Mettere al riparo dal caldo gli anziani e le persone fragili. Per questo il Comune di Muccia ha deciso di mettere a disposizione della cittadinanza i locali climatizzati dell’ex mensa. Il problema dell’afa e della canicola, particolarmente fastidiose, è accentuato nella zona montana per chi vive nelle Soluzioni Abitative di Emergenza. Poco isolate, le SAE tendono a surriscaldarsi molto più velocemente delle normali abitazioni, rendendo difficile restare al loro interno.

Il Comune ha sottolineato come sia di fondamentale importanza preservare la sicurezza di chi dovesse decidere di accedere all’ex mensa per cercare una tregua dal caldo. Sarà infatti necessario esibire il Green Pass: “Muccia è un Comune Covid-free – ha sottolineato il sindaco, Mario Baroni – , ed è fondamentale che chi decidesse di usufruire di questi spazi sia vaccinato o abbia un tampone negativo. Gestire il Coronavirus e gli eventuali isolamenti, soprattutto in questo periodo in cui vivere nelle SAE è molto problematico, è della massima importanza. Dobbiamo fare di tutto per evitare di tornare ad avere casi di positività, a cominciare dal completare la campagna di vaccinazione. La nostra iniziativa nasce per offrire ai nostri cittadini più anziani una tregua dal caldo – conclude il primo cittadino muccese – , ma chi ne usufruisce deve poterlo fare nella massima sicurezza”.

l.c.

Afa e siccità come non accadeva da 60 anni. Si soffre particolarmente la canicola estiva, ormai dall’inizio di giugno. Ma anche la primavera è stata piuttosto avara di piogge. È così che, in controtendenza rispetto alla normalità, la vendemmia quest’anno inizierà con largo anticipo. Lo ha fatto sapere Coldiretti Marche che, con una nota, ha sottolineato come le straordinarie condizioni atmosferiche di questo 2021 abbiano imposto una raccolta delle uve addirittura a ridosso di Ferragosto.

Non soltanto: produzione più ridotta rispetto al solito e costi più alti per garantire la qualità dei vini della nostra Regione. Intanto gli imprenditori del vitivinicolo attendono con ansia una tregua da parte del caldo torrido di questi giorni, sperando in qualche pioggia nei giorni decisivi – quelli della prossima settimana – della maturazione dei grappoli. I disagi della calura sono legati anche alle procedure di raccolta. In queste condizioni gli operatori sarebbero costretti a lavorare in fasce orarie particolari – al mattino presto e alla sera tardi – oltre a dover predisporre sistemi di refrigerazione adeguati alla conservazione dei grappoli. Alle questioni citate si aggiunge anche la problematica legata alla manodopera: la situazione sanitaria mondiale ha reso già complicata la vendemmia del 2020. Per questo Coldiretti ha chiesto una proroga ai permessi di soggiorno dei lavoratori agricoli. Sono infatti circa 5000 gli stranieri che lavorano stagionalmente nel settore: senza un intervento del Ministero degli Interni gli operai sarebbero costretti a lasciare il paese, costringendo le aziende a una vendemmia a ranghi ridotti e, logicamente, molto più faticosa.

Stando alle stime di Coldiretti, in chiusura, la vendemmia dei vitigni normalmente precoci come pinot, chardonnay e sauvignon dovrebbe partire già dai primi giorni successivi al Ferragosto, mentre per gli autoctoni Verdicchio, Bianchello, Pecorino e Passerina si parla dei primi giorni di settembre.

l.c.

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