“#Universitas: l’impatto sociale della Scienza” sarà il tema dell’inaugurazione del 687mo anno accademico dell’Università di Camerino che si terrà il prossimo 16 febbraio.

Ospite d’onore quest’anno sarà il prof. Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021, al quale l’Ateneo conferirà il dottorato di ricerca honoris causa in “Physics, Earth and Materials Sciences”.

“Oltre ad illustrare quanto fatto dal nostro Ateneo nel corso dell’anno– sottolinea il Rettore Claudio Pettinari – focalizzeremo la nostra attenzione sull’importanza della divulgazione e della comunicazione della scienza, sull’impatto sociale che le attività realizzate dall’Ateneo, in particolare quelle di ricerca e innovazione, hanno sulla comunità e sulla società civile e anche per far comprendere sempre di più all’opinione pubblica quanto sia importante investire sulla ricerca. Per questo ringrazio il prof. Parisiper aver accettato il nostro invito eper averci dato l’onore di ascoltare la sua lectio magistralis su ”Il valore della Scienza”.




“Un onore per me partecipare ai momenti che segnano l’inizio del percorso accademico; non solo occasione simbolica per fare il punto della situazione nelle nostre comunità universitarie ma ancor piùpperchè  segnano un cammino di sviluppo, valorizzazione dei talenti e delle competenze".
Cosi la Ministra Elena Bonetti intervenendo con un messaggio video alla cerimonia inaugurale del 686.mo anno accademico dell’Università di Camerino. Impossibilitata a partecipare di persona a causa di un impegno urgente con il presidente del Consiglio Draghi, la Ministra ha voluto ugualmente portare il suo saluto. Significativo e coraggioso il tema che Unicam ha scelto quest’anno e dedicato alla “opportunità della scienza”.
“ L’università – ha detto Elena Bonetti-  è davvero il luogo delle opportunità costruite in una dimensione universale di tradizione della conoscenza e dei saperi, che sa coniugare il tempo di un percorso di acquisizione di conoscenza, che è tempo del divenire e che sa seminare le basi e le precondizioni per il tempo che invece abbiamo davanti, affinché vi siano possibilità e opportunità davvero per tutti”.
Lintervento in video della ministra Elena Bonetti
Università che hanno sempre rappresentato per il Paese un baluardo di futuro quali “profetiche sentinelle di quel tempo e di quelle tracce di futuro che vanno nello stesso tempo colte, alimentate e anche fecondate. Quello cui siamo chiamati è il momento della conoscenza, anche dell’acquisizione di un pensiero critico e di un discernimento collettivo: è per questo che ritengo che davvero l’università sia il luogo dove questo futuro può trovare il contesto giusto per potersi generare”.
E se l’Italia ha vissuto i momenti drammatici della pandemia ,si trova oggi nella responsabilità di progettare un futuro che poi è anche quello che vuole essere alimentato attraverso il Piano nazionale di resilienza e rinascita. “Che sia davvero un futuro in grado di interpretare le sfide condivise dalla comunità internazionale ma che noi ritroviamo pienamente aderenti alla garanzia costituzionale della piena attuazione della nostra democrazia”.  La Ministra ha poi auspicato che le scelte normative e politiche che gli atenei debbono portare avanti, siano capaci di avere un ruolo proattivo nell’alimentare processi sociali positivi e, utilizzando una metafora scientifica, ha sottolineato che “è tempo di scegliere quelle forze evolutive ed applicare quelle forze che permettano al nostro sistema accademico di acquisire la necessaria accelerazione” anche su tematiche di pari opportunità e di genere. “Oggi noi come università abbiamo anche il compito grande di far sì che un processo di selezione meritocratica sia un processo che sa promuovere la piena valorizzazione anche dei talenti femminili alla pari di quelli maschili”.
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Apertura, domanda, metodo, libertà, le parole chiave al centro del lungo intervento della professoressa Elena Cattaneo, Senatrice a vita e direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative.
Una lectio magistralis la sua, nella quale hanno trovato posto esempi di grandi scienziate donne, quali il premio Nobel Rita Levi Montalcini e la biochimica Katalina Karikò i cui studi ci permettono oggi di essere vaccinati contro il Covid. I vaccini  Pfizer e Moderna infatti dipendono entrambi dall'Rna messaggero scoperto da Kati Karikò e dal suo collega americano Weissman. Un'apertura di anno accademico, in cui dunque sono stati offerti tanti spunti di riflessione e tanti stimoli ad andare avanti, senza perdere mai il coraggio della sfida o cedere all'indecisione che può derivare dal fallimento.
Una frase su tutte può essere presa ad esempio ed è di Rita Levi Montalcini, scienziata donna ebrea,  il cui percorso di ricerca di certo non è stato facile.  L' ha ricordata proprio la senatrice a vita Elena Cattaneo: "A me nella vita tutto è riuscito facile. Le difficoltà me le sono scrollate di dosso come acqua sulle ali di un'anatra".
L'impegno e la determinazione sono necessari a superare qualsiasi ostacolo nella vita e a raggiungere dei risultati positivi. Quale migliore augurio da rivolgere ai ragazzi che iniziano il loro percorso universitario di studi.
Quale migliore auspicio per iniziare alla grande il nuovo anno accademico di una "generosa" università.
Generosa, l'aggettivo che ha usato il rettore Claudio Pettinari nel pronunciare la formula che dichiara aperto l'anno accademico, il quinto del suo mandato. Lungo l'elenco dei risultati conseguiti nell'anno che hanno permesso ad Unicam di mantenere alto  ed elevare il nome di Unicam nelle classifiche nazionali ed internazionali.
Nel ricordare dei passi fatti e degli investimenti che sono in atto per rendere la struttura universitaria sempre più innovativa, sostenibile ed accogliente, Pettinari ha insistito sul ruolo della scienza, grazie alla quale "questa comunità avrà un futuro. Siamo stati un volano per lo sviluppo economico e sociale di questo territorio e continueremo ad esserlo". 
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Tra i vari interventi che si sono succeduti nella cerimonia quelli del presidente della Conferenza dei rettori d'Italia Ferruccio Resta, del direttore generale di Unicam  Andrea Braschi del presidente del Consiglio degli studenti Yari Ferroni, della rappresentante del personaòle tecnico e amministrativo Irene Pisani e della rappresentante del corpo docente e dei ricercatori Stefania Silvi.   
c.c.

