La città di Camerino entra nel vivo della vigilia di festa in onore del patrono San Venanzio martire. L’auspicio è di tornare al consueto modo sereno e gioioso di rievocare i fasti della Signoria, ma di positivo c’è che, proprio per la giornata che precede la ricorrenza della festività del 18 maggio, alcune delle piazze e delle vie percorribili del centro storico, torneranno ad essere punto di partenza del corteo delle arti e mestieri, e, a fare da scenario al gesto antico della pesatura dei ceri che questa sera ciascun terziere porterà in dono al Santo. Grande attesa dunque per l’emozionante notturna dell’offerta dei ceri nel cui profondo significato religioso viene ad essere sintetizzata la fede dei camerinesi e del territorio circostante nei confronti del protettore della città. Un gesto di devozione che, come da tradizione consolidata, si concluderà sulla piazza antistante la basilica con l’accensione del “focaraccio” accompagnato dal suono del campanone.
Dunque, il sentimento nuovo dell’edizione numero 41 della Corsa alla spada è che si torna a vivere in presenza gran parte degli appuntamenti più attesi e sentiti dell’intera manifestazione, compreso il sontuoso corteggio storico con cornice di pubblico lungo le vie e la piazza di San Venanzio. Tutto avrà inizio da piazza Caio Mario dove è  fissato il ritrovo del corteo delle arti e mestieri, dopodiché,  sempre davanti al palazzo comunale, si procederà alla pesatura  dei ceri. Passo dopo passo, i rappresentanti  delle arti maggiori e minori e dei mestieri della città raggiungeranno piazza dei Costanti, dove convergeranno i tre i cortei dei terzieri di Sossanta, Mezzo e Muralto, rispettivamente partiti da Santa Chiara, piazza Garibaldi  e Porta Caterina Cybo . Al suono impetuoso dei tamburi, l’incedere ritmato dei figuranti in costume si dirigerà quindi verso la basilica di San Venanzio, all’interno della quale, davanti all’arcivescovo Francesco Massara , si rinnoveranno  la preghiera al santo e l’offerta dei ceri.
Uno spettacolo che dunque potrà tornare ad essere goduto direttamente dal pubblico che potrà occupare le navate laterali della basilica, mentre al centro prenderanno posto i figuranti dei vari cortei (terzieri, comuni, arti e mestieri).
Tra i popolani, ad assistere in chiesa alla cerimonia in abiti medievali, sarà anche una rappresentanza di rifugiati ucraini. Come promessa di pace e concordia, tradizione vuole che accompagnato dai canti della corale, le dame dei terzieri si scambino un abbraccio. Abbraccio  che acquisterà quest’anno una maggiore intensità di significato, quale testimonianza di solidarietà e speranza nei confronti  di chi in questo momento vive le atrocità di una guerra.

Le dame dei terzieri raggiungono laltare per lofferta dei ceri
Offerta dei ceri 2021

«Racchiuso nel semplice gesto dell’abbraccio, - dichiara la presidente dell’associazione Corsa alla spada Stefania Scuri- un segno di pace che abbiamo voluto dedicare alle sofferenze della popolazione ucraina».
Domani 18 maggio, ricorre la giornata di festa dedicata a San Venanzio. Sarà l'arcivescovo monsignor Francesco Massara a presiedere la solenne celebrazione liturgica delle ore 11.30. Alle ore 21 e 15, a cura della Banda città di Camerino diretta dal maestro Vincenzo Correnti, si terrà in basilica l'omaggio al Santo Patrono.
Inoltre, da oggi a lunedì 23 maggio, avrà luogo la tradizionale pesca di beneficenza organizzata nel teatrino parrocchiale.
Giovedì 19 maggio, sulla piazza e lungo tuttto viale Giacomo Leopardi tornano le bancarelle della grande fiera e in serata, a partire dalle ore 22, l'area delle taverne del piazzale dell'ex City Park sarà teatro di animazione a cura dei "Giullari del diavolo".
Nel pomeriggio di sabato 21 maggio, alla Rocca dei Borgia sarà la volta della manifestazione "Da Camerino a Incudine: viaggio fantastico nella Marca" che vedrà coinvolti gli sbandieratori di Fermo, in collaborazione con gli Arcieri De Varano, il Fiastra Fantasy e Unicam. La serata proseguirà con lo spettacolo della Scuola Primaria Salvo D'Acquisto "Le mie radici...le mie ali", in programma alle ore 19.00 all'auditorium Benedetto XIII. A conclusione della serata, sulla piazza di San Venanzio, a partire dalle ore 23.00, nuove emozioni verranno offerte dallo spettacolo "Fuoco" a cura della Compagnia dei Folli. 

