Il sindaco Sandro Parcaroli e il rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari hanno firmato la convenzione tra Comune di Macerata e Università degli Studi di Camerino.

Obiettivo della convenzione è promuovere una sempre migliore e maggiore collaborazione negli ambiti istituzionali per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione, ricerca e sviluppo tecnologico e approfondire, in modo sinergico, studi e ricerche riguardanti tutte le strategie di sviluppo urbano sostenibile definite dalle politiche nazionali ed europee. 

L’Università di Camerino, infatti, anche attraverso la Scuola di Architettura e Design, nell’ambito della propria attività istituzionale, svolge studi e ricerche correlati alle attività che il Comune sviluppa o intende sviluppare in relazione alle diverse aree tematiche su cui focalizza l’attività amministrativa: dall’ambiente all’edilizia privata, dalle opere pubbliche al patrimonio e demanio, dall’urbanistica alla viabilità e mobilità.

“L’Università e il Comune contribuiranno, con scambi di esperienze, materiali archivistici, apparati documentali, prodotti scientifici, attività convegnistica, mostre, eventi culturali e iniziative comuni, alla conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, architettonico-urbanistico e ambientale, facendo leva sulle rispettive conoscenze e attività e con una particolare attenzione ai complessi monumentali cittadini di grande valore e interesse territoriale – ha detto il sindaco Parcaroli -. Macerata, nel suo ruolo di capoluogo, diventa polo di riferimento di una visione che si allarga a tutto il territorio”.

“L’Università di Camerino mette ancora a disposizione del territorio, le proprie conoscenze e competenze, questa volta in particolare quelle delle ricercatrici e dei ricercatori della Scuola di Architettura e Design – ha commentato il rettore Pettinari -. L’obiettivo dell’accordo è svolgere iniziative e attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione riguardanti il territorio nelle sue diverse articolazioni o aree tematiche, con particolare attenzione per il sostegno e accompagnamento allo sviluppo di studi, ricerche e utilizzo di nuove tecnologie smart nell’ambito della pianificazione, della rigenerazione urbana sostenibile, della valorizzazione dei beni comunali e del patrimonio culturale della città e del territorio”.
Dopo la conferenza stampa in cui Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata, e Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità, hanno spiegato le procedure che porteranno alla nascita del nuovo ospedale di Macerata, la discussione tra vecchia e nuova amministrazione regionale non si è ancora placata.

In mattinata, in una conferenza stampa appositamente convocata, l'ex assessore alla sanità, Angelo Sciapichetti, ha replicato alle affermazioni dell'attuale pari ruolo. Al centro della polemica le strategie di finanziamento e più in generale la politica sanitaria portata avanti nella scorsa legislatura dall'amministrazione Ceriscioli. Sciapichetti, ai microfoni di Radio C1... inBlu, ha dichiarato: "Tante bugie, tante inesattezze. Penso che sia del tutto legittimo avere progetti diversi rispetto alla precedente amministrazione. Quello che è inammissibile è che per suffragare la propria linea si utilizzino delle notizie false. Saltamartini a Macerata ha tentato di giustificare il suo no al project financing, metodo per altro utilizzato al nord da diverse regioni a guida Lega, come ad esempio il Galliera di Genova, utilizzando dati inesatti: forse dovrebbe informarsi meglio. Non ho problemi a sostenere un confronto pubblico: ho le carte, vedremo lui cosa potrà portare sul tavolo. Documenti alla mano non è vero che il DIPE ha dato parere negativo, per di più la nostra amministrazione non ha mai parlato di ospedale unico, ma di un ospedale di primo livello che non trascurerà le strutture 'periferiche', a cominciare da Camerino e San Severino, per poi arrivare a Tolentino. Quest'ultima struttura l'abbiamo finanziata interamente con 16 milioni di euro. Troppe inesattezze: bisogna avere la forza di portare avanti le proprie idee politiche senza infangare il lavoro di chi ha preceduto questa amministrazione".

