Il nuovo presidente del Cosmari, ingegner Massimo Rogante, ha incontrato presso la sala consiliare del Comune di Camerino il sindaco Roberto Lucarelli insieme ai primi cittadini di Muccia, Mario Baroni, di Pioraco, Matteo Cicconi, di Serravalle di Chienti, Emiliano Nardi, e di Valfornace, Massimo Citracca.

Presenti anche il vice presidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui e l’assessore all’Ambiente di Camerino, Erika Cervelli. Il neo presidente Rogante, insieme al suo vice Giuseppe Giampaoli e al direttore generale Cosmari, Brigitte Pellei, ha voluto incontrare il gruppo di sindaci dell’entroterra per presentare l’inizio del suo mandato e per discutere delle problematiche e delle iniziative che vorrà intraprendere nel territorio.

“Ringrazio il presidente Rogante per la sensibilità dimostrata nel venire a incontrarci direttamente nei territori facenti parte del Cosmari - commenta il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - e contestualmente ringrazio i colleghi sindaci e il vice presidente Pasqui per la loro partecipazione. È stata un’occasione importante per un confronto sulle varie problematiche, oltre che per fare un augurio complessivo di buon lavoro all’ingegner Rogante per il suo nuovo incarico”
In corso di accertamento le cause dell'incendio che si è sviluppato ieri notte nella sede dell'azienda Cosmari in contrada Piane di Chienti a Tolentino. L' incendio ha interessato la zona di un nastro trasportare, tra l’altro fermo da qualche ora, dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati “TMB” all’interno del primo capannone, di fianco alla palazzina uffici. Sono subito entrati in funzione l’impianto antincendio e l’allarme con l'intervento sul posto delle squadre dei vigili del fuoco di Tolentino, Macerata e Civitanova ; con l'impiego di 10 mezzi e 18 uomini, le suadre sono riuscite nel firo di poco più di un' ora a circoscrivere ed avere ragione delle fiamme, evitando conseguenze ben più gravi. Con loro anche i carabinieri della Compagnia di Tolentino, i sanitari del 118, la Polizia provinciale, i Carabinieri Forestali e i tecnici dell’Arpam a cui spetta di valutare lo stato dei luoghi dal punto di vista ambientale.
I danni hanno interessato l’area del il nastro trasportatore, la copertura del capannone e una cabina dell’impianto elettrico tanto che tutta la sede è rimasta senza energia elettrica che si conta di poter  presto ripristinare.
 Subito allertati sono accorsi alla sede del Cosmari Il Presidente e Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il Direttore generale Giuseppe Giampaoli e il Sindaco di Pollenza Mauro Romoli che hanno seguito costantemente, insieme al Presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli collegato telefonicamente, l’evolversi della situazione.
incendio aprile 2022 intern
L'azienda precisa in un comunicato stampa che, malgrado l'incidente, il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti verrà comunque garantito senza problemi e che si stanno vagliando soluzioni atte a riattivare l’impianto “TMB” nel minor tempo possibile, evitando disservizi.

«Sono molto rammaricato per quanto accaduto – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Pezzanesi - perché, tra l’altro, non imputabile a nessuno, se non a una fatalità meccanica non riconducibile ad errore umano. Un incidente avvenuto a poca distanza dall’altro che ci aveva scosso e ci aveva messo in difficoltà calcolando che il Cosmari svolge un lavoro enorme e fondamentale sotto l’aspetto ambientale, salutistico e per il decoro delle nostre città. Avremmo pensato e desiderato in questo clima pasquale a tutt’altro in confronto a quanto accaduto. Grazie a tutti i sistemi di prevenzione perfettamente funzionanti, il danno è molto contenuto e naturalmente ci fa pensare di poter ripristinare tutto in maniera perfetta. Comunque dopo questa ennesima battaglia contro la sorte voglio dire grazie, con tutto il cuore, essendo stato stanotte al loro fianco, ai Vigili del Fuoco, ai dipendenti del Cosmari, al Direttore Giampaoli che anche in questa occasione è stato pronto ad intervenire. Ancora una volta abbiamo avuto testimonianza del nostro spirito di squadra e dell’attaccamento dei nostri dipendenti all’azienda. Quelli presenti si sono subito adoperati per contenere l’incendio e alcuni, appena appresa la notizia, hanno subito raggiunto la sede per rendersi utili».  
INCENDIO APRILE 2022 TMB
  
Si è riunita questa mattina l'Assemblea dei Comuni soci del CosmariErano presenti quote pari al 71,53%.

