Far conoscere uno dei siti archeologici più rilevanti delle Marche, rinvenuto nel corso degli scavi per la costruzione del nuovo Istituto Tecnico di San Severino. È così che una piccola ma doverosa pausa ha interessato i lavori dell’ITTS “Eustachio Divini”. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ha infatti “imposto” uno stop agli scavi per poter osservare da vicino stratigrafia e reperti – composti da molte selci, lance e frammenti ceramici – risalenti a un abitato di età neo-eneolitica tra i più importanti della Regione Marche.

“Prima della chiusura delle indagini archeologiche, prevista per fine mese – ha spiegato il funzionario della Soprintendenza Tommaso Casci Ceccacci – , abbiamo pensato di aprire il cantiere a una visita pubblica per far capire e far vedere quello che, fino ad oggi, è stato fatto nell’area che ospiterà il nuovo edificio dell’Istituto”. Un open-day, organizzato proprio dalla Sorpintendenza, che ha permesso di osservare da vicino i reperti.

“Siti di questo genere in ambito marchigiano – ha proseguito Casci Ceccacci – sono noti ma non sono mai stati indagati in maniera così approfondita. La Soprintendenza si è resa conto dell’importanza di ciò che rimaneva ed ha per questo deciso di fermare i lavori dichiarando che la scuola si sarebbe fatta ma una volta completate le indagini archeologiche”.

È intervenuto anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei: “Era importante questa giornata per far capire perché si è impiegato così tanto tempo ma anche per far vedere le prime fondamenta del nuovo istituto che, adesso, dovrà essere portato a termine velocemente”.

Parole confermate anche dall’ufficio del Commissario alla ricostruzione Legnini, rappresentato dalla responsabile per la costruzione della nuova scuola Jole Felicetti: “Abbiamo tanta fretta di completare la scuola, è questa la volontà del commissario Legnini”.

l.c.
“Non è una mia preoccupazione, ognuno sarà libero di procedere come meglio crede”. Così Rosa Piermattei, sindaco di San Severino, sulle manovre pre-elettorali che, settimana dopo settimana, animano la città in vista delle urne. Un sostanziale “no comment” sulle intenzioni di Antognozzi, già componente della sua giunta fino a gennaio, ma anche su quelle degli altri avversari.

Avversari potenziali, però. Perché l’attuale sindaco in carica non ha intenzione di sciogliere le eventuali riserve su una sua eventuale nuova candidatura. In molti vedono la Piermattei come favorita, ma il condizionale resta ancora obbligatorio. “Le elezioni saranno a ottobre, se non sbaglio – ha scherzato il sindaco – . Mi sembra prematuro parlarne, visto che abbiamo ancora tantissima carne al fuoco. Come dissi già a inizio giugno, devo continuare a concentrarmi sul lavoro per San Severino. La mia unica preoccupazione è che la città sia in buone mani, amministrata con la competenza e la lungimiranza che merita. Ricandidarmi o meno? Scioglierò i dubbi più avanti. In giunta se ne è parlato – conclude Rosa Piermattei – , ma io non mi sono espressa, nemmeno tra i nostri banchi”.

Il tema sarà approfondito nel prossimo numero di Appennino Camerte

l.c.
“Summer Time”: questo il nome che il Comune di San Severino ha scelto per la rassegna di eventi dedicata alla sua estate. Un calendario ricco, quasi a voler recuperare il tempo perduto durante i mesi invernali, contraddistinti dalle dure restrizioni dovute al Coronavirus. Mostre, mercatini, concerti, passeggiate ed escursioni. Ma anche spettacoli teatrali, sfilate, raduni di auto e cinema all’aperto. Pronto a partire, dunque, il programma di eventi e spettacoli che caratterizzeranno l’estate settempedana.

“Sarà un calendario aperto in cui ci divertiremo ad aggiungere altre sorprese – ha spiegato Rosa Piermattei, la sindaca - . Usciamo da un periodo lungo e difficile, avvertiamo l’esigenza di tornare a vivere la comunità ma lo faremo con grande attenzione alla sicurezza e nel rispetto della normativa che la pandemia ancora impone. Insieme al Comune sono tante le associazioni che si stanno dando da fare per la nostra amata Città, una delle più belle d’Italia”.

