A Caldarola è scattata l'ora X. Da tempo annunciati hanno, infatti, preso il via i lavori di demolizione degli edifici scolastici lungo Viale Umberto I che, prima del terremoto di agosto, ospitavano gli alunni della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria.  Così dopo quasi un secolo di "onorato servizio" l'edificio, costruito nel 1919 sotto il regno di Vittorio Emanuele III al costo di 18300 lire, somma che il comune avrebbe saldato in 50 anni, diviene un cumulo di macerie e al suo posto sorgerà la nuova scuola progettata con criteri antisimici dall'Università di Venezia. Se ne va, così, un lungo pezzo di storia del paese dei cardinali Pallotta come è stato ben sottolineato lo scorso 3 febbraio dagli alunni del comprensivo "De Magistris" durante la cerimonia ufficile di saluto alla loro "cara vecchia scuola". Ruspe al lavoro, dunque, dopo mesi di discussione e rimpalli di responsabilità circa il da farsi, con continue promesse e immediate smentite da parte di "organi superiori", regionali e statali. Ora, comunque, "il dado è tratto" e da oggi la conformazione del viale alberato, porta d'accesso al centro storico di Caldarola, cambierà per sempre. 

 

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Sorgerà nel centro, nella sua sede storica di viale Umberto I, la nuova scuola di Caldarola al posto di quella in via di demolizione, antica di quasi cento anni, a pochi passi dalla piazza rinascimentale in cui sorgono i principali monumenti affrescati dal pittore manierista Simone De Magistris – cui la scuola stessa è intitolata - e dal castello Pallotta. E' quanto ci ha dichiarato l'assessore ai lavori pubblici Gianni Fiastrelli che non si sbilancia, però, sui tempi, peraltro abbastanza brevi. "E' stato completato l'iter che riguarda la concessione dell'appalto per la demolizione dell'edificio esistente – dichiara l'assessore Fiastrelli – con l'aggiudicazione da parte della ditta Francucci di Treia che dovrà completare i lavori di abbattimento entro il prossimo mese. Dopo di che, come garantito anche dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Errani, inizieranno i lavori di ricostruzione sulla base del progetto consegnato dall'Università Iauv di Venezia". Progettata in poco meno di un mese, la scuola rientra nel programma di aiuto che alcune Università italiane sono state chiamate a mettere in atto a favore dei comuni colpiti dal terremoto. La nuova scuola ha una superficie di 1700 mq per un importo previsto di 2.550.000 euro. È progettata con struttura in acciaio per la resistenza al sisma e materiali di tamponamento e copertura utili a garantire il massimo conforto termico ad energia quasi zero (classe A4) grazie alla centrale termica di ultima generazione e all’impiego di pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’aula magna. "Sulla base degli stessi criteri di risparmio energetico è stata anche ristrutturata la palestra scolastica con pannelli solari e fotovoltaici per il riscaldamento – precisa l'assessore Fiastrelli, che poi torna a parlare della nuova struttura scolastica - Il progetto nasce grazie al rapporto di collaborazione istaurato con l'Università Iauv di Venezia, ascoltando quelle che erano le esigenze manifestate dalla dirigente scolastica Fabiola Scagnetti. L’organizzazione degli spazi, interni ed esterni, della scuola pone grande attenzione al superamento delle disabilità e tiene conto anche delle recenti linee guida del Miur per la buona scuola, al fine di farne un polo di aggregazione sociale". Il progetto della scuola di Caldarola, coordinato dalla prof.ssa Fernanda De Maio, ha visto il concorso di diverse competenze presenti in Iuav: dalla progettazione architettonica, al calcolo strutturale, dal progetto impiantistico al calcolo estimativo. Con questo intervento, lo Iuav riprende un'attività che l’ha visto, nel passato, partecipare alle opere di ricostruzione di Vajont e Friuli. “Che una Università partecipi allo sforzo di ricostruzione dopo eventi drammatici come quelli accaduti nelle Marche, credo faccia parte della sua missione - ha commentato il rettore dell'Università veneziana Alberto Ferlenga - In questo caso Iuav ha messo in gioco le proprie competenze nell’ambito architettonico e la propria tradizione di intervento in eventi di questo tipo dimostrando efficienza progettuale e capacità di produrre qualità”. L'impegno dell'amministrazione caldarolese nei riguardi delle scuole non si esaurisce. Sono, infatti, iniziati anche i lavori di adeguamento sismico della scuola media, secondo quelli che sono i requisiti previsti dalla normativa vigente, che saranno portati a termine nel giro di qualche mese. Così nell'edificio della scuola media potranno essere riportati gli uffici amministrativi e gli alunni delle medie. E chissà che una volta ricostruita anche la nuova scuola non si possa parlare di un polo scolastico per il territorio dei cinque comuni.

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