Notizie di cronaca nelle Marche



Dieci  borse di ricerca con l’obiettivo di premiare laureate e laureati Unicam che si siano distinti per la qualità del corso di studi e della ricerca effettuata durante la stesura della tesi di laurea: è quanto stabilito nella convenzione tra l’Università di Camerino e la famiglia Berdini, presentata stamattina in Ateneo.


L’iniziativa è nata dalla volontà della dott.ssa Maria Clementina Colangelo Berdini, farmacista e laureata Unicam, che, in memoria della figlia Clementina prematuramente scomparsa nel 2021 ed anche lei laureata Unicam, e del marito Ernesto Berdini, ha voluto effettuare una donazione all’Ateneo camerte per un importo di 10.000 euro l’anno per dieci anni, da destinare all’erogazione di borse di studio annuali per attività di ricerca per laureati e laureate.



Ogni anno, dunque, Unicam emanerà un bando riservato a laureate e laureati dei corsi di laurea magistrale in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, per una borsa di studio finalizzata a proseguire o perfezionare la ricerca oggetti della tesi di laurea su temi relativi a piante medicinali, nutrizione oncologica e tematiche afferenti a queste discipline.



Presenti all’incontro il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, il Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini, ed in rappresentanza della famiglia Berdini l’ing. Bernardino Berdini e l’avv. Angelo Piscopiello.



“Ringrazio, anche a nome dell’intera comunità universitaria, – ha dichiarato il Rettore Claudio Pettinari – la dott.ssa Maria Clementina Colangelo Berdini per il contributo a sostegno del nostro Ateneo, dei giovani e della ricerca. Investire sui giovani significa investire sul loro futuro e sul futuro delle nostre comunità, così come investire sulla ricerca scientifica significa investire sul futuro e sul benessere, nel più ampio senso possibile, di ciascuno di noi”.

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Un grave incidente stradale si è verificato nel territorio di Sant'Elpidio a Mare, in provincia di fermo.
Per cause in corso di accertamento il conducente di un'auto, su cui viaggiavano altri due passeggeri, ha perso il controllo del mezzo che è precipitato lungo una scarpata facendo un volo di circa 10 metri e capovolgendosi più volte.
Lanciato l'allarme sul posto sono giunte le squadre dei vigili del fuoco di Fermo, la pattuglia della Polizia locale e i sanitari del 118 che, viste le condizioni degli occupanti la vettura, hanno disposto per due dei tre feriti il trasferimento in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette.






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Oltre diecimila presenze e più di duecento visite guidate. Sono numeri eccezionali quelli che sta facendo registrare il Museo dell’arte recuperata a San Severino Marche ad appena un anno dalla sua apertura. L’esposizione allestita all’interno del palazzo Scina Gentili continua a riscuotere l’approvazione dei turisti, italiani ma anche provenienti dall’estero. Diverse, infatti, le visite internazionali al MARec registrate negli ultimi mesi. Tra i commenti positivi che i visitatori hanno voluto affidare alle pagine del registro del museo sono comparsi apprezzamenti da turisti in arrivo dal Canada e dagli Stati Uniti, ma anche dal Brasile e dalla Germania. Un museo che continua ad attirare tanta attenzione, per le storie che sta raccontando e per le opere che racchiude, ma anche per le molte attività collaterali che sta ospitando.

Nel corso dei suoi primi dodici mesi di vita, infatti, «il MARec ha ospitato cinquanta attività di laboratorio in collaborazione con le scuole del territorio – spiega la direttrice, Barbara Mastrocola –. Oltre a questo, nel laboratorio dell’ultimo piano sono state restaurate dieci opere d’arte. Nella sala che abbiamo allestito all’interno del palazzo Scina Gentili, inoltre, si sono già tenute diverse conferenze ed eventi di promozione, tra cui spicca senz’altro la riconsegna da parte dei carabinieri di un’opera trafugata 17 anni fa. Il museo sta riscuotendo un grande successo e siamo soddisfatti che anche il volume dedicato alle opere esposte abbia ottenuto moltissimi apprezzamenti».

A creare ancora più attenzione nei confronti del MARec è stata infatti la pubblicazione del volume sulle opere. L’arcivescovo Francesco Massara e la direttrice Mastrocola lo hanno presentato nello scorso aprile e ne hanno spedito copie nei maggiori musei e gallerie d’arte del mondo, oltre ad averle donate anche a diversi vescovi e arcivescovi in tutta Italia. Le risposte non tardano ad arrivare. Ultima in ordine di tempo quella firmata dal vescovo di Cremona, Antonio Napolioni.

