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Inaugura il 2 giugno a Matelica la personale del pittore Nottolini

Mercoledì, 25 Maggio 2022 12:15 | Letto 1005 volte   Clicca per ascolare il testo Inaugura il 2 giugno a Matelica la personale del pittore Nottolini S’intitola “Il paesaggio in astrazione” la personale dell’artista Francesco Nottolini che verrà inaugurata giovedì 2 giugno alle ore 17,30, nei locali di Vicolo cuoio numero 1 adiacenti al museo Piersanti di Matelica. Pittore e incisore, originario di Camerino, Francesco Nottolini opera da 50 anni. In passato ha tenuto numerose mostre sul territorio; sue opere sono in allestimento fisso in diverse gallerie italiane. Con questa sua ultima mostra, Francesco Nottolini propone una serie di opere espressione di grande intensità e passione, tra le più significative del proprio percorso artistico. Opere che, nello specifico, traggono origine dallo studio del paesaggio che ci circonda. «In realtà – afferma Nottolini- basta osservare le cose con sensibilità. Naturalmente la mia è sempre stata una pittura di ricerca, rivolta allo studio di determinati pittori inglesi, quali John Constable e William Turner, la cui arte è accomunata dallo studio del paesaggio nelle sue diverse forme ed estensioni. A parte la zona delle highlands e delle alte montagne, l’Inghilterra è infatti caratterizzata anche da estese pianure – spiega Francesco Nottolini-. Possiamo dunque vedere il paesaggio nella sua estensione e, questa propensione pittorica, possiamo rapportarla anche alla pittura americana». Non a caso, nell’ambito della sua formazione all’Accademia di Belle arti, Nottolini ha dovuto per forza di cose confrontarsi con la scena americana. «Con una tesi su Jackson Pollock – racconta l’artista- ho dovuto rapportarmi con la difficoltà di parlare del suo romanticismo. Un’esperienza che mi è servita a comprendere come sfruttare il paesaggio nelle sue estensioni, naturalmente anche guardando pittori quali Willem De Kooning e Hans Hartung, o trovare riferimento su certe tematiche della stagione cubista di Picasso. In realtà – prosegue - al di là di questi discorsi, nell’allestimento di Matelica potranno essere visionati dei lavori che ho realizzato su una carta cotonata molto molto spessa e resistente, della grandezza di un metro per settanta. Le opere sono nella maggior parte dei casi verticali. Ho utilizzato dei colori acrilici molto forti per dei lavori che in un certo senso considero come dei bozzetti, perché in realtà dovrebbero essere realizzati su grosse tele. Parlo di grandi superfici di 2 metri per 3 che in casa mi sarebbe impossibile realizzare. Tipologie di lavori che dunque dovrebbe essere un ente o un privato a richiedermi. Questo desiderio di tele di grandi dimensioni per esprimermi, viene anche dalla ricerca e dallo studio di un americano. Mi riferisco all’architetto Mark Rothko, il quale nel 1925 fu insignito di arredare le hall dei primi grattacieli. Un lavoro che gli fu commissionato da alcuni privati per i quali realizzò opere di 2 metri per 3. Ovvio che si tratti di un’operazione impossibile da eseguire in casa da qualsiasi pittore, se non commissionata da privati. Ecco perché le opere che vedrete nella mia mostra personale di Matelica, in confronto alle opere di Mark Rothko, non sono che dei bozzetti. Detto questo spero che la mostra vi piaccia e ringrazio sin d’ora chi vorrà venire a visitarla». Dopo linaugurazione del 2 Giugno, la personale di Francesco Nottolini “Il paesaggio in astrazione”, rimarrà  aperta e visitabile fino al 12 giugno 2022, dalle ore 17 alle ore 19,30,  Carla Campetella
S’intitola “Il paesaggio in astrazione” la personale dell’artista Francesco Nottolini che verrà inaugurata giovedì 2 giugno alle ore 17,30, nei locali di Vicolo cuoio numero 1 adiacenti al museo Piersanti di Matelica.
Pittore e incisore, originario di Camerino, Francesco Nottolini opera da 50 anni. In passato ha tenuto numerose mostre sul territorio; sue opere sono in allestimento fisso in diverse gallerie italiane.
Con questa sua ultima mostra, Francesco Nottolini propone una serie di opere espressione di grande intensità e passione, tra le più significative del proprio percorso artistico. Opere che, nello specifico, traggono origine dallo studio del paesaggio che ci circonda. «In realtà – afferma Nottolini- basta osservare le cose con sensibilità. Naturalmente la mia è sempre stata una pittura di ricerca, rivolta allo studio di determinati pittori inglesi, quali John Constable e William Turner, la cui arte è accomunata dallo studio del paesaggio nelle sue diverse forme ed estensioni.
A parte la zona delle highlands e delle alte montagne, l’Inghilterra è infatti caratterizzata anche da estese pianure – spiega Francesco Nottolini-. Possiamo dunque vedere il paesaggio nella sua estensione e, questa propensione pittorica, possiamo rapportarla anche alla pittura americana». Non a caso, nell’ambito della sua formazione all’Accademia di Belle arti, Nottolini ha dovuto per forza di cose confrontarsi con la scena americana.

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«Con una tesi su Jackson Pollock – racconta l’artista- ho dovuto rapportarmi con la difficoltà di parlare del suo romanticismo. Un’esperienza che mi è servita a comprendere come sfruttare il paesaggio nelle sue estensioni, naturalmente anche guardando pittori quali Willem De Kooning e Hans Hartung, o trovare riferimento su certe tematiche della stagione cubista di Picasso. In realtà – prosegue - al di là di questi discorsi, nell’allestimento di Matelica potranno essere visionati dei lavori che ho realizzato su una carta cotonata molto molto spessa e resistente, della grandezza di un metro per settanta. Le opere sono nella maggior parte dei casi verticali. Ho utilizzato dei colori acrilici molto forti per dei lavori che in un certo senso considero come dei bozzetti, perché in realtà dovrebbero essere realizzati su grosse tele.
Parlo di grandi superfici di 2 metri per 3 che in casa mi sarebbe impossibile realizzare. Tipologie di lavori che dunque dovrebbe essere un ente o un privato a richiedermi. Questo desiderio di tele di grandi dimensioni per esprimermi, viene anche dalla ricerca e dallo studio di un americano. Mi riferisco all’architetto Mark Rothko, il quale nel 1925 fu insignito di arredare le hall dei primi grattacieli.

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Un lavoro che gli fu commissionato da alcuni privati per i quali realizzò opere di 2 metri per 3. Ovvio che si tratti di un’operazione impossibile da eseguire in casa da qualsiasi pittore, se non commissionata da privati.
Ecco perché le opere che vedrete nella mia mostra personale di Matelica, in confronto alle opere di Mark Rothko, non sono che dei bozzetti. Detto questo spero che la mostra vi piaccia e ringrazio sin d’ora chi vorrà venire a visitarla». Dopo l'inaugurazione del 2 Giugno, la personale di Francesco Nottolini “Il paesaggio in astrazione”, rimarrà  aperta e visitabile fino al 12 giugno 2022, dalle ore 17 alle ore 19,30, 


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