Quella appena trascorsa deve essere stata una settimana agrodolce per il Presidente della Regione Marche. Acquaroli ha vissuto il contagio della moglie, con conseguente isolamento anche per lui, e ha quindi atteso l’esito del suo tampone risultato poi negativo. Sono stati però giorni importanti sul fronte Covid non soltanto a livello individuale per il Presidente: la telefonata con il Ministro della Salute Roberto Speranza fa ben sperare tutte le Marche.

Considerato che l’indice Rt, uno degli indicatori utilizzati come discriminante per l’inserimento nelle tre fasce che dividono il Paese, sta tornando a livelli di sicurezza, sotto l’1,25, sembrerebbero più che fondate le indiscrezioni che vorrebbero le Marche nuovamente “gialle”. Sarebbe un ritorno nella fascia con le restrizioni meno pressanti: una boccata d’ossigeno, dopo i 15 giorni vissuti in zona arancione. Come cambierà la vita e cosa tornerà a essere permesso?

Anzitutto il coprifuoco resterà in vigore: niente liberi tutti, soprattutto in vista del Natale, anzi. Sembra che il Governo stia pensando di far chiudere locali, bar e ristoranti per il 24 e 25 dicembre, con forti indizi che il provvedimento possa riguardare anche il Capodanno.

Gli esercizi commerciali potranno riaprire e i ristoranti potranno tornare a servire i propri clienti non soltanto a domicilio, ma anche al tavolo. Sempre però con limitazioni: di orario, dalle 5 alle 18, e logistiche, con il rispetto del distanziamento.

Gli spostamenti durante la fascia oraria soggetta a coprifuoco dovranno essere motivati da comprovate esigenze emergenziali o lavorative, mentre sarà possibile, dalle 5 alle 22, spostarsi senza bisogno di certificare le motivazioni.

Resteranno invece chiuse palestre e piscine, cinema e teatri, musei, sale giochi e slot, queste ultime anche nei bar e nelle tabaccherie.

red.
Sono tanti gli attestati di vicinanza al governatore Francesco Acquaroli che ieri sera, con un post su Facebook, ha annunciato di essere in autoisolamento.
"Nel pomeriggio - aveva scritto poco dopo le 19 - mia moglie ha avuto un tampone positivo al Covid-19. Non appena sono venuto a saperlo, sono tornato a casa e mi sono messo in autoisolamento in attesa di effettuare il tampone. Al momento non ho sintomi e mi sento bene".
Ancora non si sa, dunque, se il contagio possa essere avvenuto anche per il presidente delle Marche.
Non è la prima volta che la regione si trova in apprensione per via della possibilità di contagio del presidente: a marzo scorso, infatti, fu Luca Ceriscioli a dover restare in quarantena a seguito della positività di Guido Bertolaso con cui era entrato in contatto nei giorni di concertazione per l'emergenza ospedaliera.
In quel caso la quarantena si risolse senza alcun contagio. La speranza è che l'esito sia lo stesso anche per Acquaroli.

GS
È partito oggi il nuovo “Check Point Tamponi” che la Clinica Villalba ha deciso di attivare in una postazione esterna all’attuale sede del poliambulatorio. Un autobus fornito dalla Contram farà da base per far sì che vengano effettuati i tamponi anti-Covid. Un’idea nata per evitare assembramenti all’interno della struttura e soprattutto in modo da assorbire la crescente domanda nel territorio, come spiegato dall’Amministratore delegato del Gruppo KOS, Enrico Brizioli: “Per il contenimento e contrasto all’epidemia, una delle strategie di maggior efficacia è quella dare la possibilità a tutta la popolazione di effettuare il maggior numero di tamponi possibili”.

Il presidente Contram, Stefano Belardinelli, ha commentato: “Contram si mette a disposizione per le emergenze sociali, per il covid così come era successo per il sisma. Insieme al Gruppo Kos, e ai marchi Santo Stefano, Villalba e Villa dei Pini, siamo contenti di aver messo a disposizione questo mezzo per incrementare il numero di punti di diagnostica utili, in modo da snellire la questione tamponi e renderla più sicura e più accessibile. È un impegno nel sociale che la nostra azienda reputa importante”.

