La Giunta regionale ha approvato le linee guida aggiornate delle cure domiciliari dei pazienti covid. 
A spuiegarci le peculiarità del documento è lo stesso assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini.
"Si rafforza in modo notevole l'impiego degli Usca e dei distretti sul territorio per evitare che i cittadini che dovessero sentire da casa i sintomi del Covid possano non avere una  appropriatezza di cura e di assistenza- spiega l'assessore Saltamartini- soprattutto, si punta il faro sulla possibilità che a seguito dei primi sintomi si possano utilizzare gli anticorpi monoclonali che nella nostra regione abbiamo sperimentato con grande successo sin dalle settimane precedenti".
La gestione da casa delle sintomatologie più lievi mira anche a ridurre la pressione ospedaliera.
"Le linee guida - spiega  Saltamartini- tengono conto dell' expertise  che nell'ultimo anno è stato maturato nella nostra regione ma anche a livello nazionale  anche se chiaramente non c'è evidenza scientifica su dei protocolli domiciliari che possano essere capaci di frenare il dispiegarsi del virus e della patologia all'interno degli organismi delle persone che lo contraggono, tuttavia ci stiamo incamminando nell'identificare tutta una serie di soggetti e di interventi da parte dei distretti, dei medici usca e di medici specialisti, affinché le persone siano curate a casa. La soluzione che è emersa  negli ultimi mesi - puntualizza l'assessore- è appunto quella della cura nelle fasi precoci con gli anticorpi monoclonali. Siamo state una delle prime regioni a farlo, in questo siamo stati antesignani e, proprio oggi per esempio arriverà una fornitura di anticorpi monoclonali che ci consentirà appunto di alleggerire la pressione sugli ospedali e oltretutto con dei risultati strabilianti che mostrano che l' 85% delle persone che sono state curate nelle prime fasi con gli anticorpi riescono appunto a guarire". 

Con il mese di aprile si apre nelle Marche il secondo trimestre di vaccinazioni e aumentano anche le forniture dei sieri.

"Sì, finalmente mentre fino alle scorse settimasne  non avevamo i vaccini adesso abbiamo i vaccini in quantica quindi partiranno anche le vaccinazioni a cura dei medici di medicina integrale; in questo momento il loro target  sono le persone con più di 80 anni che non deambulano e dunque sono a casa,  poi il target  che dobbiamo aggirare è quello delle persone disabili il cui numero è di 130mila, altrettanti sono i marchigiani ricompresi nella fascia d'età 70-80 e poi - conclude l'assessore regionale alla Sanità-, nei prossimi giorni apriremo uno slot per la somministrazione dei vaccini anche per i familiari dei disabili cioè i cosiddetti  caregiver . Diciamo quindi che nel mese di aprile riusciremo probabilmente a coprire con vaccinazione anche una buona parte delle persone disabili e questo è importante per garantire poi che a maggio e giugno si possano vaccinare le persone della fascia d'età dei 60-70 e tutti gli altri cittadini che lo vorranno fare".

c.c.
Nuove indicazioni operative per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid 19 e mandato all'Asur di procedere al monitoraggio della loro applicazione. Sono queste le direttive emanate dall'assessorato alla sanità della regione Marche al fine di ridurre la pressione sugli ospedali.

“L’obiettivo – spiega l’assessore Filippo Saltamartini – è quello di ridurre la pressione e il carico sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate. Pertanto si è anche imposta la necessità di condividere un documento, sulla base della letteratura scientifica e dell’esperienza clinica maturate  nel corso dell’epidemia, con le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio, fermo restando la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta  che conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socioambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto.Ricordo inoltre che nella stessa direzione di riduzione dei ricoveri vanno anche le terapie con anticorpi monoclonali che la Regione Marche ha adottato per prima in Italia e che stanno riscuotendo ottimi risultati”.  

