L’attività di prevenzione e controllo antidroga,è scattata a sorpresa, ma dopo accordi preventivi con il dirigente scolastico Sandro Luciani che ha assistito a tutte le operazioni insieme al personale docente in servizio a scuola.
All’esito dei controlli non sono state comunque registrate situazioni particolari.
"Richieste di accesso ad atti disattese, atti non ufficializzati, voci, indiscrezioni, progetti e movimenti sono una indegna rappresentazione dell’impegno di questa amministrazione nell’affrontare un tema tanto delicato. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, negarsi ancora è a questo punto inaccettabile".
E' di nuovo polemica sul caso della nuova scuola Luzio. Centrosinistra per San Severino e circolo Fratelli d'Italia, due forze politiche diamteralmente opposte, hanno trovato una convergenza nel sottolineare "ancora una volta il comportamento inadeguato e irrispettoso dell'amministrazione Piermattei nell'affrontare un tema tanto delicato".
Lo scorso anno Francesco Borioni del Centrosinistra aveva organizzato una assemblea pubblica per parlare della nuova scuola che, si vociferava e lo si crede tuttora, sarebbe stata realizzata nella zona pianeggiante che precede la frazione di Cesolo, in piena periferia. Questa scelta non aveva visto d'accordo la maggior parte delle forze politiche di minoranza ad eccezione del solo Massimo Panicari del centrodestra.
"Pur più volte sollecitata a gestire in maniera più limpida e aperta la questione - scrivono ora FdI e Centrosinistra - con il coinvolgimento delle minoranze e dei cittadini, l'amministrazione prosegue col suo modus operandi, inaccettabilmente. Perché qui si tratta di affrontare un percorso che va a tracciare le vie di sviluppo di una comunità, il suo impianto sociale, economico, urbanistico. La scuola è uno dei poli gravitazionali attorno a cui si muove la comunità, con i suoi equilibri delicati. La collocazione di questo organo pulsante nell’ambito del tessuto urbano e comunale non è un fattore di secondaria importanza. Il sindaco ci scrive 'non si ritiene opportuna l’eventualità di discutere l’argomento in una pubblica assemblea' e ancora che 'il progetto esecutivo… sarà condiviso con le Istituzioni scolastiche… si instaurerà un confronto anche con i componenti della minoranza'. Ma quando? Quale minoranza è stata coinvolta?". Nel corso dell'assemblea organizzata da Borioni infatti, il sindaco aveva assicurato che non era stata presa alcuna decisione e che si stavano solo valutando diverse opzioni. Ma da allora non se n'è più parlato anche se non sembra che l'amministrazione se ne sia stata con le mani in mano. Un'idea progettuale c'era: "Dove sono le valutazioni fatte? Cosa è stato preso in considerazione, quali opzioni sono state considerate fattibili e quali no? Perché, diciamocelo, qualcuno avrà lavorato per questo, no? E dove sono i risultati di questo lavoro? Sicuramente - aggiungono - nella formulazione di una strategia, a seguito di una progettazione di fattibilità tecnica e economica, l’amministrazione avrà interloquito con altre istituzioni, ed in che maniera ci si è rapportati con le istituzioni coinvolte? In quali termini, per cosa? Perché tanto riserbo? Perché in una tal questione mica si tratta di essere discreti, in democrazia vige l’obbligo di restituire con chiarezza, trasparenza e onestà il proprio operato ai cittadini, tanto più quando questi richiedono a gran voce di essere informati".
g.g.
Un nuovo parcheggio da 17 posti. È quanto il Comune di San Severino sta realizzando in via Lorenzo D’Alessandro, in vista dell’apertura per settembre della nuova scuola. Quest’ultima andrà ad ospitare 14 classi della Primaria “Luzio” è il parcheggio è in fase di realizzazione in vista del previsto aumento del volume di traffico.
