Terre in Moto: Giovanni Lindo Ferretti il 17 marzo a Camerino

Venerdì, 09 Marzo 2018 16:03 | Letto 1040 volte   Clicca per ascolare il testo Terre in Moto: Giovanni Lindo Ferretti il 17 marzo a Camerino Giovanni Lindo Ferretti sarà a Camerino (Auditorium Benedetto XIII) il 17 marzo alle ore 21,15 con “Terre in Moto”, un recital per voce e violino con lo stesso Giovanni Lindo Ferretti (voce e parole) e Ezio Bonicelli (violino). Lo spettacolo è un fuori abbonamento della stagione teatrale “Ricominciamo col sorriso!”, organizzata dal Comune di Camerino e da AMAT, con il patrocinio di UniCam e Erdis Marche e con il contributo di MiBACT e Regione Marche. ondatore di gruppi storici del rock italiano degli anni ‘80 e ‘90 fra cui CCCP, C.S.I. e P.G.R., Giovanni Lindo Ferretti incontra il pubblico camerte in questo intenso recital, accompagnato dal violino di Ezio Bonicelli, dove le parole, dense di storia lunga secoli, sono recitate, salmodiate e cantate. Una riflessione personale sulla vita, sull’Appennino, sulla montagna, sulla sua gente, su un’Italia appenninica – la nostra – che sta frantumando tra polvere e macerie il suo patrimonio storico e culturale e sta disperdendo le sue genti. Ma che ai borghi e ai paesi ha indissolubilmente legato la propria esistenza. Anche nella fatica quotidiana. L’Appennino centrale sta frantumando tra polvere e macerie il suo patrimonio storico e culturale e sta disperdendo le sue genti, le poche rimaste. Quelle che ai casali, ai borghi, ai paesi, alle cittadine hanno indissolubilmente legato la propria esistenza con gioia e nel dolore, nella fatica quotidiana.- scrive Ferrretti-  Sono le persone ad essere essenziali, tutto il resto si ricostruisce. Per quel che si può, come si riesce.Sul mio ritorno a casa sui monti ho ridisegnato la mia quotidianità, il mio sguardo sulle cose, il mio operare privato e pubblico. Qui, sull’Appennino settentrionale, tutto come sempre. Stabile. Quando penso male: si sta tra il moribondo e un trapasso già avvenuto ma non comunicato. Quando penso bene penso il rispetto per i morti e la gioia di guardare i bimbi crescere. Qui nemmeno l’eco di un tremolio, in superficie. Dentro, nel cuore nell’anima, l’eco si fa strada e si diffonde contagioso tra il non volerci pensare e la speranza di farla franca.Abitiamo una linea di frontiera del tempo che era lo spazio di una civiltà. È la nostra piccola patria. Facciamo argine all’abbandono puntellando qua e là le esigenze dell’abitare inventando economie marginali, di sussistenza. Sopravvivere è già un risultato dignitoso, non scontato. Ci gratifica il paesaggio: la combinazione di geografia e di storia, una ricchezza culturale ed artistica che non ha eguali. Anche dove non c’è niente da vedere, da visitare, se ne percepisce la presenza. È un legame che non si crea di propria volontà, la volontà poi serve ma non basta.È un legame che ci possiede e si scopre, riscopre, si accetta – languida catena, generazione su generazione – qualcosa di indefinibile ma concreto nel sentire e materico nel fare che non vuole e non può essere ridotto alla custodia di un museo a cielo aperto. Almeno non ancora. Biglietti: (posto unico numerato) , in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium aperta venerdì 16 marzo dalle 17 alle 19 e sabato 17 marzo dalle ore 18 in poi.Informazioni: Ufficio Cultura Comune di Camerino via Le Mosse, 19 tel. 0737/632440 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById(cloak949cacb7d4ace31828943d064361d430).innerHTML = ; var prefix = ma + il + to; var path = hr + ef + =; var addy949cacb7d4ace31828943d064361d430 = cultura + @; addy949cacb7d4ace31828943d064361d430 = addy949cacb7d4ace31828943d064361d430 + camerino + . + sinp + . + net; var addy_text949cacb7d4ace31828943d064361d430 = cultura + @ + camerino + . + sinp + . + net;document.getElementById(cloak949cacb7d4ace31828943d064361d430).innerHTML += +addy_text949cacb7d4ace31828943d064361d430+;

