I Parchi dell'Appennino centrale riuniti per premiare i migliori mieli del 2023, nell'ambito del concorso Mielinfesta che si è tenuto lo scorso 25 novembre nella cornice del Parco Regionale Sirente Velino, l'ente che, quest'anno, ha ospitato nella sua sede a Rocca di Mezzo (AQ) la cerimonia itinerante di premiazione del concorso che ogni anno dal 2011 elegge i mieli migliori prodotti sul territorio dei comuni compresi nel perimetro dei Parchi dell'Appennino centrale. 

Vincitrice nella categoria Mieli millefiori sotto gli 800 metri è risultata Serena Ottavi di Cessapalombo che, con il cugino Diego Coperchio, ha trasformato da alcuni anni, una passione ultra decennale in un progetto più strutturato con 30 alveari nella frazione Montalto di Cessapalombo, tra i 500 e i 1000 metri, con una produzione di alcuni quintali di miele.

“Siamo orgogliosi del premio ricevuto - ha detto Serena Ottavi, 29 anni - e vogliamo esprime il nostro ringraziamento al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, al Comune di Cessapalombo e al Giardino delle Farfalle con cui abbiamo collaborato per il progetto BeeSafe sull’ape regina ligustica, senza dimenticare la Proloco di Cessapalombo che, insieme all'Occhio Nascosto dei Sibillini, ci aiutano a promuovere il nostro miele”.

“Grazie ai corsi specialistici in apicoltura della Regione Marche - ha affermato Diego Coperchio, 38 anni - che ho potuto frequentare, stiamo ottenendo un prodotto ottimo, testimoniato anche dai risultati delle analisi che compiamo ogni anno sul nostro miele, che viene preso ad esempio per la ricchezza degli enzimi presenti”.

Tre lupi sono stati investiti la notte scorsa in area Parco. Purtroppo, due sono deceduti, un altro, una lupa radiocollarata oggetto di studio, è stata ferita e dopo un primo ricovero presso l’ospedale veterinario di Matelica, è stata trasferita nel Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone (BO) specializzato nelle cure necessarie per un recupero che potrebbe prospettarsi lungo.

Ad intervenire sul posto, dopo una segnalazione, i Carabinieri del reparto Parco, stazione di Fiastra, i tecnici del Parco, Alessandro Rossetti, biologo, e Federico Morandi, medico veterinario che ha provveduto alle prime cure dell’animale ferito, e i volontari del CRAS Fermo.

«È una notizia triste, perché la morte di animali selvatici, ed in particolare, di animali simbolo per il Parco come lo sono i lupi, ci colpisce. Tuttavia, questo episodio, l’ennesimo di una lunga serie che riguarda ovviamente non solo i lupi ma tanti altri animali, deve indurci ad un comportamento, nella guida, particolarmente attento, soprattutto quando ci si muove in area Parco. Dovremmo limitare la velocità e prestare attenzione, perché gli attraversamenti imprevisti sono sempre possibili: non possiamo chiedere agli animali di rispettare il codice della strada, dobbiamo essere noi, in primis per salvaguardare la nostra incolumità e per tutelare la fauna dell’area protetta, a tenere una condotta responsabile». A parlare è il presidente del Parco, Andrea Spaterna.

I lupi appartenevano allo stesso branco. Tra essi, probabilmente, la coppia dominante “alfa”. «Le dinamiche e il comportamento di un branco sono molto delicate e dipendono, soprattutto, dagli individui cosiddetti “alfa”. Questo fatto - conclude Spaterna - ci conferma quanto sia importante la gestione faunistica in area Parco, per cui continueremo a monitorare con grande attenzione gli spostamenti e le abitudini di questa specie protetta».

Riguardo alle circostanze che hanno causato la morte dei due animali e il ferimento di un terzo, i Carabinieri del reparto Parco effettueranno i dovuti accertamenti sulla base anche delle risultanze degli esami necroscopici e veterinari.
Consegnato all’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini e ai comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera e Norcia l’ "Oscar Ecoturismo per la Mobilità Sostenibile", premio assegnato da Legambiente e associazione AMODO (Alleanza Mobilità Dolce).

È la “fioritura senz’auto” il senso del piano straordinario di mobilità sostenibile premiato da Legambiente e AMODO, frutto della collaborazione tra ente Parco e i comuni interessati. Ciò permetterà alle migliaia di turisti in arrivo a Castelluccio nell’ultimo weekend di giugno (25-26) e nei primi due di luglio (2-3 e 9-10), di assistere alla “fioritura di Castelluccio” senza impattare negativamente sulla natura, ma contribuendo al rilancio dell’economia locale.

