Scatta il piano per salvare i degenti della Casa di riposo "Lazzarelli" di San Severino Marche risparmiati dal Covid: sedici ospiti, risultati negativi al tampone, sono stati trasferiti e accolti all’interno dell’Hospice presso l’ospedale civile "Bartolomeo Eustachio".

"Una vera e propria corsa contro il tempo" ha commentato la sindaca Rosa Piermattei, che ha seguito le operazioni in qualità di primo responsabile della salute pubblica sul territorio. 

Il focolaio, scoppiato all’interno della casa di riposo nei giorni scorsi, aveva fatto registrare 2 decessi di anziani già vittime di patologie pregresse.

red.

È una situazione drammatica quella della casa di riposo Lazzarelli di San Severino Marche: 34 anziani, ospiti della struttura, sono positivi al Covid 19. Alla gravità di questi numeri si aggiunge la positività al virus di 9 OSS e 4 infermiere che operano nella struttura.

La sindaca Rosa Piermattei non nasconde la preoccupazione, e lancia l’appello: “La nostra Casa di riposo è in emergenza e senza personale è impossibile gestirla. Per questo ancora una volta richiedo l’immediato intervento di personale dell’Esercito”.

Il personale della nostra Casa di riposo – prosegue la sindaca – oggi risulta praticamente dimezzato a causa dell’epidemia da Covid19. L’emergenza scattata all’interno della struttura ci toglie il sonno. I numeri sono in crescita: abbiamo 34 anziani ospiti positivi. A questi si devono aggiungere 9 operatrici socio sanitarie e 4 infermiere. Le condizioni degli anziani ospiti variano giornalmente, per qualche degente si è reso necessario il trasferito in strutture Covid per non pesare soprattutto sull’organizzazione della struttura che deve fare i conti anche con l’allestimento dei percorsi sporco pulito. Praticamente per gestire al meglio la situazione si dovrebbe avere il doppio del personale rispetto alla normalità e invece, a causa dei contagi in struttura, oggi il personale è esattamente dimezzato. Al momento – conclude la Piermattei – il servizio Usca dell’Asur ha messo a disposizione un dottore e un infermiere per effettuare tutti i controlli mentre la cooperativa che gestisce il servizio assistenziale si sta adoperando per sostituire il personale risultato positivo ai tamponi”.

Red.
La ricorrenza del 4 novembre, festa dell’unità nazionale e delle forze armate nel 102° anniversario dell’armistizio di villa Giusti - entrato in vigore il 4 novembre 1918 - che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e che segnò la fine della Prima Guerra Mondiale, è stata celebrata, sia pure in tono minore rispetto al passato a causa dell’emergenza Covid, in tutti i comuni della provincia.

Nonostante le restrizioni dovute alla pandemia corone di alloro sono state deposte presso lapidi e monumenti che ricordano le vittime della Grande Guerra.

A Camerino una breve simbolica cerimonia con la deposizione da parte del sindaco Sandro Sborgia di una corona di alloro sotto al monumento in piazzale della Vittoria, di fronte all'ingresso della Rocca dei Borgia.

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Forte della sua storia e delle sue tradizioni, la città di Tolentino, decorata con la medaglia d’Argento al Valor Civile e con la medaglia d’Argento al Valor Militare per l’Eccidio di Montalto e per il contributo dato durante il periodo della Resistenza, ha celebrato le ricorrenza con una messa celebrata nella Concattedrale di San Catervo in suffragio dei caduti di tutte le guerre. Al termine della cerimonia religiosa il vicesindaco Silvia Luconi, accompagnata dal Gonfalone e dal rappresentante dell’Anpi e delle Associazioni combattentistiche e di guerra, ha deposto una corona di alloro al monumento alla Vittoria, nei pressi dello Stadio comunale e in piazza della Libertà, sotto la lapide che ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale e che riporta una frammento della comunicazione del Generale Diaz che comunicava alla nazione la fine del conflitto. L’auspicio – le parole del vice sindaco Luconi – è che riusciamo quanto prima a lasciarci alle spalle questo momento emergenziale, ritornando a guardare al futuro in maniera positiva, riappropriandoci anche dei momenti istituzionali che ci ricordano le nostre radici e tutti i fatti storici che dobbiamo tramandare alle giovani generazioni”

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Momento di riflessione vissuto anche a Treia, dove il sindaco Franco Capponi, insieme ad alcuni amministratori e ai rappresentanti della Polizia Municipale e della Protezione Civile, ha depositato due corone d’alloro presso i monumenti ai caduti presenti in città: una in Piazza della Repubblica e una davanti alla stele di Don Pacifico Arcangeli. “Ai tanti giovani che hanno perso la vita nelle guerre per garantire oggi a noi di poter vivere in libertà, in democrazia e con un discreto sviluppo e qualità della vita, ai giovani che oggi sono impegnati in decine di missioni di Pace in tutto il Mondo, occorre manifestare la nostra vicinanza e la nostra gratitudine”, le parole del sindaco Capponi.

