Sono 360 i cantieri della ricostruzione chiusi nella Città di San Severino Marche a seguito del sisma del 2016. Il dato è stato fornito, nelle comunicazioni che hanno aperto l’ultima seduta del Consiglio comunale, dal sindaco Rosa Piermattei.

“Il finanziamento delle pratiche private, di quelle che fanno riferimento agli edifici pubblici e ai luoghi di culto – ha spiegato il primo cittadino settempedano - è di quasi 225 milioni di euro, esattamente 224 milioni 625 mila 467 euro. Solo per la ricostruzione privata la cifra già stanziata è di 218 milioni 652 mila 633 euro. La somma andrà per il recupero di 533 edifici, di cui 270 interessati da interventi di ricostruzione leggera. Altri 100 edifici saranno invece interessati dalla ricostruzione pesante per un importo di 92.321.865,63 euro, 160 dall’ordinanza 100 per un importo di 83.170.312,41 euro e 3 dall’ordinanza 13/2017 per un importo di 1milione76,689,45 euro. In totale sono 1.152 le istruttorie presentate all’ufficio sisma. Di queste, 383 fanno riferimento alla ricostruzione leggera di edifici classificati come B e C con scheda Aedes. Altre 394 sono relative, invece, alla ricostruzione pesante di edifici classificati come E con scheda Aedes. Ulteriori 362 pratiche sono quelle relative alla Ordinanza 100 emanata dal commissario straordinario sisma per facilitare proprio la ricostruzione di immobili danneggiati dalle scosse. Con riferimento alla ricostruzione delle attività produttive, sono 13 le pratiche presentate. Ulteriori 54 richieste hanno interessato, infine, la delocalizzazione sempre delle attività produttive per le quali sono previsti contributi per oltre 700mila euro”.

Dei 360 cantieri già chiusi, 314 sono relativi alla ricostruzione privata, altri 3 alla ricostruzione pubblica e 43 agli interventi su proprietà che hanno fatto ricorso al Sisma Bonus. È di circa 5 milioni di euro, infine, la cifra destinata agli interventi che riguardano gli edifici pubblici. Il comune in questi giorni ha liquidato anche il Cas, il contributo  autonoma sistemazione di dicembre. Lo hanno percepito 356 nuclei familiari per un importo di 258mila 970,97 euro.





«Mi trovo costretto a ritornare sulla questione degli accorpamenti degli istituti scolastici presenti sul nostro territorio, dopo aver letto le considerazioni del sindaco di San Severino Marche, considerazioni che ritengo alquanto scomposte e del tutto incomprensibili, soprattutto quando si parla della difesa delle aree interne».

Così il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli , in risposta alle dichiarazioni del primo cittadino di San Severino Marche Rosa Piermattei.
 
«Giova precisare che l’esigenza di andare a modificare gli istituti scolastici presenti sul territorio, in dissonanza con le linee guida deliberate dall’assemblea legislativa della Regione Marche con atto n. 39 del 4 ottobre 2022 che testualmente riporta: “Il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dell’offerta formativa deve essere derogato e non deve applicarsi ai Comuni colpiti dal sisma del 2016 e compresi nell’articolo 1 dell’ordinanza del commissario straordinario n. 101/2020”, il quale individua i comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici, deriva prevalentemente dall’Amministrazione comunale di San Severino Marche che vuole accorpare le due realtà scolastiche presenti nel suo territorio: l’Ipsia “Ercole Rosa” (attualmente sede associata dell’Ipia “Pocognoni” di Matelica) e l’Itis “E. Divini”.

Detto accorpamento - continua Lucarelli - colpisce automaticamente il comune di Matelica il quale, per un mero discorso di numeri, con il distacco dell’istituto “Ercole Rosa” verrebbe a perdere la dirigenza dell’Ipia “Pocognoni”.

Ed ecco che viene tirato in ballo il comune di Camerino con il suo Itcg“Antinori”: al fine di rimediare alla mancanza di numeri derivanti dalla proposta di accorpamento del comune di San Severino Marche, la provincia di Macerata propone la fusione dell’istituto “Antinori” di Camerino con l’Ipia “Pocognoni” di Matelica.

