Molto partecipata la prima videoconferenza del gruppo Commercianti "ViViFiastra" che si è svolta nella serata di ieri. L'incontro virtuale, durato circa 3 ore, si è svolto nel pieno rispetto delle norme vigenti di sicurezza. Presente la gran parte delle attività locali, sono emerse molte perplessità da parte degli operatori rispetto alle linee guida fornite dalla Regione e dal Governo in merito alle riaperture della fase 2. A preoccupare gli operatori, come riferisce il coordinatore del gruppo Alessandro Marini, è il fatto che il rispetto del protocollo, oltre a comportare un aumento delle spese, carichi ulteriormente la  responsabilità civile e in alcuni casi penale dei commercianti, aspetto inaccettabile e che richiede di essere chiarito.

“In materia di ristorazione- nota Alessandro Marini- la situazione è praticamente ingestibile; ci troviamo a dover affrontare una stagione (già per lo più persa, avendo saltato i ponti più importanti) seguendo delle norme che non garantiscono in nessuna maniera il rientro economico rispetto a quelle che sono le dinamiche gestionali e lavorative di attività del genere, dei settori alberghiero o di ricettività all'aria aperta, senza considerare l’entità dei numeri con cui siamo abituati a lavorare da queste parti e, quelli che in entrata si auspicano per i prossimi mesi. 

Alle responsabilità legate all’accoglienza dei clienti- continua il coordinatore- sono da aggiungere quelle riferite al personale nonché la problematica dei fantomatici kit che, indicati dalla normativa, in realtà non sono facilmente reperibili, non riuscendo alcun fornitore a soddisfare la richiesta perchè le scorte di magazzino sono già terminate. Il che significa che guanti, disinfettanti e altri dispositivi, non bastano per tutti e che la possibilità di richiedere rimborsi spese per l’acquisto di questi materiali resta legata alla triste e macchinosa tradizione burocratica tipica del nostro paese che, seppure andasse a buon fine, non è detto che ottenga un automatico ed effettivo rimborso”.
Altro punto controverso, il dover ricorrere all'utilizzo del plexiglas o del body scanner per poter fare accoglienza che, di certo, non mette di buon umore nessuno e fa sorgere ulteriori dubbi su una possibile riapertura. Più semplice da gestire appare la procedura per bar o chioschi che dispongono di spazi all’aperto ma per altre attività si affaccia lo spettro di dinamiche gestionali penalizzanti sia dal punto di vista economico che sotto il profilo sanitario. Oltre al rispetto delle norme igieniche già praticate, vengono infatti richieste delle procedure che, a livello pratico risulta pressoché impossibile garantire, specie per quelle attività che offrono la possibilità di pernotto con servizi igienici condivisi.
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“Un’ altra preoccupazione che trova tutti d'accordo- continua Marini- quella della gestione dei flussi turistici e di come riuscire a contenere un eventuale sovraffollamento degli arrivi (Over-tourism); consapevoli di quanto accaduto in tempi di normalità, gli operatori non si sentono tutelati e temono che in un periodo di emergenza come quello attuale, possa accadere l'irreparabile". Il timore è che ci si debba trasformare in controllori ‘vigili’ del territorio, con il conseguente aggravio del peso di una gestione lavorativa al limite delle possibilità pratiche. E’ stato sottolineato inoltre che l’impossibilità pratica di gestire grandi flussi turistici sul territorio, potrebbe mettere in serie difficoltà le strutture operanti che ne pagherebbero inevitabilmente le spese con disservizi sia nei confronti del turista, sia a discapito degli stessi residenti.
“Tanti motivi e tante criticità che dunque consigliano di rimanere con i piedi per terra- dice Alessandro Marini-. E’ questa la volontà unanime che spinge ognuno di noi a valutare ogni tipo di soluzione praticabile, per ottenere la garanzia di un' accoglienza al meglio delle nostre possibilità”. 
La discussione ha toccato anche le numerose prenotazioni disdette che hanno comportato la restituzione degli anticipi nonché i giustificati timori che l’allentamento delle misure, possa comportare una regressione alla fase iniziale. “ In sostanza- evidenzia Marini- i temi sui quali ci si è confrontati sono stati numerosi e siamo tutti convinti che l’importanza degli argomenti è tale che andrebbero rivisti sotto ogni minimo dettaglio, economico e pratico. La maggior parte degli operatori crede sia giusto che le istituzioni si assumano la responsabilità di garantire la tranquillità a livello economico attraverso la pace fiscale e il blocco definitivo delle scadenze, altrimenti, per un territorio che oltretutto ancora vive il disagio dei danni causati dal terremoto, le condizioni per una riapertura vengono meno, non solo sotto l'aspetto economico ma anche e soprattutto sotto il profilo psicologico di ognuno di noi, oggi ulteriormente appesantito dal pensiero di una terribile pandemia che ha stravolto l'intero pianeta. 
Con queste premesse, chiediamo quindi di incontrarci con la "Commissione Comunale Covid-19" istituita nella seduta del consiglio comunale dello scorso 8 maggio.
Sentiamo il bisogno di essere ascoltati e crediamo che sia giunto il momento di un confronto serio che rapporti la teoria delle linee guide, con la pratica di chi il proprio lavoro lo svolge da anni, assumendosi le proprie responsabilità e conoscendone ogni minimo dettaglio”.

