Ha proseguito nell’intento di portare le proprie idee per ripensare la città il Consiglio di Quartiere Centro storico presieduto da Luigino Luconi che illustra le analisi e le ricerche per rivedere il rapporto tra città storica e territorio con tre progetti “per imparare dal passato e prepararsi a rigenerare e riqualificare il nostro territorio”.

“Negli ultimi anni e di recente - scrivono - abbiamo parlato ampiamente della situazione del nostro centro storico” e quindi della necessità di predisporre e realizzare un nuovo piano particolareggiato. Un piano inteso come strumento, che sia da stimolo per lo sviluppo di nuove opportunità, che rivitalizzi l’operatività dei cittadini e che sia da traino per una nuova ripresa economica, e con una convinzione che sia necessario inserire nel piano, regolamenti, strumenti tecnici e programmatici, fondamentali come il restauro conservativo, lla ristrutturazione e la riqualificazione degli ambiti.

Ma oggi avvertiamo anche la necessità di un programma innovativo, per ragionare sulla possibile valorizzazione delle aree extraurbane a ridosso del centro, per integrarle in modo organico nella vita quotidiana e per lo sviluppo e crescita della nostra città.

Per raggiungere questo obiettivo - prosegue il Consiglio - dobbiamo cogliere ogni possibile occasione, definendo un cronoprogramma di riorganizzazione geenrale”.

I progetti cui fanno riferimento riguardano il territorio a sud, tra il fiume Chienti e l’abitato e si sviluppano su tre aree distinte: “Il primo progetto in area Sud-Est, attualmente a totale vocazione agricola; il secondo a Sud del centro, oggi a vocazione agricola, paesaggistica, con una piccola area urbanizzata e il terzo in area Nord-Ovest, ora a vocazione agricola.

Sono spazi che hanno una loro memoria storica precedente - scrivono - , che chiede di non cancellare la tradizione contadina locale e la storia imprenditoriale e artigiana. Questo rende necessario il recupero dei progetti indicati, la collaborazione dei professionisti promotori, e quindi una rivisitazione e ridefinizione, con azioni strategiche specifiche che restituisca importanza e adeguato valore ai tre ambiti territoriali, inteso come risorsa, in grado di assicurare e garantire nuove funzioni e servizi fondamentali per il benessere della collettività, per uno sviluppo socio-economico”.

Il Consiglio vuole quindi proporre agli amministratori e ai cittadini i 3 progetti che, secondo loro, “consentirebbero di ridare nuovo equilibrio al sistema urbano-territoriale, messo a dura prova dello sbilanciamento urbano, venutosi a creare per il grande sviluppo residenziale e commerciale, degli ultimi anni a Est della città storica e che sarà potenziato in un prossimo futuro con la realizzazione di servizi e attività d’interesse collettivo e socio-culturale”.

Il primo di questi 3 progetti riguarda la zona Sticchi: “E’ nato ai primi ani del 2000 - spiegano - da un accordo preliminare tra associazioni sportive e l’Amministrazione Comunale, per procedere, in collaborazione, alla definizione di un cronoprogramma per la realizzazione per fasi del parco.

L’iniziativa prevede la riorganizzazione dell’intera area, con la realizzazione d’impianti turistico – sportivi e ricettivi, nel rispetto delle attrezzature esistenti, da attuare attraverso la definizione di nuovi ambiti di specializzazione funzionale necessari per consentire il potenziamento e completamento delle strutture già sportive esistenti: piscina olimpionica, campi di calcio, palazzetto dello sport, spazi commerciali direzionali, spazi ricettivi, struttura polifunzionale, oltre alle attrezzature che saranno dedicate all’acquapark e servizi, sistemazione dell’area circostante, viabilità, nuovi parcheggi e verde attrezzato.

Gli ambiti di specializzazione funzionale presenti nel progetto riguardano: Le aree riservate agli impianti sportivi; l’area destinata a parco acquatico; le aree riservate agli spazi commerciali, direzionali e ricettivi; la viabilità e spazi di sosta e i percorsi ciclo-pedonali”.

Il Consiglio entra quindi nello specifico: “Per gli impianti sportivi - si legge nella proposta - il progetto prevede la riorganizzazione dell’intera area, nel rispetto delle attrezzature esistenti, da attuare attraverso la definizione di nuovi ambiti di specializzazione funzionale necessari per consentire il potenziamento e completamento del sistema sportivo, realizzando: piscina olimpionica, campi di calcio, palazzetto dello sport.

Inoltre la riconversione della piscina comunale Caporicci con ampliamento e completamento delle attività, quali: beauty far, centro benessere, ospitalità.

Per il parco acquatico si prevede la realizzazione di un parco giochi acquatici e servizi. Le aree destinate alle strutture commerciali - infine aggiungono - , sono distribuite in adiacenza agli impianti sportivi e all’area destinata a parco acquatico.

Tali strutture permetteranno di garantire un servizio completo agli utenti e ai fruitori delle strutture sportive e del parco acquatico”.

Progetti a cui non mancano le idee per la viabilità: “A completamento dell’area sono inoltre previste la realizzazione di un asse stradale di attraversamento e di distribuzione interna che si collega a est con lo svincolo Tolentino Est e a ovest con la strada Abbadia di Fiastra; la realizzazione di ampie zone di parcheggi, a servizio dell’intera area; la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali per consentire un’alternativa alla fruibilità dell’intera area che si allaccerà alla pista ciclabile di via Piani Bianchi già realizzata, che si conclude nella zona del Lago delle Grazie”.

Nel settimanale L'Appennino Camerte in uscita domani sarà pubblicato il secondo progetto proposto dal Consiglio.

GS

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