L’accorpamento dell’istituto “Ercole Rosa” con il “Divini”, che viene fatto passare dal sindaco di San Severino Marche come una risposta al territorio (non si sa a quale domanda!), nella sostanza di territori ne va ad indebolire due specifici, quello di Camerino e quello Matelica. Camerino perché perderebbe l’autonomia dell’ITCG “Antinori”, scuola in forte crescita, basti pensare che negli ultimi tre anni ha registrato un incremento di circa il 30 per cento di iscrizioni, e Matelica perché perderebbe un bacino importante di studenti che provengono dalla vallata del Potenza.

Vorrei chiedere al sindaco di San Severino Marche per quale motivo la sua proposta, definita “intelligente e lungimirante”, ha trovato il parere contrario di quasi tutta l’assise dei sindaci presenti alla conferenza provinciale delle autonomie, di gran parte delle sigle sindacali (che evidenziano come questa fusione comporterebbe la riduzione del personale ata, già oggi fortemente ridimensionato), della scuola Itcg “Antinori”, Ipia “Pocognoni” e anche dello stesso Itis “Divini”.

Il dirigente scolastico dell’Itis “Divini”, nella riunione del 21 settembre 2022, dichiara espressamente che l’accorpamento proposto non deriva da esigenze didattiche e scolastiche bensì da una mera volontà del comune, mettendo poi in evidenza come il vero problema dell’Itis sia la mancanza della sede. Quindi l’invito che rivolgo alla mia collega Piermattei è di impegnarsi per risolvere il problema degli spazi nel Comune che amministra, senza fare scelte che vanno a ledere altri territori.

E’ indispensabile rimarcare che la città di Camerino è da sempre il punto di riferimento della formazione scolastica, di ogni ordine e grado, nell’area montana e non solo e che questa è la sua vocazione anche per la presenza di un’antica Università degli Studi.

Quindi se il nobile intento del Sindaco di San Severino Marche fosse stato quello di tutelare le aree interne, l’unica proposta che doveva fare era quella di potenziare gli istituti scolastici della montagna, quindi anche di Camerino, sia per vicinanza territoriale che per vocazione storica.

Il sindaco di San Severino Marche si chiede come mai non mi abbia mai incontrato - evidenzia Lucarelli - . Questa è l’unica cosa che mi lascia veramente confuso, poiché sono io a non averla mai vista, e da quello che mi risulta, il sindaco Piermattei non ha mai partecipato ad incontri ufficiali sulle scuole. Forse i suoi collaboratori non l’hanno informata di quando sono stato presente.

Inoltre, riunioni che hanno il solo scopo di creare acredine tra territori già duramente provati non andrebbero convocate, quando c’è una legge superiore che va a garantire lo status quo.

Volendo condividere la visione futuristica del sindaco di San Severino Marche - conclude la nota firmata da sindaco di Camerino Roberto Lucarelli - per quello che riguarda la riorganizzazione dei servizi fondamentali del territorio, la invito ad estendere il suo stesso ragionamento illuminato alla sanità dove potremmo proporre insieme di accorpare l’ospedale di San Severino Marche a quello di Camerino per “fare il bene comune dei territori e dei cittadini che vi abitano”.

Dopo i nubifragi degli ultimi mesi che hanno messo a dura prova il territorio comunale, il maltempo continua a fare registrare diversi interventi nel comune di San Severino Marche, uno dei più vasti tra quelli delle realtà locali marchigiane con i suoi oltre 193 chilometri quadrati.

Squadre di tecnici e operai dell’ufficio manutenzioni, coadiuvate dai mezzi meccanici delle imprese private incaricate, sono intervenute, insieme alla polizia locale, per frane, smottamenti e dissesti anche nelle scorse ore.

Intenso il lavoro per una frana lungo la “corta” di Serripola, che dal rione Di Contro conduce alla frazione settempedana, ma anche sulla strada comunale che da Taccoli conduce ai Granali e lungo la Strada statale 361 “Septempedana” dove la sede stradale è risultata allagata in più punti.

Il solerte intervento ha riportato ben presto la situazione alla normalità evitando pericoli agli automobilisti in transito e disagi ai residenti nelle zone interessate.


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In occasione della Giornata nazionale per la lotta contro i disturbi del comportamento alimentare domani (martedì 15 marzo) la facciata del Municipio, in piazza Del Popolo, tornerà a colorarsi di lilla.

