«A pochi giorni da un nuovo anniversario del sisma il lavoro di Anci Marche a fianco dei comuni e dei sindaci del cratere continua perché c’è ancora tanto da fare».

A dirlo è Paolo Calcinaro, presidente di Anci Marche che rimarca la centralità dei sindaci nel percorso di ricostruzione in corso e il ruolo dell’associazione dei Comuni di coordinamento rispetto alle molte questioni che afferiscono ai più alti livelli istituzionali, dal Governo al Parlamento alla struttura Commissariale.

“Il percorso della ricostruzione è avviato e potrà accelerare anche grazie all’impegno del cmmissario Castelli che si è adoperato per concretizzare alcuni primi passaggi di sburocratizzazione e che, da ex sindaco, conosce bene le problematiche dei colleghi – insiste Calcinaro. “Il lavoro è quotidiano – insiste - e i sindaci hanno non solo la responsabilità istituzionale che deriva dall’incarico ricevuto ma sentono fortissima quella morale di dover dare risposte alle istanze dei propri cittadini”.

Secondo il Presidente di Anci Marche va posta la massima attenzione anche alla ricostruzione pubblica, non solo quella privata, per creare le condizioni per non perdere il senso di comunità che caratterizza storicamente i borghi lesionati.

“Dalle vie di accesso alle scuole e conseguentemente al mantenimento e all’implementazione dei servizi – ricorda – c’è la massima attenzione sia di Anci Marche che del coordinamento interregionale di cui siamo parte, che riguarda il nuovo Codice degli appalti la cui semplificazione consentirà di attuare più celermente i molti progetti ancora sulla carta”.
L'emergenza e l'esigenza di contenere le occasioni di diffusione di contagio del coronavirus, hanno consigliato  di rinviare a data da destinarsi l' incontro  con il nuovo Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, inizialmente previsto per il pomeriggio di oggi a Camerino.
Nominato lo scorso 14 febbraio quale successore del geologo Farabollini, l'ex vice presidente del Csm ed ex consigliere regionale, in tarda mattinata ha incontrato a Macerata il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli e i sindaci del cratere. Nella sede della Prefettura è tuttora in corso il successivo incontro al quale prendono parte una delegazione della Conferenza episcopale marchigiana e i Rettori delle Università di Macerata, Camerino e Ancona. 
Salta invece il summit pomeridiano programmato per le 16.30 di oggi all'auditorium Benedetto XIII di Camerino e al quale avrebbero dovuto prendere parte  il presidente del Consiglio regionale Mastrovincenzo e i Capigruppo consiliari. Legnini avrebbe poi incontrato i sindaci del cratere,  il presidente della Provincia Antonio Pettinari e il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi. 
C.C.
Sono 40 gli accessi nei cantieri dell’area del cratere svolti dal gruppo interforze, dal giorno della sua costituzione ad oggi.
A renderlo noto è la Prefettura di Macerata dopo una riunione allargata, su impulso del Direttore della Struttura di Missione Antimafia Sisma, alla quale hanno partecipato il Prefetto Carmine Valente, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, i dirigenti della Struttura di Missione, i vertici delle locali Forze di Polizia e i componenti del gruppo interforze.

Sono state analizzate situazioni di comune interesse riferite a società operanti sul territorio della provincia di Macerata nella continua ricerca del controllo delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016.

Sono stati verificati, inoltre, gli esiti degli ultimi accessi effettuati dal gruppo interforze e sono state programmate ulteriori visite ai cantieri della ricostruzione.