A Caldarola il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha voluto deporre corone d'alloro sulle due lapidi presenti  in piazza Vittorio Emanuele e in piazza XXIV maggio.  "Stiamo vivendo un'altra battaglia che solo uniti potremmo vincere – ha detto il primo cittadino con riferimento all’emergenza Coronavirus - Proprio dall'insegnamento dei nostri nonni dobbiamo imparare a non arrenderci e ad affrontare i sacrifici richiesti per il bene di tutti"

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Una corona d’alloro al monumento dei Caduti di tutte le guerre e una breve preghiera dopo aver osservato un minuto di silenzio l’omaggio ai caduti del sindaco Rosa Piermattei ha caratterizzato la giornata a San Severino Marche.“In questa giornata – ha sottolineato – abbiamo voluto ricordare tutti coloro i quali, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi. In una situazione così difficile, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid19, abbiamo preferito dare vita una celebrazione molto raccolta ma non meno sentita e profonda nel suo significato”.

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Cerimonia sobria anche a Fiastra, con il sindaco Sauro Scaficchia, a capo di una delegazione composta da alcuni consiglieri comunali, dal parroco e da una rappresentanza dei carabinieri della locale stazione, che ha apposto le tradizionali corone di fiori presso i monumenti ai caduti del capoluogo e di Acquacanina. “Non nascondo che oggi, in questa giornata di ricordo dei caduti della Prima e Seconda Guerra mondiale, che si unisce ai festeggiamenti delle Forze Armate e dell'Unità d'Italia, il mio pensiero va anche alle vittime di questa guerra che oggi stiamo vivendo - il breve discorso del sindaco Scaficchia - Un nemico invisibile ma fortemente presente tra di noi che dai primi mesi di quest'anno sta facendo migliaia e migliaia di morti”.

4novembre2020






Sono 32 i pazienti positivi al Covid-19 nel Comune di San Severino Marche e 26 le persone in isolamento domiciliare fiduciario. Numeri che hanno fatto scattare nuovamente il piano d’allerta locale in ragione dell’emergenza sanitaria in corso.

Il sindaco, Rosa Piermattei, ha convocato una nuova riunione del Coc, il Centro operativo comunale, già attivato a far data dall’11 marzo 2020.

“Il peggioramento della situazione nelle ultime ore si sta facendo davvero preoccupante - sottolinea il primo cittadino settempedano, che avverte - Una settimana fa il Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, ci aveva comunicato che 26 persone erano positive. Le cifre sono però salite di diverse unità in pochissimo tempo. Raccomando a tutti di evitare contatti con estranei, di evitare spostamenti se non per reali ragioni di necessità e, soprattutto, di fare tanta attenzione. Purtroppo continuano a verificarsi episodi quotidiani che mettono a rischio la salute dell’intera comunità. Ricordo che l’uso della mascherina è obbligatorio per tutti cioè voglio dire ad ogni età, giovani compresi che ultimamente si stanno ammalando sempre di più anche in città. E ricordo che è obbligatorio il mantenimento del distanziamento sociale e il rispetto del divieto di assembramento. A questo punto però, vista la situazione davvero preoccupante, serve attenzione massima anche a casa, anche tra congiunti”.

Alla riunione del Coc, convocata dal sindaco Piermattei nella sede provvisoria del Municipio a palazzo Governatori, erano presenti anche il comandante della stazione dei Carabinieri, il comandante della Polizia Locale, il referente del gruppo comunale di Protezione Civile, la responsabile del comitato cittadino della Croce Rossa Italiana, i referenti di diverse funzioni presso il Comune di San Severino Marche.

