Notizie di spettacolo nelle Marche

Niente più plastica monouso in Comune e negli eventi da esso organizzati o patrocinati.

L’invito, attraverso una mozione che si discuterà il prossimo 29 ottobre in consiglio comunale, proviene dal Movimento 5 Stelle di San Severino (rappresentato da Mauro Bompadre) che arriva dopo la sfida lanciata dal Ministro per l’Ambiente Sergio Costa. L’obiettivo è quello di eliminare la plastica monouso all’interno del Ministero e di tutti gli altri e ha esteso l’invito anche a Regioni, Province e Comuni. L’iniziativa peraltro arriva dopo le recenti disposizioni emanate dalla Commissione Europea per mettere al bado la plastica e il disegno di legge proposto dal senatore Morese, sulle “disposizioni per il divieto di uso di stoviglie di plastica destinate alla ristorazione collettiva”.

È su questa lunghezza d’onda quindi che si pone l’iniziativa dei grillini settempedani, affinché anche San Severino, che ha già aderito al Patto dei Sindaci per il clima e l’energia ed è sensibile ai temi ambientali, dia il buon esempio: “Praticamente - si legge nella mozione - in tutti i tipi di materie plastiche ci sono sostanze tossiche e la maggior parte delle tonnellate di plastica prodotta nel mondo viene rielaborata in prodotti monouso che, dopo un breve uso, finiscono in discarica o in mare. Il rapporto 2017 sulla gestione dei rifiuti nelle Marche - aggiunge il Movimento - dice che ogni abitante produce 314 chili di rifiuti differenziati, di cui 16,5 in plastiche”. Pertanto lunedì prossimo all’amministrazione sarà chiesto di aderire alla campagna lanciata dal Ministro Costa, predisponendo ogni azione necessaria affinché nelle sedi del Comune ma anche in tutti i servizi e gli eventi organizzati o patrocinati, vengano eliminati gradualmente tutti gli articoli di plastica monouso, anche quelli legati alla vendita tramite distributori automatici.

G. G.

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Denunciato ieri pomeriggio un 27enne di origini baresi. È residente nel fermano e si è reso responsabile del furto di un impianto stereo del valore di circa 2mila euro da una abitazione di Loro Piceno in cui era entrato da una finestra. Incastrato dai Carabinieri della Compagnia di Tolentino.

L’intervento è stato richiesto alle 16:30 circa di ieri, e l’attività d’indagine, svolta nell’immediatezza dai Carabinieri delle Stazioni di Loro Piceno e Urbisaglia, con l’intervento della Radiomobile, ha consentito di acquisire e visionare alcuni filmati della zona, dai quali sono subito emersi sospetti in relazione ad un’autovettura in particolare, già nota ai militari in quanto in uso a soggetto gravato da precedenti penali specifici in materia di stupefacenti e reati predatori.

Il giovaneè stato rintracciato presso la propria abitazione, dove èsubito scattata la perquisizione, che ha consentito di rinvenire tutta la refurtiva precedentemente sottratta, ancora occultata all’interno dell’autovettura.

Dovrà rispondere di furto in abitazione aggravato.

Gaia Gennaretti 

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Controlli di routine nel cantiere delle nuove scuole elementari e dell’infanzia di Caldarola.

Questa mattina sono arrivati i militari dell’Arma e delle Fiamme Gialle, insieme alla Direzione Investigativa Antimafia di Roma, per controllare che le ditte siano in regola con la documentazione.

Si tratta dei lavori di ricostruzione della struttura di viale Umberto I che era stata distrutta dal terremoto.

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Normale amministrazione, dunque, gli stessi controlli erano stati fatti anche nel caso della costruzione delle Sae.

A confermare che non sono state riscontrate irregolarità è il primo cittadino, Luca Maria Giuseppetti: "Sono stati controlli di routine, come le forze dell'ordine sono solite fare quando si tratta di lavori resi possibili grazie alle donazioni. Era ovvio che prima o poi ci sarebbero stati, tra l'altro non è il primo controllo effettuato nel cantiere della scuola. È andato tutto bene e i lavori procedono regolarmente".

GS

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E' stata confermata l'assoluzione con formula piena, dalla Corte d'Appello di Ancona, per l'ex consigliere regionale del Pdl, Francesco Massi Gentiloni Silverj.

Dopo cinque ore di Camera di Consiglio, è stata confermata la sentenza emessa il 9 febbraio dello scorso anno dal Tribunale di primo grado perchè "il fatto non sussiste".

Finisce così per Massi il processo per le cosiddette "spese pazze" in Regione.

L'ex consigliere regionale del Pdl era stato rinviato a giudizio per peculato, per aver messo a carico dei rimborsi del gruppo regionale 140 euro di abbonamento all’associazione Nuova accademia della cucina marchigiana.

Il pm Dicuonzo aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione, i giudici invece avevano scagionato l'imputato con formula piena e oggi è arrivata la conferma della Corte d'Appello.

Nel caso di Massi, la Corte ha dichiarato "inammissibile il ricorso fatto dal Pubblico Ministero dopo la sentenza di primo grado del Tribunale di Ancona".

Giulia Sancricca

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Nelle ultime settimane i carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Ancona hanno intensificato le attività di controllo per il contrasto del commercio illecito degli animali, bracconaggio e maltrattamento.

