Notizie di cronaca nelle Marche
Dopo oltre 40 anni di servizio il geometra Pietro Paganelli, dal 1 marzo scorso, ha ufficialmente lasciato il Comune di Valfornace per raggiunti limiti d’età.

Assunto nel dicembre 1982, Paganelli ha svolto numerosi incarichi e affrontato, da responsabile dell’ufficio Tecnico, ben due terremoti: quello del 1997 e quello del 2016, un sisma devastante che è stato molto impegnativo per tutta la squadra da lui stesso coordinata.

L’Amministrazione comunale e il sindaco, Massimo Citracca, hanno voluto ringraziare lo straordinario dipendente con una targa in cui, “con infinita riconoscenza”, si ricordano “la professionalità, l’impegno e la dedizione dimostrati per il territorio” e si formulano i migliori auguri “di una nuova, serena e appagante stagione della vita”. Agli auguri si sono uniti gli ex colleghi con i quali Pietro ha condiviso le molte difficoltà del lavoro quotidiano ma anche le tante soddisfazioni per i risultati raggiunti nel tempo.


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Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato la mozione presentata dai consiglieri Gianluca Pasqui (primo firmatario), Giacomo Rossi, Dino Latini e Jessica Marcozzi  su “Stop ai bonus edilizi nel cratere sismico”.

La mozione, votata in modo compatto dalla maggioranza, è stata presentata a seguito dello stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi e impegna "il Presidente e la Giunta Regionale a intervenire con urgenza, attraverso anche la Conferenza Stato Regioni, affinchè in sede di conversione del decreto legge, nel dibattito parlamentare  possano essere apportate al decreto legge le opportune modifiche che vadano a tutelare i territori del sisma i quali, mai come stavolta, rischiano di scomparire definitivamente e con loro tutto il patrimonio storico, umano, culturale che da millenni conservano".

“Ringrazio i colleghi di maggioranza che hanno voluto sostenere la mia mozione, comprendendo in pieno lo spirito costruttivo con cui la stessa è stata presentata. Infatti, seppur consapevole che un intervento capace di definire con certezza i confini dei bonus edilizi fosse necessario e improrogabile” ha detto Pasqui “sono molto preoccupato per le ricadute che l’attuazione delle misure varate con l’emanazione del decreto legge potranno avere nell’area del cratere sismico.
Lo stop alle agevolazioni sull’edilizia, infatti, rischia concretamente di mettere una pietra tombale sulla ripartenza dei territori colpiti dal sisma, con conseguenze devastanti su tutto il comparto edile. Non ultimo, questa misura andrebbe a creare una vera e propria disparità di trattamento fra gli stessi cittadini terremotati, con quelli che hanno subito pochi danni e hanno potuto usufruire delle agevolazioni e quelli del “cratere vero” i quali, oltre a non aver ancora visto la ricostruzione, non potranno avere accesso ai bonus. Mi auguro, quindi, che anche grazie a questa mozione, in sede di dibattito parlamentare per la conversione del decreto legge si possano mettere a punto tutte le misure necessarie a tutelare i cittadini che insistono nel cratere sismico”.
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Un’operazione anticontraffazione condotta dalla Guardia di Finanza di Macerata ha portato alla chiusura per 5 giorni di un esercizio commerciale e al sequestro di oltre 12mila articoli tra giocattoli, articoli per la casa e prodotti per fumatori.

Insospettiti dalla merce esposta alla vendita presso un esercizio commerciale del capoluogo, i finanzieri hanno individuato circa 4.000 articoli per la casa e giocattoli privi delle minime indicazioni riguardanti i materiali utilizzati, le precauzioni per l’uso e le istruzioni per la sicurezza.

Nel corso del controllo, inoltre, i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 8.000 articoli per fumatori, soggetti ad imposta di consumo, irregolarmente detenuti, attesa la mancanza di regolare licenza per la vendita.