Red.
Da oggi accanto ai nostri anziani alla Casa di riposo 'Lazzarelli' ci saranno anche i medici e gli infermieri delle forze armate. Questo ci fa stare un po’ più tranquilli, anche se la guerra al Covid non sembra essere finita”.

La sindaca di San Severino Rosa Piermattei ha commentato così l’arrivo del personale sanitario delle forze armate alla casa di riposo “Lazzarelli”, che ha visto finalmente accolta la richiesta di aiuto inviata più volte negli ultimi giorni. Un supporto importante nel tentativo di risolvere la grave emergenza scattata all’interno dell’Azienda settempedana per i servizi alla persona nella quale, al momento, si registrano ancora 61 degenti positivi e altri 15 contagi tra gli addetti.

Accompagnati dal coordinatore regionale della Difesa, il capitano di vascello Cosimo Nesca, medico della Marina Militare Italiana, ufficialmente hanno già preso servizio in struttura un medico militare, il capitano Daniele Lecce, e due infermieri, il primo luogotenente Carlo Monteforte e il maresciallo di seconda classe Francesco Smaldore, tutti appartenenti all’Aeronautica Militare Italiana.

Il personale medico delle forze armate sarà impegnato – ha proseguito la sindaca Piermattei – insieme a quello della struttura e a quello dell’Usca e dell’Asur. Per rallentare il contagio dall’accendersi del focolaio Covid all’interno della nostra Casa di riposo, abbiamo provveduto a trasferire anche altri 5 positivi in strutture Covid all’interno del territorio regionale e 15 degenti, che erano rimasti sempre negativi, all’interno dell’Hospice presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” che momentaneamente risulta ancora vuoto visto che il Coronavirus è arrivato anche in corsia e ha interessato pure i sanitari di questa struttura”.

La sindaca conclude: “Secondo i medici, la fase acuta nella struttura dovrebbe essere superata: i primi pazienti si starebbero negativizzando, ma la pandemia continua ad essere molto forte ed aggressiva su persone, come i nostri anziani ospiti, già sofferenti per una serie di patologie pregresse. L’invio del personale medico delle forze armate, comunque, consentirà di risolvere una problematica ulteriore e fondamentale quale quella della carenza di personale medico e infermieristico”.

Red.
Bonus Ristorazione, c’è la proroga. Lo ha annunciato a sorpresa l’Assessore e Vicepresidente della Regione Marche Mirco Carloni: “Abbiamo chiesto e ottenuto tale proroga, che ci è stata concessa fino al 15 dicembre 2020”. 

Una buona notizia che risponde a un appello che Confartigianato aveva già lanciato nei giorni scorsi, in previsione della mole di domande che sono poi effettivamente arrivate. Oltre cento gli imprenditori che hanno richiesto assistenza all’Associazione per partecipare al bando.  La necessità della proroga è stata ribadita oggi dal Presidente interprovinciale Renzo Leonori, che ha parlato di un momento di estrema difficoltà: “Servono azioni efficaci ed efficienti. L’imminente scadenza del bonus al 28 novembre, vista la difficoltà nel preparare la domanda, penalizza questa azione”. 

Poi l’appello dei ristoratori in vista dei dpcm che riguarderanno il periodo natalizio, inutile a loro avviso un’apertura delle attività solamente fino alle 18. A loro modo di vedere, sarebbe vitale posticipare l’orario al post cena

Carloni condivide la posizione: “Sarebbe essenziale un’apertura fino alle 22 o alle 22 e 30, per garantire il lavoro serale”. Carloni ha infine ricordato gli interventi in essere posti nel “Pacchetto Covid”, approvati nell’ambito dell’assestamento di bilancio regionale. Tra questi, anche contributi forfettari in forma semplificata (circa 7 milioni di euro) per sostenere chi vorrà fare impresa.

Tra le questioni sul tavolo, alcuni operatori balneari hanno richiesto alla Regione un’istanza al Governo, per chiedere la possibilità di intervenire sul canone demaniale, con una riduzione o una dilazione per il 2021.

Red.
Accordo raggiunto in Regione per effettuare test diagnostici rapidi per la ricerca di anticorpi Covid. Lo ha fatto sapere l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, soddisfatto di un percorso avviato per aumentare il livello di accertamento della diffusione del Coronavirus.

