I Carabinieri del Nucleo Operativo di Camerino al termine di una complessa ed articolata attività di indagine e su delega della Procura della Repubblica di Macerata hanno proceduto ad una serie di perquisizioni che si sono sviluppate a Civitanova, Potenza Picena e Porto Recanati, perquisizioni che hanno portato al sequestro di 3 Kg di sostanza stupefacente di tipo marijuana e di ventiquattro piante prossime alla fioritura detenute da un trentasettenne residente a Porto Potenza Picena.
L’attività, che ha visto il coinvolgimento anche dei cani antidroga delle unità cinofile, si è sviluppata nelle prime ore della mattina in piena sinergia tra i militari della Compagnia di Camerino e di Civitanova Marche e si è conclusa con l’arresto dell’uomo ed il sequestro della sostanza illegalmente detenuta, già in fase di essiccazione, per poi essere immessa in commercio verosimilmente sul litorale marchigiano nell’imminente stagione estiva. Numerosi i militari impiegati in una task force conclusiva di un’attività di indagine volta a contrastare il fenomeno dello spaccio nella provincia maceratese.
c.c.
Definito l'accordo fra la Provincia di Macerata, che ha concesso in comodato d’uso gratuito l'edificio, in un ampia costruzione di quasi mille mq situata nel centro storico camerte, immobile che verrà utilizzato fino all’ultimazione della nuova caserma, prevista tra alcuni anni.
La firma congiunta tra il Presidente Antonio Pettinari e il Prefetto di Macerata, il dott. Flavio Ferdani, alla presenza del colonnello dei Carabinieri Nicola Candido, comandante del Comando provinciale di Macerata, è avvenuta stamane nella sala della presidenza della Provincia.
«Esprimo la mia soddisfazione e quella dell’Amministrazione provinciale - dichiara Pettinari - per aver dato una risposta importante al territorio, una necessità evidenziata dal Prefetto e dal colonnello dei Carabinieri. La caserma è stata resa inagibile dal sisma del 2016 e da allora i Carabinieri di Camerino si trovano costretti a vivere e ad operare in una situazione di grande disagio, essendo ancora oggi alloggiati presso i container. Appena sono stato coinvolto a trovare una sede più adatta, ho dato subito la disponibilità di Palazzo Sant’Angelo e siamo arrivati velocemente alla conclusione dell’atto grazie alla sinergia istituzionale».
Dopo i sopralluoghi, il Comando provinciale dei Carabinieri di Macerata ha chiesto quindi alla Provincia di poter utilizzare Palazzo Sant’Angelo come sede provvisoria, in attesa della nuova caserma. Ricevuto subito esito positivo, sono state avviate le necessarie procedure con il Ministero dell’Interno per il tramite
«Fin da quando sono arrivato a Macerata - afferma Ferdani - mi sto impegnando per restituire alle Forze dell’Ordine degli immobili adeguati. Questo edificio nel centro di Camerino risponde alle esigenze che ha chi si occupa della sicurezza dei cittadini. Ringrazio il Presidente per la grande sensibilità istituzionale e perché ha supportato le richieste con concretezza, dando disponibilità di uno stabile che ospiterà l’Arma dei Carabinieri entro l’anno».
Palazzo Sant’Angelo, acquistato dalla Provincia nel 1996, è stato utilizzato per vari uffici pubblici e anche come sede dell’IPSIA “Ercoli” e della scuola per adulti. Dopo il terremoto, seppur agibile, è rimasto inaccessibile perché si trovava nella zona rossa che, da inizio 2021 è stata riaperta. Sono in corso dei lavori di sistemazione di circa 60 mila euro per adattare al meglio la struttura alle esigenze dell’Arma dei Carabinieri.
«La caserma dei Carabinieri è una risorsa per il territorio - aggiunge Candido -. Oggi è un giorno molto importante che aspettavamo da tempo: pensavamo che lo spostamento provvisorio all’interno dei container fosse più breve, entro la fine dell’anno riusciremo a trasferirci, grazie al Prefetto che sta operando su tutto il territorio. Nella provincia abbiamo 10 caserme terremotate, con quella di Camerino siamo alla quarta struttura adeguata per le nostre esigenze che abbiamo recuperato, quindi stiamo facendo dei passi importanti in avanti. La questione viene monitorata con attenzione anche a livello centrale e lo dimostra la visita del Generale di corpo d'armata Teo Luzi, proprio a Camerino. Per Palazzo Sant’Angelo, chiuso l’iter con il Ministero dell’Interno, ora stiamo sistemando tecnologicamente la struttura. Per i Carabinieri di Camerino, circa 45 persone, sarà una svolta, come pure per la cittadinanza».
