Nello stesso momento, negli ospedali di Macerata, Civitanova e Camerino, i carabinieri, la polizia, la polizia locale, la guardia di finanza e i vigili del fuoco hanno voluto dimostrare la loro vicinanza ed il loro ringraziamento a chi porta avanti il proprio lavoro come una missione in questo periodo di grande difficoltà.
È stato l'inno di Mameli ad unirli, ancora una volta, con la mano sul cuore e gli occhi rivolti verso un unico grande obiettivo: la fine della tempesta. Presente a Camerino il direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni.
"Un segnale di cui avevamo bisogno - ha detto - Lo si capisce soprattutto dopo esserci stato. L'importanza di ascoltare l'Inno davanti ai militari schierati sull'attenti. Una scelta sobria ma che ha fatto molto piacere. Ho saputo ieri sera di questa iniziativa procrastinata per il maltempo. Non potendo essere in tutti e tre gli ospedali contemporaneamente, ho scelto Camerino per il simbolo che rappresenta. Il primo ospedale Covid dell'Area Vasta. Oggi Camerino rappresenta un esempio del funzionamento per curare i pazienti affetti da Coronavirus. Voglio sottolineare l'importanza dello sforzo di tutto il personale. Abbiamo fatto le prime video chiamate con il tablet donato dai portalettere, ne sono arrivati altri grazie a Med Store anche per Macerata e Civitanova. Ricordo poi l'importanza del punto nascite di Civitanova che ha finora accolto due nascite da mamme Covid. un segnale di speranza per il futuro".
GS
Solo ieri, infatti, i militari della Compagnia di Civitanova hanno denunciato altre 10 persone.
Due uomini originari del fermano sono stati rintracciati nella zona industriale della città rivierasca mentre giravano senza plausibile e giustificato motivo, una donna è stata invece rintracciata con la sua macchina a Recanati e, quando è stata fermata per i controlli, ha riferito di essere andata a trovare il suo fidanzato con il quale aveva un appuntamento.
Un uomo di nazionalità cinese residente a Montegranaro, aveva deciso di andare a trovare degli amici a Montecosaro, così come un quarantacinquenne recanatese, sebbene non avesse reale necessità ed urgenza, ha deciso di uscire di casa ed andare a fare un giro con la sua macchina a Potenza Picena.
Nel centro di Porto Potenza Picena, invece, è stata denunciata una coppia di coniugi cinesi, titolari di un negozio di abbigliamento e bazar, poiché erano rimasti aperti al pubblico nonostante l’attività commerciale doveva rimanere chiusa.
Altre persone sono state invece fermate e controllate in zone diverse della giurisdizione ed, anche per loro, è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria poiché si trovavano in un comune diverso da quello di residenza o di domicilio senza reali e giustificati motivi.
Oggi decorrono le nuove prescrizioni imposte dal Ministro della Salute e dal Presidente della Regione Marche che prevedono una ulteriore stretta sulla mobilità, pertanto saranno intensificati i controlli in strada, dove soltanto ieri dalla Compagnia di Civitanova, sono state identificate 156 persone e verificate oltre 40 attività commerciali.
La mamma è positiva al Coronavirus ma dall'ospedale fanno sapere che tutto è andato bene. "Questo è il raggio di luce che può illuminare tutti i sacrifici che stiamo facendo in tutta l'Area Vasta - commenta il direttore Alessandro Maccioni - , è quello che deve mettere a tacere le polemiche dei giorni scorsi. La città di Civitanova, ma anche tutta la Regione, devono essere liete per l'evento, dimostrando l'importanza di avere ospedali dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus".