A fare eco alla prima cittadina, l’assessore al turismo, Jacopo Orlandani: “E’ un’estate per tutti quella che saluteremo in questo 2021. Dal San Severino Marche Blues Festival che quest’anno spegne 30 candeline, alle mostre, dal cinema sotto le stelle alla tappa di Risorgimarche e di altre rassegna di prestigioso, i mesi di luglio e agosto ci regaleranno davvero appuntamenti unici”.

Sabato 3 luglio “Borghi Jazz” fa tappa in piazza del Popolo con Zanchini Salis duo “Liberi”, sabato 10 doppio appuntamento con “Wagner Time”, tributo al grande compositore tedesco dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Marco Severini nella straordinaria cornice di piazzale Smeducci a Castello al Monte e poi, nel pomeriggio, passeggiata con guida “La via di Malamat” a cura del Circo El Grito. L’evento sarà riproposto a Castello al Monte anche domenica 11 luglio.

La stagione del Tau, il Teatro Antico Unito, lunedì 26 luglio presenta invece, nelle terme romane del Parco archeologico di Septempeda, le “Metamorfosi” tratte da Ovidio in una nuova produzione firmata dai Teatri di Sanseverino. Martedì 27 luglio, a Castello al Monte, arriva poi “RisorgiMarche” con lo spettacolo di Lucio Corsi “Cosa faremo da grandi”. Venerdì 30 e sabato 31 luglio, a palazzo Servanzi Confidati, giovani in concerto in due serate tra musica e tipicità.

Il mese di agosto si apre domenica 1 con una escursione a piedi a Buca d’Aria. In serata lo straordinario evento Giorgio Panariello Story in piazza del Popolo. Sabato 7 agosto l’associazione culturale per RiparTiAmo!Sibillini in Musica presenta, sempre in piazza del Popolo, “Insieme” opera sound. Il 21 agosto l’anello simbolo della Città di San Severino Marche ospiterà il tradizionale Gran Galà della Moda mentre il 27 agosto le auto storiche sfileranno per la manifestazione “Sibillini e dintorni”. Sabato 7 settembre “Borghi Aperti – Noi Marche” proporrà una visita guidata gratuita alla città.

Eventi, ma anche rassegne e mostre, a cominciare dalle tre esposizioni che San Severino Marche continuerà ad ospitare per tutta l’estate. A palazzo Servanzi Confidati doppio percorso con “Memorie di una Terra” e la riproposizione del Museo del Territorio e del Museo della Guerra. A palazzo della Ragione Sommaria e nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, in piazza del Popolo, si potrà fare visita alla doppia personale di Paolo Gobbi e Adriano Crocenzi “Comune funamboli sul filo sospesi” mentre nella pinacoteca civica prosegue la mostra “Remo Scuriatti fotografo e pittore”.

Saranno invece tre le date, tra luglio e agosto, per il San Severino Blues Marche Festival che quest’anno compie trent’anni. Sabato 24 luglio nel piazzale degli Smeducci a Castello al Monte “Miramar” con Frankie Chavez e Peixe, venerdì 6 agosto Laura Cox nel largo Servanzi Confidati e, stesso luogo, venerdì 13 agosto vedrà protagonista Nine Below Zero con “Superdownhome”.

In collaborazione con il cinema San Paolo in piazza del Popolo torna la rassegna di film sotto le stelle “Una Piazza da Cinema”. Queste le proiezioni attese: giovedì 1 luglio “Anmore e malavita”, giovedì 8 luglio “Kirikù e la strega Karabà”, giovedì 15 “I love radio radio rock”, giovedì 22 “Cadillac Recors” e, infine, giovedì 29 “Passione”.

Sempre in piazza Del Popolo anche la mostra mercato di antiquariato, hobbistica e artigianato “Una Piazza d’altri Tempi” domenica 29 agosto. Ma tutti i mercoledì di agosto è atteso il ritorno del Mercatino che animerà anche il loggiato.

