Le necessità del volontariato settempedano insieme alle proposte per il futuro.
È la sintesi di ciò che è emerso dall’incontro che Fabbricasanseverino, gruppo nato dall’iniziativa di Francesco Borioni e Mauro Bompadre, ha organizzato lo scorso 20 luglio con i protagonisti del mondo della solidarietà, del volontariato e della sanità locale.

“Un incontro importante e necessario – lo hanno definito i due rappresentanti politici in una nota - per delineare le necessità della nostra comunità riguardo questo importante ambito”.
E in vista delle prossime elezioni amministrative, in una estate che si preannuncia calda dal punto di vista politico, e all’insegna di programmi presentati ‘sotto l’ombrellone’, Fabbricasanseverino coglie l’occasione per condannare ciò che a San Severino, secondo quanto emerso dall’incontro, non funziona.

“È emerso – scrivono - il bisogno di alcune importanti realtà locali (operanti nella tutela dei diritti del malato e degli invalidi ad esempio) di una più concreta presenza dell'amministrazione a supporto delle iniziative e una maggiore considerazione della peculiarità dell'azione svolta, anche in relazione alle sedi assegnate, dove, in alcuni casi, le barriere architettoniche costituiscono un problema rilevante.

Situazione confermata anche da chi è sempre in prima linea – prosegue la nota - come la Croce Rossa: la delocalizzazione di alcuni importanti servizi, come ad esempio le visite per l'invalidità, o in questi giorni la chiusura del centro vaccinale, comporta uno stato di necessità della comunità che necessariamente grava ed è assorbito in larga parte da questi enti, che dovrebbero fungere da supporto, non da risorsa essenziale”. 

Fabbricasanseverino ritiene poi necessario aggiustare il tiro anche sotto il profilo dell'integrazione: “pur essendo, la nostra, una città accogliente e tollerante – scrivono - , è grave l'assenza di una politica concreta e fattiva, volta a stabilire una relazione non tanto di coesistenza quanto di convivenza e scambio reciproco tra la comunità locale e quella straniera. L'amministrazione dovrebbe spendersi in maniera più decisa in attività di intercultura e interrelazione fra queste realtà, proponendo anche momenti di formazione e di orientamento rivolti alle famiglie con il fine di favorire coesione e partecipazione attiva di tutti i cittadini”.

Da quello che, secondo il gruppo, rappresenta “un progressivo impoverimento dei servizi sociali e di assistenza” nasce l’esigenza di “stabilire con una amministrazione fattivamente inclusiva rapporti chiari, formalizzati ad esempio attraverso convenzioni e protocolli per i servizi sociali, con adeguata suddivisione dei compiti e ottimizzazione delle risorse”. 

È per questo motivo che hanno proposto di istituite una figura di riferimento che possa coordinare, indirizzare, porre a sistema le varie realtà.

“In questa direzione – annuncia Fabbricasanseverino - si sono già mosse alcune associazioni che hanno stilato un protocollo indicando delle linee guida e l'idea di sanità che possa essere utile al territorio in base alle esigenze manifestate e lo hanno sottoposto all'Asur e all'amministrazione su lungodegenza, punto nascite, pronto soccorso e la week surgery mai attivata”.

Proprio sulla sanità, il gruppo progressista sottolinea “l’evidente cambiamento del modello sanitario che va verso una specializzazione sempre più avanzata appannaggio di centri più grandi e strutturati a livello regionale. C'è quindi di contro la necessità di riconvertire i centri periferici in base alle effettive esigenze: riabilitazione, ausili, assistenza anziani, diagnostica.

La Regione sta procedendo alla modifica del piano sanitario della precedente legislatura ed è quindi il momento di far valere le proprie richieste e le esigenze del territorio.

Camerino, Matelica e soprattutto San Severino, con la sua struttura strategica per efficienza e posizione, dovrebbero agire insieme, di comune accordo, cogliendo le opportunità dei nuovi fondi europei destinati alla sanità, potenziando e assegnando una missione specifica alle varie strutture”. 

Sono questi, dunque, i risultati ottenuti a seguito di uno degli incontri che Fabbricasanseverino sta portando avanti in vista del prossimo appuntamento alle urne: i primi due incontri del gruppo avevano interessato prima le società e le associazioni sportive settempedane e poi le associazioni e gli operatori culturali.

GS

Dall’inaugurazione di un tetto per persone con disabilità prive di assistenza domiciliare, al riavvio del cantiere per la realizzazione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, passando per l’emergenza Covid e la ricostruzione post terremoto. Gli ultimi dodici mesi, quelli che hanno caratterizzato tutto il 2020, non sono certo stati facili per nessuno. Per il sindaco di San Severino Marche, città che per estensione territoriale con i suoi 194 chilometri quadrati è la quarta della regione, sono stati molto molto impegnativi. Ma Rosa Piermattei con l’aiuto della sua “squadra” ha saputo farvi fronte.

“Facendo un resoconto di questo 2020 mi vengono in mente le immagini della sofferenza nella nostra Casa di riposo ma anche quelle della gioia di chi, ad esempio, ha scelto la nostra città per aprire una nuova attività nonostante le difficoltà e nonostante tutto. Abbiamo vissuto un’emergenza nell’emergenza con il Covid-19 che ha preso il posto del terremoto nella nostra quotidianità. L’Amministrazione comunale, insieme agli uffici, ha lavorato veramente molto per portare avanti e affrontare questa quotidianità nuova nel migliore dei modi e per non far fermare l’opera di ricostruzione, necessaria per il ritorno alla normalità delle tante famiglie colpite dal sisma. Mi auguro che il nuovo anno, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo tradizionale discorso alla nazione, sia l’anno dell’unità e della coesione ma anche della ripartenza. San Severino Marche, come il resto del nostro Paese, ne ha veramente bisogno. I settempedani, gli italiani, ce la faranno. Ne sono sicura”.

L’anno appena iniziato prevede nell’agenda politica di San Severino le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Al riguardo il primo cittadino è categorico sull’ipotesi di una sua candidatura alla guida della città per un secondo mandato. “Al momento penso solo a completare il programma elettorale del mio mandato – le sue parole – Poi eventualmente rifletterò sulla mia candidatura e per farlo ho tempo almeno fino ad Aprile. Certamente non vorrei lasciare opere incompiute, ma di tempo per pensare al mio futuro amministrativo ancora ce n’è”.

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