“Abbiamo due ordini di problemi che questo pomeriggio metteremo sul tavolo della discussione con le Istituzioni: evitare i licenziamenti e prolungare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali dopo il 6 settembre, quando scadrà la cassa integrazione Covid”. Questi gli argomenti toccati durante l’assemblea dei lavoratori Indelfab di Fabriano (ex JP Industries), che si è svolta questa mattina fuori dalla sala mensa del sito produttivo di Santa Maria alla presenza di circa 150 lavoratori. Presenti i sindacati di categoria Isabella Gentilucci per la Uilm, Gianpiero Santoni per la Fim e Pierpaolo Pullini per la Fiom.

“Siamo di fronte a una situazione gravissima in termini occupazionali e non solo. L’azienda ci ha comunicato che non sussistono più le condizioni per andare avanti e per questo ha deciso di aprire la procedura di mobilità per l’intera forza lavoro: 583 lavoratori fra Marche e Umbria. Ci avevano promesso un nuovo piano concordatario da presentare in Tribunale, ma abbiamo forti dubbi che lo faranno in questa fase. Ci hanno detto, telefonicamente, che ci stanno ragionando. La situazione diventa grave anche alla luce del 6 settembre quando scade la cassa integrazione Covid. Essendo azienda in liquidazione, anche la cassa straordinaria autorizzata in precedenza, non ci spetta. Un problema da affrontare in tempi brevi. Combatteremo fino alla fine per entrambe le problematiche”, ha ribadito Santoni.

Il rischio, ipotesi più negativa, è che il 7 settembre si proceda a tutti i licenziamenti senza il rispetto delle procedure dei 120 giorni. “Noi chiederemo impegni per il dopo 6 settembre. Trovare soluzioni per reindustrializzare il territorio, Marche e Umbria non si possono permettere di perdere altri posti di lavoro e altre realtà industriali. E dobbiamo risolvere queste problematiche in fretta, la convocazione entro metà settembre al Mise, è tardi”, ha evidenziato la Gentilucci.

Pullini: “Giovanni Porcarelli ha sempre avuto pretese impossibili come quando pretendeva che Invitalia comprasse il capannone di Gaifana in Umbria. Assurdo. Anche il Governo è latitante, come tutte le Istituzioni. Le Istituzioni come replicano a questa arroganza di Porcarelli? È importante che il dramma di voi lavoratori sia percepito”, ha concluso Pullini, invitando i lavoratori ad effettuare un presidio questo pomeriggio alle 15:30 davanti all’ingresso dell’Oratorio della Carità, dove dalle 16 saranno presenti i Sindaci di Fabriano Gabriele Santarelli, i colleghi di Nocera Umbra Giovanni Bontempi e Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, l’assessore della Regione Marche Loretta Bravi, l’assessore della Regione Umbria Michele Fioroni, e il Sottosegretario al Mise Alessia Morani, per un primo confronto istituzionale con i sindacati.


ms

Centri estivi a Fabriano anche ad agosto a pieno regime così da sostenere le famiglie, in particolare quei genitori che quest’estate non hanno pianificato le ferie perché si continua a lavorare o per difficoltà economiche. Per i bambini e ragazzi un luogo dove poter finalmente divertirsi dopo la dura prova alla quale tutti siamo stati sottoposti in conseguenza del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.
Il Comune di Fabriano ha messo a disposizione locali per la realizzazione di un centro estivo per 40 minori, bambini e adolescenti, grazie alla collaborazione con la cooperativa Mosaico che ha ottenuto fondi dall’Impresa sociale “Con i bambini”.
“Un investimento importante per rispondere alle esigenze educative delle famiglie del territorio duramente provate dall’esperienza dell’isolamento. I 14 centri estivi privati sono stati supervisionati e autorizzati dall’Ambito 10 e procedono tutti con la massima cura e attenzione in stretta collaborazione con l’Asur per garantire sicurezza. In tutto ci sono poco più di 300 iscritti. I piccolini hanno ripreso le attività educative presso il nido comunale. A quanto riferiscono gli operatori stanno godendo appieno di questa ritrovata socialità. Gli ampi spazi a disposizione permettono di garantire tutte le dovute accortezze rispetto alle norme anti diffusione della pandemia da Coronavirus. Abbiamo per ora 12 iscritti a tempo pieno”, evidenzia l’assessore ai Servizi alla Persona, Simona Lupini.
Importante anche la ripresa delle attività per i disabili che vede da parte del Comune l’attivazione di laboratori ludico-ricreativo per 13 utenti in età scolare nei locali dell’ex Seminario di via Serraloggia con la cooperativa Castelvecchio. Sono ricominciate anche le attività all’aperto del Laboratorio 10 e dei tre centri diurni per disabili gravi e gravissimi. “L’Assessorato ha intenzione di investire in servizi educativi anche per tutto agosto per supportare le famiglie vista la particolare situazione di questo anno. Per alcune situazioni si è provveduto a riattivare l’assistenza educativa domiciliare e per altri si è scelto di far accompagnare i bambini da apposito educatore professionale all’interno dei centri estivi per una fattiva integrazione. Sono servizi necessari a supporto delle povertà educative delle famiglie. Un grazie al lavoro di tutto il settore che ha dato il massimo”, conclude l’assessore Simona Lupini.

