, il quadro degli investimenti relativi alla programmazione sanitaria in attuazione del Pnrr, che sono stati presentati dal presidente Francesco Acquaroli e dagli assessori Filippo Saltamartini, Francesco Baldelli, Stefano Aguzzi e Guido Castelli.

“ Un passaggio molto importante per disegnare il futuro della sanità marchigiana – ha affermato il presidente Acquaroli – perché destiniamo risorse a progetti specifici e molto significativi per i territori. È una mole ingente di risorse per riqualificare servizi, ridisegnare la rete ospedaliera e territoriale marchigiana e assicurare i bisogni di salute riequilibrando l’offerta sul territorio. Sono cifre rilevanti che in questa fase sono state destinate ad alcune infrastrutture e servizi ma ciò non significa tagliare fuori alcune zone, anzi ci stiamo già impegnando ad intercettare nuove risorse per coprire al massimo grado le esigenze della sanità per la quale, come sappiamo, ci vorrebbero risorse infinite.”

“In 14 mesi siamo stati in grado di rispondere alla domanda di sanità di prossimità come ci avevano chiesto i cittadini – ha evidenziato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini illustrando più dettagliatamente il Piano di interventi - con un grande lavoro da parte dei dirigenti sanitari, degli organismi sociali, degli ordini professionali, degli enti locali e quindi con una forte concertazione e interlocuzione con i territori. Per definire una ricognizione e identificazione dei siti idonei dove attivare le Case della Comunità (CdC), gli Ospedali di Comunità (OdC) e le Centrali Operative Territoriali (COT) previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si concentra appunto sul potenziamento e sulla creazione di strutture e presidi che rappresentino il riferimento territoriale per la presa in carico del bisogno di salute dei cittadini e prevede essenzialmente la realizzazione di strutture territoriali. Avremo a disposizione oltre 68 milioni di euro per la sanità territoriale che è stata riconosciuta l’anello mancante tra rete ospedaliera e strutture per acuzie, il segmento intermedio per omogeneizzare i servizi”.

Nello specifico, il PNRR identifica due tipologie di strutture: le Case della Comunità (CdC) e gli Ospedali di Comunità (OdC). La Casa della Comunità (CdC), un modello organizzativo che rende concreta l’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento. È infatti, il luogo fisico, di prossimità e di facile individuazione al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e socio-sanitaria. Nella casa di Comunità un ruolo fondamentale è assolto da team multidisciplinare di MMG, PLS, medici specialisti, infermieri di comunità e altri professionisti non solo afferenti al sistema sociosanitario ma anche al sistema sociale. La compresenza di questi professionisti, lo sviluppo di un’adeguata struttura informatica che consenta l’interazione tra questi e le altre unità di offerta del sistema sanitario, sociosanitario e sociale, la possibilità di erogare prestazioni di specialistica di primo livello e servizi a supporto dell’utenza fragile, ne fanno un punto di riferimento continuativo e di prossimità per la popolazione, garantendo promozione della salute, prevenzione e presa in carico dei bisogni.

 
La ricognizione condotta dalle strutture regionali e dall’ ASUR ha individuato :

  • 29 siti da destinare CdC, per un importo di 42.494.802,81
  • 9 siti da destinare a OdC, per un importo di 23.178.983,35
  • 15 siti da destinare a COT per un importo di 2.596.125,00
Ecco in particolare gli interventi suddivisi per Aree vaste



AREA VASTA 3 | MACERATA

CIVITANOVA MARCHE - Casa della Comunità € 3,8 mln e COT

RECANATI - Casa della Comunità € 5,1 mln

CORRIDONIA - Casa della Comunità € 1 mln e Ospedale

di Comunità € 1,7 mln

MACERATA - Casa della Comunità € 1,8 mln e COT

TREIA - Casa della Comunità € 0,2 mln e Ospedale di Comunità € 0,8 mln

CAMERINO - Casa della Comunità € 1,8 mln

SAN SEVERINO MARCHE - Casa della Comunità € 2 mln e COT






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Radioc1inblu

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P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

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