“Come sarà strutturata una lezione universitaria? Riuscirò a seguirla?”: è per rispondere a domande come queste che potrebbero porsi in questo periodo le nuove studentesse ed i nuovi studenti, che Unicam organizza per il prossimo 12 settembre presso la Sala Convegni del Rettorato l’iniziativa “A lezione con…”, nel corso della quale docenti di alcuni corsi di laurea attivati dalle Scuole di Ateneo terranno una breve lezione e saranno poi a disposizione per rispondere ad eventuali domande o per chiarire dubbi.

Gli studenti e le studentesse avranno così la possibilità di fare una "prova generale" delle lezioni grazie ad una "staffetta" che vedrà alcuni docenti passarsi il testimone: si inizierà alle ore 10 con i professori Claudio Pettinari e Alessandro Delpriori del corso di laurea in “Tecnologie e diagnostica per i beni culturali”; seguiranno Dennis Fiorini e Gianni Sagratini per “Scienze gastronomiche”; sarà poi la volta di Serena Gabrielli e Enrico Marcantoni per “Scienza dei materiali”; chiuderanno la mattinata i professori Maria Paola Mantovani e Federico Siotto per “Scienze giuridiche per l’innovazione organizzativa e la coesione sociale”.

“L’Università di Camerino – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – è pronta ad accogliere le studentesse e gli studenti che ci hanno scelto per la loro formazione universitaria ed ha sempre messo un campo numerose iniziative affinché possano seguire il percorso nel migliore dei modi, fin dai primi giorni. Questa è una di quelle attività ed invito pertanto caldamente tutti gli interessati a partecipare. Sarà sicuramente un momento molto importante per le ragazze ed i ragazzi che potrebbero aver già avuto modo di visitare il nostro Ateneo in precedenti occasioni, ma hanno ancora dei dubbi da sciogliere sull’organizzazione quotidiana delle lezioni e delle attività didattiche. Sarà anche un’occasione per conoscere colleghi di studio e scambiarsi consigli”.
E’ stato firmato stamattina in ateneo l’accordo di collaborazione tra l’Università di Camerino e l’associazione Distretto 2090 del Rotary International.
A sottoscrivere il documento il rettore Unicam Claudio Pettinari ed il governatore Paolo Giorgio Signore, alla presenza tra gli altri del prorettore vicario Unicam Graziano Leoni, del direttore della scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini, della past district governor del Distretto 2090 Rossella Piccirilli, referente Rotary per il progetto, del coordinatore regionale per l'immagine pubblica del Rotary Gabrio Filonzi.
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L’Università di Camerino e l’associazione Distretto 2090 del Rotary International intendono mantenere e sviluppare proficui rapporti di collaborazione per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione e di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione.

Con questo accordo, in particolare, il Rotary sosterrà l’ateneo con un importante finanziamento per la realizzazione e l’allestimento di un laboratorio didattico innovativo, il “Laboratorio del Gusto”, a disposizione della comunità studentesca dell’Ateneo, con particolare attenzione per le attività didattiche del corso di laurea in Scienze Gastronomiche, che sarà così ulteriormente caratterizzato e qualificato.

Il Laboratorio, progettato dalla Scuola di architettura e design e dall’area tecnica, edilizia e sostenibilità di Unicam, sarà realizzato all’interno del Polo di Chimica attualmente in ristrutturazione per renderlo ancora più efficiente dal punto di vista energetico e sicuro.
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“Ringrazio di cuore, anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha dichiarato il rettore Claudio Pettinari – il Distretto 2090 del Rotary per il fattivo contributo a sostegno del nostro ateneo con particolare attenzione alla componente studentesca. Le nostre studentesse ed i nostri studenti sono posti sempre al centro delle nostre attività e delle scelte strategiche, così come la qualità della didattica e delle attività formative che eroghiamo loro: sono molto soddisfatto che con questo accordo possiamo dare loro uno spazio innovativo che possa fornire una maggiore professionalizzazione”.