M.S.
Il ritorno delle ferie nello stabilimento Whirlpool di Fabriano, esattamente a Melano, ha confermato il buon andamento a livello produttivo dopo mesi di difficoltà dovuti prima a una contrazione del mercato di riferimento e, poi, per la pandemia da Covid 19. Il sito produttivo fabrianese si è fermato, in modo collettivo, solo nella settimana di Ferragosto, dopo aver già svolto due settimane di ferie a fine giugno.
Da luglio si è assistito a un trend favorevole e a nuove commesse intercettate per la produzione di piani cottura elettrici e a gas. E questo trend sta proseguendo anche ad agosto e, si spera, possa coinvolgere anche il prossimo mese di settembre. I volumi, a consuntivo di fine anno, dovrebbero essere sempre deficitari per un 10%, come rimarcato dalla stessa Whirlpool nel corso dell’ultimo incontro in remoto al Mise, alla presenza dei sindacati. Ma certamente, si sta assistendo a un’inversione di tendenza che lascia ben sperare per la fine del 2020. Nello stabilimento di Melano si stanno producendo 9mila nuovi pezzi da consegnare entro fine mese. Questo ha comportato che la multinazionale americana abbia fatto nuovamente ricorso ad assunzioni di lavoratori interinali, prima 30 e poi il numero innalzato attorno alle 40/50 unità.
I sindacati di categoria, Fim-Fiom-Uilm, si augurano che queste nuove commesse possano divenire parte integrante dei volumi annuali del sito produttivo fabrianese della Whirlpool. “Si rendono necessarie garanzie sui volumi produttivi, aumentanti improvvisamente nelle ultime settimane, ma che necessitano di garanzie di stabilizzazione anche nel medio periodo e non solo nell’immediato, in maniera tale da rendere sostenibile la vita delle persone con le esigenze lavorative, a fronte di un’organizzazione del lavoro che rischia di apparire e diventare caotica ed irrazionale”. Infine, le parti sociali chiedono maggiore attenzione anche riguardo alle decine di persone con ridotte capacità lavorative che ancora beneficiano troppo poco dell’aumento della produzione e continuano a subire troppe ore di cassa integrazione”.

s.m.
Accordo di Programma e ricostruzione post-sisma, l’affondo della candidata di Fratelli d’Italia alle imminenti elezioni Regionali, Mirella Battistoni. “Due esempi che evidenziano tutte le mancanze della Giunta Ceriscioli nei confronti di aree sofferenti che attendono ancora un sostegno concreto nella loro spirale economica negativa”.
Si parte dall’accordo di programma per le aree colpite nelle Marche e nell’Umbria dalla crisi della Antonio Merloni.Normativa inadeguata e vecchia di 30 anni. Il risultato è stato misero con fondi inutilizzati e ciò che dispiace maggiormente si persevera nel flop. Mi spiego. Nel 2016 è stato pubblicato un bando, gestito da Invitalia, con una dotazione di 26 milioni di euro per il rilancio delle imprese dell’area di crisi Antonio Merloni, 56 comuni ricompresi in tre province: Ancona, Macerata e Pesaro. Solo due imprese di Jesi hanno fruito degli incentivi per un totale di 4,9 milioni. Un insuccesso per il nostro territorio a causa dell’applicazione di una normativa di oltre 30 anni fa, la legge 181 del 1989, piena di vincoli e burocrazie. Invece di imparare dal passato secondo il celeberrimo “Historia magistra vitae”, si persevera. Infatti, vogliono rimettere in pista 14,4 milioni di euro con un nuovo Avviso della legge 181/89, la stessa normativa vecchia e inadeguata per il nostro tessuto produttivo. Un altro insuccesso annunciato con buona pace di un territorio, come il fabrianese, che avrebbe bisogno di altro per uscire dalla crisi economica che lo attanaglia dal 2008”, evidenzia la Battistoni.