Il nuovo parcheggio, che ospiterà 17 posti auto a spina di pesce, in parte occuperà l’area di un parcheggio già esistente e in parte l’attuale marciapiede che sarà riposizionato in modo da mantenere un percorso pedonale protetto.
L’opera, per un costo complessivo di 28mila euro, sarà realizzata dall’impresa EdilBiangi di San Severino e finanziata con donazioni giunte dal Comune di Pioltello e dalla Fondazione Gruppo di Credito Valtellinese e rientra fra gli interventi che si ricollegano alla realizzazione della nuova scuola.
Il progetto dei lavori è stato redatto dall’Area Tecnica del Comune di San Severino. Oltre agli scavi di sbancamento per realizzare la nuova area parcheggio sono stati previsti una nuova fondazione stradale, nuovi marciapiedi e una nuova asfaltatura degli spazi che manterranno l’aspetto attuale e permetteranno di conservare anche alcune panchine e uno spazio verde a servizio del quartiere.
g.g.
Il “Progetto Giovani” dell’Avis di San Severino ha festeggiato la 21esima edizione. Quattordici bambini della primaria premiati , ieri, per le loro opere pittorico-visive. Per ciascuno di loro un buono da 30 euro spendibile in tutte le cartolibrerie della città. I loro disegni andranno a comporre il calendario Avis 2019, con 2.500 copie circa. Il concorso, che consiste in una produzione pittorico - visiva sul tema della donazione di sangue, quest’anno aveva come titolo: “65 anni di gesti d’amore”. In 251 hanno realizzato i disegni, alunni delle classi terze, quarte e quinte della Luzio e del plesso di Cesolo.
La commissione giudicatrice, presieduta dal presidente dell’Avis settempedana, Anelido Appignanesi, è stata composta dalle insegnanti Silvana Piantoni, Adria Piantoni oltre che dai consiglieri avisini Albergo Pancalletti, Cinzia Fagiolini, Sandro Marasca, Antonietta Gasparroni, Valeria Colafrancesco e Graziella Aringolo. Gli alunni vincitori sono Simon Pietro De Martino, Elisabetta Coacci, Giorgia Ghergo, Valeria Anibaldi e Anita Palossi (classi terze), Giulia Palazzesi, Alice Diamantini, Benedetta Paolucci, Marika Falistocco e Benedetta Cardelli (classi quarte), Sofia Crescimbeni, Camilla Rocci, Tommaso Marcantonelli e Mauro Abosinetti (classi quinte).
“Sono ormai 25 anni - ha detto Alberto Pancalletti, dell’Avis - che noi andiamo nelle scuole di San Severino. I bambini erano entusiasti, poi abbiamo introdotto la promozione dell’associazione con i disegni e i calendari. Questo ha portato un successo enorme, e noi non possiamo fare a meno di questo progetto”.
Alla premiazione ha preso parte anche il vicesindaco Vanna Bianconi, il consigliere Michela Pezzanesi e il presidente del consiglio comunale Sandro Granata. “L’Avis per San Severino è un fiore all’occhiello - ha osservato Bianconi - e l’importanza di questo progetto non sono tanto i disegni in sé quanto il messaggio che rimane nel cuore dei ragazzi. Un messaggio di amore e solidarietà. La scuola è molto attenta a questo, non solo alle materie curriculari”.