“Stiamo iniziando con la distribuzione di generi alimentari ai pazienti affetti da Covid-19 perché impossibilitati ad uscire di casa, chi vuol donare generi alimentari potrà farlo rivolgendosi al gruppo comunale di Protezione Civile – avverte ancora il sindaco di San Severino Marche, che sottolinea – Abbiamo anche necessità di mascherine di protezione, diremo grazie a chi, come in passato, anche in questo caso verrà in nostro aiuto”.
Vandali in azione, nella notte tra sabato e domenica scorsa, nell’impianto del Tennis Club San Severino Marche di via Campo Fiera. Ignoti sono entrati all’interno della struttura e, utilizzando probabilmente un paletto in ferro usato per sostenere una rete di recinzione, hanno danneggiato in più punti la nuova pavimentazione che era stata inaugurata a settembre dello scorso anno.

Il tappeto colorato, realizzato in resina acrilica, era stato poggiato come ultimo strato del nuovo terreno di gioco, costato complessivamente più di 80mila euro.

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“Sono sconsolata per quanto accaduto, danneggiare la cosa pubblica significa danneggiare sé stessi ma questo, purtroppo, alcuni giovani ancora fanno fatica a capirlo - sottolinea il sindaco Rosa Piermattei, che aggiunge - Abbiamo inaugurato la nuova pavimentazione appena un anno fa e l’impianto viene utilizzato quotidianamente da tante persone per praticare sport e starsene sereni all’aria aperta. Si tratta di un grave danno per la comunità che va ad aggiungersi alle solite bravate di gioventù di cui, purtroppo, dobbiamo troppo spesso fare i conti. E questo non è giusto. Mi auguro che siano presto identificati i responsabili. Mi piacerebbe incontrarli non per colpevolizzarli ma per responsabilizzarli. E mi piacerebbe che siano loro a farsi avanti, magari chiedendo scusa, e recuperando quel che hanno fatto impegnandosi in lavori che siano socialmente utili alla nostra comunità”.

Del fatto sono stati interessati anche i carabinieri della locale stazione che hanno subito avviato le indagini svolgendo un sopralluogo insieme ai gestori dell’impianto, che hanno sporto denuncia contro ignori, e all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni. Interessato anche l’assessore alla Sicurezza, Jacopo Orlandani. Ora si indaga con l’aiuto delle telecamere di videosorveglianza della zona.

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Il 14 settembre 2020 resterà una data da ricordare non solo come primo giorno di scuola, ma come ritorno sui banchi dopo sei mesi di fermo e al termine di tanti dubbi su come sarebbe stato questo rientro dopo che la vita e le abitudini quotidiane sono cambiate per tutti.
Ma se le abitudini sono cambiate per gli studenti già grandi e abituati agli ambienti scolastici, le difficoltà più evidenti hanno riguardato quelli più piccoli che, a causa delle normative, hanno dovuto rinunciare alla vicinanza dei genitori all'ingresso del primo giorno di scuola.
Una pandemia che riscrive, quindi, anche le regole montessoriane dicendo addio al cosidetto 'inserimento' con i genitori al primo giorno della scuola d'Infanzia o delle elementari, a discapito di pianti e urla di chi da grande potrà dire di aver cominciato il percorso scolastico nell'anno della pandemia.

Quasi mille studenti questa mattina sono arrivati nel polo scolastico di Madonna delle Carceri per i Licei Varano e per i Tecnici Antinori; stessa routine anche all'Itis Divini di San Severino dove il sindaco Rosa Piermattei ha parlato agli studenti. (foto sotto)

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"Dopo tanta lontananza - dice il dirigente di Camerino Francesco Rosati - riprendiamo con tutte le misure che abbiamo messo in campo applicando le norme ministeriali. Il primo nodo che è stato sciolto e che forse è stato decisivo è quello per il quale ringraziamo chi ha permesso l'implementazione dei mezzi per portare a scuola tuti gli studenti.
Per l'ingresso a scuola abbiamo moltiplicato gli ingressi: ne sono stati adibiti 5 per le entrate scaglionate dei ragazzi che arrivano da 40 Comuni diversi.
Le uscite, invece, saranno 8 considerato che comunque non escono tutti contemporaneamente.
Per il resto - aggiunge Rosati - serve la forte collaborazione delle famiglie: noi ci possiamo appellare agli studenti, ma sappiamo anche che vengono da una estate che è stata poco rispettosa delle regole anche da parte degli adulti e la famiglia deve aiutarci a sostenere questa politica di rigore".