Intanto il Gruppo ViViFiastra, si appresta a lanciare logo e portale di un progetto che, per la prima volta, è stato in grado di riunire  ben 21 attività locali animate dalla volontà di imprimere un cambio di direzione verso un turismo più consapevole e sostenibile.
”La voglia di fare bene è tanta e ci accomuna tutti- conclude Marini- Siamo consapevoli che non sarà facile ma c’è tutta la nostra volontà di riuscire. Il lancio del nostro brand e della nostra piattaforma, erano già pronti ma l’emergenza ci ha bloccati. Adesso ci apprestiamo a farlo in maniera virtuale, ognuna delle attività partecipando all’evento dalla propria casa. In questa maniera allargheremo la visibilità verso altre regioni e, anche se distanti, arriveremo il più lontano possibile, facendo sentire a tutti che Fiastra è vicina ed è determinata a rinascere nel migiore dei modi: ViViBene. ViViFiastra”.

Al progetto ViViFiastra hanno aderito: Alcina; B-side Camp; Bar Fiastra-Bar I due ponti; Tutto per tutti – edicola, abbigliamento; Ristorante Fratelli Polverini; Farmacia Palmieri; Ristorante Il Gatto e la volpe; Minimarket da Vinicio; Albergo Ristorante Sasso Bianco; Rifugio il Tribbio; Agriturismo Campo del Rio; Gelateria La dolce vita; Osteria del Lago; Agriturismo Le Casette; Agriturismo Fonte Rosa; Alimentari e tabacchi bar da Ugolino; Bolognola SKI-B&B Belvedere sul Lago; Avventura nel Parco; ASD Aquila.

C.C.
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Riuscire a fare rete sul territorio, progettare il cambiamento, per guardare al futuro con occhi diversi. E' lo spirito di ViViFiastra, progetto che si avvia a decollare grazie alla voglia di fare e all'amore per la propria terra di tanti operatori locali che, accantonando gelosie e competitività e superando sterili campanilismi, decidono di indirizzare la loro collaborazione alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo del territorio. 
"Per riuscire in questa missione- afferma il coordinatore del gruppo Alessandro Marini, titolare del campeggio B-side Camp di San Lorenzo al Lago-  è necessario confrontarsi, si deve uscire dal proprio individualismo e iniziare a ragionare per il bene comune, considerando anche opinioni e prospettive diverse. 
Fare rete soprattutto in un territorio come il nostro, dove prevalentemente si ViVe di turismo è fondamentale, anche in virtù dei danni che il Sisma del 2016 ha lasciato. 
ViViFiastra - spiega Marini- punta pertanto sulla collaborazione tra gli operatori per poter crescere in ambito turistico offrendo nuovi servizi e migliorando quelli già esistenti.
Crediamo che questa comunione di intenti e di esperienze ci possa far crescere e di conseguenza possa servire a costruire qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo, valorizzando al massimo il territorio perchè unendo le proprie forze ed energie si può arrivare laddove i singoli sforzi non sono sufficienti. 
E, con queste premesse lo scorso anno ho pensato di riunire gli operatori del territorio ai quali ho proposto questo progetto. Su 25 attività operanti nel settore commerciale e turistico siamo riusciti a trovarci d'accordo in 22 e, credo che sia un risultato straordinario. Raccolte le idee e fatto il punto della situazione, ci siamo rivolti alla agenzia di Comunicazione "Nagency". Ne è nata una collaborazione attraverso la quale si è giunti alla realizzazione di una brochure informativa e lo splendido portale di ViVIFiastra che  presenteremo a breve, seguito da un evento dedicato alla nascita del nostro progetto".
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Il lancio del portale era previsto per Pasqua 2020, ma l'emergenza Coronavirus ne ha costretto la posticipazione a data da destinarsi. 
"Attendiamo l'evolversi della situazione per riuscire a fissare una data- continua Alessandro Marini- Intanto è importante continuare a mettere insieme idee e confrontarci e, proprio per questo, abbiamo deciso di organizzare una videoconferenza in programma per questa sera alle ore 21.30. La riunione virtuale servirà anche a discutere delle problematiche che, in vista di una stagione estiva imminente, ognuna delle nostre attività sarà chiamata ad affrontare per fronteggiare l'emergenza Virus. 
Siamo fiduciosi e cercheremo di impegnarci al meglio per riuscire a garantire ai nostri turisti un' accoglienza gradevole e soprattutto sicura sotto ogni punto di vista.  Sappiamo che le difficoltà sono molte e che, per poter ripartire nel migliore dei modi, avremo bisogno di tanta chiarezza".  
Dopo la videoconferenza di questa sera, sempre nello spirito di massima sinergia che è alla base del gruppo, prossimo step sarà la richiesta di un incontro con l'amministrazione comunale.  "L'auspicio è che le nostre esigenze e i nostri consigli vengano ascoltati, in modo da riuscire ad affrontare i mesi che verranno nel migliore dei modi. 
Purtroppo- conclude Alessandro Marini-, quando si parla del nostro suggestivo e incantevole paese, si tende a pubblicizzare soltanto un aspetto del territorio. Il gruppo ViViFiastra è invece la prova che a Fiastra ci sono tante realtà che hanno voglia di fare gruppo, per migliorare e sviluppare al meglio l'accoglienza turistica. Crediamo fortemente che questa sia la formula vincente per fare turismo sostenibile sul nostro territorio".
C.C.

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