Per tutti gli eventi sarà obbligatoria la prenotazione presso la Pro Loco al telefono 0733638414 oppure all’indirizzomail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

l.c.
La Città di San Severino Marche ha voluto salutare i successi di uno dei suoi tanti figli illustri, mister Fabrizio Castori, che di recente ha salutato il ritorno in serie A alla guida della Salernitana.

Settempedano d’origine, è nato l’11 luglio 1954, Castori ha iniziato a tirare i primi calcio a un pallone con i compagni dell’oratorio San Paolo. Poi l’esordio nella formazione locale della Settempeda e la scalata di tutti i campionati della Figc, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, dalla terza categoria fino alla massima serie.

“Mi manca solo una promozione in seconda categoria” ha detto il mister sul palco del Feronia che ha ospitato la cerimonia ufficiale di consegna di una targa con la quale il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e l’Amministrazione comunale, a nome dell’intera comunità locale, hanno voluto salutare in modo davvero speciale “i tanti traguardi raggiunti e quelli che verranno”.

castori piermattei



“Fisico da guerriero e cuore da leone” ha detto di lui il sindaco Rosa Piermattei, sottolineandone le caratteristiche umane, ancor prima che professionali, con quel suo “esserci sempre per il paese che gli ha dato i natali e dove è sempre tornato soprattutto quando la nostra comunità ha vissuto momenti di difficoltà, come in occasione del terremoto. Siamo orgogliosi di te come lo è orgogliosa la tua famiglia. Con tanta tenacia, tanta caparbietà, con tantissimi sacrifici, sei riuscito a raggiungere tanti traguardi cercando di non tralasciare nulla”.

Alla festa per mister Castori si sono uniti anche molti amici di sempre, tra cui l’industriale Lino Rossi di Sefro che ha raccontato uno dei tanti aneddoti sulla vita di Fabrizio: “Quando un presidente di una nota società mi chiese cosa ne pensassi di lui, ho subito risposto: “E’ un marchigiano, la genetica è apposto”, e poi l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, compagno di squadra e amico “di una persona che è un esempio perché sa dare un valore aggiunto in un mondo veramente difficile come quello del calcio anche a tantissimi giovani che dovrebbero continuare a prendere spunto da lui pure nella vita di tutti i giorni”.

A Castori è stata consegnata anche una seconda targa ricordo dalla Società Sportiva Settempeda e dalla Polisportiva Serralta rappresentate dal presidente Marco Crescenzi.

castori amici



“Mi emoziona ricevere tante attenzioni” – ha detto Castori che ha voluto ringraziare anche sua moglie Paola che, ha ricordato il mister, sposò l’idea di farmi lasciare il lavoro a Tolentino per andare ad allenare il Lanciano “avviandomi così a una carriera che mi ha dato molto”.

Tantissimi i ricordi condivisi dal palco del Feronia: “Ho seguito la mia passione e sono andato dietro le mie forti motivazioni. Ho studiato il calcio e continuo a studiarlo convinto che si possa sempre migliorare perché non ci si può mai sentire arrivati – ha ancora detto Castori, sottolineando – Sono spietato con me stesso, ho Arrigo Sacchi come modello e a sessant’anni mi sono fatto un regalo portando il Carpi in A. La nuova sfida? Bella tosta, con la Salernitana mi sono rimesso in gioco”.

La vittoria più grande, però, Fabrizio l’ha voluta dedicare a una squadra speciale, quella della comunità di San Patrignano cui ha dato vita assieme a Marcello Chianese. Usò il calcio come terapia di recupero, la stessa terapia che oggi usa per i suoi giovani: "Non non voglio insegnare nulla, ho detto no all’università che me lo ha chiesto. Io – dice l’uomo Fabrizio che tutti conoscono e amano – voglio solo continuare a raccontare me stesso”.

castori giovani

"Ancora troppo presto per dirlo". Lo ha detto la sindaca di San Severino, Rosa Piermattei, a proposito di una sua candidatura per le prossime elezioni amministrative.

