I colori dell'Italia, in questo momento di difficoltà, sono ancora una volta i colori di un Paese unito, anche oltre i confini. Negli ultimi giorni, infatti, da Nord a Sud, tanti Comuni italiani hanno scelto di illuminare con il tricolore i monumenti più noti. Lo hanno fatto Milano, Roma, Torino, ma lo stanno facendo anche i piccoli centri dell'entroterra, come Pioraco.
Il tricolore, oggi diventato segno di unione contro il Coronavirus, brilla anche sulla famosa passerella del bacio di Pioraco. Il ponte più romantico dell’Alto Maceratese si è acceso nell’attesa di tornare ad essere al più presto la vetrina di tanti baci ed abbracci.
E' stato così anche per lo Sferisterio di Macerata che, più volte, negli ultimi periodi, ha cambiato i colori dell'illuminazione per dimostrazioni di vicinanza a giornate internazioli. Ora si è tinto dei tre colori italiani. 

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Colori che hanno preso forma anche oltre i confini dello stivale: il municipio di Sarajevo, che oggi ha di nuovo sede nell’edificio (Vijećnica) che fu anche la biblioteca della città – divenuta famosa nel mondo durante l'assedio nella città negli anni Novanta del secolo scorso – ha scelto sabato di illuminare la costruzione con i colori della bandiera italiana, per solidarietà con le difficoltà dell’Italia nell’epidemia del coronavirus e gratitudine per il contributo italiano alla ricostruzione della città.

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Così come tanti altri monumenti di tutto il mondo.
Dai balconi dei palazzi della nazione, le bandiere italiane sventolano accompagnate dall'Inno di Mameli che più volte i cittadini intonano affacciati alle finestre. Un modo per sentirsi vicini quando vicini non si può stare. Uniti dalla stessa paura, ma anche dalla stessa speranza che ancora una volta l'Italia ce la farà.
E per sentirci anche noi parte di questa unione, il prossimo 20 marzo, venerdì alle 11, anche Radio C1...inBlu parteciperà all'iniziativa "La radio per l'Italia". 
Alla stessa ora, tutte le radio d’Italia trasmetteranno l’Inno di Mameli e tre canzoni che hanno fatto la storia della musica nazionale.
Siete tutti invitati, quindi, a sintonizzarvi sulle frequenze di Radio C1...inBlu, ad alzare il volume, magari con le finestre aperte ed il tricolore che sventola dai balconi.
Per la nostra radio sarà un onore essere il collante di questo momento di condivisione.

Giulia Sancricca

LINK ALLO STREAMING DI RadioC1...inBlu

radio per italia 1

Mirko Carota lo incontro nella sua SAE ad Ussita, dove vive con la moglie Violetta, tre figlie e un cane. Lui lavora fuori, a valle. In paese dopo il sisma le opportunità legate al lavoro, soprattutto nel turismo, sono ferme, come ferma, almeno nella percezione della gente, è la ricostruzione. Fermi gli impianti di risalita, fermo il palazzetto del ghiaccio, fiori all'occhiello di questa realtà. È preoccupato Mirko della situazione, quando vede intorno a sé famiglie che decidono di andare via perché lì non trovano la certezza di un futuro. Anche per sua moglie Violetta è difficile la vita quando hai tre figli da crescere senza una prospettiva di un lavoro anche part-time da poter fare. Quando mancano i servizi mancano anche le speranze di restare in modo dignitoso nel paese che ti ha accolto e che ti ha regalato ricordi stupendi. Nel villaggio Sae la vita scorre con la novità di un'area sociale aperta da poche settimane. Lì una parte della comunità si può riunire per stare insieme, per trascorrere del tempo. In paese la prossima primavera ci saranno le elezioni comunali. Mirko spera che da qui si potrà vedere una nuova ripartenza ed un nuovo slancio per Ussita. Ricorda il tempo della vita nei camping sulla costa e della sua difficoltà a risalire in paese. Per lui era troppo dura vederlo in quelle condizioni, "scoperchiato" dal sisma. Sapeva che il ritorno non sarebbe stato facile e che i problemi non sarebbero finiti una volta tornati.Così è stato. Non è tanto aspettare la ricostruzione della casa, quanto tutto quello che c’è intorno. Mirko e sua moglie si interrogano se restare, mentre le figlie crescono ed hanno bisogno di quelle cose naturali per un adolescente. Nonostante tutto si sono dati tempo per sperare e ci vogliono credere che le cose cambieranno, che le cose si aggiusteranno.

Barbara Olmai

L’intervista a Mirko Carota, andrà in onda nella Rubrica radiofonica “Ricostruire la speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”, mercoledì alle ore 10,10 e alle ore 22,10 sulle frequenze di Radio C1 in Blu.

*La rubrica è possibile grazie al contributo di IIE Impianti Elettrici di Urbisaglia e Ticani srl engineering and construction di Visso.



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