Nel documento riveste importanza cruciale la stretta collaborazione tra i medici delle cure primarie e il personale delle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale), sia rispetto al monitoraggio e alla gestione domiciliare dei pazienti che non richiedono l’ospedalizzazione, sia rispetto all’identificazione precoce dei parametri e delle condizioni cliniche a rischio di evoluzione della malattia. 

Le indicazioni operative aggiornate e approvate oggi in giunta, sono state redatte dai componenti dell’Organismo regionale dell’appropriatezza, previsto dall’accordo integrativo regionale con i medici di medicina generale, presieduto dal direttore dell’Ars e composto dai rappresentanti dei MMG, PLS, specialisti ambulatoriali, direttori di distretti e dai dirigenti delle PF Territorio e Integrazione Ospedale Territorio.
Sospesa a titolo precauzionale nelle Marche la campagna vaccinale, fino al pronunciamento ufficiale dell'Ema e alle relative decisioni dell'Aifa e del Ministero della Salute, per quanto riguarda la somministrazione del vaccino AstraZeneca. A darne notizia l'assessorato regionale alla sanità.

Una decisione determinata dalla sospensione precauzionale e temporanea disposta dall'Aifa dell'utilizzo del suddetto vaccino su tutto il territorio nazionale. Pertanto sono sospese tutte le nuove vaccinazioni, sia per i cittadini over80, sia per il personale scolastico docente e non docente, sia per le forze dell'ordine.

Saranno invece garantiti i richiami per i cittadini over 80 già vaccinati con Pfizer e Moderna nelle scorse settimane, che potranno recarsi nei punti di vaccinazione così come da programma per il completamento del ciclo vaccinale. 

f.u.
Solo un territorio unito nei suo organismi istituzionali e nelle relative scelte politico - amministrative riuscirà a risollevarsi potenziando i propri servizi per i cittadini. Questo il comune sentire dei sindaci e degli amministratori presenti all'incontro di Borgo Lanciano per parlare dei problemi e delle possibili soluzioni riguardo all'ospedale di Camerino che, come sottolineato più volte dall'assessore Filippo Saltamartini, non è assolutamente a rischio.

Proprio Saltamartini ha indicato nell'unione dei sindaci la chiave di volta per puntare all'eccellenza dei servizi sanitari in un territorio duramente colpito dal sisma prima e dalla pandemia poi. "Le istituzioni sono chiamate a collaborare per il bene delle realtà che amministrano e senza fare campanilismi - ha dichiarato l'assessore alla sanità - Lanciare continui allarmi o agire ognuno per conto proprio di certo non aiuta a raggiungere l'obiettivo".

Lavorare insieme per il territorio è da sempre uno dei cavalli di battaglia di Renzo Marinelli, ex sindaco di Castelraimondo e attualmente capogruppo della Lega in Consiglio Regionale. "Nell'ottica di potenziare i servizi sull'intero territorio regionale - le sue parole - non possiamo, come rappresentanti dell'entroterra maceratese, permettere che i servizi sanitari sul nostro territorio vengano a mancare. Abbiamo chiarito al riguardo la volontà dell'attuale governo regionale, ora occorre che gli amministratori di questa terra si siedano insieme con i rappresentanti della Regione per delineare strategie e obiettivi futuri".

"Occorre remare tutti nella stessa direzione - fa eco il presidente dell'Unione Montana di Camerino Alessandro Gentilucci - Il territorio non deve isolarsi nè trincerarsi dietro strumentalizzazioni politiche. La regione ha dichiarato che l'ospedale di Camerino non solo c'è, ma sarà potenziato e da questo dobbiamo partire. Credo che ci sono dei tempi: il tempo passato, che ci ha irrigidito e ci fa pensare male perchè siamo stati spogliati di tutto, il presente, nel quale bisogna prendere atto della situazione e formulare le proposte. Da queste bisogna partire attraverso interlocutori seri del territorio che insieme alla regione lavorino insieme non solo per dare dignità a questo territorio, ma anche per garantire la presenza di ulteriori servizi". 

f.u.
Partono le vaccinazioni anti-Covid19 ai cittadini marchigiani che hanno un’età superiore agli 80 anni.