Approfondimento nel prossimo numero di Appennino CamerteIl rettore di Unicam Claudio Pettinari dichiara aperto lanno accademico















È fissata per lunedì prossimo 22 febbraio l'inaugurazione del 686esimo anno accademico dell'Università di Camerino. Alla cerimonia inaugurale che si terrà a partire dalle ore 11 all'auditorium Benedetto XIIII, saranno presenti il ministro Elena Bonetti e la senatrice a vita Elena Cattaneo. 
A dare il via sarà il videocollegamento con Ferruccio Resta, presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane). Ai saluti del direttore generale Andrea Braschi, del presidente del consiglio degli studenti Yari Ferroni, dei rappresentante del personale tecnico e amministrativo Irene Pisani e del personale docente e ricercatore Stefania Silvi, farà seguito la relazione inaugurale del rettore Claudio Pettinari. Quindi, interverranno la senatrice a vita Elena cattaneo e il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. In occasione dell'inaugurazione del nuovo accademico di Unicam, nella basilica di San Venanzio martire, monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino San Severino Marche, alle ore 9 celebrerà la messa per la comunità universitaria.  

c.c.

 

   “Avete diritto a tutto l’aiuto possibile e anche a quel di più che richiedete e che troverà soddisfazione. Si farà fronte a queste richieste sempre maggiori. Massima considerazione e appoggio per voi, anche quando protestate, perché anche questo può essere utile ”

Queste  in sintesi le parole pronunciate dal Presidente Mattarella nel corso della riunione con i sindaci dei comuni terremotati della provincia di Macerata tenutasi nella sede del rettorato di Unicam prima dell’inaugurazione del 681esimo anno accademico dell’ateneo.

