"Tanta burocrazia, ma ce l'abbiamo fatta".
Il sindaco di Pieve Torina commenta così la fine dell'iter che ha portato al prossimo avvio dei lavori per la ricostruzione della casa di riposo danneggiata dal sisma del 2016.

"Si tratta  -dice ai microfoni di Carla Campetella per Radio C1...inBlu - della prima opera pubblica che abbiamo deciso di porre in essere e dove non ci sono state donazioni dei privati.
Siamo in dirittura di arrivo per quanto riguarda l'appalto dei lavori e questo ci fa ben sperare che entro il mese di aprile inizino gli interventi per far ritornare i nostri anziani all'interno della struttura.
Gli ospiti, in questo momento, si trovano nel vecchio ospedale di Matelica ed è stato già somministrato loro il vaccino anti Covid.
Con l'occasione - spiega - recuperiamo anche il museo della nostra terra. Un punto di riferimento per le giovani generazioni, non solo di questo territorio, ma provenienti da più parti d'Italia, dove si potrà apprezzare la nostra storia.

La storia di un'Italia che forse non c'è più - dice Gentilucci - ma di cui non dobbiamo disperdere valori e tradizioni. Lo abbiamo fatto - precisa - con un progetto che ci permette di non trasferire nulla, ma tutti gli oggetti resteranno al loro posto, semplicemente traslati da una parete all'altra".

Ma nella soddisfazione di annunciare l'inizio dei lavori alla casa di riposo, il sindaco non può fare a meno di spiegare il percorso burocratico che è stato seguito: "Difficile - ammette - far rendere conto ai cittadini che si compiono più di 100 passaggi per cercare di arrivare alla conclusione di un percorso che porti ai lavori.
È circolata tanta di quella carta da poterne fare un plico. Siamo arrivati alla fine - dice - , non abbiamo mai mollato, ma la difficoltà incredibile per riuscire ad arrivare all'aggiudicazione finale per la ricostruzione è stata tanta. Se non lo avessi vissuto in prima persona non avrei creduto alla necessità di tutti questi passaggi. Ed è la ragione - conclude - per cui non so quanti Comuni non siano ancora riusciti ad arrivare a questo traguardo". 

GS
Proseguono spediti i lavori per la costruzione del nuovo centro civico e palestra del comune di Pieve Torina a fianco dell'edificio che ospita l'istituto scolastico comprensivo "Mons. Paoletti". La chiusura dei lavori e la successiva disponibilità dell'opera per la popolazione si avrà entro il mese di giugno di quest'anno. E così Pieve Torina "potrà dotarsi di uno spazio utile per chi vuole praticare sport al chiuso e per chi vorrà organizzare incontri, dibattiti, presentazioni, alimentando la vivacità del paese che ha bisogno di questo come di altri interventi.

Il nostro obiettivo - sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci - è proseguire nel restituire una dimensione di realtà urbana dinamica e viva per aiutare i cittadini a sentirsi bene nel luogo in cui hanno deciso di continuare a risiedere. E quindi, dopo il poliambulatorio ed i servizi sociosanitari, dopo le scuole, dopo la pista ciclopedonale, a breve avremo anche la nuova rimessa per i mezzi comunali mentre nel frattempo proseguono gli interventi di recupero delle abitazioni private. E prosegue anche la ricerca di nuove risorse per finanziare altri progetti". Il nuovo centro civico si avvale dei contributi messi a disposizione dal comune di Pieve Torina, dalla Fondazione "Rava" insieme a N.P.H. onlus ed altri donatori, "a significare l'attenzione che siamo riusciti a mantenere viva in questi anni nei confronti della nostra comunità che, di certo - conclude Gentilucci - porterà per sempre il nome di questi enti e di queste persone nel proprio cuore".






