GS

Riunione a Rieti nella sede dell’ufficio del Commissario Straordinario Piero Farabollini per i sindaci dei comuni marchigiani del cratere situati sulla faglia sismica, Castelsantangelo sul Nera, Arquata del Tronto, Montegallo e Muccia. Dalla riunione, convocata dal Commissario per fornire dei chiarimenti, sono emerse delle novità riferite agli incarichi per i piani attuativi e lo sblocco di alcune problematiche burocratiche, riguardanti  gli stessi comuni convocati, le cui amministrazioni avendo già approvato le perimetrazioni, erano pronte ad affidare gli incarichi ai professionisti. L’articolo di una vecchia ordinanza commissariale impediva infatti la copertura totale della retribuzione per le perizie. Prevista per questo giovedì una Cabina di Regia con i presidenti delle 4 regioni colpite dal sisma, per la modifica dell’articolo, il che permetterà a breve l’erogazione dei fondi e lo sblocco della situazione. Una buona notizia per il primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci che temeva di dover ricominciare tutto da capo dopo che due settimane fa, insieme ad altri quattro sindaci, era stato convocato dalla struttura commissariale per rivedere le perimetrazioni. Nel dicembre 2017, Castelsantangelo era stato il primo comune del cratere ad avere avute approvate le perimetrazioni, attendendo quasi un anno le risorse finanziarie relative ai piani attuativi che avrebbero potuto già partire e, anticipando il 50 per cento ai tecnici.

C.C.

Per completare in tempi rapidi una ricostruzione post sisma adeguata, è fondamentale la qualità e la collaborazione dei professionisti e dell'attività tecnica e amministrativa.

Partendo da questo assunto il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha chiamato questa mattina a raccolta a Palazzo Raffaello tutti gli Ordini e i Collegi professionali delle Marche per illustrare nei dettaglio il decreto legge 205 dell'11 novembre e per coordinare le azioni tra Protezione civile, amministrazioni e professionisti.  A tal proposito sarà costituito un tavolo con un rappresentante per ogni Ordine professionale, da convocare a scadenze programmate perconfrontarsi e condividere problemi, progetti e strategie. L’idea è stata accolta con favore dai professionisti, che hanno espresso apprezzamento per il coinvolgimento e il riconoscimento del loro ruolo.

“La ricostruzione, l’emergenza, la gestione del sisma hanno fortemente bisogno di professionalità – ha sottolineato Ceriscioli -. Gli Ordini racchiudono quel mondo di competenze che all’interno della nostra regione possono dare un grandissimo contributo in tutto il percorso. Laddove lo Stato ha già riservato, con propri atti, le risorse e le regole, sarà poi il lavoro fatto in termini di progetti e di attività da parte dei professionisti a fornire le gambe per proseguire nel percorso. Lo faremo tutti insieme: costituiremo un tavolo istituzionale con la presenza di tutti gli Ordini che hanno espresso grande entusiasmo in termini di collaborazione. Insieme potremo  sciogliere i nodi, affrontare i problemi e dare risposte ai cittadini lavorando al meglio per la ricostruzione nel rispetto del rigore nell’utilizzo delle risorse e della trasparenza. Dobbiamo infatti sempre ricordare che l’intervento privato fatto con i soldi pubblici è pubblico: va dunque ricercato l’equilibrio tra uso rigoroso del denaro pubblico ed esigenza di ricostruire con tempi celeri, a servizio dei cittadini”.

Tra gli altri argomenti significativi all'ordine del giorno, la necessità condivisa di strutturare un percorso di qualità, a partire dalla primissime fasi post emergenza, fino alla ricostruzione, in cui il ruolo e le competenze dei professionisti saranno determinanti, soprattutto nella gestione delle situazioni più complesse in cui andranno effettuate scelte strutturali, estetiche, di materiali, di rapporto con il patrimonio storico regionale. Sarà fondamentale, in primo luogo, allargare la base dei certificatori Aedes, poiché questa situazione, eccezionale e senza precedenti, richiede, concretamente, di aumentare le squadre. “In questa prima fase – ha infatti affermato il presidente – la missione comune è il percorso di certificazione dei danni”. L’intero percorso – ha aggiunto Ceriscioli – “passa per la qualità delle procedure di avvio”, che saranno determinanti anche rispetto al meccanismo di pagamento previsto dal decreto, basato sugli stati di avanzamento e non sull’erogazione dei contributi. 

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