Gaia Gennaretti
Fratelli d'Italia San Severino: "Sul futuro della Luzio serve chiarezza e coinvolgimento dei cittadini"
05 Mag 2018"Siamo favorevoli ad una nuova scuola, ma abbiamo qualche perplessità sull'area designata. La giunta faccia chiarezza e coinvolga i cittadini prima di prendere decisioni definitive". Così il coordinamento Fratelli d'Italia di San Severino, in una nota in merito al futuro della scuola elementare Luzio. L'amministrazione attulamente è in attesa dei risultati degli studi su un terreno che si trova fra la frazione di Cesolo e il quartiere Glorioso. Visti gli eventi sismici, il gruppo politico si dice senz'altro favorevole alla costtuzione di un edificio più sicuro, ma nutre qualche perplessità in merito alla collocazione, qualora venisse confermata: "Ci rivolgiamo al sindaco Rosa Piermattei e all'assessore alla cultura Vanna Bianconi, affinché rendano pubblico l'indirizzo politico che l'amministrazione intende perseguire sulla vicenda. Si tratta di una questione molto delicata che riguarda direttamente tutte le famiglie settempedano - sostengono - dunque è necessaria una maggior trasparenza e inoltre che le scelte definitive siano ponderate secondo le effettive esigenze della cittadinanza. A nostro parere dislocare l'attuale sede scolastica nella seppur vicina campagna cesolana (da tempo dotata di una scuola elementare), arrecherebbe un evidente pregiudizio al centro cittadino, già penalizzato da un lento e preoccupante spopolamento". Secondo FdI, più logico sarebbe, mantenere i servizi essenziali nell'area più densamente popolata, soprattutto in virtù della vastità del territorio comunale. "Bisogna consentire alle persone non automunite di poter raggiungere i servizi senza difficoltà e paradossalmente nel caso specifico e salvo l'ipotesi in cui vi siano valide ragioni in senso contrario, il nuovo istituto se costruito nella zona che sembra a tal fine deputata, rischierebbe di agevolare la condizione di pochi a scapito di tanti, il che sarebbe inaccettabile. L'attuale collocazione della scuola - aggiungono - anche in ragione della sua strategica vicinanza con il Tacchi Venturi, appare decisamente più idonea alle esigenze della città, motivo per cui riteniamo che la ricostruzione ex novo della Luzio possa rappresentare una valida soluzione al problema. Inoltre e senza scendere in valutazioni tecniche che non ci competono, il Rione di Contro è la zona che meglio ha resistito alle scosse sismiche e che ha visto il minor numero di edifici lesionati. Invitiamo pertanto il sindaco e l'assessore - concludono - ad offrire gli opportuni e necessari chiarimenti nonché a garantire un'adeguata partecipazione popolare prima di intraprendere scelte definitive".
g.g.
“Sbattere in prima pagina delle falsità può creare un danno grave alla intera
collettività. Approfittare della situazione per lanciare messaggi non veritieri significa
fare dell’allarmismo e questo è veramente qualcosa di basso, anzi di bassissimo
profilo. Fino ad oggi abbiamo preferito il silenzio ma ora, per il rispetto di tutti,
replicheremo nelle sedi opportune chiedendo, a chi di dovere, di intervenire”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha immediatamente scritto al
dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, professor
Sandro Luciani, dopo la diffusione di notizie che definisce “non veritiere” in merito
al ritorno sui banchi degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria “Luzio”.
“La risposta ufficiale – puntualizza il primo cittadino settempedano – parla di 20
richieste di trasferimento verso altra sede, pari al 3,7% del totale. O meglio, di 7
trasferimenti in altri istituti fuori città, vale a dire l’1,3%, e 13 redistribuzioni in altre
sedi di scuole comunali, ovvero il 2,4%. Per quanto riguarda i trasferimenti esterni in
altre scuole fuori città 6 domande hanno interessato la scuola primaria e 1 quella
dell’infanzia. Delle 13 domande presentate da genitori di alunni che sono stati
redistribuiti tra gli altri plessi settempedani, 8 hanno riguardato la scuola dell’infanzia
e 5 la primaria. Da quanto indicato dalla dirigenza scolastica emerge che, ad oggi,
solo l’1,3% degli alunni iscritti originariamente al plesso “Luzio”, vale a dire 536
alunni in totale, ha lasciato l’istituto per scuole in altri Comuni e che solo il 2,4% ha
chiesto di cambiare plesso. Nulla a che vedere – precisa il sindaco Piermattei – con le
45 domande di trasferimento di cui tutti noi oggi abbiamo letto sulla stampa. Un dato,
questo, assolutamente infondato. La legge professionale che regolamenta la
professione giornalistica dice che è preciso dovere di chi fa informazione accertare le
notizie, in questo caso i numeri dei trasferimenti degli alunni del “Luzio” in altre
sedi, prima di diffonderle. Evidentemente qui le cose non stanno così. Non so se tutto
ciò sia colpa di pressapochismo o se ci sia dietro una strategia politica. Quello che
chiedo a questo punto è però serietà e responsabilità. Procurare allarmi, diffondere
panico, sono azioni che fanno ravvisare ipotesi di reato. Le nostre scuole, lo
ribadiamo per l’ennesima volta, sono tutte agibili e questo ce lo hanno detto i tanti
tecnici che abbiamo interpellato mettendo la sicurezza avanti ad ogni nostro discorso.