    Protesta prima dell’avvio dell’’incontro, da parte del primo cittadino di Cingoli Saltamartni il quale avrebbe voluto avere un dialogo con il Capo dello Stato, ma ha lasciato la sala prima del suo arrivo quando ha saputo che era previsto solo l’intervento di Romano Carancini, in rappresentanza di tutti i sindacipresenti e in qualità di vicepresidente dell’Anci Sburocratizzare la macchina dell’emergenza e le urgenze della ricostruzione post sisma; più poteri alle amministrazioni locali per poter incidere sul futuro dei territorì, tra le richieste al Presidente che ha garantito di farsene portavoce con il governo nazionale, ribadendo la vicinanza dello stato. Il governo- ha assicurato- ha pronto un provvedimento per snellire le procedure e trovare nuove risorse”

   “ Mi rendo conto –ha detto Mattarella- delle difficoltà del vostro compito non solo nella gestione dell’emergenza; so cosa vuol dire ogni volta ionterrompere il lavoro di sistemazione. Il vostro è un ruolo necessario per la buona salute della nostra democrazia”

Nel lasciare il rettorato, Mattarella si è brevemente intrattenuto con i sindaci. per poi raggiungere il Benedetto XIII per l’inaugurazione dell’anno accademico.

Di fronte alla platea dell’auditorium, il Presidente della Repubblica  è tornato a ribadire  ancora una volta :“ La vicinanza dello stato a questo territorio è forte e rimarrà forte “

La sua ultima inaugurazione il rettore Corradini l’ha voluta dedicare alle studentese e agli studenti che quella notte del 26 0ttobre non hanno voluto lasciare la città ma si sono trasferiti nei centri di accoglienza per assistere le persone che in pochi istanti hanno perso tutto.” Io sono certo che hanno imparato tanto da questo insegnamento e la vita li ringrazierà. Sono certo che sarà un’esperienza che i ragazzi si giocheranno nel loro curriculum di vita, oltre che professionale”.   Aver tenuto insieme la comunità studentesca, aver dato l’esempio di forza, anche spalando la neve di questi ultimi giorni, ci dà entusisamo ed è segno di passione e di un coraggio che fa molto ben sperare" 

Un’inaugurazione significativa, con la quale Unicam ha voluto dimostrare cosa l’ateneo intenda per “il futuro non crolla”

   “E’ un messaggio di tenace e ostinata speranza quello che vogliamo che parta da noi oggi - ha detto il rettore- Solo continuando ad alimentare il fuoco della curiosità e la sete di sapere dei nostri giovani, lavorando con loro e mostrando come le difficoltà affrontate con fatica, coraggio e determinazione si trasformino in opportunità, scoperta, ricerca ed innovazine, potremmo contribuire ad un solido percorso di sviluppo per l’intero sistema Paese.

“Di fatto- ha aggiuntoCorradini- gli edifici della conoscenza sono resistenti a tutte le intemperie, pertanto formazione ricerca e innovazione, come vicinanza dello Stato e delle istituzioni, possono contribuire allo sviluppo e alla crescita  di questa terra, dell’Italia e della comunità internazionale”.

 

Soddisfazione è stata espressa dal rettore per le immatricolazioni che, in un anno difficilissimo  risultano raddoppiate rispetto al 2016.

 “Felice di aver ricevuto gli stimoli del mondo dell’università e della ricerca- ha aggiunto- stimoli che poi si traducono in opportunità lavorative attraverso le imprese del territorio nazionale e internazionale perché nel nostro Paese d’Europa il lavoro è principalmente generato dai sistemi produttivi e dale imprese. Abbiamo voluto ripercorrere l’importanza di formazione, ricerca e innovazione, l’importanza di trasferire sulla società civile e territoriale quello che noi insegniamo e naturalmente il cuore è rappresentato dalle nostre studentesse e dai nostri studenti, ai quali stiamo dedicando tutta la nostra vita, ma i risultati di quello che siamo riusciti a fare sono per tutti, non solo per l’università di Camerino. E’ questa la grande volontà del nostro ateneo e spero che si continui così in maniera importante. Grandi progetti da fare insieme e che abbiano lungimiranza. Pensiamoli insieme, mettiamo quel poco che abbiamo a disposizione perché tutti mettendo si riesce a creare qualcosa di importante per il bene dellle nostre società e delle comunità. La vicinanza dello Stato e delle istituzioni c’è come abbiamo sentito dalle parole del Presidente e del Ministro dell’Istruzione e allora, io non ho più paura di nulla, come non debbono averne l’università e il territorio.

