Presentato stamattina il nuovo sito internet del Turismo marchigiano. L’obiettivo è coniugare territorio, ricchezze e servizi e rientra nel programma Exit Strategy rivolto al sostegno del sistema turistico, il più colpito dall’emergenza sanitaria. Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha anche accennato a risorse a fondo perduto per il settore e gli operatori nonché per i Comuni colpiti dal sisma.
“Abbiamo deciso di rivisitare totalmente il sito www.turismo.marche.it per renderlo più appetibile verso i turisti - ha detto l’assessore regionale Moreno Pieroni -. Diversa la grafica e più semplice l’impostazione e l’accesso. Il rinnovamento darà anche più visibilità a tutto il territorio marchigiano, dal mare alla montagna ed è un ulteriore tassello che va ad aggiungersi a tutto il lavoro svolto per anticipare la ripartenza”.  
Il dirigente del servizio turismo, Raimondo Orsetti ha definito il portale “una nuova forma moderna e avanzata per concepire il territorio, le sue ricchezze e i servizi. Tutti i contenuti sono stati curati con particolare attenzione e crediamo che per i turisti sarà uno strumento efficace”.
Itinerari, mappe, nuovi cluster turistici, oltre alla rinnovata grafica e all’ottimizzazione per dispositivi mobili, il portale è anche “seo friendly”, ovvero facilmente rintracciabile sui motori di ricerca.
La home page presenta tutta l’offerta che la Regione vuole proporre al turista, con 17 cluster: Marche in blu, Marche arte e cultura, Marche gusto e tradizioni, l’arte di saper fare, dolci colline e antichi borghi, parchi e natura attiva, spiritualità e meditazione, Marche by bike, Marche family, Marche in moto, cinema, Marche wedding, Wellness, Trekking, business e meeting, turismo scolastico e scienza e tecnica.
Questi cluster hanno poi dei sotto-cluster e il tutto è stato tradotto in cinque lingue: oltre all’italiano, il francese, il tedesco, l’inglese e il russo. 
“Il turismo - ha affermato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, è un settore su cui negli ultimi anni abbiamo puntato tantissimo. Fra le novità, quest’ano il turista potrà trovare la rete internet anche nelle spiagge grazie all’investimento sulla banda larga. Avevamo iniziato a portarla anche nelle aree del sisma ma ora a causa del Covid19 ci siamo dovuti interrompere ma presto si potrà navigare sia nelle spiagge che nelle piazze. 
Il nostro messaggio è che siamo pronti per ricevere i turisti anche se in confini sono ancora chiusi. Fra le altre cose - ha aggiunto - presto rimetteremo in moto anche la macchina dei voli, vogliamo far lavorare l’aeroporto come non è mai stato fatto fin ora, con investimenti importanti, perché significa lavoro e occupazione. C’è poi un contributo a fondo perduto per gli operatori turistici: contiamo di uscire coi decreti per il 1 giugno e i pagamenti a fine giugno. Quando avremo il quadro completo lo comunicheremo, tutto in tempi stretti”.

g.g.
Una gratificazione per gli appassionati di fotografia o una mortificazione per i veri professionisti?
E' davvero sottile la linea che separa le conseguenze dell'iniziativa lanciata da Marche Tourism, la Pagina Ufficiale dedicata all'informazione e al dialogo sul turismo della Regione, gestita dal Social Media Team Marche.
"Non perdere l'occasione di essere il protagonista degli stand della Regione Marche nelle fiere del turismo di tutto il mondo. Inviaci le tue foto più belle e potresti vederle stampate in grande formato alla prossima BIT, Borsa Internazionale del Turismo".
E' il post che si legge nella pagina Facebook del portale che, se da un lato ha già ottenuto l'entusiasmo nei commenti di chi ha subito postato i propri scatti amatoriali, dall'altro non è stato visto di buon occhio da alcuni fotografi profesionisti.
C'è, infatti, chi ribadisce come, nel voler risparmiare il pagamento di un fotografo professionista, si amplifichi il danno pubblicizzando una intera regione con immagini amatoriali.
I fotografi professionisti comprendono certamente la gratificazione di coloro che per passione scattano foto e sono invogliati dalla pubblicazione delle loro creazioni, ma vogliono ricordare che la fotografia è un'arte e un mestiere.
In questo modo, infatti, come se fosse un concorso fotografico, la Regione acquisisce i diritti delle foto che vengono inviate dagli amatori, si crea un corposo archivio di immagini, e l'appassionato sarà soddisfatto dell'iniziativa.
Una scelta però che lascia, ancora una volta, a bocca asciutta chi con la macchina fotografica ci lavora.
Già in un'altra occasione, infatti, la Regione aveva scritto ai singoli Comuni chiedendo foto amatoriali per promuovere il nuovo portare della Regione dedicato al turismo. Anche in quel caso la decisione non era passata inosservata agli addetti ai lavori.
E' chiaro che dietro ad una scelta del genere da parte di un ente pubblico ci sia la mancanza di fondi o la necessità di risparmiare, ma come vale per altri lavori che richiedono la figura di un professionista, non è detto che possano dare il risultato di cui c'è bisogno o che portino invece, successivamente, a dover spendere più del dovuto per riparare ai danni.

GS

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