Due gli argomenti iscritti all’ordine del giorno e inerenti la nomina del nuovo Direttore generale.

In apertura di seduta i Sindaci hanno salutato con un applauso il nuovo Presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli e l’altro candidato Mariano Calamita, sindaco di Appignano; subito dopo hanno conferito un incarico professionale temporaneo all’Ing. Giuseppe Giampaoli. L'incarico avrà durata di sei mesi  fino al prossimo 30 giugno 2022. Giampaoli, attualmente in pensione, ricopre infatti la carica di Vicepresidente all’interno del Consiglio di Amministrazione e, per assicurare la governace tecnico burocratica dell’azienda,  è stato confermato quale Direttore generale, tra l’altro senza stipendio, in attesa dell’espletamento e della selezione del concorso per il suo successore. L’Assemblea ha dato parere favorevole unanime

I lavori sono poi proseguiti con la discussione relativa al bando per il nuovo Direttore generale. A seguito di vari interventi di Sindaci e di loro rappresentanti, il bando verrà integrato e verrà sottoposto ad approvazione nella prossima seduta dell’assemblea dei Comuni soci che sarà convocata nelle prime settimane del prossimo mese di gennaio.
“C’è bisogno di maggiore senso di responsabilità da parte dei sindaci dei Comuni vicini al Cosmari”. È questo il commento del presidente del consorzio, Giuseppe Pezzanesi, all’indomani dell’assemblea che ha deliberato la proroga della discarica di Fosso Mabiglia a Cingoli fino a settembre del 2023. “Non possiamo fare altro che ringraziare il sindaco Michele Vittori per aver dato l’ok alla proroga” ha sottolineato Pezzanesi. Oltre a questo si è discusso e deciso per l’annullamento del bando di concorso per il nuovo direttore tecnico del consorzio.

Due punti “di fondamentale importanza – spiega Pezzanesi –, a cominciare dal bando. Ci siamo resi conto che i requisiti e i parametri fissati per individuare i candidati al ruolo di direttore tecnico non erano abbastanza definiti. I quattro professionisti risultati idonei non rappresentavano, per ragioni anagrafiche, titolo di studio o esperienze curriculari, profili adatti al ruolo. La decisione più consona è stata quella di appellarsi all’articolo 10 del bando, che ne prevedeva l’annullamento”.

Per il nuovo direttore tecnico bisognerà attendere almeno l’estate del 2022: Pezzanesi ha infatti annunciato una nuova assemblea, chiamata a pronunciarsi sulla proroga di Giuseppe Giampaoli per i prossimi sei mesi. Prima della fine dell’anno dovrebbe esserci l’incontro in cui verrà presentato anche il nuovo bando per individuare il sostituto. Intanto il problema della discarica è stato ammortizzato per i prossimi 21 mesi: Michele Vittori, primo cittadino di Cingoli, ha dato l’ok per una proroga del sito fino a settembre del 2023.

Perplessità restano sull’atteggiamento dei sindaci: “Nessuno ha fatto un passo avanti per la discarica, sembra che nessuno sia disposto a vederla sorgere sul proprio territorio comunale – prosegue Pezzanesi –. Per questo dobbiamo ringraziare il Comune di Cingoli. Il dovere del Cosmari è garantire un servizio di smaltimento a un costo competitivo per i cittadini. Se non dovessimo individuare un nuovo sito per lo stoccaggio, potremmo dover portare i rifiuti fuori provincia. Gli aggravi potrebbero spingersi fino al triplo dei costi attuali. C’è bisogno di maggior senso di responsabilità da parte dei sindaci dei Comuni vicini al Cosmari, con la consapevolezza che la discarica rispetterà vincoli ambientali e paesaggistici. Oltre a questo – conclude Pezzanesi – occorre migliorare ancora sotto il profilo del riciclo. Oggi ricicliamo il 70 percento dei nostri rifiuti, migliorare significherebbe ridurre il bisogno di una discarica”.

l.c.
"Il Cosmari informa che per l’intera giornata di lunedì 8 novembre è stato annunciato uno sciopero generale da parte delle organizzazioni sindacali nazionali del comparto pubblico e privato di igiene ambientale".