La città settempedana andrà alle urne nel prossimo autunno ma, secondo la prima cittadina, la tornata elettorale è un evento ancora troppo distante per avere le idee chiare sul futuro. Cesare Martini, suo predecessore, e Pietro Cruciani, suo avversario cinque anni fa, la indicano come principale favorita nella corsa alla fascia tricolore, tuttavia la Piermattei non si sbilancia, e si dice ancora concentrata "sul suo lavoro di sindaco, e non sulle indiscrezioni della campagna elettorale. Vedremo - prosegue la sindaca - quali saranno gli sviluppi nei prossimi mesi. Le elezioni si terranno non prima della fine di settembre, quindi mi sembra prematuro parlare di questo. Preferisco - conclude - concentrarmi sui bisogni della città".

l.c.
“Un luogo di aggregazione e socialità, dove gli studenti potranno tornare ad avere momenti di confronto e di dialogo”. Questo quello che l’aula magna dell’ITTS “Divini” di San Severino, inaugurata stamattina, è chiamata a rappresentare. Un secondo taglio del nastro in pochi mesi, dopo quello per i laboratori a fine febbraio, nella città settempedana, che rappresenta il percorso di rinascita che la ricostruzione porta con sé.

Stavolta però, oltre alle autorità, c’erano anche gli studenti: è a loro che la scuola si rivolge e si dedica dopo un biennio difficile a causa del Covid. La nuova aula magna “arriva prima di alcune aule e della palestra – ha commentato il Dirigente provinciale per l’Ufficio Scolastico Regionale, Roberto Vespasiani – , perché racchiude in sé l’anima e il cuore di una scuola”. Gli ha fatto eco il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, che a sua volta ha usato la parola anima, quella della comunità settempedana: “Negli anni abbiamo visto una comunità forte, unita, capace di affrontare le avversità del sisma e della pandemia: questa è una grande opera perché alle spalle ha una grande anima”.

Benedizione

L’appello del Presidente Acquaroli che, come aveva promesso, ha presenziato alla cerimonia tagliando personalmente il nastro, è stato per gli studenti: “Nella vostra spensieratezza – ha detto – risiedono la responsabilità e le armi per proiettare nel futuro il nostro territorio”.

I giovani al centro della scena, dunque. Emozionata, la sindaca Rosa Piermattei ha chiesto loro di essere fieri del nuovo “Divini”: “La città tiene moltissimo alla sua scuola. È un simbolo di aggregazione, di rinascita, di futuro. Speriamo di poter attrarre tanti nuovi giovani e che questi siano fieri della loro scuola”.

Palco

La nuova aula magna ampia, luminosa, al secondo piano del nuovo edificio in Viale Mazzini, è stata poi visitata dalle autorità e dagli studenti. Quindi la benedizione del cardinale Edoardo Menichelli, che ha parlato di una riscoperta della sacralità “non nella preghiera, ma nella quotidianità. Quello che spendiamo e investiamo per la scuola è sacro, quello che facciamo per i nostri giovani è sacro. La scuola è il luogo dove l’intelligenza diventa sapienza. “Sappiate farvi sentire – il suo appello ai giovani – quando le cose non vanno: la scuola deve insegnare il dialogo tra persone diverse. La diversità è il metro di un futuro libero”.

l.c.
Visite ai musei e ai luoghi storici, ma anche la scoperta dei sapori e delle tradizioni artigiane locali e dei paesaggi, a piedi o in bici. Eccellenze storiche, culturali ed enogastronomiche. Questo è quanto offre il “San Severino Marche Experience”. Un percorso nel tempo, un tour, da vivere in gruppi o singolarmente, che porterà alla scoperta della città settempedana.

Un biglietto unico, prenotabile a partire da giugno, che renderà possibile visitare collezioni d’arte e luoghi storici di San Severino. Sempre su prenotazione, al costo di 20 euro a partecipante, sarà poi possibile avere una visita guidata organizzata con la partecipazione straordinaria del “vero” Severino da Sanseverino, un “Cicerone” che, in costume d’epoca, accompagnerà i visitatori lungo tutto il percorso. Chi lo vorrà potrà comunque vivere la stessa esperienza, al costo del normale biglietto di ingresso, utilizzando semplicemente il proprio smartphone per partecipare così ad una “caccia ai tesori del borgo”.