L'attuale assessore alla sanità ha smorzato la polemica, affermando come l'unica preoccupazione della giunta Acquaroli sia quella di portare a compimento l'opera e dotare la città di Macerata del nuovo nosocomio: "La nostra posizione è chiara. Il punto fondamentale è che questo project financing in realtà non esiste, in quanto bocciato dal RUP e dalla Commissione della Regione per incongruenze tra i costi prefissati e quelli di realizzazione. I costi avrebbero impegnato la Regione fino al 2050 per un importo prossimo agli 800 milioni. Riteniamo che si possa finanziare autonomamente il progetto tramite Cassa Depositi e Prestiti e senza per altro pagare tassi prossimi al 5%. Per me la polemica può anche cessare: a questo punto è nostra responsabilità costruire l'ospedale di primo livello a Macerata. Ritengo assurdo che le delibere fatte dalla Regione Marche, che individuano un DEA di primo livello a Macerata, siano sconosciute ai dirigenti del Partito Democratico: l'ipotesi originaria di realizzazione non è configurabile, perchè in quanto bocciata non si configura effettivamente nella realtà concreta, non esiste".

Lorenzo Cervigni
Partiranno lunedì 8 febbraio i lavori nei locali dell’ex Upim in corso Matteotti a Macerata. Si tratta di interventi di riqualificazione dello stabile – pavimentazione, opere murarie, infissi e azioni sulla facciata della Galleria del Commercio – coerentemente con tutto il complesso strutturale della galleria.
Questa mattina c’è stato un sopralluogo da parte della società Cardinali Marco e C. Sas, del sindaco Sandro Parcaroli e dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori.

    ex upim 2                
L’Amministrazione comunale (proprietaria del piano semi interrato che affaccia su via Armaroli) e la proprietà del piano strada e del piano inferiore, la società Cardinali Marco e C. Sas, hanno deciso di dare il via ai lavori - la cui conclusione è prevista entro l’estate - per favorire la riapertura del centro commerciale del cuore della città; aspetto coerente con il programma di governo che prevede appunto la promozione del centro commerciale naturale per il centro storico.


«L’avvio dei lavori rientra nel progetto del centro commerciale naturale e quest’ultimo permetterà di creare presupposti per stabilizzare un sistema di offerta di beni e servizi tipo logicamente differenziato ma, nell’insieme, unitario e incentrato sul ruolo trainante degli spazi pubblici – ha detto il sindaco Parcaroli -. Il centro commerciale naturale rappresenta una strategia di rilancio della totalità degli spazi pubblici che saranno rafforzati dalla presenza delle offerte d’interesse collettivo».


«Si tratta di lavori pubblici che saranno volti alla pulizia, all’illuminazione e alla sicurezza – ha detto l’assessore Marchiori -. Riqualificare tutta l’area della Galleria del Commercio affinché torni ad avere il lustro di un tempo rappresenta una priorità e per questo ringraziamo i proprietari dei locali dell’ex Upim. L’Amministrazione comunale, per quanto di propria competenza, sosterrà tutti coloro che intenderanno affittare gli spazi riqualificati».
sopralluogo ex upim

«In accordo con l’Amministrazione ci stiamo muovendo per rivitalizzare questa parte del centro storico di Macerata che per tanti anni è rimasta abbandonata» ha aggiunto infine Roberto Cardinali, della ditta Cardinali Marco e C. Sas.
c.c.

Si rafforza la collaborazione tra il Comune di Macerata e il Comando provinciale dei Carabinieri per il potenziamento degli strumenti tecnologici per la sicurezza.

Durante un incontro nella sede dei Carabinieri con il Comandante Provinciale Nicola Candido, il Tenente Massimiliano d'Antonio e il Comandante della Polizia Locale, Danilo Doria, il Comune ha consegnato e installato nella centrale operativa dei Carabinieri di Macerata il sistema “Police Street” per la rilevazione in OCR delle targhe delle auto. Un dispositivo che consentirà ai Carabinieri l’accesso ai dati della videosorveglianza disponibili nella centrale operativa della Polizia Locale, in maniera più diretta e immediata, per rendere ancor più veloci ed efficaci le operazioni di controllo

L’assessore alla Sicurezza del Comune di Macerata, Paolo Renna, ha commentato: “Con questa iniziativa, il Comune rafforza ulteriormente la sinergia con le Forze dell'ordine per la tutela e la sicurezza dei cittadini. Proseguendo sul percorso intrapreso, è questa la strada maestra per raggiungere, il livello di sicurezza che la città di Macerata merita. Dobbiamo collaborare tutti insieme per far tornare la città come era: un'isola felice”.