“Le ragioni di questo riconoscimento - ha spiegato Alessandra Bonfanti, responsabile nazionale mobilità dolce di Legambiente - stanno nel fatto che è stato messo a sistema un piano della mobilità sostenibile per la fioritura di Castelluccio che fa scuola, una innovazione che potrà servire d’esempio anche per altri parchi che ancora non hanno avuto il coraggio di indicare una modalità diversa di entrare in natura per eventi di massa, in un momento in cui questa domanda sta crescendo”.

“Un premio condiviso - le parole del presidente del Parco Andrea Spaterna - frutto di una forte volontà di collaborazione tra i vari enti e le associazioni ambientaliste, a tutti i livelli. Disponibilità e confronto hanno consentito di contemperare le legittime aspettative delle comunità locali, che vedono in questo evento naturale un’opportunità per un rilancio economico del territorio, e le esigenze di tutela e conservazione di un ecosistema che deve essere necessariamente mantenuto”.

Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, ha sottolineato il ruolo di coordinamento del Parco in questa occasione rimarcando altresì la “necessità di salvaguardare, oltre alla sostenibilità ambientale, anche la presenza dell’uomo, perché la difesa del territorio compete all’uomo e se questa terra è così - ha concluso - lo dobbiamo ai nostri avi e ai nostri cittadini, che sono essi stessi i primi ambientalisti”.
Avvicendamento alla direzione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La direzione di Carlo Bifulco, iniziata nel 2016 quando, arrivando direttamente dal Portogallo dove stava svolgendo la sua attività di ricerca in Ingegneria Forestale e delle Risorse Naturali all'Università di Lisbona, ha assunto la guida del Parco, è terminata lo scorso 31 agosto.
Al suo posto, temporaneamente, la direzione è stata affidata a Maria Laura Talamè.
Bifulco lascia una realtà presa in carico durante le drammatiche conseguenze del sisma, ma che è riuscito comunque ad amministrare in una situazione di emergenza. Ora, a subentrare nel ruolo di direttore in qualità di facente funzione Maria Laura Talamè, dipendente del Parco dal 1998. "La scelta del Consiglio Direttivo è ricaduta sulla responsabile dell'ufficio promozione ed educazione ambientale del Parco - dichiara il presidente Andrea Spaterna - una donna di grande esperienza e di acclarate competenze gestionali, che, siamo convinti, saprà traghettare efficacemente la direzione per i prossimi mesi, fino alla nuova nomina da parte del Ministero dell'Ambiente". 
A lui fa eco il vicepresidente Alessandro Gentilucci: "Nel ringraziare l'ingegner Bifulco per il lavoro sin qui svolto con competenza e passione, voglio augurare un buon lavoro alla dottoressa Talamè, certo che saprà interpretare questo ruolo nel migliore dei modi".

GS
La montagna, la natura, i piccoli borghi caratteristici, magari ricchi di opere d'arte. Sembrano essere queste le mete preferite da turisti e vacanzieri, complici anche le nuove regole imposte dal Covid per il turismo balneare, nelle settimane successive alla fine del lokdown. Una tendenza che si sta confermando anche per il periodo estivo e che pone queste località, molte delle quali situate nel cratere sismico, nel dover rispondere con la propria offerta a tali richieste.
"Ai turisti offriamo le bellezze della nostra montagna, sia pure drammaticamente colpita dal sisma - afferma Donatella Rosi - nella speranza che quanto prima possano riaprire tutte le strade che permettono di arrivare nel cuore dei Sibillini e che siano ripristinati tutti i sentieri all'interno del Parco. Dopo il sisma la montagna si sta riprendendo anche con la riapertura di strutture ricettive che consentiranno un turismo non solo mordi e fuggi".

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Lago di Pilato

Il lago e le peculiarità enogastronomiche è quanto offre il territorio di Serrapetrona, che ha visto riprendere in pieno il flusso turistico "tradizionale". "Un fatto che non ci meraviglia - sostiene il sindaco Silvia Pinzi - Da tempo, infatti, sosteniamo che il nostro territorio ha tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento anche dal punto di vista turistico e sempre più spesso ne abbiamo la conferma".
Le bellezze artistiche sono il punto di forza dei comuni di Belforte del Chienti e Caldarola.