Sono solo tre i cittadini risultati positivi al Covid dopo lo screening che si è svolto al poliambulatorio di Pieve Torina per gli abitanti dei comuni dell’Ambito Sociale 18

"La macchina organizzativa - commenta il sindaco Anlessandro Gentilucci - ha funzionato e il nuovo poliambulatorio si è dimostrato funzionale a questa esperienza, ospitando le persone che hanno deciso di sottoporsi, volontariamente, al test antigenico rapido. Complessivamente - aggiunge -soltanto TRE soggetti sono risultati positivi e sono state immediatamente attivate le ulteriori misure di controllo e prevenzione. Hanno collaborato anche la Protezione Civile e la Croce Rossa cui va il plauso mio e dell’intera cittadinanza. Fondamentale il ruolo del personale sanitario messo a disposizione dall’Area Vasta 3 che ringrazio, così come voglio sottolineare la sensibilità dimostrata dal presidente della Regione nell’aver raccolto l’indicazione di Pieve Torina come luogo di effettuazione dello screening, a dimostrazione della validità di una struttura, il poliambulatorio, appena inaugurata, che vuol essere punto di riferimento per l’intero territorio alto maceratese per i servizi sociosanitari di base”.

GS
Prosegue inarrestabile l'impegno dell'amministrazione comunale di Pieve Torina ed in primis del sindaco, Alessandro Gentilucci, nel combattere la diffusione del virus covid-19. Dopo aver annunciato l'operazione di screening gratuito con test antigenico alla popolazione dei residenti nei comuni dell'Ambito Sociale 18 che si terrà il 25 e il 26 gennaio presso il nuovo poliambulatorio, ora è la volta della casa di riposo e dei suoi ospiti per la somministrazione del vaccino.
"Era importante dare un segnale alla nostra gente: quotidianamente sollecitiamo tutti gli interventi possibili sia per velocizzare la ricostruzione post sisma che per contrastare la diffusione dell'epidemia" sottolinea Gentilucci. "Proprio per questo poter avere ed annunciare il vaccino per i più fragili mi riempie di orgoglio. Dobbiamo tutelare i nostri anziani, che rappresentano la memoria del nostro paese e delle nostre tradizioni. Lo abbiamo fatto con i giovanissimi, con un primo screening rivolto agli studenti della primaria e delle medie di Pieve Torina, ed ora lo facciamo in modo ancor più concreto vaccinando gli ospiti della nostra casa di riposo in attesa che poi finalmente si possa tutti quanti accedere quanto prima a questa modalità di difesa dal virus.
Fondamentale – conclude il sindaco – la collaborazione della regione, nella persona del presidente Acquaroli che ringrazio, e dell’ASUR Area Vasta 3, per l’assoluta disponibilità”.




c.c.



















i














Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha scritto al Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini: ridurre le bollette elettriche. Sono molti infatti quelli che hanno dovuto utilizzare la corrente per il riscaldamento nelle soluzioni abitative emergenziali.
Gentilucci chiede al Commissario "maggiore attenzione": "Mi sembra assurdo - afferma il primo cittadino di Pieve Torina - non derogare i pagamenti per coloro che non erano nella possibilità di andarsene e che sono stati costretti a scaldarsi con l'energia elettrica perché non potevano utilizzare all'interno dei container o degli alloggi di fortuna altre soluzioni. Questi cittadini sono resilienti e meritano un riconoscimento per la loro dignità. Questa è la ragione per cui ho deciso di scrivere un appello al Commissario straordinario, affinchè si prodighi verso il Governo e questo percorso sia ripensato, in funzione proprio della permanenza in questo territorio della popolazione. Un territorio che, ricordiamo, ha anche subito un grandissimo nevone quando, nel 2018, c'erano più di due metri di neve proprio nella zona più colpita del cratere. Ecco allora la necessità di una presa di coscienza di quelle che sono le ricadute delle iniziative politiche su questo territorio: voglio analizzarle e parteciparle a chi poi domani mattina sarà il soggetto interloquito e che dovrà presentare queste istanze a livello statale".