Il Comandante provinciale dei Carabinieri Nicola Candido: “Questo sistema facilita chi lavora per la sicurezza della città. Unito all'attività principale di collaborazione tra Forze dell'Ordine e Polizia locale, dà un contributo importante in questo settore”.

Il commento del Comandante della Polizia Locale maceratese, Danilo Doria: “La fornitura del sistema ‘Police Street’ per il dialogo tra centrali operative è fondamentale per il lavoro in rete delle Forze di Polizia territoriali.”

L’obiettivo è di ampliare la rete dei Comuni connessi al sistema di videosorveglianza fino a coprire l’ambito provinciale e regionale.

Red.
La giunta comunale di Macerata ha approvato la delibera dell’assessore Paolo Renna per l’apertura della Zona Traffico Limitato in centro storico. Dalle ore 6 alle 24 il varco in Via Don Minzoni (Rampa Zara) segnerà verde, mentre anche gli orari del varco di Via Mozzi saranno riformulati. Un provvedimento in vigore fino al prossimo 31 gennaio, già motivo di schermaglie tra l’amministrazione appena insediatasi e le minoranze, che è realtà. Oltre all’apertura al transito, si lavora anche per creare nuovi posti auto: saranno circa 20 in Piazza della Libertà.

Fa parte di una politica di appoggio alle attività del centro storico, che in questo periodo affronteranno delle grandi difficoltà – questo il commento della vicesindaca Francesca D’Alessandro, presente proprio in Piazza della Libertà per seguire i lavori alla segnaletica orizzontale –. La sosta sarà gratuita e per un arco di tempo di un’ora, quindi con disco orario, mentre il traffico sarà aperto dalle 6 alle 24. Nessuno dice che questo sia un provvedimento definitivo, ma solo un modo per appoggiare gli esercenti del centro storico in un momento di transizione. Questo tentativo – conclude la vicesindaca – potrà essere un aiuto al rilancio economico del centro, sperimentiamo e speriamo possa essere un valido sostegno”.

Il Comune di Macerata ha intanto comunicato le variazioni di orario: l’accesso alla ZTL da via Don Minzoni sarà permesso tutti i giorni, feriali e festivi, dalle 6 del mattino alle 24 mentre il mercoledì, giorno di mercato, dalle 15 alle 24; per quanto riguarda l’accesso di Via Mozzi, lunedì, martedì, giovedì e venerdì, se feriali, apertura dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22, mentre il mercoledì libero accesso dalle 18 alle 22. Sabato e giorni festivi apertura dalle 10 alle 14. Previsto dall’ordinanza anche il ridimensionamento dell’area pedonale di piazza della Libertà.

Red.
Prosegue l'iter per l'ospedale provinciale. Mentre lo sguardo dell'opinione pubblica è puntato sul Covid Hospital alla fiera di Civitanova, nuovi passi in avanti si fanno anche per la localizzazione della nuova struttura per la quale il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha approvato la variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Macerata, relativa alla individuazione di una nuova zona il nuovo ospedale provinciale.
“Si tratta di un’importante funzione istituzionale in capo alla Provincia, esclusivamente in materia urbanistica e assetto del territorio - afferma Pettinari - e come tale esula da qualsiasi altra questione riguardo alla futura organizzazione sanitaria del territorio provinciale, nonché della scelta localizzativa della nuova struttura”.

L’area individuata dalla variante è situata in corrispondenza dell’incrocio tra la strada provinciale 485 e la 77, nei pressi dell’ingresso Est della frazione di Sforzacosta; ha una consistenza di circa 24 ettari e prevede una capacità edificatoria complessiva di 450.000 metri cubi.

Sull’oggetto della variante la Provincia si era già espressa in precedenza, relativamente alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), necessaria per l’adozione della stessa, rilevando "la necessità di approfondire le diverse questioni di natura ambientale, paesaggistiche, infrastrutturali, acustiche, di traffico, di trasporto pubblico, di qualità dell’aria, e relative alle opere di mitigazione e compensazione ambientale. Era stata anche rilevata l’esigenza di definire l’organizzazione particolareggiata dell’area, con riferimento all’ingombro massimo delle edificazioni, alle aree per la viabilità, ai parcheggi, al verde e agli accessi carrabili".

Il Consiglio Comunale, sulla base del parere espresso dalla Provincia, potrà ora procedere all’approvazione definitiva della variante.

GS

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