C.C.


Si alza il sipario sulla 40à edizione della Corsa alla Spada e Palio, manifestazione simbolo di Camerino, che riprende il suo cammino, sia pure tra le difficoltà della pandemia, dopo la sospensione causa Covid dello scorso anno. L'evento è stato presentato dalla presidente dell'Associazione Stefania Scuri, alla presenza dei presidenti dei tre terzieri Paolo Paternesi (Sossanta), Paola Ticani (Muralto), Carlo Croia (Di Mezzo) e dell'assessore alla cultura del comune di Camerino Giovanna Sartori.

Grande novità di questa edizione la presentazione del cortometraggio "Un nuovo sole", realizzato da T-Rex Studio (studio cinematografico e televisivo), con gli attori Maria Carla Generali e Marco Leopardi ad interpretare rispettivamente il ruolo di Elisabetta Malatesta e Rodolfo Da Varano. Saranno proprio loro a vestire i panni dei signori Da Varano nell'edizione numero 40 della manifestazione.

duchessa

"Abbiamo cercato, utilizzando i mezzi a nostra disposizione, di celebrare questo importante compleanno della manifestazione nel miglior modo possibile - afferma la presidente dell'Associazione Corsa alla Spada e Palio Stefania Scuri - Così, dopo l'Offerta dei Ceri che ci vedrà presenti nella Basilica di San Venanzio lunedì 17 con l'accensione del falò in piazza.
Il 18 maggio, giorno della festa del santo patrono vogliamo omaggiare i fondatori della Corsa alla Spada attraverso la piattaforma streaming.. Coloro che hanno dato vita per la prima volta alla rievocazione firmandone l'atto costitutivo  ne ripercorreranno la nascita e  i vari passaggi che l’hanno resa possibile. Nel tempo, la manifestazione si è colorata e consolidata arricchendosi di nuovi aspetti e particolari, frutto di studi storici che hanno trovato fonte in una secolare documentazione. Alcune dei soci fondatori oggi non ci sono più e l’incontro in streaming omaggerà nel ricordo anche queste persone che alla città hanno consegnato una memoria importante.
Un nuovo incontro webinar, sempre in modalità streaming, prenderà vita il 20 maggio alle ore 18.30 e consentirà di introdurre ad una delle produzioni più diffuse nel tardo ‘400 nel territorio camerte: lo zafferano. Un piccolo viaggio che guiderà alla scoperta dell’Oro della Marca medievale e del ruolo di Camerino. “Il webinar nasce da uno spunto della prof di Emanuela Di Stefano che sarà presente con i docenti Unicam Gianni Sagratini e Andrea Catorci i quali, dalla loro esperienza, descriveranno le proprietà di questa pregiatissima spezia. Gli usi gastronomici dello zafferano saranno illustrati da Caterina Faustini Molinaro, mentre i tre terzieri verranno convolti nella preparazione di gustose ricette medievali”. Un modo per ritrovare l’atmosfera delle taverne che anche quest’anno non potranno essere aperte.  

Ma “I mille volti della storia di Camerino” verranno disvelati anche sabato 22 maggio alle ore 18,00, grazie ad una pergamena che racchiude l’atto di reciproca cittadinanza fra Ancona Ascoli e Camerino. È questo un aspetto della storia legato al ruolo primario che Camerino ha rivestito nelle vie commerciali delle Marche e che verrà illustrato e approfondito attraverso il contributo degli studi portati avanti dalla storica Emanuela Di Stefano. L’episodio della pergamena che è custodita nell’Archivio di Stato, farà da sfondo alla conoscenza di questo interessante aspetto.