Dalla lieta notizia, si torna poi alla realtà della casa di riposo di Cingoli dove sono stati diversi i pazienti contagiati e per la quale c'è stata una diatriba tra amministrazione e azienda sanitaria. Proprio per chiarire questo tema, Maccioni, insieme al governatore Ceriscioli e all'assessore Sciapichetti hanno tenuto una conferenza stampa questo pomeriggio: "Non possiamo più tollerare falsità in merito - ha esordito Maccioni ai microfoni di Radio C1...inBlu - . Abbiamo espresso la massima collaborazione su questa problematica, ma non si può gettare fango su una struttura, quella dell'Asur, che nulla ha a che fare rispetto alla situazione che si è venuta a creare nella casa di riposo. C'è stato un mancato controllo non attribuibile a noi. Ricordo che la struttura è gestita e diretta dal Comune di Cingoli che ha delegato l'Azienda dei Servizi alla Persona di Jesi. Era il Comune che doveva vigilare e la cooperativa che doveva avvisare chi di dovere delle problematiche insorte. Io mi sono attivato subito per quel che ho potuto: ho mandato una infettivologa dell'Asur, nel suo giorno di riposo ha visitato i pazienti. Non si può dire che ci siamo sottratti, non possiamo più tollerare falsità di questo tipo".
GS
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che lo hanno trasportato in codice rosso all'ospedale di Civitanova.
GS
Anche il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, è stato fortemente criticato, in special modo dall'ex sindaco Manlio Rossi (tanto che il presidente del consiglio Sandro Granata ha dovuto richiedere l'intervento degli agenti della polizia locale per placare gli animi). Ha elencato tutti gli investimenti fatti fin ora a San Severino e non solo, i servizi attivati e affermato che "nulla cambia se una unità è definita semplice dipartimentale o solo semplice. Il modello organizzativo non ha nulla a che fare con i servizi e le prestazioni. La qualità la fa il medico, non il “grado” e su San Severino abbiamo investito circa 3milioni e 517mila euro". Però si è detta del tutto insoddisfatta il sindaco Piermattei che, in conclusione, ha ribattutto: "Non siamo mica stupidi, conosciamo la differenza fra unità semplice dipartimentale e unità semplice. Ci dovete dire qual è il futuro del nostro ospedale senza prenderci in giro, siamo stati colpiti dal sisma quindi vogliamo i servizi per un territorio già martoriato e soprattutto non mi fermerò finché la 742 non sarà annullata".
I Comuni che hanno aderito all'iniziativa del sindaco Piermattei sono: Apiro, Belforte, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova, Esanatoglia, Fiuminata, Fiastra, Gagliole, Matelica, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Sefro, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita, Valfornace, Visso, Fabriano, Arcevia, Genga, Frontone, Mergo, Sassoferrato, Serra San Quirico, Cupramontana, Pergola, Cagli.
(Sul prossimo numero di Appennino Camerte, in edicola giovedì, è previsto un servizio di approfondimento)
Maxi frode fiscale scoperta dai finanzieri della Tenenza di Camerino: decine le imprese coinvolte nelle province di Macerata, Firenze, Prato e Roma. Sono in corso sequestri patrimoniali preventivi per oltre 11 milioni di euro, per l'emissione e utilizzo di fatture false.
Un quadro inquietante quello delineato oggi nel corso della conferenza stampa al comando provinciale della Guardia di Finanza. Il comandante provinciale, colonnello Amedeo Gravina, il comandante della tenenza di Camerino, capitano Alessandro Tomei e il Procuratore Giovanni Giorgio hanno reso noti gli esiti di una importante e complicata operazione.
"Dal 1 gennaio 2018 al 30 novembre del 2019 - ha detto il colonnello Gravina - il comando provinciale ha denunciato 297persone per frode fiscale di cui 19 arrestate. Il caso di oggi è abbastanza emblematico, così come è allarmante la compartecipazione al reato di un professionista, commercialista, della provincia che dovrebbe essere parte integrante del sistema giustizia ed equità fiscale".
L'operazione, denominata Grande Muraglia, è iniziata nel 2016, con il coordinamento dell'allora comandante della tenenza camerte Antonio Di Palo poi presa in mano dall'attuale, capitano Tomei.
Protagonisti, come ha ricordato il procuratore, sei imprenditori cinesi e un commercialista i cui studi si trovano a Tolentino e Civitanova. "Riteniamo abbiano realizzato una consistente frode fiscale, tant'è che al momento abbiamo chiesto il sequestro preventivo di 11 milioni di euro. È stata un'attività molto complessa e ringrazio la Guardia di Finanza per il lavoro svolto. C'è da dire - ha continuato Giorgio - Che stiamo mettendo tanta carne al fuoco e non so se la nostra struttura giudiziaria di Macerata, che è in forte carenza di personale, riuscirà a sostenere i processi in tempo per evitare la prescrizione. Noi comunque continuiamo a fare il possibile".
