A Fabriano nasce l’Emporio della Salute, che insieme all’Emporio della Carità vuole essere segno di attenzione alla cura integrale della persona, grazie all’impegno della Caritas diocesana, guidata dal direttore don Marco Strona. E’ stato l’arcivescovo Francesco Massara a inaugurare e benedire la "farmacia gratuita", aperta nel pomeriggio di lunedì e la mattina di giovedì, dove verranno distribuiti farmaci da banco, donati dal "Banco Farmaceutico", con cui la Caritas ha una collaborazione. Al progetto hanno aderito anche il Lions Club di Fabriano, che partecipa attraverso il coinvolgimento dei farmacisti volontari Maria Emilia Monzali e Sebastiano Paglialunga che provvederanno alla consegna dei farmaci e ad offrire consulenze professionali, l’Inner Wheel che ha dato un contributo di 1.000 euro per l’eventuale acquisto di altri farmaci. Una sorta di mosaico, l’ha definita l’arcivescovo Massara, con la collaborazione di varie associazioni, ognuna impegnata con la propria tessera, per mettersi in rete e per fare del bene creando la grande opera della gratuità e del servizio all'altro che dà valore alla vita. “Tra gli effetti più pesanti della pandemia – ha sottolineato l’arcivescovo - c’è la riduzione delle cure da parte dei soggetti economicamente più fragili. In tanti hanno rinunciato ad acquistare farmaci necessari a causa della drastica riduzione di reddito provocata dall’emergenza Covid. Per andare incontro alle esigenze sanitarie delle fasce più povere della popolazione la Caritas diocesana ancora una volta si impegna a soccorrere i più bisognosi attraverso l’accesso gratuito a una serie di medicinali distribuiti dall’emporio della salute presso la sede Caritas di via delle Fontanelle. La sollecitudine della nostra Diocesi per i sofferenti e gli ammalati testimonia l’adesione alla missione evangelica di seguire l’esempio del buon samaritano nel farsi carico di quanti patiscono la malattia e la privazione.  La salute non riguarda soltanto l’integrità del corpo – monsignor Massara - ma la dignità di tutta la persona da tutelare sempre e in ogni modo. Nessuno è solo quando una comunità sa dare prova di unità e solidarietà”.
Quando aumentano le difficoltà cresce anche la volontà di essere d’aiuto. È forse questo l’aspetto che rincuora difronte a un periodo in cui l’emergenza sanitaria ha segnato la vita di molte famiglie in un territorio, quelo di Fabriano, in cui era già in atto un forte ‘terremoto economico’.

Ma davanti a questo tipo di difficoltà ed alle numerose richieste d’aiuto, la Caritas diocesana, diretta da don Marco Strona, ha messo in campo tutte le proprie forze.

Supportata anche dalla sinergia con la diocesi di Camerino, nata grazie all’arcivescovo Francesco Massara, ha saputo rispondere alle richieste di aiuto cresciute del 50%.

"Le attività della Caritas sono diverse – spiega Strona - , anche perché la questione dei bisogni non è legata solo ai beni materiali, ma va oltre. Attraverso le richieste che arrivano al punto di ascolto partono le diverse iniziative. Nella nostra diocesi, soprattutto da marzo in poi, il centro d'ascolto ha lavorato di più, registrando la presenza di chi non si era mai rivolto a noi per chiedere aiuto.

Sulla scia di questa necessità abbiamo aperto l’Emporio della carità per la distribuzione di generi alimentari e prodotti per la cura e l’igiene personale e a cui si sono rivolte 350 famiglie”.

Aiuti che hanno riguardato anche le utenze domestiche e gli affitti: “Come diocesi – prosegue - abbiamo concesso  appartamenti a titolo gratuito ad alcune famiglie che erano in difficoltà durante il lockdown a marzo”.

Una vicinanza nei confronti dei più bisognosi che la Caritas ha potuto attuare soprattutto grazie alla crescita di aiuti che è stata registrata: “L’arcivescovo Massara si è impegnato in prima persona – prosegue Strona – poi  abbiamo visto che la trasparenza in quello che facciamo ha spinto la gente ad impegnarsi nelle donazioni.

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Tanti gli aiuti che sono arrivati, sia di privati, ma anche di aziende e intere comunità che si sono mosse.

Molti sono arrivati da Camerino”.

In un anno la Caritas ha registrato il passaggio di 800 persone, dietro alle quale ci sono altrettante famiglie.

Ma il bisogno economico non è l’unico che hanno manifestato: “Tanti i problemi legati alla solitudine o alla depressione, che hanno causato un aumento del 70% del consumo di antidepressivi. Con il Lions club di Fabriano abbiamo aperto uno sportello psicologico gratuito per sopperire a questa necessità”.

Altri progetti, invece, sono in cantiere per l’anno appena cominciato: “Da un anno è attivo un progetto di agricoltura sociale e un altro lo stiamo portando avanti insieme alla Caritas di Jesi che coinvolge anche il territorio di Camerino: diverse aziende della città ducale ci hanno messo a disposizione terreni da coltivare.  Una sinergia che rappresenta un progetto pilota della Cei.

Per il 2021 ci siamo già mossi per finanziare tirocini lavorativi grazie all'8x1000”.


GS

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