Notizie di cronaca nelle Marche
Sanzione ammnistrativa e ritiro della patente invece per un giovane neopatentato che, a seguito di un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale 78 a Colmurano, è risultato positivo ad accertamento mediante etilometro Analoga situazione si è verificata a San Ginesio, dove i carabinieri, dopo aver rilevato un altro incidente, hanno appurato che il conducente aveva un tasso alcolemico superiore a 1,6,motivo per cui è stato deferito all’Autorità giudiziaria.
Due donne hanno subito il rititro della patente a San Severino Marche. La prima,
è stata denunciata per rifiuto a sottoporsi agli accertamenti con etilometro dopo aver sbandato con l’autovettura fino a uscire dalla sede stradale; patente ritirata e sanzione ammnistrativa poi per una ragazza risultata con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8. 
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A fuoco un trattore con annesso attrezzo rotoballet. Innescato dalle fiamme che avevano interessato dapprima un campo di stoppie, l'incendio che ha coinvolto i mezzi agricoli si è verificato  in contrada Carreggiano nel comune di Treia. Sul posto sono intervenuti ieri sera dopo le ore 20 i vigili del fuoco di Macerata che hanno provveduto allo spegnimento del rogo e alla messa in sicurezza dell'area dell'intervento. Quasi in contemporanea un'altra squadra dei vigili del fuoco, proveniente sempre dalla centrale di Macerata, è intervenuta a Pollenza in via Dante Alighieri per spegbnere un incendio che si era sviluppato in un altro campo di stoppie. In entrambi i casi non ci sono state persone coinvolte
c.c.
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Richiesta dello stato di emergenza al Governo, ordinanza ai Comuni per il divieto di spreco di acqua ed avvio di una strategia che porti alla creazione di nuovi invasi e alla pulizia di quelli esistenti. Questi tre indirizzi riassumono la posizione della Regione Marche dopo la riunione a Roma della Conferenza Stato Regioni, riunita per affrontare il tema di grande attualità riguardante la crisi idrica che sta investendo la Penisola, in particolare la Pianura Padana, ma anche le Marche.

Al tavolo, insieme con tutti gli assessori delle Regioni e delle Province autonome, anche il responsabile nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il quale ha tracciato il quadro d’insieme da cui poi sono emerse tutte le criticità, illustrate nel dettaglio dai rappresentanti regionali.

“Anche le Marche – afferma l’assessore Stefano Aguzzi, intervenuto all’incontro – stanno soffrendo per il protrarsi di questo periodo di siccità, sia per l'approvvigionamento idrico in agricoltura, sia per quello di uso civile, che si prevede imminente, specialmente nel nord delle Marche. Ad esempio, le città di Fano e Pesaro prelevano l'acqua dal fiume Metauro, la potabilizzano e poi la immettono nelle case. Questo fiume è quasi a secco e non si prevedono imminenti piogge e ciò costituisce una seria emergenza”.

Nei prossimi giorni, il Governo comincerà ad accogliere le richieste di stato d'emergenza da parte delle Regioni, sulla base di criteri stabiliti a livello centrale.

“Questi criteri – spiega Aguzzi – si può presumere riguardino l’emergenza in agricoltura, nella zootecnica, di fronte a mancanza di acqua per gli animali, ed emergenza a uso potabile civile. Ritengo che nelle Marche vi siano le condizioni per rispettare questi criteri già ora, e ancora di più nel prossimo futuro. Perciò faremo richiesta dello stato di emergenza ma questo non risolverà il problema”. “La dichiarazione di emergenza – continua Aguzzi - potrà avere benefici in termini di ristoro per eventuali danni o spese aggiuntive, ma non in termini di approvvigionamento idrico. Ieri ho posto all’attenzione della Conferenza Stato Regioni la necessità di immagazzinare l'acqua in invasi durante i mesi invernali per poi utilizzarla in estate sia in agricoltura che per l'uso idropotabile. Servono dunque nuovi invasi o, dove ve ne siano presenti, serve un’accurata opera di pulizia. Sempre nel caso del fiume Metauro, sono presenti 3 invasi che,a causa dei fanghi che vi si sono depositati nel corso degli anni e mai ripuliti, di fatto oggi sono a meno di un terzo della loro capacità di contenimento. La Regione Marche si muoverà dunque in questa direzione, cercando anche di superare gli ostacoli burocratici che spesso impediscono queste attività di. Nei prossimi giorni incontrerò Enel e Green Power che gestiscono diversi invasi nelle Marche, in particolare nel Pesarese, per cominciare a ragionare su come poter mettere in atto la pulizia di questi invasi”.