Per non parlare, poi, della ricostruzione post-sisma 2016 in ottica del sostegno agli investimenti delle PMI. “Decreto del Vice-commissario delegato per gli interventi di ricostruzione post-sisma 2016 n. 2 del 25.02.2019: Il bando è stato aperto dopo circa 3 anni dal sisma del 2016 (il 25 marzo 2019); La valutazione delle domande è stata effettuata in molti casi in modo errato, senza che questa avesse comportato una revisione della graduatoria pubblicata il 28.02.2020; Sono state presentate 2.612 domande delle quali 2.035 ammesse e solo 174 finanziate, pari all’8,6% di quelle approvate. Tutto questo ha generato false aspettative per oltre 2.000 imprese e tanto lavoro inutile. È stato, infatti, predisposto un bando “a maglie larghe” per accontentare tutti, senza tenere conto dei Fondi a questo destinati e senza conoscere il tessuto imprenditoriale dell’area sisma cui era rivolto. Partendo dal presupposto di come sia assolutamente auspicabile che le domande approvate vengano finanziate, la Regione dovrebbe utilizzare i Fondi non spesi per sostenere le “imprese che ancora non hanno chiuso”, che fanno investimenti e generano occupazione. Sembra lapalissiano, ma non sembra essere così per la maggioranza di centrosinistra che ha malgovernato in questi ultimi cinque anni”, l’affondo che si conclude con l’appello per il cambio della guardia in Regione.
“Non si può mettere in mano alle stesse persone la gestione della grande dotazione di Fondi che la Regione riceverà con il RecoveryFund e la Programmazione2021-2027. Insieme al candidato Presidente Francesco Acquaroli stiamo lavorando ad un piano per la gestione delle risorse secondo una strategia di medio-lungo periodo che possa sostenere concretamente le “imprese che ancora non hanno chiuso”, i lavoratori, i giovani, senza dimenticare le aree interne e di nostri borghi storici”, conclude Mirella Battistoni, candidata FdI Consiglio Regionale Marche.

SM
Il Ferragosto da trascorrere insieme. Poi, la lite, violenta e originata, probabilmente, da futili motivi. I vicini che allertato i carabinieri della Compagnia di Fabriano. Scatta la denuncia per lesioni gravi. Protagonisti della vicenda, due giovani marocchini, in possesso di regolare permesso di soggiorno e da anni residenti in città. 
L’episodio di cronaca si è verificato intorno alle 4 del mattino del 15 agosto. Il 32enne extracomunitario ha invitato a casa sua l’amico connazionale 33enne. Insieme hanno passato la sera di Ferragosto. Forse a causa anche dell’alcol, i due hanno iniziato a discutere. Dalle parole si è passati alle mani. Urla che hanno preoccupato i vicini. Quest’ultimi hanno contatto i carabinieri di Fabriano. I militari hanno rinvenuto il 33enne riverso in terra in gravi condizioni. Il ragazzo è stato trasportato dai medici del 118 all’ospedale Profili per gli accertamenti.

Le sue condizioni sono apparse gravi. I calci e i pugni lo hanno raggiunto soprattutto al torace, quindi quando era già in terra. I medici fabrianesi hanno optato per il trasferimento all’ospedale Torrette di Ancona. L’extracomunitario è stato ricoverato in prognosi riservata. Non si teme, al momento, per la sua vita, ma il suo quadro clinico appare complicato.
Per quel che riguarda i motivi per tale violenza, i carabinieri reputano che siano assolutamente futili, secondo la ricostruzione fornita dagli investigatori. Il 32enne è stato denunciato per lesioni gravi. Accanto a questo intervento, i militari di Fabriano nel corso del weekend appena trascorso sono stati anche impegnati in una serie di controlli per garantire la sicurezza di tutti come disposto dal Comando provinciale. Complessivamente, impegnati su strada 80 militari che hanno istituito vari posti di controllo lungo le principali vie di Fabriano e del comprensorio. Al termine di questo servizio, sono state identificate 230 persone e controllato 150 veicoli. Sono state elevate quattro contravvenzioni per varie infrazioni al codice della strada e sottratti 16 punti alle patenti. 

m.s.