Il governatore Paolo Signore ha così commentato: “L’impegno assunto dal Distretto verso la città di Camerino oggi trova una prima importante conferma. Siamo certi che il Laboratorio del Gusto possa essere un punto di riferimento non solo per l’ateneo ma anche per le numerose ed importanti aziende del territorio del settore agroalimentare. Il Rotary da oltre 100 anni è impegnato in tutto il mondo in progetti di servizio per lo sviluppo umano ed economico delle comunità. Il Laboratorio del Gusto rappresenta uno splendido esempio di collaborazione con le istituzioni a beneficio dei giovani e della rinascita di una terra ferita dal sisma.”
“Carissime studentesse e carissimi studenti, nella vita di ognuno di noi possono capitare momenti di difficoltà. In queste situazioni non dobbiamo aver paura di chiedere aiuto, di ricorrere anche alle istituzioni come l'università stessa che possono supportare, dare giusti consigli per affrontare al meglio il percorso che si sta facendo, per cercare di affrontare e superare gli ostacoli che si stanno incontrando”.

Inizia così il messaggio del Rettore Unicam Claudio Pettinari, inviato per mail alle studentesse ed agli studenti dell’Ateneo e diffuso sui social alla luce dei drammatici accadimenti degli ultimi mesi in diversi Atenei italiani, che ha voluto sottolineare quanto sia importante essere e sentirsi “comunità” e ricorrere, nei momenti di difficoltà, a tutti gli strumenti che si hanno a disposizione, senza aver paura di mostrare le proprie fragilità. Da anni, per queste tipologie di problemi, ad esempio, l’Ateneo di Camerino ha attivo il Servizio di consulenza psicologica che è stato recentemente anche potenziato, proprio per poter soddisfare tutte le richieste, comprese quelle nelle sedi collegate.

“Non possiamo rimanere in silenzio – ha affermato il Rettore Pettinari – di fronte a questo ennesimo tragico episodio ed è per questo che l’Università di Camerino vi vuole far sentire la sua vicinanza e si mette a vostra disposizione. Cercheremo di risolvere le problematiche che vorrete segnalarci rispettando la massima discrezione, cercando di non avere un impatto troppo forte sulle vostre vite.

Vorrei ricordare che Unicam ha da anni oramai messo al centro delle proprie attività l'apprendimento e non l'insegnamento: questo perché siamo convinti che ciò che conta siete voi, le studentesse e gli studenti del nostro Ateneo, ciò che conta è che possiate seguire un percorso adatto a voi, un percorso che vi dia soddisfazione, un percorso che vi faccia star bene.”

Partirà inoltre nelle prossime settimane, un innovativo percorso di sostegno e guida per risolvere eventuali difficoltà legate a metodologie di studio sbagliate o non adatte ai vari percorsi che gli studenti intraprendono, perché riferite, ad esempio, ad un’impostazione non attinente a quella universitaria, tramite podcast che saranno resi fruibili alle studentesse ed agli studenti nelle piattaforme on line e sulla web radio di Ateneo, realizzati da un’esperta nazionale specializzata nei vari ambiti del coaching in collaborazione con docenti, studenti e personale tecnico amministrativo di Unicam.

“La nostra campagna per il Ben-essere rivolta alla comunità universitaria tutta continua giorno dopo giorno” – conclude il rettore Unicam: – “l'Ateneo saprà darvi il supporto necessario anche grazie al personale tecnico e amministrativo, al personale docente, alle studentesse e agli studenti componenti le commissioni.

Non abbiate mai paura di chiedere aiuto, guardiamo in alto, guardiamo la bellezza del cielo guardiamo la bellezza del paesaggio, guardiamo la bellezza delle persone che abbiamo al nostro fianco e continuiamo ad amare la vita, che è bellezza pura!”.