Al titolare dell’attività sono state comminate sanzioni per circa 10.000 euro ed è stato segnalato sia alla Camera di Commercio che all’Agenzia delle Dogane e Monopoli per i provvedimenti di competenza. Verranno altresì valutati eventuali profili di irregolarità sotto l’aspetto fiscale.
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Nell’ultimo incontro del Comitato Istituzionale del cratere sismico delle Marche, che si è tenuto a Camerino lo scorso 3 marzo alla presenza di tanti sindaci e tecnici dei rispettivi comuni, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione on. Guido Castelli ed il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli hanno comunicato le risorse messe a disposizione dei comuni per la ricostruzione pubblica.Il finanziamento degli interventi che il nuovo Piano della ricostruzione pubblica ha assegnato alla città di Matelica ammonta a ben 8,8 milioni di euro che si vanno ad aggiungere alle risorse già ottenute.

«Una somma importante – commenta con soddisfazione il sindaco Massimo Baldini – con queste risorse andiamo a chiudere il cerchio per quanto riguarda la ricostruzione pubblica e si potranno sistemare anche tutte le mura castellane comprese le porte e il torrione con un importo di 2,7 milioni di euro. Un’altra quota di 800mila euro sarà destinata alla sistemazione di via Oberdan e via Nuova. Inoltre, tra le opere finanziate ci sono 800mila euro per integrare il finanziamento per l’edilizia popolare e 1 milione di euro per il recupero dei danni subiti dal sisma al cimitero comunale,chiesa e loggiato. Siamo molto soddisfatti poi per il sostanzioso finanziamento di 3,5 milioni di euro ricevuto per la ricostruzione dell’Abbazia di Santa Maria de Rotis, l’antica abbazia benedettina del X° secolo posta all’interno del Parco Naturale Regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito. Ringrazio a nome di tutta l’amministrazione comunale il commissario Castelli, il presidente Acquaroli, la struttura commissariale e tutto l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione a partire dall’ing. Trovarelli, con cui collaboriamo costantemente in maniera proficua insieme ai tecnici del Comune che si sono adoperati per raggiungere questi importanti risultati».
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Un’operazione congiunta dei militari della Guardia di Finanza di Portorecanati, dei carabinieri di Porto Potenza e dei forestali di Recanati ha portato al sequestro di un’officina abusiva a Portorecanati.

L’attività era priva di qualsiasi autorizzazione e il titolare è stato anche denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali, avendo i militari scoperto materiali di scarto pericolosi e speciali quali batterie fuori uso, dischi, pastiglie, pneumatici e oli esausti.

Le ricerche condotte hanno altresì consentito di rilevare la presenza di un dipendente “in nero”, non regolarmente assunto dal datore di lavoro, e la presenza di 115 confezioni imballate di medicinali ad azione analgesica, per le quali il titolare dell’esercizio commerciale non è stato in grado di esibire idonea documentazione comprovante la lecita provenienza, dichiarando di averli rinvenuti all’interno di un veicolo nelle fasi di riparazione dello stesso. Così i farmaci sono stati sottoposti a sequestro probatorio per il reato di ricettazione, al momento ascritto a carico di ignoti.