Terza persona positiva al Covid 19 a Fabriano, riconducibile tuttavia “allo stesso "focolaio" degli altri due casi già noti. Si tratta di una donna il cui contagio è avvenuto all'interno dello stesso nucleo familiare di cui fanno parte i due 30enni risultati positivi nei giorni scorsi. Sembra che anche in questo caso, non si renda necessario il ricovero e che il decorso della malattia venga seguito dai sanitari presso l’abitazione. “Stiamo man mano riattivando le funzioni del COC, Centro operativo comunale, per rispondere alle esigenze delle persone in quarantena.- afferma il sindaco Gabriele Santarelli- La Polizia Municipale su indicazione dell'Amministrazione e in accordo con le altre forze dell'ordine ha stilato un nuovo programma di controlli delle attività commerciali e dei locali pubblici”. Nell’annunciare il terzo caso di positività il primo cittadino di Fabriano ha tenuto a ricordare che indossare la mascherina nei locali al chiuso, aperti al pubblico, non solo è obbligatorio ma è anche una forma di rispetto verso gli altri”.

Non si può escludere la possibilità di nuovi casi nei prossimi giorni, dal momento che è ancora in corso la fase di contatto e di test di tutte quelle persone che nelle scorse settimane sono venute a contatto con i tre positivi di Fabriano.
Dall’inizio della fase acuta della pandemia in città sono stati rilevati in totale 94 positivi i di cui 84 guariti e 7 decessi. Le quarantene a Fabriano sono circa una decina. All'incirca una sessantina gli isolamenti fiduciari in tutti comuni dell’Ambito 10, oltre alla città della carta, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone rientrate dall’estero per vacanza o lavoro.
c.c.
“Il servizio prevenzione ci ha appena comunicato che è stato rilevato un nuovo caso di positività al Covid-19 nella nostra città. Siamo in attesa di ricevere altre informazioni. Ora, senza fare allarmismo, abbiamo però la prova che non succede solo altrove e per questo è doveroso attenersi alle regole e comportarsi in maniera responsabile. Non è il momento di dimenticarci di quello che abbiamo passato. Lo dobbiamo a tutta la comunità perché come ho sempre detto la responsabilità individuale è in questo momento in particolare responsabilità collettiva”, queste le parole utilizzate dal sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, per comunicare alla cittadinanza il nuovo caso di tampone positivo al Covid-19. Da quello che si apprende, il paziente è un uomo. Il servizio sanitario sta monitorando spostamenti e contatti. Sembra che siano state poste in isolamento fiduciario cinque persone.

Dopo oltre 80 giorni, a Fabriano si torna a temere per la pandemia con questo nuovo caso accertato che fa aggiornare i numeri dall’inizio dell’emergenza: 92 casi complessivi di cui 84 guariti, 7 decessi e, per l’appunto, un attualmente positivo. È un soggetto asintomatico che viene curato nella sua abitazione. Non si sa nulla su come possa essersi infettato, ma certamente si stanno procedendo ad approfondimenti e controlli su tutte quelle che persone che possono essere venuti a contatto con l’uomo. “Nessun allarme” come evidenzia il sindaco Santarelli, ma certamente attenzione negli spostamenti, nell’evitare assembramenti, nel mantenere il distanziamento sociale, nel corretto utilizzo di tutti i dispositivi di protezione individuale: mascherine e guanti, con lavaggi frequenti delle mani.

Queste le principali raccomandazioni che vengono ricordate dall’Amministrazione comunale di Fabriano per evitare di riprecipitare nell’incubo che si è vissuto solo qualche mese fa. “Come ho sempre detto la responsabilità individuale è in questo momento in particolare responsabilità collettiva”, la conclusione invito del sindaco Gabriele Santarelli.


MS
Nei giorni scorsi, un episodio rivelatosi curioso, ma in un primo momento inquietante, si è verificato a Fabriano. In pratica, un 60enne residente in città voleva portare a manutenzione, in una attività specializzata di Cerreto D’Esi, il proprio fucile.
Lo ha riposto nella custodia ed è uscito di casa, raggiungendo la propria automobile. Ha poggiato l’arma sul tettuccio per poter aprire lo sportello e si è dimenticato di riprenderlo.
Così facendo, è partito con il fucile che è scivolato in strada dopo pochi metri. Ma l’uomo non si è accorto di nulla.

Ad accorgersi, invece, dell’arma in strada, un passante. Quest’ultimo ha subito notato che si trattava della custodia di un fucile. Si è molto agitato e, preoccupato, ha contattato i carabinieri della compagnia di Fabriano.
Quest’ultimi, giunti prontamente sul posto, hanno aperto la custodia. Si sono annotati la matricola ed hanno interrogato il database specifico per risalire al legittimo proprietario.