“Ho voluto prendere parte alla conferenza – ha dichiarato il presidente Francesco Acquaroli – anche per testimoniare l’enorme lavoro che l’assessorato alla Sanità sta conducendo in termini di risorse umane e materiali e della forte attenzione e impegno della Regione Marche per la campagna vaccinale. La riteniamo essenziale, prioritaria sotto tutti gli aspetti, non ultimo l’alleggerimento delle strutture ospedaliere.  Colgo ancora questa occasione per invitare la comunità e i cittadini a collaborare sia in tema di comportamenti per la sicurezza di tutti, sia aderendo alla campagna vaccinale che sta per partire.”

Dal 12 febbraio alle ore 14 si potranno prenotare le vaccinazioni anti-Covid-19 attraverso il sistema delle Poste https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o tramite il numero verde 800.00.99.66

“Una volta avviata la prenotazione – ha spiegato l’assessore alal Sanità, Filippo Saltamartini – all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione. La somministrazione delle dosi vaccinali inizierà dal 20 febbraio. In circa 20 giorni contiamo di somministrare la prima dose del vaccino Pfizer-BioNthec e Moderna, considerando che gli over 80 nelle Marche sono circa 133 mila e circa 9 mila di loro vengono vaccinati nelle Rsa”.

Le persone che non sono in grado di deambulare o di essere accompagnate la vaccinazione sarà eseguita dall’Asur mediante i Medici di medicina generale ovvero dalle altre strutture territoriali ADI.

“Siamo ben organizzati – ha rimarcato l’assessore – grazie al sistema già utilizzato per lo screening che abbiamo implementato su tutto il territorio regionale. Il piano si muove all’unisono con tutte le Regioni italiane. Procediamo con spirito collaborativo seguendo le direttive ministeriali, ringraziamo tutto il personale Asur che sta affrontando l’emergenza senza risparmiarsi e chiediamo la massima collaborazione alle famiglie nel seguire i loro anziani. La vaccinazione salva la vita, è necessaria la cooperazione di tutta la comunità per la buona riuscita del piano”.

“In relazione alle varianti del virus – ha aggiunto l’assessore-  stiamo monitorando i campioni dei tamponi che sono all’esame del laboratorio di Torrette per sequenziare il virus. Stiamo effettuando anche un monitoraggio a Tolentino, Pollenza e Castelfidardo per tutti i bambini delle scuole. Al momento la situazione è sotto controllo e costantemente monitorata: se dovesse espandersi adotteremo tutte le misure necessarie”.

Di seguito i punti di vaccinazione:



SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Palazzetto dello Sport “B.Speca”


ASCOLI PICENO

Casa della Gioventu’



FERMO

Fermo Forum


AMANDOLA

Ex Scuola Elementare



MACERATA

Seminario Vescovile


CIVITANOVA MARCHE

Centro Civico


CAMERINO

Distretto sanitario


SAN SEVERINO

Distretto sanitario


ANCONA

PalaRossini


JESI

Palazzetto dello Sport PalaTriccoli


SENIGALLIA

Palazzetto dello Sport - Pala Panzini


FABRIANO

Palazzetto dello Sport PalaGuerrieri


PESARO

Vitrifrigo Arena


FANO

Centro Ortofrutticolo CODMA


URBINO

Pala Carneroli





Primi 100 giorni di governo della Giunta Acquaroli con sullo sfondo l’emergenza pandemica con tutto ciò che questa ha comportato. Questa la sintesi dell’incontro che la Giunta regionale delle Marche ha avuto con la stampa per presentare il lavoro svolto nei primi 3 mesi di governo dall’insediamento avvenuto lo scorso 19 ottobre.

“Sono stati 100 giorni trascorsi molto velocemente – ha sottolineato il governatore Francesco Acquaroli – e credo che questo periodo di tempo sia stato caratterizzato da due aspetti fondamentali: la gestione dell’emergenza sanitaria e la programmazione dei grandi temi per i quali avevamo coalizzato forze ed energie per dare un segnale di cambiamento alla nostra regione”.