Napolioni, originario di Camerino, si è confessato particolarmente «commosso dal dono del volume sul Museo dell’arte recuperata – scrive in una lettera autografa spedita all’arcivescovo Massara –. Puoi immaginare i miei sentimenti di gratitudine, gioia, ma anche commozione, ripensando ai legami che ho con alcune delle opere custodite e raffigurate. In particolare la Madonna di Macereto, davanti alla quale si sposarono i miei genitori e che ha vegliato su tantissimi campi scout diocesani e parrocchiali. Dio benedica il vostro impegno – conclude Napolioni –, nella speranza che, una dopo l’altra, le opere possano tornare nelle chiese del territorio, in dialogo con i fedeli oltre che con i turisti».

In foto un particolare della statua della Madonna di Macereto

l.c.
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Il 2028 sarà l’anno clou del cinquecentesimo anniversario della fondazione dell’Ordine dei Cappuccini. L’Ordine è nato con la Bolla papale Religionis zelus del 3 luglio 1528 e, partendo da Camerino, si è esteso così capillarmente nel mondo che oggi, forte di oltre 10mila religiosi, è presente in ben 110 nazioni ed è uno degli Ordini più importanti nel mondo.

Un anniversario plurisecolare che si vuole celebrare con un percorso quinquennale. Dal 2023 al 2028, si concentrerà sulle “Marche, Culla dei Cappuccini” svolgendosi in luoghi significativi della regione con l’obiettivo di fare conoscere la storia, i tesori e l’eredità spirituale che l’Ordine ha seminato nella terra che lo ha visto nascere. 

Quest’anno i comuni coinvolti sono Camerino dal 1° al 3 luglio; Sarnano dal 25 al 27 agosto e Cingoli, il 14 e 15 ottobre. 

La prima iniziativa, prevista nel Convento di Camerino, è la “Festa della Scintilla”.
Un titolo che prende spunto dalla frase “Basta una scintilla per incendiare il mondo” del romanzo storico “Lo Spirito dei Cappuccini” di Fra Sergio Lorenzini.


Evoca il bagliore di una luce vivissima che, da Camerino, ha generato una preziosa energia che, tuttora, si legge nelle memorie architettoniche e urbanistiche, nelle testimonianze artistiche e culturali, nei fondi librari, negli archivi custoditi nelle 15 città marchigiane dove i Frati Minori Cappuccini sono presenti, ma anche inavvertitamente in 33 comuni delle Marche.
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Tutto si svolge nel Convento dei Frati Minori Cappuccini di Camerino in località Renacavata a Camerino. 
Per tutti e tre i giorni, dalle 19 alle 23.30, è previsto un servizio navetta dalla sede Contram al convento dei Cappuccini.
  Nei tre giorni sarà possibile visitare il Convento e il Museo Storico, e sarà allestita la Mostra fotografica “La vita dei Cappuccini “a cura di Ernesto Riccobelli.

Il convento è addobbato con i doni dei bambini delle scuole dell'infanzia e primarie di Camerino. La festa e le celebrazioni per il Cinquecentenario sono organizzate dai Frati Minori Cappuccini delle Marche, in collaborazione con la Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, l’Università degli studi di Macerata, l’Università di Camerino, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino, per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, e la Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche. L’evento è patrocinato, dalla Regione Marche, dall’Unità Pastorale di Camerino e dalla Città di Camerino.


Il Programma della "Festa della Scintilla"


Sabato 1° luglio, alle 17.30, si svolgerà  lo spettacolo “Il dono di Caterina”, piccola rievocazione storica sulla nascita dei Cappuccini; alle 20, cena rinascimentale e alle 21, spettacolo di Frate mago e serata musicale con “Clara People”.

Domenica 2 luglio alle 7.30 e alle 10.30 Santa Messa in Convento; alle ore 9, camminata intorno al convento alla scoperta della vegetazione locale e Santa Messa all’aperto (scelta tra i percorsi lunghi 2 km e 8 km); alle 13, Pranzo a buffet con la cucina del convento; alle ore 17, incontro di Fra Fabio Furiasse, direttore dell’archivio storico dei Cappuccini delle Marche su “I Cappuccini: chi sono?”; alle 19.30, cena con ricettario dei Cappuccini e Serata musicale con “Familja Iljazi”.