È nata una nuova collaborazione tra l’Ordine degli avvocati di Macerata e l’Università di Camerino.
Siglato un accordo tra la presidente dell’Ordine Maria Cristina Ottavianoni e il rettore Claudio Pettinari.
Da una visita ai laboratori Unicam da parte degli avvocati, del presidente del tribunale Paolo Vadalà e del procuratore Claudio Rastrelli, l’dea ha potuto concretizzarsi grazie all’impegno dell’avvocato Rosella Gaeta referente del progetto per conto dell’Ordine, insieme al professore Francesco Rizzo, coordinatore per Unicam.
In base all’accordo che avrà durata di cinque anni, l’ateneo metterà a disposizione i suoi professionisti e i suoi laboratori, per le analisi chimiche che possano rivelarsi utili alla professione forense in vari settori.
Nella foto Pettinari Ottavianoni Gaeta
«Il valore di un’iniziativa come questa – ha esordito il rettore Pettinari – è nell’impatto sociale che oggi un ateneo può produrre non solamente a vantaggio di un territorio ma anche nei confronti di diverse categorie di lavoratori. Il ruolo che l’università svolge non è solo significativo per la formazione e la preparazione dei professionisti, ma anche nell’ accompagnare il professionista formato e nel generare iniziative di cui il professionista stesso possa avvalersi. L’occasione di quella visita consentì di mostrare che le potenzialità di una struttura come il Chip, vanno ben oltre le classiche tematiche di ricerca che, in maniera autonoma, sviluppiamo su progetti nazionali e internazionali.. Da quell’incontro, è nata la possibilità di siglare un accordo che vale a rendere consapevoli l’ordine forense e i ricercatori della possibilità di un confronto e di una collaborazione tra le due parti. E in questo progetto di collaborazione, oltre alla chimica, potranno arrecare utilità anche i campi della genetica, della biologia e farmacologia. Non escludiamo poi di collaborare in maniera importante con la nostra Scuola di giurisprudenza. Oggi – ha tenuto a dire il rettore- siamo consapevoli che le università non sono più delle sedi distanti, arroccate e chiuse in se stesse, bensì delle strutture con le quali si può discutere, ragionare e guardare al futuro. E solo una collaborazione totale e completa potrà garantirci un futuro migliore di quello che purtroppo stiamo vivendo».
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Soddisfatta la presidente dell’Ordine Maria Cristina Ottavianoni secondo la quale l’accordo è una occasione di grande privilegio, sia dal punto di vista delle opportunità scientifiche e della formazione, sia sotto il profilo di crescita della professione, «Una opportunità capace di aprire nuovi orizzonti professionali per entrambi i settori del civile e del penale».
Come spiegato dall’avvocato Rosella Gaeta, alla disponibilità di Unicam per le analisi utili al lavoro forense sia in relazione all’attività difensiva degli avvocati che alle consulenze di parte, il protocollo d’intesa aggiungerà anche un contributo nella proposizione di progetti di ricerca e nella collaborazione tra i due enti su temi specifici, favorendo incontri scientifici e formativi per gli avvocati e gli studenti della Scuola di Giurisprudenza.
Ricordate anche le opportunità di stage delle quali potranno usufruire gli studenti di Unicam, presso gli studi legali degli avvocati dell’ordine di Macerata.
«Un accordo al quale tengo moltissimo» – ha dichiarato l’avvocato Rosella Gaeta, grata alla presidente Ottavianoni per averlo recepito e sottoscritto-.
«Chiude un mio ciclo personale come consigliera presso l’Ordine di Macerata, in vista delle imminenti elezioni che si terranno il 16-17 e 18 gennaio. Da parte mia, è questa l’occasione per ringraziare anche l’intero consiglio per aver fatta propria l’importanza dell’accordo».