Questa è l’assoluta trasparenza dell’Amministrazione comunale di San Severino
Marche. E personalmente sono voluta essere totalmente trasparente quando ho
deciso, sabato mattina, di incontrare due mamme che fino a poco prima stavano
tenendo un sit-in sotto al Comune insieme a una decina di mamme. Nessuno aveva
chiesto di poter incontrare il sindaco, per questo non parlerei di protesta come
Città di San Severino Marche erroneamente riportato da qualcuno. Comunque al mio arrivo in
ufficio non ho avuto alcun problema nel ricevere una delegazione che mi ha esposto alcune
perplessità.
Ho fornito la riposta dell’Amministrazione che, da sempre, è la stessa: dobbiamo
lavorare tutti per una scuola nuova, sicura e a portata di bambino”.
“Per la prima volta intervengo per esporre la posizione dell’Amministrazione comunale in merito la questione della scuola dell’infanzia e primaria “Alessandro Luzio”. Fino ad oggi mi sono limitata ai documenti ufficiali e alle ordinanze che ho firmato. L’ultima di queste, la n. 153 del 20 settembre 2016, conferma che l’attività didattica avrà inizio lunedì prossimo, 26 settembre. Con la stessa, inoltre, viene disposta la temporanea evacuazione del terzo piano dell’edificio per permettere l’esecuzione dei lavori di ripristino relativi ad alcune criticità e altri interventi migliorativi. Sette classi passeranno dalla “Luzio” al plesso “Tacchi Venturi” mentre altre due classi saranno trasferite al primo piano. Il Comune provvederà a rendere perfettamente fruibili le aule e gli spazi per gli alunni, ma anche per i docenti e il personale tutto, con trasloco di mobilio, arredi e attrezzature e con l’approntamento di tutti i necessari servizi di supporto, compresi il trasporto con gli scuolabus e la mensa. L’ordinanza prevede, inoltre, di isolare palestra e mensa fino a quando non saranno eliminate le criticità presenti. Per quanto riguarda la mensa le eventuali sezioni dell’Infanzia presenti, temporaneamente sosteranno in aula così da permettere alle undici classi della scuola primaria di utilizzare la sala mensa dell’infanzia stessa”.
Così il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a nome dell’intera Giunta, spiega, in una nota, i passaggi fondamentali che, nelle prossime ore, segneranno il ritorno in classe. “Si tratta di una decisione assunta dopo aver ascoltato tutti e dopo aver riflettuto molto sul da farsi. La decisione ricalca quanto già annunciato il 12 settembre 2016 nel corso della seduta del Consiglio comunale dedicata alla discussione in aula sulla sicurezza nei vari plessi scolastici. A San Severino Marche, ce lo hanno detto e scritto diversi tecnici, le scuole comunali sono tutte sicure e perfettamente agibili.