A seguire, sempre sabato 22 maggio, avrà luogo l’attesa presentazione del cortometraggio “Un nuovo sole” le cui riprese sono state realizzate nei luoghi più evocativi della città e del territorio legati alla manifestazione storica, quali la Basilica di San Venanzio e le splendide sale medievali di Rocca d’Aiello.
Il cortometraggio, prodotto dallo studio cinematografico/televisivo T-Rex Studio,narra della storia di Elisabetta Malatesta e del suo significativo apporto nel far tornare in città la signoria dei Da Varano.
“Non si era mai raccontato finora del ruolo delle donne. Lo facciamo con questo progetto ambizioso che l’associazione ha fortemente voluto insieme all’assessorato alla cultura – ha sottolineato Scuri-. Riteniamo infatti che in un periodo difficile, realizzare in maniera digitale questo racconto avrebbe consentito di farlo restare a patrimonio della manifestazione. Speriamo che questo primo progetto possa piacere e possa essere efficace la modalità per consentirne una divulgazione presso le nuove generazioni con l’obiettivo di far crescere la nostra rievocazione”.

Piatto forte, ovviamente, la possibilità di vedere di nuovo i 30 atleti, 10 per terziere, correre per contendersi, domenica 23, l'ambita Spada che quest'anno, proprio a causa delle difficoltà attraversate durante la pandemia dai nostro artigiani, sarà offerta dall'Associazione..
"Ecco la motivazione di “Un nuovo sole”- ha concluso la presidente Scuri-: il messaggio di speranza che viene lanciato dall’edizione numero 40 è l’augurio che si possa  ritornare alla modalità della festa a noi cara e che la vita di tutti possa tornare alla serenità”.
Piena condivisione, nelle parole dell’assessore alla cultura Giovanna Sartori: “La Corsa alla Spada è  manifestazione che è nel cuore di tutti, unisce nella storia e nel tempo, chiunque ne sia venuto a contatto. Il 40° ce lo immaginavamo molto diverso ma la prima rievocazione storica che riparte è un gran segnale. Con tutta la giunta e l’amministrazione comunale non potevamo che sostenere con forza il messaggio di “un nuovo sole” che, oggi più che mai, si deve caricare di unità”. 
Concordi i presidenti dei Terzieri nel ritenere importante la ripartenza della manifestazione, dopo la sospensione dello scorso anno, con l'auspicio che dal prossimo anno quello che rappresenta l'evento simbolo della storia della città ducale, possa ritrovare la sua normalità.
A concludere la conferenza stampa la proiezione di un breve teaser del cortometraggio, girato da Simona Pagano e Giuseppe Di Paola di T-Rex Studio, su testi di Michele Giri.

Tutti gli eventi saranno visibili sulla pagina Facebook della Corsa alla Spada e Palio.






c.c. - f.u.
Un maggio insolito per Camerino, mese che da quasi 40 anni anni si traduce con San Venanzio e Corsa alla Spada e Palio.
A causa dell’emergenza Covid19 infatti la rievocazione storica quest’anno non potrà svolgersi secondo le consolidate consuetudini.  Le misure di contenimento infatti hanno costretto  a rimandare gli eventi in programma, tra cui il corteo storico del 17 sera, nonché quello della domenica conclusiva che sarebbe stata segnata dall'avvincente gara. Tuttavia, domenica 17 maggio a partire dalle ore 21.30 sarà possibile assistere da casa alla preghiera di affidamento al Santo Patrono Venanzio, tramite diretta tv 
Durante la preghiera, presieduta dall’arcivescovo Francesco Massara, come ogni anno verranno offerti i ceri, quale prezioso offerta dell’intera comunità al Santo.

“Non vedevamo l’ora di tornare nella Basilica di San Venanzio, riaperta dopo il sisma, lo scorso dicembre e vedere arrivare i figuranti dei terzieri, sentire il rimbombo dei tamburi e il suono delle chiarine – afferma il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia – Dovremo aspettare ancora, ma sarà l’occasione per ritrovarci, celebrando il rito di della preghiera di affidamento al nostro Patrono in tv. Un momento importante per tutti noi, e ci consentirà di essere idealmente uniti in questo periodo di distanziamento forzato. Vorrei ringraziare l’arcivescovo Francesco Massara, don Marco Gentilucci e Stefania Scuri, presidente della Corsa alla Spada e Palio, insieme a tutta l’associazione per l’impegno e il lavoro difficile e complesso che hanno svolto in queste settimane, per far sì che la parte sacra della nostra tradizione non fosse sospesa. All’associazione va anche il ringraziamento per l’iniziativa “Adotta una pigotta”, il cui ricavato sarà devoluto all’ospedale di Camerino che è stato convertito a Covid hospital dall’8 marzo ed è tutt’ora in prima linea per salvare vite umane”.