Carla Campetella 



«Unicam sta dimostrando di mettere la scelta dello studente al primo posto dando l’opportunità a chi si avvicina all’università, non solo di approfondire gli studi ma anche di poter crescere e continuare nella pratica sportiva».
Così, la pluricampionessa olimpionica Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, intervenuta questa mattina all’inaugurazione della nuovissima costruzione del pala tennis che va ad aggiungersi alle tante strutture d’eccellenza degli impianti sportivi del Cus Camerino in località Le Calvie.
Accolta dalle grida gioiose dei tanti bambini dell’istituto comprensivo Betti, Valentina Vezzali ha presenziato alla cerimonia accanto al rettore di Unicam Claudio Pettinari, al sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui e al presidente del Cus Stefano Belardinelli.
Al taglio del nastro della moderna struttura polivalente realizzata con i fondi del post sisma, hanno partecipato anche il presidente del Coni Fabio Luna l’assessore provinciale allo sport Laura Sestili i presidenti regionali della Fisi Doriano De Minicis e della Fipav Fabio Franchini ,il presidente nazionale Figest Enzo Casadidio,il dirigente dell’Istituto comprensivo Betti Francesco Rosati, il vice presidente dell’Erdis Andrea Spaterna.
Portare lo sport nelle scuole, l’impegno che, dall’alto della sua carica governativa, Valentina Vezzali è determinata a perseguire :«Lo sport deve concorrere alla formazione di ognuno di noi. Sono felice della presa di coscienza di tante università che stanno investendo nello sport. Davvero geniale l’idea di un campus universitario che dovrebbe essere replicata da tutti gli atenei del territorio».
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Collocata vicino ai campi da tennis scoperti e all’area padel, la struttura del pala tennis le cui dimensioni sono quelle di un campo internazionale, consentirà di praticare al chiuso tante altre performance sportive che vanno dal judo al karate, dal taekwondo al tennis tavolo.
«Un impianto eccellente che è stato completato in breve tempo e sul quale abbiamo investito molto- ha affermato il rettore Claudio Pettinari-. Lo abbiamo fatto con convinzione considerandolo uno strumento fondamentale per dare futuro a coloro che sceglieranno la nostra università. Perché quella di Unicam è una “scelta sostenibile” come recita la campagna di comunicazione di quest’anno.
La grande qualità dei servizi Unicam – ha aggiunto- è oramai certificata a livello nazionale. Siamo i primi in classifica da due anni tra tutti gli atenei statali e non, da 19 anni primi per università che hanno le nostre dimensioni e ciò significa che con il tempo abbiamo sempre cercato non solo di mantenere ma anche di migliorare».
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Soddisfatto dell’implementazione del parco sportivo che si estende per ben 15 ettari, il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli . «Qui c’è davvero di tutto: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, calcio a 11, arrampicata sportiva, padel, tennis tavolo, judo. Corredano l’offerta il percorso ciclabile e quelli sterrati, la palestra all’aperto. Dovremo rinnovare il campo di atletica per renderlo tecnologicamente avanzato. L’attenzione è rivolta anche alla sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale che sociale e, in quest’ultimo caso con progetti d’inclusione e valorizzazione di ‘abilità diverse’ e delle esigenze degli studenti universitari che provengono da altri Paesi.Forte anche la collaborazione con il Liceo Sportivo e con le scuole. Un punto d’arrivo non c’è – ha concluso Belardinelli-. Cerchiamo sempre di fare qualcosa di meglio. Nel 2023 vorremmo fare un’edizione straordinaria dei Campionati universitari che riunendo tantissimi sport e atlet ,oltre a Camerino, coinvolgerà altri comuni. Per il 2025 abbiamo presentato la candidatura per i campionati universitari europei di calcio a 11 e siamo in attesa dell’assegnazione ufficiale. C'è poi l’opportunità della dual carreer per gli studenti atleti che , grazie a percorsi didattici supportati possono continuare studio e disciplna sportiva. Importanti anche le borse sportive di eccellenza e la possibilità di fare dello sport all’aperto che si è rivelata utilissima anche durante il periodo del covid».
Impianti sportivi sui quali il governo sta puntando molto, come sottolineato dal sottosegretario con delega allo sport Vezzali: «Con la cifra di 700 milioni di euro, il piano nazionale di ripresa e resilienza ci dà l’opportunità di rendere un’Italia più sportiva con impianti moderni, volti all’efficientamento energetico e, in questo momento, sappiamo benissimo quanto stiamo soffrendo per il caro energia. Una progettualità che stiamo mettendo a punto; si è già ottenuto un ottimo riscontro dal bando che abbiamo fatto e, sono certa che con un lavoro in sinergia, nel 2026 potremo avere davvero un’Italia culturalmente più sportiva, a partire dagli impianti».
C.C.
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Si sono svolte nei giorni scorsi le riprese del documentario intitolato “Meraviglie Geologiche d’Italia”, un video di un’ora che illustrerà l’immenso patrimonio geologico presente nella regione Marche. Sono state previste un paio di tappe in Umbria, funzionali per spiegare al meglio l’evoluzione di questo antico ambiente sedimentario che in passato era un unico grande bacino al di sotto del livello del mare.