Lunedì 3 luglio alle 9.30, i giochi di una volta per piccoli e nonni; alle 12.30, primo offerto dai Frati; due iniziative sono in programma alle ore 16: per gli sportivi “Pedalando sui luoghi della scintilla cappuccina”, ciclo pellegrinaggio di 22km (possibile noleggiare le bici), mentre i più curiosi potranno partecipare alla “Caccia al tesoro cappuccina”. Alle ore 19 merenda-cena e alle 21.15, Messa sotto le stelle.
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Un incidente stradale ha provocato la chiusura temporanea della carreggiata monti-mare lungo la superstrada 77 Val di Chienti tra le uscite di Corridonia e Morrovalle, con traffico deviato sulla viabilità secondaria.
A causa dello scoppio di uno dei pneumatici anteriori un mezzo pesante è sbandato finendo la propria corsa contro il guard rail centrale ed è stato centrato da una vettura che stava sopraggiungendo alla cui guida si trovava un giovane che è stato trasportato in ambulanza all'ospedale.
Sul posto anche le pattuglie della polizia stradale, che hanno provveduto a deviare il traffico dopo che si erano formate lunghe code fino allo svincolo di Sforzacosta, e i mezzi dei vigili del fuoco per provvedere allo sgombero della carreggiata e alla messa in sicurezza della zona dell'incidente.
La superstrada è stata riaperta al traffico nel tratto interessato dall'indicente dopo alcune ore.
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Entra nel vivo l'appuntamento con la fioritura di Castelluccio di Norcia, lo spettacolo floreale che attira ogni anno centinaia di visitatori e turisti. Quest’anno, a seguito dell’incontro organizzato dalla Prefettura di Macerata a cui hanno partecipato tutti gli Enti interessati, si è deciso di lasciare aperta al transito la strada provinciale 136 “Pian Perduto”, con l’assoluto divieto di sosta e fermata.

Quindi è consigliabile, per quanti vorranno fermarsi e ammirare la fioritura, parcheggiare l’auto nel piazzale di Monte Prata e utilizzare le apposite navette i cui servizi sono stati programmati su indicazione della Prefettura, del Parco Nazionale dei Sibillini, del Comune di Castelsantangelo sul Nera, con il supporto del Comune di Visso, degli enti locali di zona e la gestione tecnica di Contram spa.

I weekend interessati sono quelli dell’1-2, 8-9 e 15-16 luglio. La navetta fino al Pian Grande sarà attiva dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 18. Partenza ogni ora circa dal parcheggio di Monte Prata fino all’incrocio con la strada per Forca di Presta sulla Piana Grande e fermata a Castelluccio.

La navetta effettuerà due fermate al Pian Grande:

– la prima all’incrocio tra la strada di Forca di Presta sp477

– la seconda a Castelluccio paese.

Per quanto riguarda la navetta, l’acquisto del servizio è strutturato in un pacchetto base al costo di   5,00 euro a persona andata/ritorno. Se si è in più persone o si vogliono trasportare animali e/o biciclette basterà aggiungere 1 unità per ogni successivo accompagnatore ospitato nello stesso mezzo, per ogni bicicletta e per ogni animale che necessita del servizio navetta oltre all’autista del mezzo. Persone, biciclette e animali pagano 2 euro per il trasporto sulla navetta.


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«Un appello accorato» al commissario Castelli e al presidente della provincia Parcaroli, quello del consiglio di istituto dell’Itts “Eustachio Divini” di San Severino Marche. In un comunicato diramato alla stampa, l’organo della scuola ha espresso «preoccupazione, indignazione e rammarico» in merito alla notizia dello stop ai lavori della nuova sede. Continua dunque la discussione intorno allo smobilitazione del cantiere dell’istituto tecnico settempedano. Dopo il botta e risposta tra la giunta Piermattei e la minoranza guidata da Tarcisio Antognozzi, anche il consiglio di istituto ha reso nota la sua posizione a pochi giorni dallo smontaggio del cantiere della maggiore opera della ricostruzione pubblica nel cratere sismico.

