Da Londra a Tolentino in bicicletta. Concluso con un'accoglienza festosa in piazza della Libertà a Tolentino, il viaggio di Guido Mai e suo figlio Gabriel, partiti da Londra all'inizio del mese e giunti a destinazione oggi pomeriggio poco dopo le 17.00. Un arrivo salutato dagli applausi di numerosi  cittadini desiderosi di congratularsi per il particolare viaggio sui pedali che ha richiesto tanta grinta e determinazione.
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A fare gli onori di casa il sindaco Giuseppe Pezzanesi che si è complimentato di persona e a nome dell'amministrazione e cittadinanza per la straordinaria impresa che ha visti protagonisti padre e figlio. Iniziata quasi per scherzo, questa avventura su due ruote si è trasformata in un'autentica lezione di vita per entrambi. La scintilla iniziale è venuta dal lungo periodo di lockdown che per Guido, da sette anni a Londra come chef, ha comportato la chiusura del ristorante dove lavorava. E' da lì che è partita l'idea di dedicare del tempo a suo figlio, quel tempo che le ore di lavoro non gli avevano mai permesso di trovare prima. E insieme si sono lanciati in un'avventura che, tappa dopo tappa, si è rivelata un'esperienza unica.
gruppo Tolentino arrivo guido e Gabriel
"In tutta sincerità è stato fantastico - dichiara Guido Mai  -. E' stato un vivere 24 ore al giorno con mio figlio affrontando anche qualche piccolo affettuoso diverbio perché io ho 55 anni e lui 19 ed è chiaro che i nostri pensieri talvolta divergevano. Alla fine però l'accordo si trova sempre e siamo riusciti a fare tutto questo viaggio in grande armonia. Abbiamo sofferto il caldo e spesso è stato faticoso  ma allo stesso tempo ogni volta siamo ripartiti convinti. Arrivati a destinazione qui a Tolentino - scherza Guido- io e Gabriel abbiamo detto che non saremmo più risaliti sulle  bici ma, dopo i festeggiamenti che ci sono stati fatti in piazza, quasi quasi ci viene voglia di ripartire subito, perchè comunque è stata un' esperienza positiva al 100%".
Motivo dell'arrivo finale a Tolentino e dell'affettuoso abbraccio ricevuto da tanti cittadini, è che la famiglia di Guido Mai che è nativo di Rapallo, in città ha gestito un ristorante  per circa vent'anni. "Le persone si ricordano di noi e ci hanno trattati come se fossimo nati qui tutti e due; il sindaco, i presidenti della Proloco, dell'Avis e del Rotary, ci hanno omaggiato consegnandoci delle targhe ed è stato un momento bellissimo". Al di là dell'impresa in sè sicuramente da applaudire, c'è anche il segno profondo lasciato da tutto il tempo che si è potuto vivere a stretto contatto, in un reciproco ritrovarsi, guardarsi dentro e  probabilmente capirsi ancora di più: "La lezione  di vita è stata per tutti e due e lo stesso rapporto e legame tra me e Gabriel ne è uscito rafforzato". 
c.c. 
Guido sindaco e Gabriel

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Un modo diverso di affrontare le difficoltà della vita, con la consapevolezza che i valori di cui abbiamo bisogno sono dentro di noi e nelle persone che amiamo e ci sono vicine.

Una convinzione che, nella società odierna, spesso sfugge come il tempo inesorabile e solo pochi hanno il coraggio di afferrarla e tenerla stretta.
Questo coraggio lo ha avuto Guido Mai, classe 1965, che dopo aver saputo del contratto che non gli verrà rinnovato a causa della chiusura del ristorante dove lavora come chef a Londra, ha deciso di prendere in mano la sua vita e, anzichè mettersi subito alla ricerca disperata di un altro lavoro, dedicare questo tempo libero a suo figlio 19enne Gabriel, programmando un viaggio in bicicletta da Londra a Tolentino.

Ma andiamo per ordine e spieghiamo il legame che la famiglia Mai ha con le Marche e, in particolar modo con Tolentino.

Guido Mai è nato a Rapallo e cresciuto nei ristoranti gestiti negli anni dalla sua famiglia, nota anche a Tolentino per il locale di via Ozeri "La Genovese".
Guido è infatti il figlio di Sefania, conosciuta in città proprio con l'appellativo del ristorante che ha diretto fino a qualche anno fa.

"Ho vissuto a Tolentino per 18 anni - racconta Mai - poi sette anni fa mi sono trasferito a Londra per permettere ai miei figli di imparare bene l'inglese. La mia esperienza nei ristoranti mi ha portato a trovare lavoro in un locale londinese che, purtroppo, a causa del Coronavirus è ora costretto a chiudere. Non mi sono però lasciato abbattere e ho pensato che non ho mai avuto tempo da dedicare ai miei figli a causa del lavoro, così ho pensato a questa avvenuta che possa rafforzare il nostro rapporto".

Il messaggio di Guido e suo figlio Gabriel è chiaro: "Vogliamo dimostrare l'importanza dei rapporti famigliari che spesso mettiamo al secondo posto rispetto agli impegni lavorativi, dimostrando però che se si hanno un sogno o un obiettivo da raggiungere bisogna portarli avanti senza esitazioni".
Padre e figlio, infatti, per poter portare a termine il loro viaggio da Londra a Tolentino, passando per Rapallo, hanno avviato una raccolta fondi su Gofundme: "L’attrezzatura ed il necessario per trascorrere giorni in viaggio saranno costose - si legge nella lettera pubblicata nel sito di raccolta fondi - , ed è per questo che oggi chiedo a voi di sponsorizzarmi per aiutarci a prepararci per questa avventura".
Guido e Gabriel sono già riusciti a raccogliere 1300 sterline: "Per acquistare l'attrezzatura ci basteranno - commenta Guido - , mancherebbero circa mille sterline per il resto ma abbiamo ancora altre due settimane per raccoglierle. Partiremo il 4 o il 5 agosto, ci hanno detto che impiegheremo circa 25 giorni. Non ciclisti esperti quindi potremo confermare la data di arrivo solo una volta partiti. Dormiremo in tenda, perchè più economico, e ci laveremo nelle fontane e nei ruscelli. 
Non ci abbiamo mai provato prima e sarà interessante vedere cosa succederà.
Ho sempre avuto uno spirito avventuriero - dice Guido - ed ho trasmesso questa passione anche a mio figlio. Sfortunatamente, lavorando a tempo pieno e dovendo mantenere la mia bellissima famiglia, non ho mai avuto spazio per le mie passioni.
Ora che ho il tempo, ho finalmente deciso di buttarmi!
Gabriel mi ha spinto a realizzare il mio sogno. Amiamo le sfide e non c’è modo migliore di spendere tempo con mio figlio, creando ricordi meravigliosi e spingendoci oltre i nostri limiti.
Sappiamo che non sarà facile. Questa è la mia ultima occasione per sentirmi di nuovo giovane. Magari riesco anche a convincere anche chi, come me, ha qualche sogno nel cassetto ed attende di realizzarlo".
Intanto i due hanno iniziato gli allenamenti necessari per la prova e hanno grinta da vendere: "Purtroppo non sono mai riuscito a fare qualcosa da solo con mio padre - spiega Gabriel - ora che ho questa occasione voglio sfruttarla al meglio".
Il viaggio sarà documentato nel canale Youtube dei Mai, così che anche chi ha contribuito a realizzare questo sogno possa sentirsi parte della loro avvenutra.

Un approfondimento con le foto della preparazione sarà pubblicato nel settimanale L'Appennino Camerte in uscita il 16 luglio.

Giulia Sancricca

 

 

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