Saltamartini afferma: “Il Ministero della Salute ha evidenziato l'utilità dei test diagnostici rapidi per la ricerca di anticorpi come strumento di prevenzione, anche se il test molecolare rimane il riferimento per la diagnosi”.

La frequenza di episodi febbrili porta a dover affinare gli strumenti diagnostici per la prevenzione del contagio: in caso di sospetto o di esposizione al rischio si potrà ricorrere al test direttamente nelle farmacie.

In base all’accordo raggiunto tra la Regione e la rete delle farmacie aderenti a Federfarma Marche e a Confservizi Assofarm Marche i cittadini che lo vorranno potranno eseguire presso le farmacia: l’esecuzione del test avverrà nel rigoroso rispetto delle misure di sicurezza e con prenotazione telefonica obbligatoria. I risultati saranno poi trasmessi al Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR per valutare se sottoporre il cittadino al test molecolare. La Regione ha concordato il prezzo massimo consigliato di 19 euro a carico del cliente.

Sugli autotest, di cui ha parlato nelle scorse settimane il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ancora non c’è la validazione da parte del Ministero della Sanità, dunque si resta in attesa di poter aggiungere un’altro strumento diagnostico. 

Red.
Falsi netturbini tentano la truffa a Tolentino, Cosmari rimarca il protocollo di smaltimento rifiuti per i positivi al Coronavirus. Una signora di Tolentino, nella mattinata di oggi, ha ricevuto una telefonata da una persona sconosciuta, con numero privato che si è qualificata come un operatore del Cosmari.

Ai microfoni di Radio C1 inBlu, il direttore generale Giuseppe Giampaoli ha sottolineato come il protocollo di smaltimento dei rifiuti impone l’assenza di contatto e che gli operatori non chiederanno di entrare nelle abitazioni, né per la consegna dei kit, né per il recupero dei rifiuti: “Tutti i dipendenti di Cosmari indossano divise facilmente riconoscibili e ogni volta si qualificano agli utenti in base alle proprie mansioni. Oltre a questo noi veniamo avvisati dalle autorità competenti e a nostra volta, pochi minuti prima di passare per la raccolta, avvisiamo i cittadini di portare fuori i rifiuti, già differenziati grazie al kit che lasciamo fuori dalle abitazioni, per poi raccoglierli evitando il contatto. Nessuno – chiude Giampaoli –, per ovvie ragioni di sicurezza, cercherà mai di entrare nelle abitazioni. I ‘furbetti’ in questo caso sono facilmente riconoscibili”.

Red.
Tolentino riattiva la consegna a domicilio per farmaci e beni di prima necessità. Il comune ha fatto ripartire un servizio di sostegno alla cittadinanza considerato decisivo per i soggetti in quarantena senza una rete parentale tale da permettere di ovviare a prime necessità come la spesa e l’acquisto dei farmaci. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Un lavoro fondamentale che l’altro giorno abbiamo svolto anche grazie alla collaborazione del Tolentino Calcio: molta gente in quarantena purtroppo non ha la possibilità di occuparsi della spesa o dell’acquisto dei farmaci, non avendo parenti o essendo anziani. È un servizio di sostegno che durante la prima ondata avevamo attivato, per altro tra i primissimi comuni a farlo, e che non potevamo non riproporre”.

Pezzanesi poi anticipa un progetto a cui l’amministrazione sta lavorando in ottica prevenzione: “Stiamo tentando di allestire, come fatto a Sarnano con il servizio tamponi itinerante, un centro di prevenzione con tamponi rapidi nell’area delle piscine comunali. Grazie alla collaborazione dei medici di base metteremo a disposizione della cittadinanza un servizio di screening. Sarà una novità assoluta nella lotta al Covid: stiamo approntando una struttura facilmente raggiungibile che permetterà di monitorare l’evoluzione del contagio in una città di 20 mila abitanti con più precisione e più velocemente possibile”.

Nel dettaglio: dal 30 novembre sarà possibile prenotare il servizio di consegna a domicilio dalle 9 alle 12 nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì. La consegna, gratuita, avverrà il martedì e il venerdì.

Red.
Una decisione dolorosa, ma necessaria. Questo il sunto dell’incontro che il governatore delle Marche Francesco Acquaroli ha avuto al Lanciano Forum con i sindaci del territorio montano. Presente anche la Consigliera regionale e Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, Elena Leonardi, il Vicepresidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui, i responsabili degli Ambiti territoriali e sociali, oltre all’Arcivescovo di Camerino e San Severino, Francesco Massara e il Direttore Asur, Nadia Storti.