Tutto questo è stato reso possibile grazie all’iniziativa della Sezione di Geologia dell’Università di Camerino che, puntando sull’immensa geodiversità presente nel nostro territorio, è riuscita ad incuriosire e conquistare il geologo Luigi Bignami, divulgatore scientifico e responsabile della rubrica di Focus in onda su Sky, che insieme alla sua troupe ha infatti scelto le Marche come palcoscenico naturale per illustrare le bellezze geologiche di questa parte dell’Appennino centrale.

Protagonisti del documentario, diversi luoghi raccontati da docenti e ricercatori dell’ateneo, coadiuvati da alcuni esperti: da monte Revellone a Castelletta nel Comune di Fabriano con il prof. Stefano Mazzoli, gola e grotte di Frasassi con il  geologo  Fabrizio Bendia ed il prof. Marco Peter Ferretti, unitamente all’archeologa Gaia Pignocchi, la gola del Bottaccione con il prof. Alessandro Montanari dell’Osservatorio Geologico di Coldigioco, bacino della Laga e monte Ascensione con il prof. Claudio Di Celma, il Monte Conero con il prof. Marco Materazzi, Castelluccio di Norcia con i professori Emanuele Tondi e Piero Farabollini; il percorso si è concluso in una cava di travertino dell’area di Acquasanta terme.

Il video documentario, promosso anche dall’Ordine dei Geologi delle Marche e patrocinato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, andrà in onda nel prossimo ottobre sul canale 35 del digitale terrestre e su SKY.



Il Career Day dell’Università di Camerino torna in presenza! L’appuntamento è per i prossimi 27 e 28 aprile presso il Relais Borgo Lanciano e Lanciano Forum: due intere giornate per consentire a studentesse e studenti e laureate e laureati di poter seguire tutte le attività nella massima sicurezza.

Anche per questa edizione l’evento è realizzato in collaborazione con Confindustria Macerata, ed al momento sono circa 70 le aziende che hanno aderito e che saranno presenti nello spazio appositamente allestito.

Tutti i partecipanti avranno quindi come di consueto l’opportunità di incontrare le imprese, conoscere i responsabili delle Risorse Umane ed i recruiter, sostenere colloqui conoscitivi, lasciare il proprio curriculum vitae e scoprire nuove opportunità di lavoro.

Il career day rappresenta una opportunità anche per le aziende partecipanti, che hanno la possibilità di presentarsi, far conoscere la propria realtà e le opportunità offerte ai giovani laureati, raccogliere candidature per le posizioni di lavoro aperte.

Il Career Day – ha dichiarato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – rappresenta senza dubbio uno dei momenti più importanti della vita universitaria dei nostri studenti e laureati. Ringrazio Confindustria Macerata per averci sempre sostenuto in grande sinergia, così come ringrazio tutte le aziende che hanno confermato la loro presenza e la soddisfazione e la fiducia nei nostri confronti”.

“Siamo davvero soddisfatti – ha sottolineato la prof.ssa Elisabetta Torregiani, delegata del Rettore per i rapporti con le imprese – di poter ritornare in presenza, garantendo a tutti la massima sicurezza, pur avendo comunque avuto un bilancio estremamente positivo anche per le due edizioni on line. Ringrazio tutte le aziende che hanno voluto essere con noi e tutti i colleghi ed il personale tecnico-amministrativo che hanno lavorato affinché si potesse realizzare ed organizzare tutto al meglio”.