Red.
“Giorno di Scuola”, il film documentario di Mauro Santini che racconta una giornata nella scuola primaria di Pieve Torina, ha vinto il “Laceno d’oro”, il Concorso Lungometraggi nato più di cinquant’anni fa per volere di Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino. Una grande soddisfazione per Pieve Torina, per quest’opera che racconta il lento ritorno alla normalità dopo il sisma. Il sindaco, Alessandro Gentilucci, ha raccontato: “Abbiamo sposato sin da subito il progetto di Santini, e lo abbiamo sostenuto con entusiasmo nella realizzazione di un film che permettesse alla nostra comunità di avere, a futura memoria, un documento tangibile di quanto abbiamo vissuto dopo il sisma, della capacità di tornare a vivere anche grazie a contributi importanti e alla tanta solidarietà ricevuta. Un ritorno alla normalità lento, e purtroppo non ancora concluso, un ritorno alla normalità che è ripartito dall’istituzione fondamentale: la scuola. Abbiamo cercato di garantire un futuro ai nostri giovani in modo che potessero tornare a credere in questo territorio. Pur tra mille difficoltà ci siamo riusciti, anche se molto resta da fare. Siamo noi a doverci complimentare e ringraziare Mauro Santini, che ha saputo raccontare cos'è Pieve Torina, la sua gente e cosa ci attendiamo dal futuro. Abbiamo speranza, anche grazie a questa importante vittoria, che Pieve Torina torni a splendere di nuova luce. I sottotitoli in inglese, aggiunti a questa versione del film ad hoc per il festival, ne stanno garantendo la diffusione anche all'estero: tutto ciò ci riempie di orgoglio”.

Il regista del lungometraggio, Mauro Santini, ha dedicato il premio alla comunità pieve torinese, agli scomparsi Giuliano De Minicis e Sandro Paradisi, figure decisive nella raccolta fondi che ha portato alla costruzione della nuova scuola insime al Gruppo Succisa Virescit. Grazie all’incontro con loro, oltre un anno fa, era nato il film. “Ho dedicato in diretta il premio alla vostra comunità, a Giuliano e a Sandro. Grazie per il sostegno che ci avete sempre assicurato. Ora, qui, tutti stanno parlando di Pieve Torina”.

Scene di scuolabus che raccolgono i bimbi sulle colline, lezioni e ricreazione fanno da cornice al contrasto tra la spensieratezza di una normale giornata scolastica e le difficoltà circostanti, evidenti nella passeggiata di una classe all’esterno della scuola. Il film si presenta come il ritratto di future donne e futuri uomini che danno a una lezione di leggerezza che arriva dal punto di vista privilegiato del banco di scuola. Le riprese, che si erano fermate a causa dell'emergenza sanitaria, sono state integrate anche con immagini che raccontano l'esperienza della didattica a distanza.

Red.
Pieve Torina saluta Paolo Vallesi, comandante dei Carabinieri, e Cesare Roselli, comandante dei Carabinieri Forestali. Entrambi con più di venti anni di servizio nel comune di Pieve Torina, entrambi figure chiave nella gestione degli eventi sismici del 97 e del 2016. Il sindaco, Alessandro Gentilucci, li ricorda con gratitudine e un po’ di amarezza, visto che il suo comune perde due figure di riferimento per la cittadinanza. “Vallesi è stato un uomo di grande disponibilità e umanità – afferma Gentilucci –, un esempio di servitore dello Stato che, siamo certi, i cittadini di Pieve Torina non dimenticheranno. La fiducia nelle istituzioni spesso è dovuta alle azioni di figure come lui. Sono certo che chi sarà chiamato a sostituirlo,saprà dare seguito a quanto di buono ha dimostrato in questi 21 anni”.

Il sindaco parla poi di Cesare Roselli e del ruolo, fondamentale, che i Carabinieri Forestali svolgono in un territorio come quello montano: “Ricordo Roselli tra i primi ad adoperarsi nelle fasi difficili dell’immediato post terremoto quando nella nostra RSA è intervenuto per aiutarci nel trasferimento degli ospiti anziani. Tutela dell’ambiente e controlli in vari ambiti ed attività, ma anche sostegno psicologico alle persone più fragili, perché il ruolo del carabiniere forestale in un contesto come il nostro si qualifica anche per questa funzione. A lui, come a Vallesi – conclude il sindaco –, vanno i migliori auguri di tutta la comunità di Pieve Torina e l’auspicio che possano proseguire con successo il loro percorso professionale e di carriera”.