“Nel frattempo – conclude Aguzzi - la Regione, in coordinamento con le Prefetture, emetterà la prossima settimana una ordinanza da recepire da parte di tutti i Comuni delle Marche per evitare lo spreco idrico.
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Nel decimo anniversario della scomparsa la comunità settempedana domenica prossima (26 giugno) ricorderà don Quinto Domizi, “fedele figlio di una Chiesa in cammino”, con una serie di iniziative che saranno aperte da un momento di preghiera, alle ore 18,30, nel santuario di San Pacifico dove verrà celebrata una santa messa di commemorazione. A seguire merenda per tutti.

In serata, a partire dalle ore 21, al teatro Feronia testimonianze sulla vita e l’opera di don Quinto con intermezzi musicali del Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani” Città di San Severino Marche. Nel corso dell’incontro verrà distribuito un opuscolo dei ricordi della vita del sacerdote. Le iniziative sono patrocinate dal Comune. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Nato a Parolito il 20 dicembre 1922 da Gioacchino e Domizi Enrica, don Quinto entrò in seminario nel 1936 per essere ordinato sacerdote nel 1948, dal vescovo Longinotti, nella chiesa di S. Giovanni Battista di Colleluce. Nello stesso anno cominciò il suo primo ufficio di parroco a Frontale dove rimase quattro anni fino a quando il vescovo gli assegnò l’incarico di vice rettore e insegnante nel seminario di San Severino. Il 1 ottobre 1955 arrivò per lui la nomina di guida della parrocchia rurale di S. Pietro della villa di Biagi. Ha retto questa parrocchia, man mano ampliatasi con i territori delle ex parrocchie di Gagliannuovo, Cagnore, Fontecupa, Serrone e Stigliano come ricorda lo storico settempedano Raoul Paciaroni, ininterrottamente per 55 anni, praticamente fino alla morte sopraggiunta il 22 giugno 2012.

Nel corso del suo lungo ministero al servizio di piccole comunità della diocesi di San Severino Marche, don Quinto si è sempre segnalato per la disponibilità verso il prossimo e i confratelli sorretto da un grande spirito di sacrificio e da una profonda fede.

Iniziò a scrivere e a pubblicare di storia locale assai tardi ma la sua attività di divulgatore del sapere è continuata ininterrotta sino alla sua morte dalle pagine de La Voce Settempedana. Ha realizzato anche diverse monografie . Amante delle ricerche storiche, a lui si deve il riordino del ricco Archivio vescovile di Sanseverino di cui era geloso custode e conservava ogni carta con diligenza e amore.

Fin dal 1991 aveva istituito nel seminario, vicino la sede redazionale de La Voce Settempedana, un “Centro culturale don Amedeo” dove raccoglieva i libri, gli studi, le registrazioni, le fotografie, i diari e tutto quello che don Amedeo Gubinelli aveva lasciato.

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Minacce e intimidazioni nel tentativo di estorcere denaro, due arresti nella notte. È successo a Civitanova Marche dove, dopo alcuni giorni di ricerca, i carabinieri della Compagnia locale hanno rintracciato due uomini, entrambi trentasettenni, che all’inizio di giugno avevano minacciato un commerciante quarantaquattrenne di Porto Recanati. Il primo è stato fermato al casello dell’A14 a Civitanova mentre rientrava a casa accompagnato dal fratello, l’altro nella sua abitazione a Potenza Picena. Durante le perquisizioni domiciliari seguite all’arresto, i militari hanno rinvenuto oltre 60 grammi di cocaina e circa 1.300 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio, oltre a diverso materiale tipicamente utilizzato per dividere la droga in dosi.

Entrambi sono stati trasferiti nel carcere di Montacuto, dove sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Si contestano loro i reati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, tentata estorsione aggravata in concorso e violazione di domicilio aggravata.

La ricostruzione. Qualche settimana fa i due sono entrati a casa della vittima, tentando di estorcergli mille euro. Fatti aggravati dalle minacce, a cui sono seguiti i fatti. Schiaffi di fronte alla moglie e al figlio e danni alla sua auto e alla recinzione dell’abitazione con una mazza da baseball. Immediato l’inizio delle indagini dei militari, in sinergia con il Nucleo investigativo dei carabinieri di Macerata e con i colleghi delle stazioni di Porto Potenza e Porto Recanati. Una volta raccolte prove a sufficienza, l’Autorità Giudiziaria ha emesso ordinanza di misura cautelare in carcere, soprattutto in considerazione della brutalità con cui i due arrestati hanno agito.
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Conclusa l'indagine che alla fine dello scorso mese di maggio aveva già portato alla denuncia di una coppia, una donna italiana e il suo compagno di origini marocchine. Tutto era partito dalla denuncia di furto di diversi elementi d'arredo che il proprietario di una struttura alberghiera aveva presentata alla stazione dei carabinieri di Montecassiano. Dalla struttura ricettiva erano infatti scomparsi  diverse sedie e divanetti, verosimilmente asportati tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. I Carabinieri hanno dunuque  iniziato gli accertamenti estendendoli sino ad arrivare al mercato on-line dove hanno notata proprio la presenza di un annuncio di vendita delle sedie denunciate rubate dal titolare dell’albergo, arrivando così ad indentificare i presunti responsabili Le transazioni di vendita nonché gli esiti di una perquisizione delegata dall’Autorità Giudiziaria, hanno dunque permesso di rinvenire alcune decine delle sedie mancanti  ed è emerso che, all’insaputa del proprietario, il direttore dell’albergo avrebbe venduto il materiale d'arredo alla coppia di Macerata.
L’indagine si è conclusa con la denuncia in stato di libertà della coppia per ricettazione mentre, il direttore dell’albergo, è stato deferito per appropriazione indebita.
C.C.
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L’assemblea generale dei comuni soci del Consmari, con voto unanime favorevole dei presenti e la sola astensione di Montecassiano, ha ratificato la nomina a nuovo direttore generale del consorzio di Brigitte Pellei, che entro massimo quattro mesi entrerà in servizio assumendo il nuovo incarico. E’ prevista una assunzione a tempo pieno a tempo determinato, per tre anni, con affiancamento nei primi mesi, fino al 30 novembre, da parte del Direttore uscente Giuseppe Giampaoli. Si prevede che il nuovo Direttore entrerà in servizio a metà agosto.

Brigitte Pellei, laureata in ingegneria per l’Ambiente e il territorio presso l’Università di Bologna, indirizzo georisorse, dal 2011 coordina il Servizio Idrico Integrato della SECAM spa, Provincia di Sondrio per un bacino di circa 350 mila abitanti. Ha lavorato, come libero professionista, per la ASL di Sondrio. Come esperto ha partecipato a varie progettazioni, ha partecipato a diversi convegni sulla sicurezza e sulla qualità ed è docente in corsi di formazione. Svolge una importante attività di progettazione e ha frequentato diverse scuole di alta formazione professionale.
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Belforte del Chienti ha ospitato, sabato 18 giugno, la seconda edizione di “Dajeforte street boulder”, arrampicata che si pratica sulle mura urbane di un centro abitato senza l'uso di corde, ad un'altezza massima di 4 metri, utilizzando materassi studiati per attutire la caduta: i crash pad.

L'evento, patrocinato dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Belforte e la Unione montana Monti Azzurri, nasce grazie ad appassionati di arrampicata che frequentano la palestra Arterisko Climbing factory di Macerata.

finale scalata

Il gruppo ha deciso di dar vita alla gara con l'intento di animare i piccoli borghi dell'entroterra, alle prese con la ricostruzione post sisma, grazie allo sport e al gioco. I vicoli e le strade del paese sono stati il teatro di arrampicate davvero sorprendenti: è insolito infatti vedere qualcuno che si arrampica sui mattoni degli edifici privati e di quelli pubblici.

Il contest ha richiamato appassionati da tutto il centro Italia: circa 100 i partecipanti che hanno scalato le mura del centro storico belfortese, con una finale che ha visto i migliori sfidarsi nella scalata finale sul palazzo del comune.

“Dajeforte street boulder” ha portato in paese anche molti curiosi che hanno gremito piazza Umberto I per assistere alle avvincenti gare finali.

podio donne


Questi i vincitori della seconda edizione:

1.Maria del Duca

2.Adriana delle Monache

3.Alessia Piccirilli

podio uomini


1.Mattia Salvatore

2.Valerio Poliandri

3. Andrea Fedelini

gruppo con sindaco
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Le stazioni ferroviarie delle città del cratere sismico cambiano volto e si rinnovano grazie alle risorse del Fondo complementare sisma dopo le conferenze di servizio tra Regione Marche e tutti i soggetti coinvolti nelle opere di restyling delle stazioni di Ascoli Piceno, Fabriano, Macerata, Tolentino e Tolentino Campus.

