Come quando si è pronti per lo scatto iniziale di una corsa, dopo un lungo periodo di allenamento, ma si resta fermi ai box perché manca qualcosa.

Cosa? In questo caso, per la corsa che le farmacie avrebbero fatto per inoculare i vaccini a partire da oggi, mancano le credenziali di accesso al portale per la parte burocratica della campagna vaccinale.

Lo dicono i farmacisti della provincia a cui si aggiunge la loro portavoce, la presidente di Federfarma Macerata, Ida Maria Kaczmareck, coinvolta in questo caso non solo come rappresentante, ma anche come titolare della farmacia di piazza del Popolo a San Severino Marche: “Noi, nonostante siamo stati tra i primi a dare la disponibilità – dice – non siamo ancora presenti nell’elenco delle farmacie che hanno aderito all’iniziativa. Come a noi è capitato a molti altri e questo crea malcontento tra cittadini e farmacisti. Sembra che alcuni di noi siano più bravi perché hanno già avuto modo di cominciare, ed altri no.

Molti farmacisti erano già pronti anche con le prenotazioni per poter partire oggi, ma senza credenziali non si può iniziare”.

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Un problema riscontrato anche dalla farmacia Giuseppetti di Caldarola e dalla farmacia Milesi Ferretti di Camerino.

Ha, invece, deciso di attendere la prossima settimana, di sua spontanea volontà, Michele Rinaldi della farmacia di Treia: “Ho già circa 20 vaccini prenotati – dice – e comincerò con le inoculazioni da venerdì 2 luglio. Ieri ho inviato l’ordine ed ho ricevuto la conferma di avvenuta ricezione”.

Le consegne dei vaccini alle farmacie, infatti, vengono effettuate ogni giovedì, come spiegano anche Alberto ed Ambrogio Marcelletti delle due farmacie di Tolentino: “Siamo iscritti all’elenco con entrambe le farmacie – spiegano – ma effettuiamo l’inoculazione solo in quella del centro città perché il cortile che abbiamo a disposizione ci permette di avere lo spazio necessario. Ci stiamo organizzando per somministrare le dosi anche nell’altro locale, questo ci permetterebbe di raddoppiare le prenotazioni. Questa mattina – prosegue Ambrogio Marcelletti – abbiamo inoculato le prime dosi e proseguiremo fino alle 16 per un totale di 30 dosi Pfizer e 5 di Janssen. 

La prossima settimana ne abbiamo in programma, complessivamente, 60 di Pfizer e 5 di Janssen”.

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Un dubbio sollevato da Alberto Marcelletti è infine quello che riguarda la possibilità, per i farmacisti, di effettuare solo la prima dose: “Non ne comprendo il motivo – dice - , anche perché se dovessero esserci delle reazioni allergiche si verificherebbero piuttosto sulla prima dose, anziché nella seconda. Visto che all’utente viene data la possibilità di effettuare il vaccino vicino casa, questa comodità dovrebbe restare anche per la seconda dose”.

GS
Accordo raggiunto in Regione per effettuare test diagnostici rapidi per la ricerca di anticorpi Covid. Lo ha fatto sapere l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, soddisfatto di un percorso avviato per aumentare il livello di accertamento della diffusione del Coronavirus.

Saltamartini afferma: “Il Ministero della Salute ha evidenziato l'utilità dei test diagnostici rapidi per la ricerca di anticorpi come strumento di prevenzione, anche se il test molecolare rimane il riferimento per la diagnosi”.

La frequenza di episodi febbrili porta a dover affinare gli strumenti diagnostici per la prevenzione del contagio: in caso di sospetto o di esposizione al rischio si potrà ricorrere al test direttamente nelle farmacie.

In base all’accordo raggiunto tra la Regione e la rete delle farmacie aderenti a Federfarma Marche e a Confservizi Assofarm Marche i cittadini che lo vorranno potranno eseguire presso le farmacia: l’esecuzione del test avverrà nel rigoroso rispetto delle misure di sicurezza e con prenotazione telefonica obbligatoria. I risultati saranno poi trasmessi al Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR per valutare se sottoporre il cittadino al test molecolare. La Regione ha concordato il prezzo massimo consigliato di 19 euro a carico del cliente.

Sugli autotest, di cui ha parlato nelle scorse settimane il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ancora non c’è la validazione da parte del Ministero della Sanità, dunque si resta in attesa di poter aggiungere un’altro strumento diagnostico. 

Red.
La mancanza di servizi essenziali, oltre al sisma di quattro anni fa, è uno dei motivi che causano lo spopolamento delle aree montane. A tal proposito, con l’intento di invertire la tendenza in atto, UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, insieme a Federfarma sta lavorando per continuare a garantire servizi essenziali come sanità, scuole e trasporti.