Il presidente ha voluto anzitutto fare il punto sulla situazione pandemica nelle Marche, sottolineando le difficoltà incontrate, prima tra tutte l’impatto sulla capacità politica e di dialogo con i territori ovviamente venuta meno nella parte che richiede la presenza. “Una gestione difficile e importante quella dell’emergenza – ha sottolineato il governatore – e che, tuttavia, presenta aspetti che ci inorgogliscono come il grande numero di tamponi processati e la campagna dello screening di massa ormai avviato con successo. Un’azione importante in termini di prevenzione, con l’adesione che ha superato in questa prima fase le 200 mila persone, e che ci ha permesso di isolare, tra soggetti positivi e in isolamento fiduciario, circa 4 mila persone che avrebbero potuto essere involontari strumenti di propagazione del virus. Dati che aggiunti al fatto che dal 15 novembre il nostro indice Rt, sulla cui base siamo giudicati dall’Istituto Superiore della Sanità, è costantemente sotto ad 1 ci consentono di ben sperare”.

Chiarita la situazione Covid, Acquaroli ha declinato le diverse azioni politiche intraprese: la sottoscrizione dell’accordo per il “corridoio Adriatico”, per chiedere al Governo maggiore attenzione per le infrastrutture (le 3 corsie in A14 e l’alta velocità nel trasporto ferroviario), l’incontro con l’amministratore delegato di Anas per affrontare i temi della Galleria della Guinza sulla Fano – Grosseto, degli interventi sulla Salaria e sulla Mezzina come strumento di alleggerimento del traffico e valorizzazione turistico – artigianale delle aree interne del maceratese e del fermano, l’approvazione del bilancio prima della chiusura dell’anno 2020 a due mesi dall’insediamento del consiglio regionale con le indicazioni che il governo della regione sta strutturando (agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione, Sviluppo Europa Marche con la volontà di trasformare la Svim in una agenzia che valorizzi le politiche europee nella regione per fornire gli enti locali degli strumenti necessari per utilizzare i finanziamenti europei).

“Pur nell’emergenza – ha concluso il presidente – abbiamo voluto associare una proposta forte che nelle prossime settimane si tradurrà in atti legislativi e in strumenti fondamentali e necessari per il rilancio della nostra regione”.

Quindi ciascun assessore ha declinato nello specifico gli atti di propria competenza intrapresi che saranno oggetto di approfondimento nel prossimo numero del settimanale L’Appennino camerte.

f.u.
Sul trattamento dell’autismo oggi si è dimostrata la differenza tra le Marche a guida Centrodestra e la precedente giunta regionale. In soli quattro mesi la sanità guidata dal nostro assessore Filippo Saltamartini ha sbloccato sperimentazione e progetti di cura residenziali e diurni bloccati da anni consentendo, dal nord al sud del territorio, di dare risposte sanitarie e supporto a tante famiglie marchigiane che vivono il terribile dramma dell’autismo. Il cambio di passo nella gestione sanitaria della regione è evidente già in questo primo periodo, il superamento di una visione in cui l’azione amministrativa ha avuto il vizio di indulgere all’approccio esclusivamente ideologico. Formulare progetti e finanziarli lasciandoli poi languire sui tavoli non equivale a dare risposte ai bisogni reali come, invece, la giunta di centrodestra sta facendo”.