Per la Luzio, però, ci siamo presi alcuni giorni in più proprio per essere strasicuri perché la premessa a una delibera, scritta ad aprile ma pubblicata ad agosto, da un funzionario ha fornito una esasperata interpretazione di ben due perizie redatte, in tempi diversi, da tre tecnici incaricati a più riprese dalla precedente Amministrazione. La stessa delibera, ancor prima delle scosse di terremoto del 24 agosto scorso, aveva fatto scattare un allarme anche nella nuova Giunta che aveva subito chiesto aiuto, stiamo parlando di fine giugno, alla Protezione Civile regionale e al dirigente della stessa, l’ing. Cesare Spuri. Una successiva perizia ha confermato dati che non sono mai stati obiettivamente preoccupanti. I sopralluoghi dei tecnici del Comune, della Regione, dei Vigili del Fuoco, del Provveditorato alle Opere Pubbliche e, soprattutto, la sequenza di piccole e medie scosse, ci hanno rassicurato non solo sull’agibilità della Luzio, mai messa in discussione, ma proprio sulla sicurezza. Purtuttavia abbiamo voluto fare di più per stare tranquilli noi e per tranquillizzare le famiglie degli alunni. Io posso solo dire – sottolinea il sindaco Piermattei - che abbiamo lavorato molto e abbiamo preferito fare questo piuttosto che rilasciare dichiarazioni. Le abbiamo provate tutte elaborando un piano A, un piano B e un piano C. Abbiamo fatto tutti i controlli arrivando a un livello di conoscenza LC3 che è molto superiore rispetto al passato. Questo livello ci ha permesso di individuare, però, alcuni punti critici su cui ci siamo già messi a lavorare. Siamo partiti dal torrino della scala principale, che non è stato considerato un punto critico ma è una importante via di fuga. Con il riavvio delle lezioni questo sarà già a posto. Abbiamo chiuso mensa e palestra e presto avvieremo i lavori al terzo piano con opere di miglioramento e con la sistemazione di un bagno. Quest’ultima parte dell’edificio resterà chiusa il tempo che servirà per fare le riparazioni. Ma la prima vera indicazione che mi sento di dare, e che dovrebbe tranquillizzare tutti comprese le opposizioni che hanno chiesto un confronto ma poi hanno deciso di intraprendere una strada diversa cogliendo occasione per la ricerca di consenso elettorale fra la paura, è che stiamo cercando come principale soluzione all’argomento Luzio la via per giungere in tempi rapidi alla costruzione di una nuova scuola. Abbiamo trovato validissimi professionisti che si sono messi a disposizione per farci avere, gratuitamente, delle ipotesi di progetto. Il nuovo edificio dovrà essere sicuro e più consono ad ospitare una scuola perché, è ovvio, la moderna didattica non si può sposare con una struttura su tre piani come quella esistente. Da ultimo – conclude il sindaco Piermattei – vorrei chiudere con una considerazione che ho fatto a livello personale: i nostri studenti sono tutti miei figli, vista la responsabilità che ho nei loro confronti, e la sola idea che i bambini possano subire anche le sole paure degli adulti mi fa stare male. Per questo continuerò a lavorare, come ho sempre fatto, pensando anzitutto a loro”.
Questa è la storia della scuola Luzio, il cui intreccio ha assunto una piega degna del miglior Beckett e del teatro dell’assurdo. La scuola non chiuderà come annunciato. Tempo quattro giorni, infatti, e la maggioranza ha cambiato nuovamente idea: il 26 settembre riapriranno solo il primo e il secondo piano dell’edificio. Il terzo piano, che ospita il tempo modulare, rimarrà chiuso per piccoli interventi di miglioramento sismico. Ci si chiede come sia possibile che il terzo piano necessiti di miglioramenti sismici ma non quelli sottostanti. Di questo avremmo voluto chiedere conto al sindaco Rosa Piermattei, ma non è stato possibile.
Il motivo di questo nuovo coup de théâtre sarebbe, da un lato, la mancanza di fondi per soluzioni alternative, dall’altro, che il trasferimento degli alunni della Luzio altrove provocherebbe problemi logistici di altra natura.