La “data zero” di questa esperienza è stata vissuta nei giorni scorsi da giornalisti e amministratori locali guidati dal sindaco, Rosa Piermattei, dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, e dalla presidente della Pro Loco, Paola Miliani.

“L’iniziativa “San Severino Marche Experience” - spiega Giacomo Andreani di Expirit - rappresenta la base per una valorizzazione strutturata e coordinata delle bellezze del Comune di San Severino Marche, nel segno del digitale e dell’esperienza, puntando sulla qualità, sull’identità del territorio e sul coinvolgimento diretto degli operatori locali e dei visitatori. San Severino Marche è pronta a diventare un vero e proprio museo diffuso, dove l’arte si coniuga con l’enogastronomia e con la qualità del paesaggio”.

“Questa esperienza – continua Elena Santilli, experience designer di Expirit e curatrice del percorso turistico – promuove il borgo attraverso la narrazione di una storia locale custodita presso gli archivi della Curia arcivescovile di San Severino Marche, quella del giovane Severino Bergamini cercatore di tesori, vittima di una condanna inquisitoriale. La narrazione della vicenda crea la cornice perfetta per far vivere un’esperienza unica ai visitatori, svelando da una nuova prospettiva i preziosi cimeli del borgo, che si caratterizza per il suo paesaggio culturale, naturale e per la comunità fortemente protagonista”.

l.c.
Da oggi torna operativo l’Hospice presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche. La struttura d’accoglienza e ricovero, che è parte integrante della rete di cure palliative dell’Asur, ha come principale obiettivo quello di offrire le migliori terapie ai pazienti oncologici, e non solo, quando questi non possono più essere seguiti dall’assistenza specialistica o dal programma di assistenza domiciliare integrata.

Nel giro di pochi giorni la funzionalità dell’Hospice, che può vantare una capienza massima di 12 posti letto, tornerà ai tempi pre-Covid. L’epidemia, infatti, ha fatto prima sospendere il prezioso servizio per far fronte alla cura degli anziani ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli”, risparmiati dal contagio nonostante un focolaio scoppiato ad inizio novembre 2020 all’interno dell’Asp, che hanno trovato ospitalità all’interno della struttura e poi ha visto impegnato tutto il suo personale nella gestione straordinaria di un’emergenza sanitaria senza precedenti.
Hospice

“Abbiamo pazientato e atteso un po’ - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – ma non appena l’emergenza Covid ce lo ha permesso abbiamo riaperto questa struttura che è fondamentale per la cura dei malati terminali e che ha un ruolo importantissimo per tutto il nostro territorio. Vorrei ringraziare fin da ora quanti hanno reso possibile tutto questo ma ancor prima il personale che tornerà ad impegnarsi, come ha sempre fatto anche in queste settimane con un’assistenza domiciliare che non è venuta mai meno, per alleviare le sofferenze dei pazienti ma anche quelle di tante famiglie visto il particolare ruolo svolto da chi presta assistenza ai malati nel percorso che purtroppo per molti è un percorso di fine vita. La Regione e l’Asur hanno ascoltato le nostre richieste e quelle del responsabile della struttura, il dottor Sergio Giorgetti, con il quale ci siamo confrontati continuamente anche in quest’ultimo periodo”.

“Ripartiremo gradualmente - spiega a proposito il dottor Giorgetti - consentendo ai pazienti, in molti casi giovani e alle prese per la prima volta con questo tipo di struttura, di vivere questo passaggio senza ulteriori traumi”.

La struttura, da sempre qualificata e apprezzata, sarà anche uno dei centri di riferimento nell’ambito di un nuovo progetto a valenza provinciale dedicato alle cure per il fine vita.

c.c.