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Stefano Belardinelli della Contram con un gruppo di ragazzi all'uscita di scuola a Camerino

Poi la critica allo scontro politico avvenuto negli ultimi tempi sulla scuola: "La scuola non deve dintare motivo di scontro politico ed essere strumentalizzata per questo. La scuola è motore economico ed è il futuro dei giovani: significa dare una speranza di futuro al Paese intero.
È per questo che chiediamo un passo indietro a chi vuole anteporre le polemiche, a noi servono politici che vogliono risolvere le situazioni".

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Il direttore amministrativo dei Licei Maria Cambriani e il dirigente scolastico Rosati

A San Severino, invece, alla presenza del dirigente scolastico, Sandro Luciani, e del presidente del consiglio d’Istituto,  Roberta Ricci, il sindaco ha incontrato e dato il benvenuto alle prime e alle seconde classi augurando ai ragazzi il suo in bocca al lupo per il nuovo anno e per la nuova esperienza formativa che vivranno a partire da oggi.

“Ho incontrato ragazzi molto bravi, che si sono comportati benissimo durante le delicate fasi dell’ingresso a scuola prestando grande attenzione alle indicazioni fornite dalla dirigenza e dal personale tutto che in queste ore sta svolgendo davvero un’opera meritoria che va ben oltre le proprie mansioni. Il preside Luciani ha lavorato molto,  con docenti e personale, durante la pausa estiva per garantire la sicurezza ai massimi livelli e per evitare doppi turni e ricorso a lezioni a distanza. La scuola ha preso in affitto anche alcuni locali nel complesso di San Domenico dove sarà ospitata l’aula informatica. Questa e altre soluzioni, nonostante siano ancora emergenziali, permetteranno comunque ai ragazzi e alle famiglie di evitare una serie di disagi. Ci dobbiamo tutti abituare a convivere con questa situazione molto particolare prestando la massima attenzione nelle aule ma anche a casa perché l’emergenza sanitaria da Covid19 è tutt’altro che passata. Ai ragazzi, per il resto che non è certo meno importante, auguro di vivere con serenità l’avvio del nuovo anno. Essi si trovano a vivere qualcosa di unico e straordinario che li vedrà crescere facendoli diventare adulti e membri di una società - conclude il sindaco Piermattei - che è pronta ad accoglierli sempre ma anche a proteggerli nei momenti di difficoltà e non dovranno per questo mai sentirsi soli”.

GS

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È stato l'ultimo sole estivo ad aggiungere brio all'inaugurazione della rinnovata area camper di Camerino, in via Macario Muzio, ampliata grazie a una donazione della Fondazione Carima e dell'Anci Marche.
I lavori, iniziati a ottobre scorso e terminati a luglio, hanno portato l'area a un ampliamento da 8 a 25 posti camper, così come è stata sistemata la parte già esistente completandola di tutti i servizi. Una nuova e importante possibilità per la città ducale nel poter arricchire la propria offerta di ospitalità per chi desidera visitarla insieme al suo territorio.
"Questa area si inquadra in una serie di inizative fatte per valorizzare la città e il territorio. Un'area che consentirà, grazie ad un progetto avviato dalla vecchia amministrazione e proseguito dalla nostra, a tante persone che oggi percorrono le strade del nostro territorio di poter trascorrere in questa zona qualche giono di vacanza, cultura e spensieratezza. Sperando di far sì che il grosso problema della ricostruzione venga superato e questa area camper conceda a chi verrà a Camerino di conoscere ed apprezzare le bellezze del territorio".

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L'inaugurazione è stata l'inizio di due giorni che vedranno proprio Camerino al centro di una ricca offerta turistica col Camerino Meraviglia Days, tappa del Gran tour di Tipicità, con cui saranno messi in luce percorsi natura, arte, sport, creatività ed enogastronomia esperenziale.

"Grazie sindaco - ha detto il rettore Unicam Claudio Pettinari - per aver reso meglio fruibile ed utilizzabile questa area. Tra gli obiettivi che abbiamo individuato insieme ci sono il turismo, la fruizione dei beni culturali, del paesaggio, delle ricchezze enogastronomiche. Lavoreremo insieme per far sì che questa città torni ad essere quella che era, a disposizione di tutti coloro che voranno fare qualcosa in questo territorio".