Giovanni Lindo Ferretti sarà a Camerino (Auditorium Benedetto XIII) il 17 marzo alle ore 21,15 con “Terre in Moto”, un recital per voce e violino con lo stesso Giovanni Lindo Ferretti (voce e parole) e Ezio Bonicelli (violino). Lo spettacolo è un fuori abbonamento della stagione teatrale “Ricominciamo col sorriso!”, organizzata dal Comune di Camerino e da AMAT, con il patrocinio di UniCam e Erdis Marche e con il contributo di MiBACT e Regione Marche.

ondatore di gruppi storici del rock italiano degli anni ‘80 e ‘90 fra cui CCCP, C.S.I. e P.G.R., Giovanni Lindo Ferretti incontra il pubblico camerte in questo intenso recital, accompagnato dal violino di Ezio Bonicelli, dove le parole, dense di storia lunga secoli, sono recitate, salmodiate e cantate. Una riflessione personale sulla vita, sull’Appennino, sulla montagna, sulla sua gente, su un’Italia appenninica – la nostra – che sta frantumando tra polvere e macerie il suo patrimonio storico e culturale e sta disperdendo le sue genti. Ma che ai borghi e ai paesi ha indissolubilmente legato la propria esistenza. Anche nella fatica quotidiana.

"L’Appennino centrale sta frantumando tra polvere e macerie il suo patrimonio storico e culturale e sta disperdendo le sue genti, le poche rimaste. Quelle che ai casali, ai borghi, ai paesi, alle cittadine hanno indissolubilmente legato la propria esistenza con gioia e nel dolore, nella fatica quotidiana.- scrive Ferrretti-  Sono le persone ad essere essenziali, tutto il resto si ricostruisce. Per quel che si può, come si riesce.
Sul mio ritorno a casa sui monti ho ridisegnato la mia quotidianità, il mio sguardo sulle cose, il mio operare privato e pubblico. Qui, sull’Appennino settentrionale, tutto come sempre. Stabile. Quando penso male: si sta tra il moribondo e un trapasso già avvenuto ma non comunicato. Quando penso bene penso il rispetto per i morti e la gioia di guardare i bimbi crescere. Qui nemmeno l’eco di un tremolio, in superficie. Dentro, nel cuore nell’anima, l’eco si fa strada e si diffonde contagioso tra il non volerci pensare e la speranza di farla franca.
Abitiamo una linea di frontiera del tempo che era lo spazio di una civiltà. È la nostra piccola patria. Facciamo argine all’abbandono puntellando qua e là le esigenze dell’abitare inventando economie marginali, di sussistenza. Sopravvivere è già un risultato dignitoso, non scontato. Ci gratifica il paesaggio: la combinazione di geografia e di storia, una ricchezza culturale ed artistica che non ha eguali. Anche dove non c’è niente da vedere, da visitare, se ne percepisce la presenza. È un legame che non si crea di propria volontà, la volontà poi serve ma non basta.
È un legame che ci possiede e si scopre, riscopre, si accetta – languida catena, generazione su generazione – qualcosa di indefinibile ma concreto nel sentire e materico nel fare che non vuole e non può essere ridotto alla custodia di un museo a cielo aperto. Almeno non ancora".

Biglietti: (posto unico numerato) , in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium aperta venerdì 16 marzo dalle 17 alle 19 e sabato 17 marzo dalle ore 18 in poi.
Informazioni: Ufficio Cultura Comune di Camerino via Le Mosse, 19 tel. 0737/632440 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Letto 1040 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo