Notizie di cronaca nelle Marche
Un’operazione congiunta dei militari della Guardia di Finanza di Portorecanati, dei carabinieri di Porto Potenza e dei forestali di Recanati ha portato al sequestro di un’officina abusiva a Portorecanati.

L’attività era priva di qualsiasi autorizzazione e il titolare è stato anche denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali, avendo i militari scoperto materiali di scarto pericolosi e speciali quali batterie fuori uso, dischi, pastiglie, pneumatici e oli esausti.

Le ricerche condotte hanno altresì consentito di rilevare la presenza di un dipendente “in nero”, non regolarmente assunto dal datore di lavoro, e la presenza di 115 confezioni imballate di medicinali ad azione analgesica, per le quali il titolare dell’esercizio commerciale non è stato in grado di esibire idonea documentazione comprovante la lecita provenienza, dichiarando di averli rinvenuti all’interno di un veicolo nelle fasi di riparazione dello stesso. Così i farmaci sono stati sottoposti a sequestro probatorio per il reato di ricettazione, al momento ascritto a carico di ignoti.

Il titolare rischia anche una sanzione amministrativa fino a 15mila euro.
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Truffatrice seriale in trasferta a Pieve Torina denunciata dai carabinieri.
A seguito di complesse indagini, i militari della stazione di Pieve Ttorina hanno individuato e denunciato una cinquantenne di origini pugliesi ma residente in Umbria per essersi resa responsabile della cosidetta “truffa del resto”.
Già gravata da altri predecedenti penali, la donna si era recata in un noto esercizio commerciale del posto e, approfittando della confusione dell’orario di punta, si era messa in fila per pagare una piccola consumazione con una banconota di grosso taglio.
Ricevuto il resto dalla commessa, la cinquantenne le ha fatto presente di avere comunque delle monete per saldare il debito, senza restituire tuttavia quanto già incassato come resto e riprendendosi la propria banconota.
La rapidità del gesto e il repentino allontanamento hannno consentito che la truffa andasse in porto.
Il tempestivo intervento dei carabinieri della stazione del luogo, la visione delle telecamere di sorveglianza, l’individuazione dell’auto sulla quale viaggiava la pregiudicata hanno comunque permesso di risalire a lei, recuperare il portafoglio utilizzato dalla donna, nonché la somma indebitamente sottratta.
La truffatrice è stata quindi denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata; emesso nei suoi confronti il divieto di far ritorno a Pieve Torina per un periodo di tre anni.
C.C.
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Due Ferrari nell'affrontare una curva fanno un "dritto", si schiantano contro un muro e una delle due prende fuoco.

L'incidente non si è verificato in un circuito automobilistico, ma in una via di Osimo dove le due auto, condotte rispettivamente da un uomo di nazionalità belga e da un'olandese in vacanza nella zona, all'uscita da una curva sono andate a chiantarsi contro il muro di recinzione di alcune abitazioni. Una delle due vettura è volata in aria abbattendo una cancellata e prendendo fuoco.

Immediati i soccorsi da parte dei vigili del fuoco, che hanno provveduto a spegnere le fiamme mettendo in sicurezza la zona dell'incidente, e dei sanitari del 118 che hanno provveduto al trasporto dei due uomini, fortunatamente feriti in modo non grave, all'ospedale.

Sulle cause dell'incidente, dovuto con tutta probabilità alla forte velocità delle due auto, indagano i carabinieri.
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I carabinieri della stazione di Castelraimondo hanno denunciato un ventenne per tentato furto.

Il giovane, approfittando dell’oscurità, si era introdotto in un albergo della cittadina inagibile a seguito del sisma del 2016 cercando di prelevare suppellettili ancora presenti.

Lo strano movimento nei pressi della struttura abbandonata ha comunque insospettito il proprietario che ha chiamato il 112, mettendo anche in fuga l’uomo.

L’immediato intervento delle pattuglie ha permesso di individuare un’autovettura sospetta e di risalire all’autore del tentato furto che veniva fermato poco distante e denunciato alla procura della repubblica di Macerata.
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Chiusura temporanea del ponte lungo la provinciale 53 Murat che collega Pollenza e Passo di Treia.

Per consentire i lavori di messa in sicurezza e posa del tappeto bituminoso in corrispondenza del ponte sul fiume Potenza, il dirigente del Servizio viabilità della Provincia, Matteo Giaccaglia, ha firmato l’ordinanza di chiusura temporanea del ponte dalle ore 8 fino alle ore 12 di domani (sabato 4 marzo) e con decorrenza continuativa dalle ore 6 di mercoledì 8 marzo fino alle ore 20 di giovedì 9 marzo.

L’intervento complessivo, per 450mila euro, già in corso da diverse settimane permetterà di sistemare il ponte, rifare l’asfalto e rendere più sicura la viabilità della zona.

Ponte2
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«Stamattina abbiamo dato il via ai lavori per l’hub di San Ginesio, in località Pian di Pieca, un intervento atteso e importante per la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) dell’Alto Maceratese, poiché rappresenta un primo passo concreto verso la ripartenza, dal punto di vista turistico, di questi territori, che sono un fiore all’occhiello per tutta la regione, e che meritano infrastrutture in grado di valorizzarli. L’hub rientra in un progetto di riqualificazione complessiva di Pian di Pieca, con nuovi marciapiedi realizzati, una pista ciclabile per la fruizione di sentieri che introducono al Parco Nazionale dei Monti Sibillini e, più in generale, una politica di conservazione ambientale sempre in ottica di promozione turistica». È il sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, a salutare l’avvio del cantiere insieme ad Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, soggetto capofila della Strategia.

«È un risultato straordinario ed una grande emozione essere qui oggi» sottolinea Gentilucci. «Ripartiamo da San Ginesio, luogo centrale condiviso da tutti i sindaci della Strategia, dopo il blocco causato dagli eventi sismici del 2016. Proseguiremo poi con gli altri due hub di Muccia e Monte San Martino, sempre con il medesimo obiettivo: realizzare un nodo scambio intermodale tra trasporto pubblico e privato, con area sosta, punto informativo, noleggio mezzi, vetrina prodotti locali, uno spazio multifunzione dove il turista verrà accolto e guidato alla scoperta dei territori circostanti nella logica della mobilità dolce e della sostenibilità».

L’hub di San Ginesio sarà realizzato entro il mese di luglio «per andare incontro alla stagione turistica estiva», prosegue Gentilucci. «Un ringraziamento va alla Regione che, attraverso il PSR Marche, ha reso possibile il finanziamento dell’opera, compartecipata anche dalle amministrazioni comunali, a rafforzare il concetto di rete di tutto un territorio che, grazie alla Strategia Nazionale Aree Interne, cerca di affrontare, in una logica d’insieme, la valorizzazione dell’Alto Maceratese».

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Si ribalta con l’auto, arrivano i carabinieri per gli accertamenti e lo trovano sotto l'effetto di stupefacenti. Denunciato un uomo di trent’anni. È successo nei giorni scorsi lungo la strada provinciale 96 in direzione di Colfiorito. L’uomo stava percorrendo un tratto di strada in salita quando ha perso il controllo dell’auto, ha colpito un cartello segnaletico e si è ribaltato più volte, restando ferito. Sono stati gli altri automobilisti a segnalare l’incidente alle autorità e, soprattutto, il fatto che la vettura incidentata fosse rimasta al centro della carreggiata, occupando la corsia di marcia di senso contrario.

Insospettiti dalla strana dinamica dell’incidente, avvenuto in un tratto di strada appunto in salita, i carabinieri della stazione di Pieve Torina hanno svolto gli accertamenti del caso, compreso il test antidroga. L’automobilista è risultato positivo ed è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata.
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Aveva violato le norme in materia di immigrazione il cittadino albanese scoperto e arrestato lo scorso lunedì 27 a Macerata dagli agenti della squadra mobile poiché non aveva ottemperato al divieto di rientro in Italia disposto lo scorso anno dal Gip del tribunale di Pescara.

L’uomo, rientrato in Italia con il cognome della moglie si era recato presso gli uffici della questura di Macerata per il disbrigo di alcune pratiche convinto che gli avrebbero permesso di restare nel nostro paese insieme alla figlia, ma è finito nuovamente in manette.

A seguito della convalida dell’arresto l’albanese è stato nuovamente accompagnato alla frontiera per l’esecuzione del decreto di espulsione in quanto persona ritenuta socialmente pericolosa.
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