Dei sei cinesi coinvolti, uno è residente a Civitanova e un altro è di Tolentino. I restanti quattro sono dislocati tra Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Toscana, Abruzzo. Il modus operandi scoperto dalle fiamme gialle di Camerino prevedeva la creazione di numerose società definite "cartiere" che venivano intestate a soggetti prestanome. Queste avevano il compito di emettere fatture per operazioni inesistenti In favore di altre imprese, le quali, con questo sistema avevano la possibilità di godere di indebiti risparmi fiscali al momento della dichiarazione dei redditi e quindi di acquistare quote di mercato in aziende italiane, perpetrando pertanto anche una concorrenza sleale.
"parliamo di aziende perlopiù dedite alla produzione di accessori e capi di abbigliamento-ha spiegato Tomei-e che avevano aperto dei negozi in svariate province d'Italia e dove non c'erano commessi cinesi bensì italiani (pertanto l'acquirente non aveva la percezione di acquistare in un negozio di cinesi, n.d.r.). La particolarità è che i dominus di queste imprese cinesi godevano della mano esperta e dei consigli di un professionista commercialista che, di fatto, gestiva le aziende 'cartiera' ovvero quelle che emettevano le fatture false".
Queste ultime avevano anche la caratteristica di essere imprese "apri e chiudi", cioè che rimanevano attive solo per un breve lasso di tempo. La genesi del servizio è stata rappresentata da un lavoro di intelligence Sul contesto economico con controlli fiscali e verifiche nei confronti di due società della giurisdizione della tenenza di Camerino. Poi i militari si sono focalizzati sui fenomeni da contrastare. Le imprese controllate sembravano non avere nulla a che fare l'una con l'altra ma "Nel corso dei controlli sono emerse diverse similitudini-è tornato a dire il capitano-tra cui gli stessi clienti, l'utilizzo di fatture prestampate identiche, e molto altro. Al termine di questa prima fase abbiamo notizia alla procura e sono scattate le perquisizioni a carico del commercialista delle due società a cui abbiamo sequestrato una quantità innumerevole di documentazione contabile, extra contabile e apparecchiatura informatica. Il quadro emerso è stato inquietante. gestiva le imprese cartiera in prima persona tramite home banking e posta elettronica certificata".
Al momento la finanza è riuscita a sequestrare, denaro per circa 538.538 milioni di euro, 4 immobili di cui 2 villette (due immobili a Civitanova), 5 auto e una moto di grossa cilindrata.
Gaia Gennaretti
Un furgone, per cause ancora in corso di accertamento, avrebbe investito una bambina di tre anni, probabilmente sfuggita al controllo dei nonni.
Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 che, viste le condizioni della piccola, hanno richiesto l'intervento di Icaro per trasportare la bambina all'ospedale di Torrette.
GS
Interventi anche sulla provinciale 10 “Bivio Vergini - Civitanova Marche”, nella frazione di Santa Lucia di Morrovalle. La pioggia, anche in questo caso ha fatto colare fango sulla strada, una massa talmente rilevante che ha bloccato la marcia di una vettura. Sul posto è intervenuta la polizia provinciale e il personale per liberare l’auto e pulire la strada; non è stato necessario interrompere la viabilità.
Gs
Erano circa le 7 quando un gruppo di appassionati di bike stava percorrendo la strada quando si sono urtati tra loro.
Uno, in particolare, ha avuto la peggio e, viste le condizioni apparse subito gravi ai sanitari del 118, è stata allertata l'eliambulanza che lo ha trasportato all'ospedale di Torrette.
L'altro, invece, è stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
GS
Curiosi ritrovamenti sulle spiagge della provincia di Macerata. Con le recenti mareggiate, molto probabilmente proveniente dal fiume Chienti, è stato ritrovato sulle spiagge di Civitanova un grande pezzo di un tronco di un albero secolare che, secondo gli esperti, visto il diametro potrebbe avere circa 200 anni.
A Porto Recanati invece, sono comparse migliaia di piccole stelle marine.
Alcune sono a riva già morte e ad altre invece, come si può vedere dal video inviatoci da un lettore, sono ancora vive.
Gaia Gennaretti