A partire dal 19 maggio sarà, inoltre, possibile lasciare la propria lanterna nella Cripta della Basilica di San Venanzio (ci sarà un’apposita indicazione) così da poter far visita al Santo e riprenderla dopo la reposizione della statua.
“Mi unisco – conclude Sborgia – all’invito di accendere le nostre lanterne o candele esponendole all’esterno o sul davanzale della finestra delle nostre abitazioni, come gesto di unione e di condivisione per superare questo momento di difficoltà in cui c’è bisogno dell’impegno di tutti”.
C.C.

 

"Si dia inizio ai festeggiamenti del santo patrono Venanzio". E' la fatidica frase, con la quale per il trentottesimo anno, il banditore ha autorizzato l'accensione del grande falò in piazza San Venanzio.

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Preceduta dalla pesatura dei ceri, la manifestazione in notturna della rievocazione storica di Camerino, dalle rispettive postazioni fino alla piazza antistante la basilica, ha visto sfilare i cortei dei terzieri di Muralto, Mezzo e Sossanta.

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Accompagnato dal rullo dei tamburi, dai piccoli musici camerti e dal suono delle chiarine, il lungo corteo composto dai rappresentanti delle Arti Maggiori e Minori e dei Comuni del circondario, si è presentato in tutta la sua incantevole magia al numeroso pubblico intervenuto.

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Aiutati da una così ricca cornice di suggestione, alla sua prima vigilia di festa, l'arcivescovo Francesco Massara ha invitato a vivere l'intensità del momento come segno di speranza e rinascita :"Attorno a questo santo che ci protegge, si è rinnovato il rito dell'offerta dei ceri che tra poco, si accenderanno tra le fiamme del falò. Dobbiamo vivere questo momento, ognuno di noi portando il cero del proprio cuore e della propria anima, da accendere di fronte al patrono, affinchè possa dare luce, speranza e fortezza a questa città. L'augurio è che il fuoco che accenderemo sia un segno di rinascita per la città, per il suo splendore, per la sua bellezza e che San Venanzio, possa guidare e proteggere l'intera comunità.

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 L'offerta dei ceri - ha detto Mons. Massara- è l'offerta della nostra vita, è l'offerta di questa città nelle  mani di San Venanzio. Con il suo aiuto, la città di Camerino, rinascerà a vita nuova".  Ai malati e alle persone che vivono una situazione di sofferenza, è stata indirizzata la preghiera recitata da tutti i presenti. Nelle sue parole, l'arcivescovo Francesco è tornato a richiamare ai valori della condivisione, chiedendo la pace per la città, per le famiglie e, per ognuno dei suoi abitanti: "E' una corsa alla spada, ma è soprattutto una corsa alla carità, al bene e alla solidarietà". Infine, preceduti dalle fiaccole dei tedofori, gli atleti dei terzieri hanno acceso il "focaraccio". Dopo un avvio stentato, le fiamme sono divampate alte e decise.  

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Il piazzale antistante la basilica di San Venanzio  a Camerino, si prepara ad accogliere la suggestione dell'Offerta dei Ceri, da sempre, uno dei momenti più solenni della rievocazione storica. Tutta la macchina organizzativa è impegnata da giorni nell'allestimento dello scenario che condurrà nell' emozionante atmosfera, che fa da cornice ai sentimenti di  devozione al santo patrono della città. Si ripeterà stasera l'antico cerimoniale che prevede la pesatura dei ceri, l'arrivo da punti diversi dei cortei in piazza,l'abbraccio della concordia tra le dame dei tre terzieri, l'offerta dei ceri al clero , la solenne benedizione dell'arcivescovo Francesco Massara che, per la prima volta dal suo ingresso in diocesi, condividerà questo momento di forte partecipazione collettiva davanti alle reliquie del Santo. Ritmo dei tamburi e squilli di chiarine segneranno la lettura del proclama delle feste. Affidata infine alle fiaccole degli atleti che domenica 2 giugno si sfideranno per la Spada e il Palio, la prima scintilla che alimenterà il suggestivo "focaraccio", simbolo della veglia in attesa della Festa di San Venanzio e richiamo propiziatorio per i raccolti nei campi. 