L’Amministrazione comunale settempedana, infatti, è tornata ad aderire alla campagna promossa dalla onlus Never Give Up, in collaborazione con l’Anci nazionale, in segno di vicinanza a chi si è trovato, o si trova, a vivere costretto nella spirale dei disturbi alimentari che ogni anno, in Italia, interessano qualcosa come 3milioni di adolescenti.

Anoressia, bulimia, binge eating, obesità e tante nuove forme di disagio risultano addirittura aggravate dalle difficoltà legate all’emergenza sanitaria da Covid-19.

La Giornata nazionale dedicata alla lotta contro i disturbi del comportamento alimentare è nata per iniziativa di un genitore che ha perso la figlia di soli 17 anni per bulimia. Serve più informazione in  merito ai disturbi del comportamento alimentare per facilitare la comprensione dei meccanismi psico-biologici che favoriscono la malattia e per diffondere la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati attraverso una rete assistenziale orientata all’individuazione precoce del disturbo stesso.

Il Comune di San Severino Marche ha presentato la candidatura per l’accesso ai fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, proponendo un intervento di adeguamento alla normativa antisismica, con efficientamento energetico, della scuola secondaria di primo grado “P. Tacchi Venturi”, storico edificio risalente agli anni Ottanta del secolo scorso che dal dopoterremoto 2016 ospita anche una parte degli alunni della scuola primaria “Luzio”.

La costruzione si compone di un corpo di fabbrica principale a due piani fuori terra e di due corpi laterali giuntati sismicamente ma collegati al corpo principale da percorsi, destinati l’uno ad uso palestra e l’altro ad aule didattiche.

L’intervento prevede, dal punto di vista strutturale, l’adeguamento sismico dell’edificio di tutti e tre i corpi di fabbrica per l’adeguamento ai più moderni livelli di sicurezza. Dal punto di vista impiantistico, inoltre, si prevede di effettuare l’efficientamento energetico di tutto il complesso mediante opere di coibentazione delle pareti e della copertura, la sostituzione degli infissi più vetusti e il rifacimento degli impianti. Inoltre, visto che di recente sono stati installati impianti di ventilazione meccanica controllata in diverse aule, si prevede il completamento dell’intervento in questione con l’installazione di rilevatori di Co2, di umidità e di presenza che possano aumentare le prestazioni del sistema stesso riducendo al minimo il consumo di elettricità.

Sarà inoltre progettata la sostituzione di tutti i corpi illuminanti con elementi a led e l’installazione di sistemi di controllo automatico degli impianti al fine di ridurre tutti i consumi. Da ultimo si prevede il recupero delle acque meteoriche per riutilizzarle per usi non potabili. Dal punto di vista architettonico si prevede infine la riqualificazione di tutti gli ambienti con l’utilizzo di materiali naturali o riciclati. Sarà ritrasformato anche l’atrio che diventerà un luogo di aggregazione per attività didattiche interclasse ed extra scolastiche. Si interverrà anche sulla palestra per la quale dovrà essere prevista una doppia funzione di auditorium oltre che di luogo per le attività sportive.

Complessivamente sono stati previsti interventi per oltre 7 milioni di euro.

Il Comune di San Severino Marche apre le porte del laboratorio di restauro della “Madonna dell’umiltà”, capolavoro del pittore fabrianese Allegretto Nuzi, datato 1366, tra le tantissime opere conservate nelle sale della pinacoteca civica settempedana “P. Tacchi Venturi”. 

Dopo aver concesso in prestito la preziosa tempera su tavola, l’Amministrazione ha ottenuto dagli organizzatori della mostra “Oro e colore nel cuore dell’Appennino” il restauro della stessa. Il lavoro è stato affidato alla bottega di Giacomo Maranesi di Fermo.

L’esperto ha organizzato un laboratorio di recupero all’interno della pinacoteca che ora ha deciso di aprire alle visite di turisti, visitatori ma anche delle scolaresche.
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Sarà quindi possibile osservare il restauratore all’opera e, insieme, fare un tour all’interno delle sale espositive della raccolta d’arte cittadina.

Queste le giornate d’apertura: giovedì 17 febbraio, sabato 19 febbraio, sabato 26 febbraio, martedì 1 marzo, giovedì 3 marzo, sabato 5 marzo.