Red.
Pieve Torina saluta Paolo Vallesi. Il Comandante dei Carabinieri, luogotenente carica speciale, lascerà la stazione pievetorinese il prossimo 9 dicembre per prendere nuovi incarichi. In carica dal settembre del 1999, ha vissuto in prima persona le esperienze dei due terremoti, ’97 e 2016, meritando, per il suo operato in quei contesti, la nomina a Cavaliere della Repubblica. “Pieve Torina è stata casa mia” ha sottolineato Vallesi, ringraziando il sindaco Gentilucci per la collaborazione. Alessandro Gentilucci ha ricambiato i ringraziamenti al Comandante per gli oltre venti anni di servizio nel comune dell’alto maceratese: "Vallesi è stato un uomo di grande disponibilità e umanità, un esempio di servitore dello Stato che, siamo certi, i cittadini di Pieve Torina non dimenticheranno. La fiducia nelle istituzioni spesso è dovuta alle azioni di figure come lui. Sono certo che chi sarà chiamato a sostituirlo, saprà dare seguito a quanto di buono ha dimostrato in questi 21 anni. Al Comandante faccio i migliori auguri, miei personali e di tutta l’amministrazione comunale, perché prosegua il suo percorso professionale e di carriera verso nuovi importanti traguardi".

Red.
Test rapidi antigenici ieri mattina a Pieve Torina contro la diffusione del covid19.
Una ventina gli studenti sottoposti all’esame su indicazione del sindaco, Alessandro Gentilucci che, in collaborazione con l’Asur Area Vasta 3, ha promosso un intervento di tracciamento del contagio a seguito di un riscontro “positivo” al covid19 per un’insegnante della locale scuola media. “Un intervento doveroso e necessario – sottolinea Gentilucci - a tutela della salute dei ragazzi e delle loro famiglie, e di tutti coloro che frequentano l’istituto scolastico. Voglio sottolineare, per rassicurare anche la nostra comunità, come nessuno dei ragazzi e delle ragazze di Pieve Torina sottoposti al test sia risultato positivo. Abbiamo sostenuto i costi di questa operazione e utilizzato la nuova struttura del poliambulatorio appena inaugurata, e con una organizzazione rapida ed efficace, avvalendoci del personale sanitario messo a disposizione dall’Asur e della nostra Protezione Civile, abbiamo garantito un servizio immediato che ha consentito di conoscere l’esito del tampone in pochi minuti”. Soddisfazione del primo cittadino ed un sospiro di sollievo “perché è fondamentale cercare di mantenere la situazione sotto controllo e fare ogni sforzo per eliminare al massimo il rischio della diffusione dei contagi con nuovi focolai. La sinergia che stiamo trovando con la regione su questo fronte - conclude Gentilucci - ed in particolare con il presidente Acquaroli, è ottima, e ci lascia ben sperare anche per le altre criticità ancora in essere a cominciare dal sisma”.
“Un importante tassello per la sanità nell’area montana”. Così Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, ha commentato l’adeguamento al volo notturno dell’elisuperficie di Ponte La Trave. Sono stati ultimati infatti, grazie alle disponibilità ottenute dagli SMS solidali, i lavori di adeguamento al volo notturno. Questo consentirà un consistente passo avanti nei servizi sanitari e di protezione civile nell’alto maceratese.

Gentilucci prosegue: “Dobbiamo tenere presente che nel nostro territorio è importante avere una rete sanitaria efficiente. Abbiamo un ospedale, a Camerino, che merita dignità a prescindere dalle scelte politiche. Questi servizi sono funzionali alla popolazione, fondamentali, sia come diritto costituzionale, sia come garanzia di tranquillità. Il volo notturno autorizzato è un accessorio importante per la qualità della vita nelle nostre aree. Così diamo nuove opportunità ai cittadini del territorio: un importante sostegno alla cittadinanza e alla struttura sanitaria di Camerino che deve restare un punto di riferimento per tutta la zona montana e per l’Ambito territoriale 18, il più vasto della nostra regione”.

Red.

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