C.C.

Camerino. 17 maggio: " Offerta dei Ceri" e presentazione atleti e spada della XXXVI edizione

Si avvicina uno dei momenti più suggestivi della rievocazione storica Corsa alla Spada di Camerino. Il 17 maggio, giorno della vigilia della festa del patrono San Venanzio, si svolge in notturna il cerimoniale dell’Offerta dei Ceri con la rievocazione di situazioni tipiche del periodo in cui Camerino era dominata dalla signoria dei Varano; una cerimonia che racchiude un profondo significato religioso e che ben sintetizza la fede dei camerinesi e del territorio circostante nei confronti di San Venanzio, protettore della città. E’ un’edizione diversa da tutte le altre quella del 2017, con una comunità ferita nel cuore ma sempre più determinata a reagire. 

“ Il coraggio di proseguire nonostante tutto non ci manca-  afferma il presidente dell’associazione Corsa alla Spada Giuseppe Corridoni- e ne abbiamo già dato prova con le prime apprezzate iniziative della nostra rievocazione. L’appuntamento è per questo mercoledì 17 maggio con inizio alle ore 21.00

Quest’anno- continua Corridoni-  per forza di cose abbiamo dovuto trovare una diversa location. L’arcivescovo Brugnaro, il parroco Mons.Gregori  e don Marco Gentilucci, hanno gentilmente concesso all’organizzazione, disponibilità per l’utilizzo del porticato della chiesa di Madonna delle Carceri, dove siamo certi di poter ricreare un minimo di scenografia. Rispetto al passato, resta invariata la composizione dei quattro cortei, ai quali si aggiunge quest’anno anche la novità del corteo che porterà le reliquie di San Venanzio Martire, che saranno prelevate dalla cripta della basilica anche in vista del solenne pontificale. L’inizio di tutti cortei sarà segnato dalla cerimonia della pesatura dei ceri che avrà luogo nel parcheggio della Scuola di Informatica di Unicam. A seguire partiranno i cortei delle Arti e mestieri e dei tre terzieri che si congiungeranno con quello dei membri della confraternita e con i popolani che scenderanno da Porta Malatesta.

Una volta raggiunto il piazzale antistante la chiesa, le reliquie del patrono verranno depositate all’interno del porticato, da dove avrà inizio il cerimoniale dell’offerta dei ceri, seguito dai canti della corale e dall’abbraccio delle dame. Altra novità è rappresentata dall’innesco del focaraccio che, per tradizione, è l’atto conclusivo della manifestazione; abbiamo voluto che la fiaccola partisse proprio dalla basilica di san Venanzio e, ad accenderla dal braciere sistemato nella piazza, saranno i tre atleti veterani per eccellenza della Corsa, Roberto Scalla, Gianluca Broglia e Alberto Pennesi. In rappresentanza dei terzieri i tre raggiungeranno a piedi Porta Malatesta per poi scendere fino a Madonna delle Carceri. Qui accenderanno le fiaccole dei trenta atleti che a loro volta daranno inizio al focaraccio al suono del campanone. Ci sarà anche quello- assicura Corridoni- Con un pizzico di fortuna siamo riusciti a trovare il suono registrato che verrà irradiato ad alta diffusione per non perdere e far ripartire  anche questa forte emozione che sempre ha accompagnato il falò” 

A precedere la suggestiva cerimonia dell'Offerta dei ceri sarà alle ore 17.00, presso la Geo Tenda del City Park , la presentazione ufficiale degli atleti che saranno i protagonisti della Corsa alla Spada di domenica 21 maggio. Nell'occasione sarà presentata anche la Spada, offerta quest'anno da Pasta di Camerino.    

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