Lo fa sapere proprio il Consorzio tramite una nota stampa, che prosegue sottolineando le possibili "problematiche inerenti la raccolta dei rifiuti ed in particolare della raccolta dei sacchetti gialli dell'indifferenziato. Cosmari ha attivato le procedure per assicurare comunque, durante lo sciopero, i servizi e le prestazioni indispensabili. Potrebbe tuttavia accadere che in alcune zone i sacchetti non vengano raccolti. Si invitano quindi i cittadini - chiudono dal Cosmari -, nel caso specifico di non ritiro, di conservare i propri sacchetti, che potranno essere conferiti successivamente o utilizzando i centri di raccolta (isole ecologiche) del proprio Comune. Cosmari si scusa sin d’ora per gli eventuali disservizi che potrebbero verificarsi anche nel settore di igiene urbana e di pulizia delle strade, facendo appello al buon senso dei propri utenti".

l.c.


I tempi per la discarica provinciale sono destinati ad allungarsi, forse “oltre i prossimi due anni”. Questo quanto emerge dalle parole del neo eletto Presidente del Cosmari, Giuseppe Pezzanesi. “L’attendismo non è buona cosa – ha denunciato proprio Pezzanesi, che a pochi giorni dal suo insediamento deve confrontarsi con un tema piuttosto spigoloso – . Oggi ci troviamo a dover gestire una situazione della massima importanza e che, per alcune scelte tardive, potrebbe ricadere sui cittadini della nostra provincia e in particolar modo sulle spalle del Comune di Cingoli”.

Dettagliatamente: il sindaco di Tolentino e numero uno del Cosmari ha lanciato un appello al primo cittadino di Cingoli, Michele Vittori, per invitarlo a considerare il prolungamento del ciclo vitale della discarica sita nel suo Comune. Una soluzione gravosa per Cingoli, ma che ha ancora i connotati della proposta e non quelli della decisione definitiva.

Pezzanesi ha spiegato: “Chiaramente i meccanismi premianti per chi si sobbarca un tale peso devono essere ponderati. Dobbiamo la massima riconoscenza a Cingoli e dobbiamo allo stesso modo ricordare che l’accogliere la discarica non è piacevole per nessuno. Oggi paghiamo un eccessivo attendismo, che non è prerogativa della buona amministrazione: dovremo capire che il tema ambientale non è una questione accessoria o trascurabile e va affrontato con la massima tempestività. Ora per questi motivi pagheremo dei prezzi, che rischiano di gravare sulle spalle dei cittadini, visto che la discarica non sarà pronta per i prossimi due anni. Anche se Vittori dovesse fare questo atto di disponibilità nei nostri confronti – sottolinea Pezzanesi –, il problema si rimanderebbe soltanto e comunque potremmo essere costretti a delocalizzare la discarica fuori provincia. Questo – conclude il Presidente del Cosmari – significherebbe un aumento dei costi per i cittadini. Il mio compito sarà quello di evitare questa eventualità con ogni mezzo”.

l.c.
Ha fatto discutere, negli ultimi giorni, la possibilità che il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, entri a far parte del CdA del Cosmari con la carica di presidente.

Le prime perplessità sono arrivate proprio dalla terra del primo cittadino.

In una nota, l’associazione “Città in Comune” definisce le manovre come “un desolante programma. In queste ore – scrive il gruppo - la politica si sta infatti interrogando su quali dovranno essere i componenti del nuovo del CdA del Cosmari e di chi dovrà assumersi l’onere di essere il suo presidente. Questo, si sa, è un momento delicato, si definiscono gli assetti di una società che dovrà gestire un aspetto complesso e rilevante (dal punto di vista ambientale, territoriale ma anche economico) come quello dei rifiuti.

Ai più sembrerà ovvio immaginare un processo in cui le forze politiche proporranno figure competenti, affinché la struttura dirigenziale abbia capacità tecniche elevate ed una sensibilità forte verso la salute pubblica, che possano rispondere in modo efficace alle sfide a cui deve assolvere una società come il Cosmari. Soggetti che magari possano rispondere ad un progetto politico che immagina di innovare la gestione ed il trattamento dei rifiuti (raccolta differenziata, applicazione di una tariffa puntuale che premi i cittadini che riducono la produzione dei rifiuti, ecc.). Insomma, un nuovo CdA ed un nuovo

presidente che mettano in campo iniziative fortemente orientate in senso ecologico. Invece – sottolinea Città in Comune - , a quanto pare e con il pieno supporto del centrodestra, si starebbero profilando nomi per la presidenza che ci lasciano l’amaro in bocca. Ipotesi queste verso cui si frappone, per voce della segreteria provinciale del PD, il centro-sinistra.