     “ L’università di Camerino è da prendere ad esempio da tutte le università d’Italia perché da una realtà molto dura ha dato il segnale positivo della capacità di riprendersi, fondandosi sui valori di una comunità”- ha sottolineato nel suo intervento il Prof Stefano Paleari- “Credo che questa situazione anche se in forme differenti la vivano anche altri territori, perché è l’Europa che ha bisogno di una riscossa e di una svolta che parta proprio dalla consapevolezza che nella realtà,  è terminata un’epoca e bisogna ricostruire. Fondamentale su tutti è l’elemento dell’opportunità; due persone che hanno differenti opportunità non sono libere allo stesso modo- ha continuato Paleari- e quindi ai giovani dobbiamo dare delle opportunità che possono anche non tramutarsi subito in elementi quantitativi, ma sono in grado di aprire una via. Un’opportunità è una via aperta. Oggi i giovani trovano troppe vie chiuse proprio per la nostra negligenza”

A conclusione del suo intervento l’accademico, ha voluto dedicare il senso di questa sfida al vignettista Charles Schulz da poco scomparso citando una sua frase:  “ Una montagna di ricordi, non eguaglierà mai una piccola speranza”.

  “ Schultz- ha spiegato- è una persona che mi ha colpito molto. E’ nato in una famiglia umile e poi ha trasportato nei personaggi la sua vita. Un uomo che è morto sentendosi americano ma che aveva una madre norvegese e un padre tedesco. Chissà, cosa avrebbe detto Trump cinquant’anni fa”.

  Gratitudine a tutti i sindaci presenti  è stata espressa dal presidente nazionale di confindustria Vincenzo Boccia : “ Possiamo considerarli  trincea e cerniera del nostro Paese". Aggiungendo che " l'Italia è un paese che ha grandi potenzialità. Persone e qualità della formazione debbono essere al centro delle imprese competitive.

    “ Da questa inaugurazione- ha aggiunto- possiamo cogliere un messaggio  rivolto al Paese: l' Università di Camerino è un simbolo, bisogna tornare a quello spirito di comunità e reagire, mettere la ragione al servizio della passione.".
    "La crescita - ha proseguito  - è la precondizione per combattere le diseguaglianze; oggi la lezione di vita che emerge da qui è molto più ampia. Il ceto responsabile di un paese, deve essere coerente ed esemplare. Esprimo la profonda gratitudine a tutti voi a nome di tutta l'industria italiana e dei cittadini di questo Paese ".

   Parole rassicuranti anche dal Ministro Fedeli “ L’impegno del Ministero che rappresento, è   di esserci costantemente tutti i giorni a sostenere le necessità perché rilancio e   ricostruzione avvengano effettivamente e siano sostenuti. Per me è stato importante essere qui per testimoniare sia con la presenza, ma, nei giorni primi e in quelli successivi, anche con un’azione concreta per sostenere la città di Camerino e questa università. La politica – ha detto il Ministro-  deve sostenere questa capacità di reazione, di guardare al futuro ed è per questo che dobbiamo sostenere da tutti i punti di vista il rilancio di quetsa straordinaria università e la sua eccellenza ,e, le risorse ci devono essere “

   “ Bellissimo il messaggio di speranza che è risuonato da tutti gli interventi – ha commentato l’onorevole PD Irene Manzi- .C’è tanto lavoro da fare e ne siamo tutti consapevoli ma le parole del Presidente Mattarella riferite alla presenza del lavoro comune delle istituzioni, delle competenze scientifiche e dello Stato per ricostruire la nostra priovincia, ci danno forza. C’è tanto lavoro da fare e lo vogliamo fare” 

    Al termine della cerimonia, il presidente di Confindustria ha sottoscritto una convenzione    con l’Università di Camerino.per lo stimolo all’auto-imprenditorialità giovanile e cultura di impresa. Temi che coinvolgono l’università di Camerino ormai da diversi anni. In tal modo non sarà affievolito tutto il lavoro di incentivazione dei laureandi e laureati Unicam verso la costituzione di impresa. “Confindustria è con noi- ha detto Corradini-  mettendo a disposizione dai piccoli ai grandi imprenditori per stimolare. Faremo seminari insieme, stage in altre imprese, costituzione d’impresa insieme, trasferimento tecnologico. E le parole che ha speso il Presidente Boccia su questo, sono inequivocabili: c’è grande voglia di lavorare con noi e noi sapremo cogliere questa occasione”.

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