Ognuna delle due giornate sarà strutturata con un evento di apertura, alle ore 10, che prevede i saluti del Rettore Claudio Pettinari, del Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Macerata Paolo Ceci, della Delegata del Rettore ai rapporti con le imprese Elisabetta Torregiani e del Delegato allo Stage e Placement Francesco Nobili

Si proseguirà poi con un intervento su innovazione, terza missione e trasferimento tecnologico che per la prima giornata sarà tenuto dal prof. Riccardo Pietrabissa, Rettore IUSS Pavia. Si apriranno poi gli stand aziendali e le presentazioni delle aziende, che saranno a disposizione anche nel pomeriggio.

Le iscrizioni per gli studenti sono aperte fino al 26 aprile. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito https://careerday.unicam.it/

Quanto ne sai tu di energie rinnovabili?”, è questa la domanda a cui ieri mattina ha risposto il rettore Unicam Claudio Pettinari, durante un seminario tenuto all’istituto professionale Filippo Corridoni di Corridonia, al quale hanno preso parte alcune classi in presenza, mentre il resto degli alunni delle sedi di Corridonia, Macerata e Civitanova dello stesso istituto si sono collegate da remoto, tramite piattaforma Meet.
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Ad accogliere il numero uno di Unicam sono stati il preside Francesco Giacchetta, la vicepreside Roberta Campolungo ed alcuni docenti dell’istituto. Su invito del professor Roberto Giovannini, Pettinari ha tracciato lo stato dell’arte dell’utilizzo delle rinnovabili in Italia e delle prospettive future di indipendenza energetica del Belpaese. Ha spiegato Pettinari:
«Per il nucleare non è molto diverso avere una centrale a Torino, oppure una a Ginevra, ma ci vogliono in media 15 anni per costruirne una. I problemi derivanti dalla scelta di questa tipologia energetica riguardano lo smaltimento delle scorie, ma soprattutto il pericolo di un attacco terroristico. L’approvvigionamento energetico non può derivare dalla prevalenza di un’unica fonte, ma da un mix. Non potremo fare a meno del petrolio, che entra nel processo di produzione di molti materiali, ma quello che possiamo fare è predisporre tutti i processi necessari al recupero di materiali, in due parole economia circolare».
Un accenno nella lezione del rettore è stato all’antica arte marchigiana delle carbonaie, l’antica arte di produrre carbone vegetale, tramite il processo di pirolisi degli alberi: «E’ una delle forme di produzione energetica tramite biomassa - ha puntualizzato Pettinari - che è l’accumulo di energia solare più sofisticato. L’utilizzo della biomasse richiede grandi aree di stoccaggio che non tutti gli amministratori sono disposti a concedere, con problemi relativi al trasporto. A seconda della stagione c’è una produzione differente di materiali, che presentano diversi livelli di umidità. Si tratta di un’energia convertibile, tramite calore o fermentazione, che permette di utilizzare aree non interessate dall’agricoltura».
Dalla tradizione al presente: tra le ricerche portate avanti dal professor Claudio Pettinari ci sono i Mof, acronimo che sta per strutture metalliche organiche, speciali molecole capaci di catturare e conservare le emissioni di anidride carbonica, essenziali per la costruzione di nuovi materiali che permettano ad esempio, di avere un’elevata efficienza nella separazione, cattura e stoccaggio del gas combustibile. «Un grammo di questa sostanza - ha specificato il rettore Unicam - permette di avere una grande area superficiale più grande di un campo da calcio, i pirazolati catturano l’anidride carbonica, che è riutilizzabile, è questo il valore aggiunto. Difficile che entro il 2050 riusciremo a tenere sotto controllo i parametri di emissioni previste dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, si andrà leggermente più avanti nel tempo. Dobbiamo considerare le risorse della Terra come un bene limitato e comune a tutti noi, siete voi giovani i responsabili del mondo di domani, potrete cambiare le cose». Al termine della lezione con grande cortesia Pettinari ha risposto alle domande degli alunni, visitando la scuola e ponendo le premesse per la prossima firma di un accordo di collaborazione.
Uno studio coordinato dal prof. Guido Favia dell’Università di Camerino, che ha visto coinvolti, oltre a ricercatori dello ateneo marchigiano, anche ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dell’Università di Milano coordinati rispettivamente dai professori Gioia Capelli e Claudio Bandi, ha identificato e caratterizzato alcuni batteri simbionti, vale a dire che vivono in associazione stabile con il proprio ospite, nella zanzara Aedes koreicus, oramai conosciuta come la “zanzara coreana”.