Per informazioni ci si può rivolgere al numero di telefono 0733638095.

L’intervento sulla preziosa tavola, autorizzato dalla Soprintendenza delle Marche, consentirà la sua conservazione presso la pinacoteca comunale.

Nell’ambito delle iniziative natalizie della rassegna “HoHoHo! Per Natale vorrei...”, il Comune di San Severino Marche e l’associazione Sognalibro, con la collaborazione dei Teatri di Sanseverino, organizzano per sabato prossimo (4 dicembre), a partire dalle ore 21 al Feronia, un concerto di beneficenza a favore del Centro socio educativo riabilitativo diurno “Il Girasole”.

L’orchestra di fiati “Insieme per gli altri”, diretta dal maestro Andrea Mennichelli, salirà sul palco per una serata all’insegna della solidarietà.

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere alla Pro Loco Iat in piazza Del Popolo (tel. 0733638414), dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 19 dal martedì alla domenica, oppure al botteghino del Feronia aperto la sera dello spettacolo a partire dalle ore 19.
“Il Comune di San Severino rischia di non riuscire a guidare i grandi processi di cambiamento che sono in corso nei servizi e di dover subire decisioni altrui, soprattutto quelle di Comuni e di aziende più grandi”. Lo ha detto Tarcisio Antognozzi, leader della minoranza di Insieme per San Severino, parlando del futuro dell’Assem. Con le scadenze per gli accorpamenti e il raggiungimento della soglia di utenze necessarie a proseguire autonomamente la gestione dei servizi, previste per il settore idrico nel 2022 e per quello elettrico nel 2025, la municipalizzata settempedana rischia di doversi accodare a progettualità pubbliche o private estranee alla realtà locale per la prosecuzione della sua attività.

“Sono questioni che avevamo praticamente risolto – commenta Antognozzi –. Nel settore elettrico la grande progettualità portata avanti da Assem è stata invece affossata dall’amministrazione comunale per paura di perdere consensi. Avremmo aperto una strada per la sopravvivenza dell’Assem, anche in vista dei cambiamenti che vedranno la luce nel 2030. Nell’idrico, quello più remunerativo per l’azienda, occorre grande abilità politica e negoziale per permettere all’Assem di avere un ruolo dignitoso e di rilievo in un futuro e probabile consorzio che gestirà il servizio nei decenni avvenire. Considerata l'ormai imminente vendita del settore gas – spiega ancora Antognozzi –, la preoccupazione che tutti noi amministratori dovremmo avere è quella di garantire ai dipendenti un futuro anche nei nuovi scenari che si stanno prefigurando. La sensazione invece è che l'amministrazione sia più interessata a ‘mungere’ l'Assem finchè sarà possibile, garantendosi cospicui introiti annuali dagli utili della società, e meno invece ad assicurare anche in futuro servizi eccellenti alla nostra comunità, che Assem ha sempre garantito fino ad ora”.

l.c.
Il Pomarancio torna a casa. C’è una data, quella del 28 aprile, per l’atteso rientro della preziosa opera d’arte, uno dei capolavori di Cristoforo Roncalli, nella chiesa di San Rocco.

Ad annunciare il rientro a San Severino Marche della tela la “La Beata Vergine Maria col Bambino e i Santi Rocco e Severino” è stato il sindaco, Rosa Piermattei, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale.

L’opera venne requisita dal governo napoleonico nel lontano 1811 per essere portata a Milano e, infine, nella chiesa di Santo Stefano di Osnago. Nel dicembre dello scorso anno la tela da qui era stata trasferita verso un laboratorio specializzato, con sede nel capoluogo lombardo, per un restauro conservativo. Al tempo stesso dalla chiesa di San Rocco era stata smontata anche la cornice che per anni ha incorniciato l’opera. Sottoposta anch’essa al restauro farà ritorno nel luogo di fede dopo essere rimontata nel punto esatto dov’era collocata da Emanuele Ticà, titolare della bottega Mastro T di San Severino Marche che ha eseguito i lavori per la sua conservazione affidati alla Imper Tecno Srl di Roma, società specializzata nel recupero di opere d’arte e diretta da Cecilia Bartoli.

pomarancio

Il Comune di San Severino Marche ha lanciato nei mesi scorsi una campagna di fundraising tra enti, associazioni e privati per riportare a casa il Pomarancio stipulando una convenzione con la Pinacoteca di Brera e la Arcidiocesi, destinata a regolare le condizioni per il trasferimento, il deposito, la custodia e la valorizzazione della prezioso gioiello d’arte. 
Tutte le donazioni effettuate, in quanto erogazioni liberali, saranno detraibili fiscalmente dalla dichiarazione dei redditi.