A sottolineare come l'area rinnovata sia a servizio dell'intero teritorio il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli: "Le aree sosta camper ben servite come questa - ha detto - sono in funzione di un territorio più ampio perchè permettono, nella logica del camperista, di avere i servizi e muoversi nel territorio per visitarne le bellezze. Si tratta di un valore aggiunto perchè il turismo fatto col camper si adatta molto bene alla tipologia del nostro territorio. Ho avuto modo di avere a che fare con le associazioni camperistiche regionali che sono molto attive e sanno condividere molto bene i servizi marchigiani con i loro colleghi camperisti".

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Gli ha fatto eco il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, presente come rappresentante Anci che ha cofinanziato il progetto: "Abbiamo bisogno di turisti - ha detto - ma anche di una struttura come questa che, in emergenza, possa accogliere anche persone che per qualche giorno decidono di sostare nei camper. Questa idea portata avanti da Anci è una bellissima cosa, io come sindaco ho sempre il piacere di partecipare alle inagurazioni degli altri Comuni perchè in questo modo capisco l'importanza per la città in quel momento, grande o piccola che sia, questa opera è l'inizio del ritorno alla normalità".

Insieme ad Anci, a finanziare il progetto è stata la Fondazione Carima, rappresentata all'inaugurazione dal consigliere Donatella Pazzelli, doppiamente legata a questo progetto perchè camerinese: "Un progetto che mi è molto caro - ha ammesso - . La Fondazione negli hanni ha perso la sua funzione di 'bancomat' e con l'arrivo della presidente è diventata 2.0. Questo vuol dire che non si limita ad erogare, ma entra dentro ai progetti. Quando abbiamo visto questo progetto dell'Anci la Fondazione ha visto un modo per raddoppiare le risorse del territorio. Un progetto dedicato ai Comuni terremotati che prevedeva 150mila euro per le infrastrutture e poteva essere realizzato se la popolazione interveniva attraverso la piattaforma di raccolta fondi Eppela. tirando fuori la metà dell'importo. Noi abbiamo capito che in un momento come questo un Comune come Camerino non poteva trovare facilmente 75mila euro. Durante un incontro a Roma la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti disse che noi avremmo garantito l'arrivo al 50% dalla base raccolta. Ero orgogliosa - ha proseguito - di questa sua scelta anche perchè sapevo che tra questi progetti c'era quello della mia città. Alla scadenza della raccolta fondi la Fondazione ha dato a 10 Comuni del Maceratese il 50% dell'importo per arrivare alla fine dei lavori. Un risultato, quello che vedo oggi, che mi riempie di orgoglio perchè questa area camper, grazie anche al geometra Gianfranco Carimini, è stata sempre un fiore all'occhiello della città". 

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Proprio Gianfranco Carimini, commosso nel suo intervento di chiusura prima del taglio del nastro: "Un traguardo molto importante - ha detto - perchè lo spirito di Anci è stato quello di finanziare un'opera condividendola con molta gente. Ci auguriamo che sia solo l'inizio del ritorno alla normalità".
È stato proprio lui a leggere il messaggio di una famiglia di camperisti del Friuli Venezia Giulia che ringraziava per l'ospitalità ricevuta a Camerino.

A tenere il nastro tricolore per il taglio la giovane Gabriella Lucarini, la camerinese che scrisse una toccante lettera alla sua città promettendo: "Se non ci sarai più ti ricostruirò con le mie mani".
Una presenza che il sindaco Sandro Sborgia ha ritenuto quindi di buon augurio perchè "dobbiamo impegnarci per loro" ha concluso.

Giulia Sancricca

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Il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, nel corso di un incontro avvenuto a Roma con il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha stabilito di individuare nel giro di una settimana una soluzione destinata al completamento dei lavori di ricostruzione della scuola ITIS Divini, fermi ormai da molti mesi.

Il blocco dei lavori, dovuto anche alla necessità di un approfondimento archeologico sull’area individuata, dipende essenzialmente da vicende societarie che hanno interessato l’associazione temporanea di imprese che se li era aggiudicati. Delle due società che vi partecipavano una ha manifestato l’intenzione di recedere dal contratto, l’altra ha ceduto il relativo ramo d’azienda a una terza società, che non aveva partecipato alla gara. In aggiunta sono emerse anomalie sulla composizione societaria di una di queste imprese, che sono state oggetto di attenzione da parte dell’Autorità anti corruzione, con la quale il Commissario ha intensificato lo scambio di informazioni per giungere ad una soluzione della vicenda.