I militari li hannno individuati grazie a veloci e articolate indagini, incrociando i dati estratti dalla visione delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area camerte unitamente ad attenta attività investigativa svolta dalle pattuglie durante il controllo del territorio. I due malviventi hanno colpito tra il 13 ed il 15 settembre riuscendo in rapida successionea portare a segno cinque furti, partendo da un circolo tennis di Corinaldo per proseguire con una farmacia di Pieve Torina, un panificio ed una tabaccheria di Muccia ed un bar di Serravalle di Chienti.
Dalla perquisizione è anche saltata fuori la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari.
Oltre alla denuncia, per entrambi è scattato il foglio di via obbligatorio per evitare che possano tornare nell’area presa di mira per i loro raid.
c.c.
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Il tenente Rinaldi, comandante del nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Camerino ha iniziato illustrando il concetto di legalità come necessario complesso di regole, per garantire l'ordine e la convivenza sociale, illustrando i limiti posti alle sanzioni dalla legge, la differenza tra sanzioni penali ed amministrative, completando la relazione con i fondamenti giuridici dei diritti e dei doveri dei cittadini, unendo il racconto di episodi quotidiani nello svolgimento del proprio lavoro. Rinaldi ha spiegato come dalla conoscenza delle regole, si possano porre quei necessari limiti alla propria libertà, per evitare di invadere quella dell’altro. E’ seguito un approfondimento sui temi del bullismo e del cyberbullismo, con un excursus sul tema delle dipendenze, a partire dall'alcol che uccide 30mila persone l'anno in Italia, passando per il tabacco con i tumori causati dalle sigarette, causa di morte per 80mila persone l'anno.
Nel tardo pomeriggio di ieri, a Esanatoglia durante il corso dello svolgimento degli specifici servizi organizzati ad hoc dal Comando Compagnia dei Carabinieri di Camerino e finalizzati al contrasto dei furti nelle abitazioni e all’individuazione di soggetti di interesse operativo, gravitanti nel territorio di competenza, i militari della locale Compagnia Carabinieri, sono intervenuti presso un’abitazione nella quale poco prima, ignoti malfattori si erano introdotti asportando oggetti in oro del valore di circa 2.000 euro, nonche’una somma di denaro in contanti per 1.500 euro.
Le immediate e successive ricerche, condotte con l’ausilio di ulteriori pattuglie, che già stavano facendo il loro giro, hanno permesso di intercettare a Fiuminata un’autovettura Audi A4, poi risultata essere provento di furto. A bordo c'erano tre uomini. Ne è scaturito un inseguimento che è terminato sempre nel comune di Fiuminata in località Quadreggiana. Dopo aver perso il controllo dell’autoveicolo, gli occupanti infatti hanno deciso di abbandonare il mezzo e continuare la fuga a piedi nelle campagne circostanti. I tre sono riusciti a far perdere le loro tracce.
All’interno dell'autovettura i militari hanno rinvenuto parte della refurtiva precedentemente asportata ad Esanatoglia e altri monili in oro, di cui sono in corso gli accertamenti per stabilirne la provenienza: Nell'auto sono stati trovati anche numerosi attrezzi da scasso (frullino, mazza ferrata, piede di porco, cacciaviti ed altro). In corso ulteriori indagini .
270 cessioni di droga in pochi mesi. Agli arresti domiciliari un diciottenne di Matelica
13 Dic 2018I Carabinieri della Compagnia di Camerino, su esecuzione di un'ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del tribunale di Macerata, su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto Luca Domenico Serpicelli. Il 18enne nato a Fabriano, di professione operaio e residente a Matelica, gravato da precedenti specifici di polizia, è ritenuto responsabile di aver gestito una filiera di spaccio con un volume d’affari pari a 4.000 euro realizzato in pochi mesi, attraverso 270 cessioni per un totale di 350 grammi di marijuana. Le indagini erano partite , a seguito dello svolgimento degli specifici servizi di controllo del territorio, organizzati dal Comando Compagnia di Camerino nell'ambito dei controlli finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e all’individuazione di soggetti di interesse operativo gravitanti nel terriorio di competenza. Il 12 maggio 2017 il giovane era stato visto dai militari di Camerino, recuperare un involucro nascosto nei pressi di un istituto scolastico e contenente circa 120 grammi di marijuana. Perquisito un minore che dalle risultanze investigative risultava essere un cliente di Serpicelli, i Carabinieri lo avevano trovato in possesso di un modico quantitativo di marjuana e di un bilancino di precisione, il che, aveva fatto scattare la segnalazione del ragazzo alle autorità competenti. A seguito di ulteriori indagini, lo scorso 24 giugno 2018, i militari erano riusciti a recuperare altro stupefacente in possesso di Serpicelli e che il giovane aveva occultato nei propri slip. I riscontri investigativi così raccolti, congiuntamente all’analisi dei tabulati del traffico telefonico dell'’utenza in uso al Serpicelli ed alle testimonianze acquisite direttamente dagli acquirenti, molti dei quali minorenni, hanno portato i Carabinieri di Camerino a definire tutto il quadro in maniera inequivocabile. A indicare con evidenza il trattarsi di attività ben strutturata e organizzata, le modalità dello spaccio posto in essere, la disponibilita’ dello stupefacente da immettere sulla piazza e il numero degli acquirenti disposto ad acquistarlo.