Una volta sapute le generalità, l’uomo è stato contattato.
Il 60enne ha raccontato per filo e per segno le sue intenzioni, cercando di giustificare la propria sbadataggine, ma non c’è stato verso. I carabinieri, come prescrive la Legge, lo hanno denunciato per mancata custodia di arma. 

M.S.




Oltre 500mila euro di agevolazioni Tari per le attività commerciali di Fabriano fortemente colpite dal lockdown conseguente alla pandemia da Covid-19.
La Cna plaude l’Amministrazione comunale. “Ha saputo recepire le nostre istanze e suggerimenti a favore del tessuto produttivo fabrianese. Il confronto è stato serrato e franco, partito già dall’inizio del lockdown quando abbiamo intuito con anticipo che si sarebbero prefigurati mesi difficili e dove, con responsabilità, siamo stati costretti a ridefinire le nuove priorità delle imprese, a partire da un diretto sostegno alla liquidità delle attività», evidenzia il presidente della sezione cittadina dell’associazione di categoria, Maurizio Romagnoli.
Le agevolazioni, per un totale complessivo pari a 516.831,46 euro saranno distinte in diversi scaglioni in base al numero di giorni di chiusura imposti dai diversi DPCM che si sono susseguiti da marzo a maggio a firma del Premier Giuseppe Conte e a seguito del lockdown per prevenire la diffusione del Coronavirus. Si andrà da un minimo del 40% fino a un massimo del 60%. In pratica, le agevolazioni sono state rese proporzionali ai giorni di chiusura e sono state inserite anche quelle attività che sarebbero potute rimanere aperte perché anch'esse hanno subito una perdita importante di fatturato. Per queste categorie è stata stabilita una agevolazione pari al 20% della tariffa. Tutti gli aiuti saranno applicati sia sulla parte variabile che su quella fissa con uno sconto che sarà quindi reale sul totale del valore della tariffa stessa. Inoltre, la Giunta ha anche stabilito che la prima rata Tari avrà scadenza a novembre prossimo, mentre il saldo, sul quale verrà applicata l'agevolazione, avrà scadenza gennaio 2021.
Un intervento massiccio che fornisce una risposta forte e concreta alle difficoltà di un intero settore che ha risentito e risentirà ancora a lungo delle conseguenze dell'emergenza sanitaria. Ci sono stati diversi incontri tenuti con le associazioni di categoria e i sindacati che ringrazio per il confronto sempre franco e produttivo. In questo momento vogliamo trovare tutte le forme per essere concretamente vicini al tessuto economico cittadino e nelle prossime settimane studieremo altri interventi a favore delle famiglie”, ha commentato il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.

M.S.
Poker di denunce per guida in stato di ebbrezza elevate dai carabinieri della Compagnia di Fabriano a carico di altrettante persone, tre delle quali coinvolte anche in incidenti stradali, un aspetto molto preoccupante per la pubblica incolumità.

Un 44enne residente a Fabriano, a bordo dell’Opel di proprietà, si è scontrato con un altro veicolo nella zona di Argignano. Entrambi i conducenti sono stati portati all’ospedale Profili, riportando ferite giudicate guaribili in pochi giorni. I carabinieri hanno effettuato l’alcoltest ed è merso che il 44enne si trovava alla guida con un tasso alcolemico pari a 0,9, quasi il doppio del consentito fissato a 0,5.

Altra denuncia comminata a un giovane 25enne che lavora a Fabriano e che con la sua Peugeot si è scontrato con un albero. Trasportato al Pronto soccorso, il 25enne ha riportato ferite giudicabili guarite in 5 giorni di prognosi. Il giovane si è rifiutato di sottoporsi agli esami per accertare la presenza di alcol e droga e per questo i carabinieri lo hanno denunciato.

Denunciato per guida in stato di ebbrezza un 56enne di Fabriano, a bordo di una Fiat Panda, che ha avuto un incidente di lieve entità lungo la Ss 76 nel territorio del comune di Fabriano. I due conducenti non hanno riportato gravi ferite. Ma dall’esame dell’etilometro è emerso che il 56enne aveva nel sangue un tasso alcolemico pari a 1.65, oltre tre volte il consentito. Oltre alla denuncia, i carabinieri hanno provveduto anche al ritiro della patente.

Infine un altro 54enne sempre di Fabriano è stato fermato e controllato in viale Stelluti Scala. L’uomo, a bordo di una Seat a lui non intestata, aveva una concentrazione di alcol nel sangue pari a 2,2, quattro volte superiore al consentito. Oltre alla denuncia per guida in stato di ebbrezza, gli è stata ritirata la patente di guida.

gs

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