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Lago di Caccamo

"Pur nell'impossibilità di proporre i nostri tradizionali eventi estivi a causa delle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria - dichiara il primo cittadino di Belforte Alessio Vita - questa sarà probabilmente la nostra estate. Sempre più persone stanno riscoprendo i nostri borghi che presentano meraviglie di assoluto valore, come ad esempio, la nostra chiesa che contiene il Pollittico di Giovanni Boccati, un'assoluta eccellenza italiana". Un'offerta estiva totalmente da reinventare per la Pro loco di Caldarola, che dopo aver reagito al sisma ora prova a farlo anche contro il Covid. "Abbiamo dato fondo a tutta la nostra fantasia - le parole del presidente Daniele Piani - e per la prima volta proporremo un Festival dedicato all'arte, alla storia, alla cultura e alle tradizioni e lo faremo all'interno delle vie e delle piazzette del nostro centro storico tra cantieri e messe in sicurezza. La mostra "Caldarola a porte aperte" , che sarà inaugurata il prossimo 4 luglio, permetterà di ammirare attrverso 52 foto le bellezze che il terremoto ci ha tolto 4 anni fa".

f.u.

Maggiori approfondimenti nel prossimo numero del settimanale L'Appennino camerte 

Carta europea del turismo sostenibile. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini presenta le strategie e il piano delle azioni per il 2018-2022. Stamattina, a Pieve Torina, si è tenuto il forum di presentazione alla presenza degli operatori del territorio. 

Presenti il presidente del Parco facente funzioni Alessandro Gentilucci, Stefano Landi presidente di SL&A, Maria Laura Talamè, responsabile della CETS per il Parco, e l’assessore regionale Moreno Pieroni. 

Cinque macroaree di intervento, 99 azioni e ben 20,4 milioni di euro di fondi europei. Nell’individuazione delle azioni e nell’elaborazione della strategia si è tenuto conto dei punti di forza del processo avviato ormai 15 anni fa per un territorio che oggi è in evoluzione e in una fase cruciale di cambiamento. L’occhio sarà puntato innanzitutto sul ripristino del sistema dell’ospitalità, ridotto dopo il terremoto di circa l’80 per cento.

“Dei 20,4 milioni di fondi - afferma Gentilucci - il 65 per cento sarà dedicato alla ripresa del turismo dunque a strutture ricettive, infrastrutture e servizi del turismo. Siamo partiti dalle necessità del territorio per sviluppare una visione, abbiamo individuato aree di intervento e 99 azioni”. Per far ciò, c’è stata molta sinergia con le Regioni Marche e Umbria e con il dipartimento di Protezione Civile che, da parte sua, ha stanziato 4 milioni di euro per riaprire i sentieri. “Il fulcro di tutto - torna a dire - sarà l’ospitalità lenta e stanziale. Abbiamo anche sviluppato altri progetti, come quello dell’accoglienza degli insegnanti che potranno visitare i territori del Parco e poi tornare con le scolaresche. Questo potrebbe far sì che gli studenti possano tornare anche con i genitori e anche in futuro, per proprio conto. Il parco in questo momento di difficoltà vuol fare qualcosa di veloce e sostenibile. È una scommessa, un circolo virtuoso. Rappresentiamo un modello Made in Marche dove il piccolo è bello. Il turismo - conclude - è la prima protezione contro la desertificazione”.

Ma anche la Regione ha dei progetti per la montagna. A sostenerlo è l’assessore regionale Moreno Pieroni che ha parlato di interventi pratici, concreti, per dare una mano al turismo delle zone dell’alto maceratese: “Il turismo e la cultura sono visti come valore aggiunto per lo sviluppo economico, occupazionale e sociale dei territori. E quella della Regione vuole essere una vicinanza pratica. Per questo abbiamo messo in campo una serie di grandi iniziative. Abbiamo disposto - fa sapere - 8 milioni per rimettere in piedi le strutture ricettive colpite dal sisma. Questo perché il turismo c’è ma non ha, spesso, la possibilità di trascorrere la notte nei territori montani e l’obiettivo è quello di allungare le permanenze. Siamo poi ad un punto importante per la valorizzazione della Via Lauretana, con 4 milioni e mezzo di investimenti. E infine non dimentichiamo l’impegno della Regione di creare le ciclovie che colleghino la costa alla montagna. Infrastrutture forti, un sistema di turismo sostenibile lento, ciclovie: questi sono messaggi forti, azioni concrete e non promesse”.

g.g.

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