E’ stato condotto su campioni raccolti nel Nord-Est Italia, in particolare in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ed ha evidenziato la circolazione di alcuni batteri di particolare interesse in queste zanzare.

Tale scoperta, appena pubblicata sulla rivista internazionale Insects, apre interessanti prospettive per il controllo di questo insetto potenzialmente capace di trasmettere alcuni patogeni, come già avviene ad esempio per altre malattie infettive.

La possibilità di controllare, infatti, zanzare e patogeni da esse trasmesse attraverso il cosiddetto “controllo simbiotico”, è attualmente già applicato in alcuni paesi, ad esempio, per il contenimento della Dengue, una malattia dovuta ad un virus trasmesso dalle zanzare Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la famosa zanzara tigre), entrambe strettamente imparentate con la zanzara coreana.

“Lo studio – afferma il prof. Guido Favia, parassitologo, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam e Direttore dell’Italian Malaria Network – è ancora in una fase descrittiva, ma la nostra scoperta apre delle interessanti prospettive alla lotta contro insetti invasivi quali la zanzara coreana”.

“In particolare, abbiamo identificato due batteri: l’Asaia e la Wolbachia. Il primo è presente nella gran parte degli individui che abbiamo analizzato e che da anni abbiamo proposto come agente per il controllo simbiotico di insetti vettori o dannosi, dal momento che può essere facilmente manipolabile al fine di esprimere all’interno delle zanzare delle molecole contro il patogeno e di cui è stato dimostrato anche un effetto di induttore della risposta immunitaria della zanzara. Se proposto in dosi massicce all’insetto il sistema immunitario ne viene stimolato e può prevenire lo sviluppo di patogeni. Il secondo batterio, la Wolbachia, è stato riscontrato solo in pochissimi campioni, ma nonostante questo riteniamo il rinvenimento di grande interesse, poiché ad oggi questo batterio non era mai stato descritto in zanzare della specie Aedes koreicus. La Wolbachia però è ampiamente utilizzata oggi nel controllo della Dengue in molte regioni e la sua possibile circolazione nella popolazione della zanzara coreana rinvenuta nel Nord Italia potrebbe consentire la messa a punto di interventi di controllo mirati”.

“Come detto – conclude il prof. Favia – siamo in una fase iniziale dello studio, ma abbiamo già in programma nuove campagne di cattura della zanzara coreana anche in altre regioni per definire meglio la circolazione di questi batteri in differenti popolazioni nonché nuovi studi di caratterizzazione di questi batteri e dei loro rapporti con la zanzara ospite”.

Se questi ulteriori studi confermeranno i dati già ottenuti, sarà ragionevole pensare che nel prossimo futuro alcuni batteri potranno essere utilizzati come armi biologiche contro zanzare ed altri insetti pericolosi per l’uomo, gli animali e le piante.
È fissata per lunedì prossimo 22 febbraio l'inaugurazione del 686esimo anno accademico dell'Università di Camerino. Alla cerimonia inaugurale che si terrà a partire dalle ore 11 all'auditorium Benedetto XIIII, saranno presenti il ministro Elena Bonetti e la senatrice a vita Elena Cattaneo. 
A dare il via sarà il videocollegamento con Ferruccio Resta, presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane). Ai saluti del direttore generale Andrea Braschi, del presidente del consiglio degli studenti Yari Ferroni, dei rappresentante del personale tecnico e amministrativo Irene Pisani e del personale docente e ricercatore Stefania Silvi, farà seguito la relazione inaugurale del rettore Claudio Pettinari. Quindi, interverranno la senatrice a vita Elena cattaneo e il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. In occasione dell'inaugurazione del nuovo accademico di Unicam, nella basilica di San Venanzio martire, monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino San Severino Marche, alle ore 9 celebrerà la messa per la comunità universitaria.  

c.c.
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