Con la Sindaca Piermattei, il Commissario Legnini ha assunto l’impegno di attribuire risorse per la realizzazione dei laboratori annessi all’Istituto, con uno stanziamento di 279 mila euro destinato alla Provincia di Macerata, che effettuerà i lavori, da concludere auspicabilmente entro il mese di settembre.

Nello stesso tempo il Commissario si è impegnato a chiarire con l’Anac, nel giro di una settimana, se ci sono o meno le condizioni per la prosecuzione del contratto di appalto con le società subentrate, oppure se sia necessario rescindere il contratto affidando i lavori all’impresa che era risultata seconda nella graduatoria di aggiudicazione.

Al margine dell’incontro il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha sottolineato in una dichiarazione: “Ringrazio il Commissario Legnini per la sensibilità dimostrata e per aver preso subito a cuore la complessa e delicata problematica riguardante l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”. L’incontro di oggi a Roma è stato fondamentale per illustrare una serie di questioni a tutta la struttura commissariale. A sua volta la stessa struttura ci ha fatto presenti le forti criticità che devono ancora essere affrontare. La riunione ha rappresentato però un utile confronto finalizzato a risolvere il problema dell’Istituto. Ho sempre affrontato con coraggio e determinazione ogni difficoltà che mi si è presentata di fronte e lo farò pure stavolta, nonostante il susseguirsi di eventi sfavorevoli che hanno portato la situazione ad una complessità unica”.

f.u.

Il lavori a Palazzo Valentini possono procedere.
A deciderlo è stata la Soprintendenza, chiamata in causa dal sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, dopo che lunedì scorso, a seguito di un cedimento strutturale al basamento di una grossa gru in corso di montaggio tra il marciapiede pedonale e la piattaforma di piazza Del Popolo, sono venute alla luce porzioni di grotte ipogee non accessibili dall’esterno da tempo non più utilizzate, e destinate probabilmente a ghiacciaie, che hanno fatto bloccare ogni tipo di attività.

Il funzionario di zona della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche ha effettuato ieri mattina un sopralluogo nel cantiere di palazzo Valentini interessato da opere di recupero post terremoto.

Al sopralluogo hanno preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’assessore comunale all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, il direttore dei lavori, ingegnere Luca Sabattini, e il responsabile dell’ufficio Urbanistica del Comune.

La verifica della Soprintendenza, richiesta dal Comune, ha confermato l’irrilevanza, da un punto di vista storico e architettonico, della cavità. L’impresa esecutrice dei lavori è stata, quindi, autorizzata a chiudere lo scavo.

Il sindaco, dopo il rinvenimento, oltre a coinvolgere la Soprintendenza, aveva anche chiesto, d’intesa con la direzione dei  lavori, il supporto tecnico di un’impresa specializzata per mappare con un georadar il lato della piazza Del Popolo sul quale, nei prossimi mesi, saranno avviati anche altri cantieri della ricostruzione.

GS
Vuole fare chiarezza ed evitare danni il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, in merito al cedimento del terreno in piazza del Popolo.
È stata, infatti, coinvolta anche la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche nelle verifiche da mettere in atto dopo gli ulteriori accertamenti eseguiti nell’area del cantiere per le opere di recupero, a seguito del sisma, di palazzo Valentini dove, nella tarda serata di lunedì scorso, si è verificato un cedimento strutturale del basamento di una grossa gru.

"Vogliamo evitare qualsiasi discussione o dubbio, come già emerso sui social - dice il sindaco - , su quanto è stato detto in merito alla voragine, perchè non è altro che un cedimento strutturale e non stiamo rovinando nulla.
Vogliamo che la Soprintendenza intervenga in modo che possa dire cosa è accaduto e cosa dobbiamo fare. Vogliamo essere certi che non stiamo facendo nulla che rovini quanto c'è nel sottosuolo".  

Il Comune, dopo aver avviato uno scavo di accertamento, ha riportato in luce un manufatto privo di accesso dagli edifici confinanti, "probabilmente - si legge in una nota del Comune - crollato su se stesso già molti anni fa a causa delle infiltrazioni d’acqua e dell’umidità del sottosuolo.
Dopo aver messo in sicurezza tutta l’area i lavori sono stati al momento sospesi in attesa dei riscontri della Soprintendenza".

GS

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