Il Pomarancio è tornato a casa. Dopo 210 anni, il capolavoro del pittore Cristoforo Roncalli ,“La Beata Vergine Maria col Bambino e i Santi Rocco e Severino”, orna di nuovo, da oggi, la chiesa di San Rocco a San Severino, luogo che l’aveva ospitato fino al 1811.

Fu durante i lavori di ristrutturazione della chiesa, dopo il terremoto del 1997, che Giampiero Calcaterra, architetto di Tolentino, venne a conoscenza dell’opera. La cornice originale era ancora a San Severino, mentre la tela era finita a Osnago, nel milanese. In molti hanno lavorato a questo ritorno, che oggi è diventato realtà. Un percorso voluto dal Comune, insieme all’Arcidiocesi, alla Soprintendenza delle Marche e alla Pinacoteca di Brera che si chiude dopo quasi 25 anni.

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All’arrivo della tela, riconsegnata dalla Pinacoteca di Brera, moltissime autorità, tra cui anche l’Arcivescovo Francesco Massara e il Cardinale Edoardo Menichelli. Il sindaco della città di San Severino, Rosa Piermattei, ha commentato l’evento con grande soddisfazione, ringraziando tutte le parti che hanno contribuito al ritorno dell'opera: “Il Comune, insieme all’Arcidiocesi, alla Soprintendenza delle Marche e alla Pinacoteca di Brera, ha lavorato per anni permettendo così che si realizzasse il sogno di riavere la tela nel luogo che originariamente la ospitava: si riempie un vuoto che sentivamo dal lontano 1811, da quando le truppe napoleoniche privarono la nostra comunità di questo capolavoro di inestimabile valore. Una vera meraviglia dell’arte torna in città per arricchire il nostro patrimonio artistico e culturale. Vorrei ringraziare il dottor Giuseppe Moretti, l’architetto Giampiero Calcaterra e tutti coloro abbiano contribuito a far sì che la tela tornasse a casa”.

l.c.
Stamattina la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti ha consegnato al Sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei le chiavi della nuova autovettura che il Comune settempedano ha acquistato grazie al contributo della Fondazione Carima.

La breve cerimonia si è svolta nella suggestiva cornice dell’Abbadia di Fiastra, dove nel 2017 ha avuto luogo la prima donazione di mezzi di trasporto in favore dei Comuni del cratere sismico. L’assegnazione odierna rientra infatti nell’ambito di questa iniziativa, promossa dalla Fondazione Carima in seguito al terremoto che ha colpito la provincia di Macerata nel 2016.

Uno dei bisogni più urgenti che ci veniva rappresentato dai Sindaci a ridosso dei terribili eventi sismici – spiega la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – era la necessità di dotarsi di veicoli idonei a portare soccorso alla popolazione e a presidiare i propri territori, spesso vasti e impervi. La Fondazione Carima, quindi, facendo tesoro dell’esperienza acquisita in passato in questo ambito, si è messa a disposizione delle Amministrazioni comunali terremotate per aiutarle a fronteggiare le tante situazioni di disagio e di emergenza causate dal sisma.

Si tratta di un filone di intervento a cui la Fondazione ha destinato complessivamente 600mila euro, contribuendo all’acquisto di 40 mezzi di trasporto e dunque accogliendo le istanze di altrettanti Comuni.

Siamo molto grati alla Fondazione Carima e alla sua Presidente per il contributo concesso al nostro Comune, grazie al quale – spiega il Sindaco Piermattei – abbiamo potuto acquistare un’autovettura ibrida. La nostra Amministrazione comunale è molto impegnata per la difesa dell’ambiente e del territorio. Nel 2017, in occasione della Giornata della Terra, abbiamo sottoscritto il Patto dei Sindaci per l’Ambiente impegnandoci a mettere in atto, anche negli anni successivi, una serie di azioni concrete in un’ottica sempre più “green”. Tra queste azioni rientrano l’iniziativa Plastic Free, per eliminare la plastica monouso nelle scuole, l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, percorsi di mobilità lenta, l’acquisto di mezzi, come gli scuolabus, ad alimentazione ecologica. Il nuovo mezzo, ad alimentazione ibrida, consentirà anche un notevole risparmio.

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