Il titolare rischia anche una sanzione amministrativa fino a 15mila euro.
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Truffatrice seriale in trasferta a Pieve Torina denunciata dai carabinieri.
A seguito di complesse indagini, i militari della stazione di Pieve Ttorina hanno individuato e denunciato una cinquantenne di origini pugliesi ma residente in Umbria per essersi resa responsabile della cosidetta “truffa del resto”.
Già gravata da altri predecedenti penali, la donna si era recata in un noto esercizio commerciale del posto e, approfittando della confusione dell’orario di punta, si era messa in fila per pagare una piccola consumazione con una banconota di grosso taglio.
Ricevuto il resto dalla commessa, la cinquantenne le ha fatto presente di avere comunque delle monete per saldare il debito, senza restituire tuttavia quanto già incassato come resto e riprendendosi la propria banconota.
La rapidità del gesto e il repentino allontanamento hannno consentito che la truffa andasse in porto.
Il tempestivo intervento dei carabinieri della stazione del luogo, la visione delle telecamere di sorveglianza, l’individuazione dell’auto sulla quale viaggiava la pregiudicata hanno comunque permesso di risalire a lei, recuperare il portafoglio utilizzato dalla donna, nonché la somma indebitamente sottratta.
La truffatrice è stata quindi denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata; emesso nei suoi confronti il divieto di far ritorno a Pieve Torina per un periodo di tre anni.
C.C.
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Due Ferrari nell'affrontare una curva fanno un "dritto", si schiantano contro un muro e una delle due prende fuoco.

L'incidente non si è verificato in un circuito automobilistico, ma in una via di Osimo dove le due auto, condotte rispettivamente da un uomo di nazionalità belga e da un'olandese in vacanza nella zona, all'uscita da una curva sono andate a chiantarsi contro il muro di recinzione di alcune abitazioni. Una delle due vettura è volata in aria abbattendo una cancellata e prendendo fuoco.

Immediati i soccorsi da parte dei vigili del fuoco, che hanno provveduto a spegnere le fiamme mettendo in sicurezza la zona dell'incidente, e dei sanitari del 118 che hanno provveduto al trasporto dei due uomini, fortunatamente feriti in modo non grave, all'ospedale.

Sulle cause dell'incidente, dovuto con tutta probabilità alla forte velocità delle due auto, indagano i carabinieri.
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Presentato a Camerino il nuovo Piano della ricostruzione pubblica post sisma 2016 delle Marche per un finanziamento previsto di 642,5 milioni di euro.

L’investimento darà il via a 742 opere ad oggi rimaste fuori dalla ricostruzione, aumentando il plafond destinato alla regione Marche che, per percentuali di danno risulta la più colpita dagli eventi sismici.

Gli elenchi aggiornati comprendono 469 opere legate alla nuova tranche della rigenerazione urbana, mentre il nuovo elenco delle opere pubbliche comprende 273 interventi, di cui 17 finanziati con i risparmi della Camera dei deputati.

L’annuncio ufficiale è avvenuto questa mattina nell’auditorium dell’Accademia di musica Franco Corelli, davanti ad una platea gremita di primi cittadini, a seguito della riunione del Comitato istituzionale che raccoglie gli 85 Comuni del cratere marchigiano.
A presentare il Piano della ricostruzione pubblica per le Marche, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli insieme al commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, al prefetto Flavio Ferdani e al sindaco di Camerino Roberto Lucarelli.

Hanno portato il proprio saluto anche il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui e il consigliere regionale Renzo Marinelli, sottolineando la forte sinergia dell’intera filiera istituzionale e l’attenzione della Regione per il territorio colpito dal sisma. 

    Per i progetti di rigenerazione urbana, a ciascuno dei 28 Comuni delle Marche del cosiddetto cratere ristretto, quelli che hanno subito i danni maggiori, saranno destinati fino a 6,5 milioni di euro ciascuno, mentre agli altri comuni del cratere andranno fino a 3,5 milioni.
Sempre ai comuni più danneggiati è riconosciuto anche un contributo aggiuntivo per la progettazione della mitigazione dei dissesti presenti nel territorio comunale.
    Il nuovo Piano delle opere pubbliche prevede il finanziamento di tutti i municipi danneggiati e di tutti i cimiteri, all'interno e fuori dal cratere. Si tratta di 31 sedi comunali e di 207 cimiteri che ancora non erano compresi nella ricostruzione pubblica.
    Nel nuovo elenco sono presenti 18 interventi, sia dentro che fuori dal cratere, che comprendono, tra gli altri, l'adeguamento o miglioramento sismico di edifici strategici e di palazzi storici.
A livello concreto, ulteriore passaggio sarà ora l'ordinanza commissariale e l'autorizzazione alla spesa per gli interventi.
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«Oggi – ha commentato il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli – a tutti i comuni del cratere (e non solo), che chiedevano dal 2016, riusciamo a dare delle risposte. È questo un punto di partenza fondamentale perché senza le risorse la ricostruzione non si può fare. E poi, spero sia anche il preludio all’ultima fase che vorremmo accelerare, quella di portare i cantieri della ricostruzione pubblica e privata come segno tangibile di qualcosa che si sta concretizzando e che sta fornendo le risposte da  tempo attese.
A vari livelli e in varie fasi – ha proseguito – c’è stato veramente l’impegno di tante persone e di tutte le istituzioni, ma oggi è fondamentale vedere concreti risultati. Altrimenti, la speranza non riesce ad avere impulso. Tutto questo, è anche motivo per far rinascere questi territori».