I lavori sono fermi dallo scorso novembre e il cantiere è stato smontato a inizio settimana. Al momento non è chiaro quando le opere potranno ripartire. A tal proposito il consiglio di istituto ha sottolineato di non voler «entrare assolutamente nel dibattito politico che si sta sviluppando – dicono –. Siamo comunque costretti a constatare che gli ostacoli alla realizzazione della nuova scuola si stanno dimostrando infiniti. I lavori della nuova sede rischiano addirittura di fermarsi. Questo in un momento in cui le aziende ci chiedono sempre più diplomati-tecnici da assumere e in una fase storica che, con i fondi del Pnrr, ci consente l’acquisto di nuovi strumenti per la didattica e l’avvio di numerosi corsi di aggiornamento per alunni e docenti. L’ultimazione della nuova palestra non risolve il problema di fondo – continuano –, che rimane la realizzazione e la consegna dell’edificio principale. C’è grande delusione, visto che un’ opera dello stato dalla priorità assoluta deve soggiacere a lungaggini amministrative e ad accordi disattesi tra le parti coinvolte. Questo consiglio si è chiesto ripetutamente: “A chi giova se il nuovo ‘Divini’ non vedrà la luce?” Non certo alla cittadinanza settempedana, né agli abitanti dei comuni limitrofi. Testimoni dell’attenzione che il sindaco Piermattei ha rivolto in questi anni alla realizzazione della scuola, rivolgiamo un accorato appello al commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, e al presidente della provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, proprietaria degli istituti superiori. Chiediamo che tutto quanto in loro potere sia fatto per far ripartire i lavori e concludere l’opera, ridando speranza ai giovani del territorio e a tutta la comunità. Se così non fosse – concludono – dovremo assistere all’ennesima sconfitta dello Stato che, pur avendo autorizzato l’opera e concesso il finanziamento, a distanza di ben 7 anni dal sisma non riesce ancora ad aprire una scuola essenziale per lo sviluppo e il rilancio del territorio».

l.c.
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Mezzi finalmente al lavoro nel complesso del santuario di Macereto. Nei giorni scorsi è stato infatti allestito il cantiere che riguarda i quattro immobili accessori che circondano l'edificio del santuario. Si tratta di un'opera considerevole sotto il profilo economico - quasi sette milioni di euro -, che fa il paio con i lavori che molto presto riguarderanno proprio la chiesa. Il relativo progetto esecutivo sarà infatti consegnato entro le prossime settimane. Passi avanti decisi, insomma, nella ricostruzione di uno dei luoghi simbolo dell'arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche.

Nel dettaglio, il cantiere attualmente operativo è quello che si occuperà del recupero di quattro strutture - tre nel territorio del comune di Visso, uno ad Ussita - gravemente danneggiate dal terremoto del 2016. Si parla di lavori di ristrutturazione e di miglioramento sismico. Questi edifici sorgono intorno al luogo di culto vero e proprio e prima del terremoto di sette anni fa venivano utilizzati a scopo ricreativo, come ad esempio per i campi scuola estivi. La progettazione dei lavori su questi immobili è dello studio Archliving, mentre l'esecuzione è affidata al consorzio di imprese Atlante. Le condizioni del finanziamento impongono la consegna dei lavori prima dei prossimi 24 mesi. Per quello che riguarda invece la chiesa, la progettazione esecutiva dovrebbe essere consegnata nella prima metà di luglio. Da lì in avanti si procederà con l'affidamento dei lavori. Presto prenderà il via anche questo cantiere.

Soddisfatto l’arcivescovo Francesco Massara, che ha parlato di un cantiere «che presto restituirà alla comunità uno dei luoghi simbolo del territorio diocesano – commenta – . Il santuario di Macereto è uno dei tesori dell’entroterra, uno dei posti più belli della nostra regione. Molto presto potremo riavere un bellissimo luogo di preghiera e di incontro per tutti coloro che vivono in quella zona e per i numerossissimi visitatori. Non solo: fra quindici giorni verrà infatti firmato il contratto con l'impresa che si occuperà dei lavori al complesso dell'ex chiesa di Sant' Agostino a Visso. I nostri ringraziamenti vanno al commissario Guido Castelli, per il sostegno che sta mostrando nei confronti del nostro territorio gravemente colpito dal sisma di sette anni fa».



l.c.