Sembra di assistere, insomma, ad un gioco di strategie per piazzare "i propri

uomini" negli ingranaggi e nel "sottogoverno" regionale anziché pensare a come migliorare la gestione dei rifiuti”.

L’associazione vuole quindi farsi portavoce di chi crede che la scelta di Pezzanesi come presidente non sia la migliore: “Ci chiediamo – proseguono – quanto conteranno le specifiche competenze e quanto le appartenenze. Le voci che circolano insistentemente sembra mostrino come la politica, con la "p" minuscola, riproporrà uno spettacolo già

visto, facendo pesare il "nome" alla finalità pubblica del consorzio. Temiamo quindi che anche in questa vicenda possano prevalere, ancora una volta, delle logiche che appaiono per lo meno squallide rispetto al perseguimento di una buona gestione.

Ci chiediamo se la politica regionale abbia una idea nuova sulla gestione dei rifiuti verso cui il CdA e il presidente del Cosmari dovranno tendere o se invece si vada in direzione contraria.

Occorre – concludono - la certezza di un bilancio sostenibile perché se così non fosse prima o poi si coglierà l’occasione per andare verso una totale privatizzazione del settore, ed a tutela della nostra salute, questa e l’ultima cosa che auspichiamo”.

GS
Proseguono, anche grazie alle favorevoli condizioni meteo, i lavori di recupero dell’antica chiesa della Madonna della Còna, la piccola edicola, costruita nel XVI secolo, posta sull'antico confine tra Norcia e Visso oggi territorio di Castelsantangelo sul Nera, a 1.500 metri di altitudine e che unisce i territori della provincia di Macerata e Perugia e quindi Marche e Umbria.
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In questi giorni si sta terminando la nuova struttura a botte, infatti montata la centina è stata ricostruita la nuova volta a mattoni sulla quale si sta realizzando attualmente la cappa protettiva superiore così da ricostruire la copertura secondo lo schema strutturale originario della piccola chiesa, simbolo della vittoria della Battaglia del Pian Perduto del 1522 e di cui il prossimo anno verranno celebrati i 500 anni. Nei prossimi giorni i lavori proseguiranno con l’istallazione delle tirantature metalliche a contrastare la spinta della volta che a causa del recente sisma, è stata la causa del crollo della copertura e del muro di destra.

Come vuole la tradizione, domenica 4 luglio, le confraternite di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia si ritroveranno per una breve processione e per la celebrazione della Santa Messa a cui seguirà il saluto delle autorità e l’illustrazione dello stato dei lavori che termineranno entro settembre, mese in cui la nuova chiesa sarà probabilmente inaugurata.

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Intanto si susseguono gli incontri organizzativi, coordinati dal Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci a cui hanno partecipato Bruno Olivieri Presidente regionale del CAI, Luciano Messi di Macerata Opera Festival, i rappresentanti di Cosmari srl, i progettisti Luca Maria Cristini e Romualdo Mattioni, Stefano Tartuferi del CAI di San Severino Marche e Angela Cesaretti della Pro Loco di Castelsantangelo.      

Il progetto di recupero della chiesa – rifugio della Madonna della Còna, è promosso dalle Sezioni CAI di Macerata, San Severino Marche e Camerino in collaborazione con il Cosmari che ha finanziato i lavori e Macerata Opera Festival che ha favorito una raccolta fondi, oltre a enti, aziende e tanti volontari.

c.c.
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Soluzioni intermedie che permettano di trovare una via definitiva alla nuova discarica provinciale, dopo che il prossimo 31 ottobre scadrà quella di Cingoli.
Sono emerse ieri pomeriggio, durante l'assemblea dei soci del Cosmari. Si tratta di proposte tecniche fatte dal direttore Giuseppe Giampaoli e che ora dovranno essere valutate dai Comuni coinvolti.

"Il 31 ottobre la discarica di Cingoli sarà esaurita come volumetria e scadrà l'autorizzazione - ribadisce il direttore - . Non ci sono alternative in questo momento, dal momento che la località per una nuova discarica non è stata ancora idnivduata.
Le strade da percorrere nell'immediato sono due: o si andrà fuori provincia, con situazioni di difficoltà e un aumento dei costi; o si trovano delle soluzioni intermedie, razionalizzando quel poco che c'è in provincia".