“La Regione Marche – spiega l’assessore regionale al Bilancio e alla Ricostruzione, Guido Castelli - su impulso del presidente Acquaroli e mio, ha voluto dedicare una particolare attenzione al tema della accessibilità dei trasporti nelle aree del cratere. Ne sono derivati, da una parte, lo stanziamento di 100 mln di euro per la riqualificazione della Pedemontana tra Caldarola e Amandola, dell’Ascoli-Teramo e della Monti/Mare nel Fermano, e dall’altra questo piano di finanziamenti i cui interventi finanziari riguardano 5 mln di euro, rispettivamente, per le stazioni di Ascoli Piceno e di Macerata, 3 mln per quella di Fabriano, 1,8 euro per la stazione di Tolentino e 1,2 mln di euro, a cui si aggiungono altri 1,3 mln di euro, per un totale di 2,5 mln sulla stazione di Tolentino Campus. Una struttura, quest’ultima, di nuova istituzione e che si collega alla realizzazione del campus che sorgerà a Tolentino nell'alveo di quelle che sono state le strategie di delocalizzazione degli istituti scolastici superiori del territorio cittadino”.

“Il presidente Acquaroli – prosegue Castelli - ha fortemente voluto che la mobilità e l'accessibilità delle zone del cratere assurgessero a criterio di orientamento dei fondi. Per parte mia, ho lavorato e mi sono prodigato affinché anche il trasporto su ferro potesse trovare risorse importanti. Il risultato è rappresentato da una provvista finanziaria che, per le Marche, ha raggiunto 16 ml. Le conferenze di servizio hanno visto il parere favorevole della Regione e degli altri enti e la cosa positiva è che per effetto delle tempistiche, dei cronoprogrammi e del fondo complementare sisma, le opere in questione saranno necessariamente da realizzare tutte entro il 2026”.

Gli interventi di restyling determineranno anche l’efficientamento energetico delle stazioni e comunque avrebbero un impatto significativo anche sotto il profilo della rigenerazione urbana, poiché le stazioni insistono prevalentemente negli ambiti più urbanizzati delle città.
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“Trascorso poco più di un mese dall’ottenimento del contributo pubblico di circa 2,5 milioni di euro per la ricostruzione degli edifici pubblici adibiti a residenza economica popolare, l'amministrazione comunale di Sefro comunica la consegna dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le Aree Sisma 2009 e 2016 finanziato dal Fondo complementare Pnrr, per un ammontare complessivo che supera il milione di euro.” A renderlo noto il consigliere con delega ai lavori pubblici Corrado Carminelli. “Si tratta del finanziamento, destinato ad opere per la collettività, più importante e mai intercettato nel comune capoluogo della trota e dell’acqua. Infatti sono oggetto dei tre progetti, conclusi ed approvati, il rifacimento e ammodernamento dell'impianto sportivo campo di calcetto Enrico Fracassini, la riqualificazione e rifunzionalizzazione della pista di pattinaggio e parco pubblico, Bosco Incantato incluso, e la creazione di una area di sosta ed interscambio tra mobilità dolce e classica. Inoltre rientrano nel finanziamento anche la messa in sicurezza ed il rifacimento di tre importanti tratti di strade comunali del capoluogo e delle frazioni di Sorti ed Agolla.”

I tempi dettati dal Ministero sono stretti: dovranno ora iniziare le operazioni di gara ed entro dicembre dovranno essere affidati e quindi avviati i lavori.

“Questo importante traguardo - sottolinea il sindaco Pietro Tapanelli - funge da giusta cornice dell’operato dell’amministrazione comunale tutta. Maggioranza e minoranza hanno sempre collaborato con grande spirito d’iniziativa per il bene comune. Ormai non manca molto alla fine del mandato e i progetti avviati sono davvero molto importanti per il comune di Sefro, ma anche per tutta l’alta valle del Potenza e dello Scarzito. Il lavoro è appena iniziato e i prossimi mesi saranno ancora più impegnativi.”

Sefro è un cantiere a cielo aperto. Molte sono le opere in corso e mole altre sono in partenza. Spiega il sindaco: “Un lavoro di questo tipo è possibile quando si mettono insieme alcuni essenziali fattori. Il primo è quello della squadra: quando tutti lavorano per l’obiettivo comune, come sta succedendo a Sefro, tutto è realizzabile. Il secondo: il lavoro dei dipendenti. Senza l’impegno e l’abnegazione degli impiegati e degli operai non si raggiunge alcun obiettivo. L’ultimo tassello è il divertimento. Sembra banale, ma bisogna divertirsi, con serietà, in ciò che si fa. Politica inclusa. Quando il fare diventa un peso è il caso di smettere, anche perché niente dura in eterno”.





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