In foto il cantiere allestito nei giorni scorsi


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Da possibile protagonista nel futuro della distribuzione di energia elettrica all’esclusione da un accordo che potrebbe pregiudicarne la sopravvivenza. Questa la situazione dell’Assem, l’azienda che si occupa del servizio di distribuzione di elettricità nel territorio comunale di San Severino Marche. L’azienda municipalizzata settempedana è infatti rimasta fuori dall’accordo siglato da Dea e Odoardo Zecca srl. Le due società si sono accordate in modo da poter aumentare il numero di utenze servite e presentarsi in maniera maggiormente competitiva alle prossime gare di appalto per le concessioni ministeriali sulla distribuzione di energia elettrica. L’Assem è rimasta a bocca asciutta, dopo che la trattativa per l’accordo proprio con la Odoardo Zecca srl si era arenata a un passo dalla chiusura nell’inverno del 2021. Un fatto che portò all’uscita dalla giunta comunale dell’ex assessore Tarcisio Antognozzi e alle dimissioni del consiglio di amministrazione allora presieduto da Manila Amici.

Scendendo più nel dettaglio, l’accordo tra il gruppo Astea e la Odoardo Zecca srl è stato reso ufficiale qualche giorno fa. La Distribuzione elettrica adriatica (Dea), ramo di azienda del gruppo Astea, si occupa dei servizi di distribuzione nei comuni di Osimo, Recanati e Polverigi. La Odoardo Zecca ha lo stesso ruolo nei comuni di San Vito Chietino e Ortona, entrambi in provincia di Chieti. Con la scadenza delle concessioni ministeriali per la distribuzione di energia elettrica all’orizzonte (la deadline è prevista per il 31 dicembre del 2030 e le gare andranno indette non oltre il quinquennio precedente, ndr), i piccoli gestori sono di fronte alla necessità di fare quadrato e di accorparsi in modo da ottenere quanta più possibile credibilità e un numero sufficiente di utenze servite per presentarsi alle prossime gare di appalto. Tra le condizioni che potrebbero essere fissate, inoltre, c’è anche proprio quella del numero minimo di utenze, che potrebbe essere stabilita sulle centomila. L’accordo di “business combination” siglato nei giorni scorsi potrebbe aver risolto il problema. Da questa operazione, denominata “Dea+”, le due società escono rafforzate e pronte ad affrontare un periodo di transizione dove la concorrenza sarà spietata.

È in questo scenario che si inserisce la posizione dell’Assem. L’azienda municipalizzata settempedana fu tra le prime ad attivarsi per ovviare alla problematica delle concessioni in scadenza. Già nel 2018, l’allora presidente del consiglio di amministrazione Manila Amici aveva firmato una manifestazione di interesse per la costituzione di una «rete soggetto con fondo patrimoniale per la gestione del servizio di distribuzione di energia elettrica» pubblicata in Gazzetta ufficiale. Da allora erano cominciate le prime interlocuzioni con le società che avevano preso contatti con l’Assem e si era arrivati ad un passo dalla chiusura di un accordo proprio con la Odoardo Zecca. A questo punto, però, all’alba dell’ultima campagna elettorale, la trattativa naufragò e i vertici di Assem si dimisero in blocco.

Alla luce del recente accordo siglato tra la Dea e la Odoardo Zecca che permette anche ad altri soggetti l’ingresso nella compagine sociale, si attendono ora le prossime mosse dell’Assem. La società municipalizzata settempedana è ora chiamata a garantirsi un futuro anche dopo il 2030.

l.c.

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Due uomini di origine peruviana di 35 e 53 anni sono stati denunciati a piede libero per minacce, lesioni e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

La denuncia ha avuto origine dall’intervento di due agenti, liberi dal servizio, che transitando a piedi per le vie del centro di Macerata hanno notato due uomini che stavano correndo in direzione di un’autovettura con la quale sono poi partiti a folle velocità. A poca distanza c’era un gruppo di persone che stavano litigando animatamente tra loro. Tra questi un uomo, che era stato evidentemente percosso, che presentava il volto tumefatto ed una ferita da arma da taglio al braccio destro.

I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che la lite era scaturita per futili motivi e dalle testimonianze è emerso che i due si erano azzuffati e procurati reciproche ferite con l’utilizzo di un grosso cacciavite e un coltellino multiuso.

Le successive perquisizioni eseguite presso i rispettivi domicili hanno consentito di rinvenire presso il domicilio del 35enne anche una Katana che è stata posta in sequestro.

Così per i due uomini, già noti alle forze dell’ordine, è scattata la denuncia.
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