Le soluzioni temporanee proposte da Giampaoli che, ci tiene a precisare, "non sono valutazioni politiche, bensì da tecnico" potrebbero concedere alla provincia due anni di tempo per poi dover trovare comunque una soluzione stabile: "Ci sono due discariche che potrebbero avere alcuni accorgimenti - dice - . In quella di Cingoli si potrebbe fare un piccolo sormonto per recuperare circa 80mila tonnellate. La discarica che deve essere chiusa a Morrovalle ha poi circa 30mila metri cubi di volumetria. L'insieme di queste due soluzioni potrebbe consentire alla provincia di andare avanti un paio di anni.
Sono soluzioni tecniche che vanno prese dagli organi competenti o dal Cosmari - precisa - , ma i tempi sono strettissimi. Anche per queste due ipotesi abbiamo bisogno di qualche mese. Anche queste soluzioni temporanee vanno concordate, hanno bisogno di tempo.
Il rischio grosso è che si vada in emergenza".

Riguardo alla nuova discarica la posizione dei Comuni resta ferma, con i 12 ricorsi al Tar ed i centri dell'entroterra che non vorrebbero sobbaccarsi l'onere di una discarica in una terra martoriata dal sisma: "Una situazione di precarietà che ha portato a un blocco della decisione - dice Giampaoli - . Per quanto riguarda le soluzioni intermedie, invece, non abbiamo avuto dai sindaci grosse contrarietà, mi pare di capire che ci sia la loro volontà di sperimentarle. Bisogna capire cosa ne pensano i due Comuni interessati (Cingoli e Morrovalle ndr) e bisogna fare tecnicamente i passi necessari.
Credo che ieri ci sia stato un sostanziale via libera ad approfondire queste situazioni, con la volontà di evitare di andare fuori provincia".

GS
Si celebra oggi 18 marzo la Giornata mondiale del riciclo - Global Recycling Day. Un’occasione per Cosmari di ricordare i risultati raggiunti nei comuni maceratesi che da un decennio, grazie al servizio “Porta a Porta” avviato nella stragrande maggioranza di città e paesi, sono ai vertici, sia a livello regionale che nazionale, per la percentuale di raccolta differenziata.

Nel 2020 la percentuale media è stata del 74,96% ritornando a salire in confronto al 2019 e al 2018. Molti i comuni che sono sopra l’80% come Visso, Camporotondo di Fiastrone, Belforte Del Chienti, Appignano, Montecassiano, Urbisaglia, Montelupone. Un buon inizio per questo 2021, la percentuale media è superiore al 75%. Il ciclo dei rifiuti prevede che i materiali riciclabili vengono selezionati dai dipendenti Cosmari, recuperati e avviati al recupero come “materia prima seconda” e affidati ai consorzi di filiera del sistema Conai, per avere una nuova vita ed essere trasformati in quello che erano originariamente o in nuovi oggetti.

E’ importante focalizzare l’attenzione sulle “buone pratiche” che i cittadini possono seguire per la differenziazione dei rifiuti. Bisogna rispettare alcune facili regole come controllare il giorno e la tipologia di rifiuto da conferire, osservando gli orari di esposizione fuori casa dei sacchetti. Occorre ricordare che si possono riciclare tutti gli imballaggi in plastica, carta, cartone, cartone per bevande (tipo tetrapak), alluminio, barattolame metallico, vetro (bottiglie e barattoli), oltre a rifiuti organici (scarti di cibo), indumenti usati, oli vegetali esausti.

Altra regola del 'riciclo perfetto' è quella di rimuovere cibo e liquidi dai materiali riciclabili, basta sciacquare velocemente l’oggetto. Non si ricicla la carta sporca. Tutti gli imballaggi compostabili possono essere gettati nell’umido o organico. Importante anche utilizzare i centri di raccolta (le isole ecologiche comunali) per gettare i cosiddetti rifiuti Raee (elettrici ed elettronici) ma anche gli ingombranti oppure le lampadine fluorescenti ma anche toner.

Le aziende possono trovare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti e della plastica magari utilizzando materiali innovativi, tra cui le bioplastiche evitando contenitori usa e getta o comunque materiali non riciclabili. Sicuramente in tempo di pandemia questo discorso è più complicato ma è fondamentale ricordare che la riduzione della produzione dei nostri rifiuti è un obiettivo da perseguire ogni giorno.

B.O.
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