Quanto alle tempistiche, il presidente Acquaroli ha detto di augurarsi che l’estate del 2023, evidenzi una discontinuità rispetto al passato, e, soprattutto, segni l’avvio della ricostruzione più pesante:
«Debbo dire che questa è un’attesa che abbiamo condiviso e che abbiamo anelato da tempo. Di sicuro, gli imprevisti sono stati parecchi: la pandemia, la guerra, il rincaro delle materie prime, l’inflazione, il Super bonus che comunque ha portato via tante risorse a livello imprenditoriale, le ditte che scarseggiavano. Imprevisti e variabili che non potevano essere considerati perché nessuno poteva conoscerli.
Oggi - ha sottolineato Acquaroli -, a queste variabili straordinarie abbiamo cercato di dare risposte e speriamo che possa veramente prendere corpo la vera ricostruzione. Il piano che  abbiamo impostato serve a sostenere il reintegro del tessuto sociale ed economico, soprattutto, a dare valore aggiunto a questi territori e a consentire loro di poter competere anche con valore trainante rispetto alla regione. Parliamo di territori bellissimi con un patrimonio di paesaggio, di cultura, di eccellenza manifatturiera e di produzioni enogastronomiche, che è riconosciuto da tutti e che è punto di riferimento anche al di fuori della regione. Dunque, noi non solo vogliamo ricostruire – ha concluso  –, ma vogliamo far sì che questi territori possano diventare trainanti».

«Un nuovo piano, importante non solo per il finanziamento di 642 milioni ma anche per i criteri che ne hanno orientato e ispirato la redazione – ha affermato il commissario straordinario Guido Castelli – La nostra attenzione è per tutti comuni del Cratere ma guardiamo anche a quelli che hanno subito danni senza essere ricompresi nel tradizionale confine amministrativo del Cratere, ricomprendendo quindi tutti i municipi e tutti i cimiteri delle Marche che saranno finalmente finanziati.
Altro criterio molto significativo – ha aggiunto - quello che ci ha portato a considerare in maniera specifica le esigenze dei comuni più disastrati, ovvero quei comuni che debbono essere veramente rimessi in piedi e rispetto ai quali, oltre ad una serie di interventi specifici, abbiamo voluto soprattutto finanziare risorse per gettare la rimozione dei dissesti che rappresentano una pagina non scritta di questo terremoto e che invece sono un grosso ostacolo a quella che è la ricostruzione che vogliamo tempestiva e sicura.
Da ultimo,  le opere strategiche che riguardano anche dei complessi importanti che il sisma ha lesionato; mi riferisco ad esempio al rettorato dell’università Politecnica delle Marche, alla grotta sudatoria di Acquasanta Terme,  all'abbazia di Roti a Matelica e a molto altro ancora, per vedere nel Cratere, non solo il luogo dove dobbiamo ricostruire, ma anche un luogo in cui dobbiamo rigenerare.
Infatti, come è noto il Decreto sisma ha voluto aggiungere alle attribuzioni del commissario anche quella di curare la riparazione del tessuto socio- economico che quelle drammatiche scosse del 2016 – 2017 hanno dilaniato.
In questo senso – ha spiegato  Castelli – abbiamo voluto guardare ad opere che potessero anche generare sviluppo. E su questa falsariga mi impegnerò anche nel futuro per far sì che siano ulteriori le risorse che possiamo utilizzare per stimolare il tessuto economico. Si contrasta lo spopolamento se c’è lavoro, se ci sono case, se c’è volontà di far rimanere la popolazione e la propria  famiglia nel luogo dove si è avuto il privilegio di nascere».