La farmacia, in questo senso, è il fulcro della rete di assistenza sanitaria territoriale, prima a rispondere alle esigenze di salute dei cittadini. Il consigliere nazionale Uncem Alessandro Gentilucci ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Stiamo portando avanti una battaglia funzionale in questo senso, affinché i piccolissimi centri delle aree montane possano continuare ad avere i servizi essenziale che riguardano tutti, ma in particolar modo gli anziani. Laddove le zone sono più svantaggiate, in alta montagna, la popolazione è mediamente molto più anziana rispetto alle aree urbane e mantenere un servizio sanitario efficiente è una necessità. La battaglia che portiamo avanti con successo, credo, è fondamentale, ma naturalmente servirà il supporto di tutte le istituzioni”.

Red.
L'emergenza Coranavirus arriva anche nelle Marche: la richiesta massiccia di disinfettanti e mascherine, l'assalto alle scorte alimentari non hanno interessato solo i centri più vicini ai focolai del virus, ma si stanno verificando anche nella nostra regione.

Ad accrescere la preoccupazione, l'annuncio di un tampone risultato positivo nel pesarese ieri pomeriggio, su cui si attende in serata la conferma da parte dell'istituto superiore si sanità. 

Una preoccupazione tangibile riscontrata anche a Camerino

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"Davvero esponenziale da alcuni giorni la richiesta di articoli quali mascherine protettive e disinfettanti- afferma Enrico Cottini, titolare della farmacia di viale Giacomo Leopardi - Una richiesta e un'esigenza giustificata che, tuttavia, essendo così alta, non riesce ad essere soddisfatta in quanto gli stessi fornitori non riescono a farvi fronte. Noi da parte nostra cerchiamo di tranquillizzare e fornire consigli adatti per affrontare ad esempio la disinfezione attraverso l'utilizzo di prodotti che sono anche di uso comune e corrente come una semplice miscela di acqua e alcool oppure l'utilizzo di acqua ossigenata. Trattandosi infatti di virus anaerobico, il coronavirus in presenza di ossigeno muore".
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Preoccupazioni legittime ma che andrebbero affrontate, dunque, con maggiore serenità anche secondo la dottoressa Leila Milesi Ferretti che riferisce di persone che, complice anche la confusione e il bombardamento continuo di notizie non rosee, arrivano nella sua farmacia alla ricerca spasmodica di gel per mani e mascherine. "Il nostro compito - dice - oltre che quello di informare sugli aspetti più propriamente scientifici, è anche quello di tranquillizzare e fornire semplici consigli". 

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Ma la paura resta tanta, così se i prodotti igienizzanti non si trovano in farmacia si cercano al supermercato, anche se nella città ducale  il fenomeno dell'assalto alle attività commerciali risulta più contenuto: "Qui a Camerino la situazione al riguardo è un po' come in tutta Italia ma non così eccessiva - dice Franco Paganelli titolare del Paniere - Abbiamo avuto un afflusso maggiore negli ultimi giorni ma non si può parlare di assalto o scaffali svuotati in pochi minuti".

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Di un'affluenza superiore agli standard tradizionali parla anche il direttore del SuperConti, Leonardo Lizzi: "Alcuni beni di prima necessità in alcuni momenti ci sono venuti un po' a mancare, ma abbiamo risolto presto. Pasta, farina, pane, acqua e articoli igienizzanti i più venduti e proprio per questi ultimi prodotti c'è stata difficoltà nel fare scorta, data l'elevata, repentina e inusuale domanda che ha colto un po' tutti impreparati".

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Carrelli pieni anche all'Eurospin che già dallo scorso fine settimana ha registrato numeri consistenti nella clientela come dichiara Claudio Borroni, responsabile del supermercato camerte.
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Le conseguenze del Coronavirus producono in qualche modo ripercussioni negative anche sul turismo. A preoccupare le agenzie di viaggio locali che si erano da poco riprese dal sisma, sono le disdette e gli effetti economici di ciò che sta accadendo: "Al momento viviamo nell'attesa - dice Elisabetta Bartoccetti di CamarsViaggi -. Clienti che avevano prenotato da noi per aprile o maggio, non hanno ancora annullato e ci auguriamo che il fenomeno possa in certo qual senso stabilizzarsi e non subire aggravamenti. Al momento non si lavora e il fatto che la situazione evolva di ora in ora non tranquillizza". 
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Una sola cancellazione nelle partenze per l'Agenzia Travelbuy di Anthony Charles Sciortino: "Riguarda un viaggio d'istruzione che sarebbe dovuto partire lunedì 24 febbraio per il Nord d'Italia".
C.C.

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