Lo dichiara il presidente del gruppo consiliare Lega in regione Renzo Marinelli a margine della seduta consiliare del 26 gennaio in cui l’assessore Saltamartini ha evidenziato lo stato dell’arte dei centri per il trattamento dell’autismo di Pesaro, Jesi e San Benedetto.
Come annunciato ieri dall'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, stanno arrivando in queste ore i medici militari per essere da supporto alle case di riposo in difficoltà per via dei contagi da Covid.
Proprio oggi sono arrivati gli aiuti nella struttura di Sarnano, come spiega il sindaco Luca Piergentili: "La situazione è attualmente stabile  - dice - . Attraverso il personale Asur, della Pars e quello comunale, che lavora all'interno della struttura, siamo riusciti a bloccare il livello del contagio e con gli ultimi accertamenti di ieri non sono stati riscontrati nuovi positivi tra ospiti e operatori.
Da oggi il team di militari con un medico e due infermieri andranno a supportare l'attività della Pars perchè con l'elevato numero di operatori contagiati non si riusciva a garantire il servizio per tutte le 24 ore. Contiamo - rassicura - nel giro di qualche settimana, di restringere ancora il focolaio e ritornare in sicurezza".

GS

“Ripristinare l’ambulatorio di pediatria a Camerino”: È quanto chiede il vice presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Gianluca Pasqui, al governatore Francesco Acquaroli, all'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, alla presidente della IV Commissione Sanità regionale Elena Leonardi e alla direttrice generale dell'Asur Marche Nadia Storti.

“Con la presente – scrive nella missiva -, sono nuovamente a portare alla vostra attenzione la questione relativa al fatto che la città di Camerino, ormai da diverse settimane, ha momentaneamente dovuto fare a meno del proprio ambulatorio di riferimento per la Pediatria.

Si tratta di una situazione che sta creando innumerevoli disagi alle famiglie con bambini piccoli, costrette a spostarsi in un altro Comune per poter sottoporre i propri figli a una visita pediatrica. Il tutto, reso ancora più complicato dalle nevicate di questi giorni.
Tutto ciò è inaccettabile – denuncia - , anche perchè stiamo parlando della città di riferimento del territorio in cui insiste il numero maggiore di bambini in età pediatrica.
Prima di Natale, avevo ricevuto ampie rassicurazioni da parte della dottoressa Storti sul fatto che i primi di gennaio sarebbe stato ripristinato l'ambulatorio almeno una volta alla settimana e dal 9 febbraio la situazione sarebbe tornata alla normalità preesistente.
Di ciò, mi ero fatto latore agli organi di stampa, allo scopo di tranquillizzare i genitori che giustamente lamentavano i tanti disagi.
Ad oggi – conclude - , credo che "i primi di gennaio siano stati ampiamente superati e ancora nulla è stato fatto in concreto per riportare l'ambulatorio a Camerino”.




GS
Con un post Facebook, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha comunicato come siano state effettuate quasi 1500 vaccinazioni nella giornata del 5 gennaio, raddoppiando il numero dei vaccinati giornalieri rispetto ai primi giorni. “Il sistema sta andando a regime” ha affermato il Presidente.

Come procede la campagna di vaccinazioni e quella di screening di massa? Ne ha parlato l'Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini: “ Tutto sta andando positivamente: abbiamo organizzato la struttura per riuscire a vaccinare 2000 persone al giorno ed entro domenica esauriremo. Il Trend è buono perché riusciamo a somministrare i vaccini che ci vengono consegnati settimanalmente”.

La Regione ha fatto un appello durante la Conferenza Stato-Regioni: sarebbe opportuno, secondo i vertici regionali, richiamare il personale sanitario in quiescenza. L’Assessore ha confermato: “Dobbiamo vaccinare un milione di marchigiani su un milione e mezzo di popolazione per raggiungere l’immunità di gregge: abbiamo assoluto bisogno di riorganizzare la macchina e di avere più personale. Per questo abbiamo chiesto al Governo di autorizzarci ad assumere il personale medico e gli infermieri che sono stati collocati in quiescenza con la quota 100, ai quali l'ordinamento in questo momento preclude ogni attività lavorativa. Oltre a questo abbiamo chiesto al Governo di aumentare le dosi per le Marche, in modo tale che si possa giungere immediatamente alla somministrazione ai cittadini, a cominciare dalle persone che hanno più di 80 anni per poi passare a quelle che sono impegnate nei servizi pubblici essenziali, come la scuola o il trasporto pubblico”.

red.

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