Sul tavolo i chiarimenti sui motivi della trasformazione del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Camerino in presidio destinato ai malati Covid. Una scelta, tra l’altro prevista dal piano pandemico regionale esistente, che si è resa necessaria a causa dell’alto numero di contagi e dell’impossibilità dei presidi di Civitanova e Macerata di far fronte alle cure necessarie a causa della saturazione dei posti disponibili.

Il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, ha presentato le sue perplessità nel corso dell’incontro: “Il problema fondamentale è questo: come può un territorio così vasto, seppur poco densamente popolato, restare senza servizi sanitari essenziali? L’ospedale di Camerino serve un’area vastissima, e oggi non è più neanche in grado di offrire servizi sanitari di base, come il pronto soccorso. Non è accettabile. Perché non siamo stati avvisati dello spostamento del personale al Covid Center di Civitanova, perché ora anche noi stiamo diventando un presidio per positivi al Covid? Anche a marzo abbiamo perso il pronto soccorso, non capisco come sia possibile”.

Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha risposto: “Se nessuno ha avvisato dei provvedimenti previsti dal piano pandemico, io stesso accerterò eventuali mancanze. Noi ci siamo visti e abbiamo parlato a lungo dei problemi connessi a questi argomenti. Credevo di essere stato chiaro: finchè la curva dei contagi lo avesse permesso, anche in relazione alla situazione nelle altre strutture ospedaliere, avremmo mantenuto gli ospedali ‘puliti’. Ma io quella sera dissi che se la pandemia fosse esplosa, il piano pandemico avrebbe dovuto attuarsi. Il piano è un atto tecnico, non politico, la discussione è tecnica, non politica: questo deve essere chiaro a tutti. A me dispiace di questo provvedimento, come dispiace di altri ospedali che sono costretti a questo sacrificio, ma questo non è il momento delle polemiche, io non le ho mai fatte, neanche a febbraio. Capisco le vostre posizioni, ci impegneremo per mantenere l’efficienza dell’ospedale camerte, ma vi dico anche che sul piano pandemico non transigo: ripeto che è un atto tecnico, e credo che nessuno debba avere la possibilità di mischiare la politica a un argomento che è esclusivamente di competenza tecnica. Da amministratore non farò pressioni sui tecnici, sarebbe ingiusto e soprattutto illegittimo”.

l.c.

f.u.
Un camper per i tamponi anti-Covid. A Sarnano oggi il taglio del nastro della struttura pensata dalle Terme di Sarnano in collaborazione con il comune sarnanese. Tamponi itineranti dunque, a supporto delle strutture sanitarie sotto grande pressione durante questa seconda ondata di contagi da Coronavirus.

All’inaugurazione, oltre al presidente delle Terme, ha presenziato anche il Presidente della Regione Francesco Acquaroli: “Purtroppo questa ondata ci mette in difficoltà: per questo motivo tutte le iniziative che sono volte a cercare di limitare il virus e al tracciamento efficace dei contagi, sono essenziali per cercare di fare squadra e per preservare la salute e la sicurezza dei cittadini. Di conseguenza ne beneficiano anche le strutture sanitarie, che soffrono se la curva cresce in maniera incontrollata. Sinergie fondamentali per raggiungere un risultato importante. Dobbiamo tutti essere impegnati in prima fila in questa lotta, visto che gli effetti del virus non solo sono a livello sanitario, ma anche economico”.

Il sindaco di Sarnano, Luca Piergentili, ha fatto i suoi complimenti agli autori dell’iniziativa, sottolineando l’importanza di un servizio simile: “Devo fare i complimenti alla direzione delle Terme, hanno dimostrato di essere sul pezzo per il bene della cittadinanza, insieme a noi e ai comuni vicini, per questo li ringrazio e con loro anche i sindaci dei comuni limitrofi. Uno strumento fondamentale per avere diagnosi in tempi brevi, visto che siamo in un territorio sprovvisto di questi servizi. Questa struttura mobile potrà garantire grande velocità nelle diagnosi e nei tracciamenti, con professionisti di assoluta qualità”.

Red.

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