C.C.
Quarto arresto nell'ambito dell' indagine “Diadema” condotta dai Carabinieri della Compagnia di Camerino guidati dal Capitano Roberto Nicola Cara. In manette è finito stavolta Luca Pistola. L'arresto del matelicese è avvenuto alle prime ore del mattino da parte dei militari della Compagnia di Camerino, in esecuzione di un’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del tribunale di Macerata su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il cinquantaduenne è risultato gestire una delle filiere della rete di spaccio che ha portato gli investigatori ad accertare che in pochi mesi, l'uomo si è reso responsabile di più di 200 cessioni di stupefacente per un totale di 300grammi di cocaina e un volume d’affari pari a 20.000 euro. L'indagine "Diadema" aveva portato alla luce la fitta rete di spaccio operante nel territorio dei comuni dell'entroterra (Camerino- Matelica- Castelraimondo) e le operazioni effettuate lo scorso 11 ottobre e sfociate nell'arresto di 3 persone, erano riuscite a disarticolarne il grosso dell'organizzazione, nell'ambito della quale si inserisce anche il quarto arresto. Una filiera dello spaccio della quale era già emersa l'abilità nello smerciare cocaina con 800 dosi cedute in pochi mesi e un chilo e mezzo di stupefacente sequestrato, del valore commerciale complessivo di circa 100mila euro. A seguito dell’esecuzione della misura cautelare dei 3 arresti domiciliari nei confronti di Pianese Ciro, Campana Libero e Campoli Alessandro, sempre nell'ambito dell’indagine denominata “diadema” e condotta dai carabinieri della Compagnia di Camerino, ulteriori accertamenti investigativi erano infatti stati svolti per chiarire l’emergente posizione di Luca Pistola. A originare le nuove ed ulteriori indagini, il fatto che, all’epoca dei fatti, sentito dagli investigatori in qualita’ di persona informata, Luca Pistola aveva spontanemaente dichiarato di aver custodito sostanza stupefacente del tipo cocaina per conto del Campoli. La scrupolosa analisi dei tabulati telefonici riferiti all'utenza di Luca Pistola, ha però permesso di appurare numerosi contatti telefonici intercorsi tra quest’ultimo e diversi soggetti, gia’ noti ai mjlitari quali assuntori di sostanze stupefacenti. Dall'analisi investigativa è dunque emerso che in seno all'organizzazione già indagata, la posizione di Pistola non era puramente marginale e che l'uomo era invece capace di gestire, anche autonomamente, una propria filiera illecita in grado di fruttare diverse migliaia di euro in pochi mesi. Da qui l'esecuzione della misura cautelare nei suoi confronti.
C.C.
Nell’ambito delle attività che, nell’arco delle tre giornate del Montelago Celtic Festival a Taverne, ha visto impegnata la Compagnia Carabinieri di Camerino,, i militari, sotto la guida del Capitano Roberto Nicola Cara, hanno effettuato specifici servizi in uniforme finalizzati al mantenimento dell’ordine pubblico e al buon andamento della manifestazione, nonché servizi svolti in abiti civili volti al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e all’individuazione di persone sospette. Il bilancio delle operazioni parla di cinque persone di età compresa tra i 20 e i 21 anni, deferite in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di marijuana. Trattasi di una coppia di gemelli proveniente da Pisa e di due giovani originari di Roma e residenti ad Urbisaglia questi ultimi con specifici precedenti di polizia giunti appositamente nel luogo per porre in essere l’illecita attività di vendita di stupefacenti.
Il prolungamento dell’attività investigativa ha consentito agli uomini della Compagnia Carabinieri di Camerino di effettuare diverse perquisizioni personali, giungendo al rinvenimento di 100 grammi di sostanza stupefacente tra marijuana e hashish suddivisa in dosi già pronte per la vendita al dettaglio. Sempre nell’ambito del Festival celtico , i militari hanno provveduto a segnalare alla competente A.G., ventidue persone provenienti da varie parti d’Italia, di età compresa tra i 20 e i 25 anni , quali assuntori.