Si deve all’Arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche l’idea di chiedere, e ottenere dalla Pinacoteca di Brera e dalle Sovrintendenze per i beni architettonici e artistici competenti, il trasferimento proprio presso la chiesa di San Rocco del prezioso capolavoro d’arte attribuita al Roncalli.

La “Giornata della Memoria”, istituita nel 2000 per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, con la data simbolo del 27 gennaio nel giorno in cui si celebra l’anniversario della liberazione dei prigionieri detenuti nel lager di Auschwitz, è stata celebrata con diverse iniziate anche nei comuni del territorio maceratese. Una celebrazione condizionata dall’emergenza Covid, ma che ha visto anche un’iniziativa particolarmente apprezzata dai sindaci, quella della consegna delle Medaglie d’Onore alla memoria delle vittime e dei deportati che il prefetto Flavio Ferdani ha voluto itinerante.

giono memoria mario zanetti


Cerimonie che hanno avuto luogo a Tolentino, dove l’importante onorificenza è stata conferita a Bruno Baldassarri, Antonio Canzonetta, Ezio Scarpacci e Mario Zanetti, e a Belforte del Chienti dove il prefetto ha consegnato la medaglia alla memoria ai familiari di Vincenzo Meo. “Una giornata dalla doppia valenza e dalla duplice importanza – ha affermato il sindaco Alessio Vita - Da un lato l’obbligo di ricordare quanto accaduto nei lager nazisti e dall’altro la consegna di questa onorificenza ad uno dei nostri concittadini che, purtroppo, è stato vittima della barbarie nazifascista. Un ringraziamento particolare alla Prefettura per aver voluto consegnare in maniera itinerante queste medaglie perché, a mio avviso, è stata una bellissima cerimonia, molto intima ma carica di sentimento. Un’attenzione particolare manifestata dal prefetto che ha voluto tenere conto delle esigenze del territorio”.

Immagine Giornata della memoria tratta dal video Perchè nessuno fece nulla

Un video per non dimenticare, con l’obiettivo di informare e testimoniare al tempo stesso, l’impegno delle Istituzioni sui temi della memoria della Shoah. A Camerino l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Anpi, Unicam ed Etra (Accademia delle Arti Sceniche e Visive) ha deciso di veicolare il Giorno della memoria attraverso la realizzazione di un video che sarà condiviso anche con le scuole. “L’obbligo di non dimenticare è un po’ il messaggio che vogliamo far passare – ha dichiarato l'assessore alla cultura Giovanna Sartori – Parlo di obbligo perché deve essere davvero un compito da tramandare anche alle nuove generazioni e che spetta a tutti noi. Quest’anno, non potendo proporre iniziative in presenza come quello scorso, abbiamo pensato a un video che dal titolo che pone di fronte a un’importante interrogativo: “Perché nessuno fece nulla?”. Sono domande che non devono perdersi e l’uso della memoria come racconto crediamo sia una delle forme più efficaci per stimolare la riflessione dei bambini e dei ragazzi sulla Shoah. Il video è anche l’occasione per riflettere criticamente sulla nostra identità e sul tempo nel quale ci troviamo a vivere, considerando l’irrinunciabile necessità di sensibilizzare ed educare al valore della memoria come strumento di formazione del senso civico e del rispetto delle diversità".

Bandiere a mezzasta



Bandiere a mezz’asta sulla facciata del municipio di San Severino Marche e riflessioni nelle scuole è stata l’iniziata voluta dall’amministrazione comunale settempedana.

Per tutti il filo conduttore è stato, oltre quello di non dimenticare, la volontà di far conoscere e sensibilizzare le giovani generazioni su una delle pagine più buie della storia nella consapevolezza che “chi non ha memoria del proprio passato non può costruire il suo futuro”.

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