Secondo il Piano di ricostruzione pubblica per le Marche, le opere di cui per la città di Camerino sono previste risorse finanziarie, riguardano in particolare il ripristino funzionale e la riparazione dei danni post sisma dei cimiteri di Perito, Tuseggia, Arnano e Canepina.
Inoltre, opere finanziate con fondi della Regione Marche per l’importo di oltre 1 milione e 482mila euro,  sono quelle relative al recupero degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica di via San Giacomo (ex casa di riposo).
Con riferimento al cratere ristretto, altri interventi di rigenerazione urbana contemplano a Camerino il ripristino e adeguamento delle infrastrutture nelle frazioni di Piegusciano e Calcina, rispettivamente per un importo di 1 milione e 450mila euro e 650mila euro, nonché il consolidamento delle mura storiche (primo stralcio) per un finanziamento di 2 milioni e 660mila euro e la riqualificazione del parcheggio Malatesta (sotto la rocca Borgesca) per la somma di 1 milione e 745mila euro.
Copertura finanziaria è preannunciata anche per la progettazione della rigenerazione urbana riguardante opere di urbanizzazione ripristino e adeguamento di infrastrutture nelle frazioni di Sant’Erasmo, Arnano e Nibbiano, il restauro e riparazione dei danni delle porte Caterina Cybo e Boncompagni.
Finanziamenti anche per la progettazione degli interventi riguardanti il secondo stralcio relativo al consolidamento delle mura storiche, ripristino e adeguamento delle infrastrutture del centro storico ( un milione e 360mila euro) e il complesso degli ex istituti di Farmacologia e Biologia, destinati ad ospitare in centro storico associazioni spin off, con annessa la sala polivalente dell’ex chiesa di San Giovanni Decollato (un milione 272mila euro).
c.c. 











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I carabinieri della stazione di Castelraimondo hanno denunciato un ventenne per tentato furto.

Il giovane, approfittando dell’oscurità, si era introdotto in un albergo della cittadina inagibile a seguito del sisma del 2016 cercando di prelevare suppellettili ancora presenti.

Lo strano movimento nei pressi della struttura abbandonata ha comunque insospettito il proprietario che ha chiamato il 112, mettendo anche in fuga l’uomo.

L’immediato intervento delle pattuglie ha permesso di individuare un’autovettura sospetta e di risalire all’autore del tentato furto che veniva fermato poco distante e denunciato alla procura della repubblica di Macerata.
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Chiusura temporanea del ponte lungo la provinciale 53 Murat che collega Pollenza e Passo di Treia.

Per consentire i lavori di messa in sicurezza e posa del tappeto bituminoso in corrispondenza del ponte sul fiume Potenza, il dirigente del Servizio viabilità della Provincia, Matteo Giaccaglia, ha firmato l’ordinanza di chiusura temporanea del ponte dalle ore 8 fino alle ore 12 di domani (sabato 4 marzo) e con decorrenza continuativa dalle ore 6 di mercoledì 8 marzo fino alle ore 20 di giovedì 9 marzo.

L’intervento complessivo, per 450mila euro, già in corso da diverse settimane permetterà di sistemare il ponte, rifare l’asfalto e rendere più sicura la viabilità della zona.

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