In particolare sono state denunciate 6 persone, e sono state redatte 7 informative di reato presso le Procure della Repubblica di Ancona e Pesaro Urbino, sequestrando 32 animali vivi detenuti illegalmente, un gatto selvatico impagliato, 6 cinture in coccodrillo e due lacci a nodo scorsoio installati per la cattura di animali.

In Comune di Ancona è stato denunciato un cittadino albanese per aver installato alcuni lacci sistemati a nodo scorsoio, in prossimità di un recinto di una villa in periferia, uno dei quali aveva catturato un gatto domestico procurandogli gravi lesioni alla trachea. L’indagato rischia la reclusione da tre mesi a diciotto mesi e multe fino a 30.000 euro, previste per il delitto di maltrattamento stabilito dall’articolo 544 ter del Codice Penale.

In Comune di Mondolfo un allevatore è stato sorpreso mentre deteneva 5 esemplari di avifauna protetta dalla Convenzione di Berna, senza il necessario marcaggio. In particolare 5 fringillidi appartenenti alle specie cardellino, lucherino e verzellino, i quali erano detenuti in allevamento, sprovvisti di anello inamovibile comprovante la nascita in cattività degli stessi. L’assenza del marcaggio, e quindi di ogni prova che ne certificasse la nascita in cattività, configurava il reato di detenzione illecita di specie protette a carico dell’allevatore, previsto dalla legge sulla caccia, ma anche il reato di furto aggravato ai danno dello Stato, reati per i quali l’allevatore è stato denunciato alla Procura della repubblica di Pesaro Urbino.

In Comune di Filottrano due rappresentanti legali di una ditta manifatturiera sono stati denunciati per aver detenuto per la vendita 6 cinture di coccodrillo, senza possedere la relativa documentazione che ne abilitasse la detenzione ai fini commerciali. Tutte le specie di coccodrillo e di caimano sono infatti tutelate dalla Convenzione di Washington (CITES), e per il loro commercio ed importazione servono specifici certificati. I due denunciati rischiano le pene previste dalla legge 150/1992 (CITES) che vanno dall’arresto fino ad un anno ad ammende fino a duecentomila euro.

Sequestrati anche un esemplare vivo di camaleonte rinvenuto in un villaggio turistico di Numana ed un gatto selvatico impagliato rinvenuto di fronte all’aula verde in Comune di Fabriano.

Sequestrate infine 16 testuggini terrestri detenute dai proprietari senza documentazione CITES, delle quali 14 Testudo hermanni in Comune di Ancona, e 2 testudo graeca in Comune di San Costanzo (PU). Anche in questo caso i detentori rischiano le pene previste dalla legge 150/1992.

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Scoperta dai finanzieri della Compagnia di Macerata una frode fiscale nel settore del commercio all’ingrosso di pellame. Evasi oltre 3 milioni di euro. Eseguito il sequestro di beni per circa 600.000 euro. 5 le persone denunciate.

Si è conclusa, con un sequestro per equivalente di beni, un’articolata indagine di polizia economico-finanziaria e giudiziaria svolta dalla Compagnia di Macerata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, nei confronti di un gruppo di imprese, già operanti nella provincia maceratese nel settore del commercio all’ingrosso di pellami.

Il contesto investigativo, avviato due anni fa, ha comportato l’analisi di tutti i rapporti economici e commerciali posti in essere dalle imprese verificate.

Il quadro indiziario ricostruito, ha permesso di accertare l’utilizzo e l’emissione di fatture relative ad operazioni mai avvenute.

Nell’ambito dell’inchiesta, il GIP presso il Tribunale di Macerata – Dott. Domenico Potetti – su richiesta del Procuratore della Repubblica, ha disposto il sequestro per equivalente di beni fino a concorrenza delle imposte evase per circa 600.000 euro.

Le Fiamme Gialle maceratesi hanno quindi dato esecuzione al provvedimento del Giudice, procedendo al sequestro di un villino, due appartamenti con relative pertinenze e denaro contante, riconducibili agli indagati, rappresentanti legali delle aziende implicate nella frode fiscale.

I responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per vari reati tributari.

La lotta all’evasione fiscale e soprattutto alle grandi frodi costituisce un obiettivo prioritario per la Guardia di Finanza, teso a tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche imprese e professionisti che operano nella piena e completa osservanza delle leggi.

g.g.

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È stato un pezzo di ferro presente sulla carreggiata a danneggiare due auto che percorrevano la superstrada Valdichienti, in direzione mare, all’altezza di Belforte del Chienti.

L’oggetto presente sulla strada avrebbe danneggiato le ruote di due auto, con a bordo un'autorità pubblica, che sono state costrette a fermarsi e a chiamare i soccorsi per spostare i due mezzi.

Sul posto la Polizia Stradale di Macerata.

Fortunatamente non sono stati coinvolti altri mezzi e non ci sono stati feriti. Solo un grosso spavento.

GS

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Una presenza importante per la consegna delle ultime casette, nelle aree delle Soluzioni Abitative d'Emergenza di Camerino.
Una bellissima sorpresa anche per lo stesso vicesindaco Lucarelli che si accingeva a consegnare le chiavi alle famiglie. Il nuovo arcivescovo Francesco Massara ha voluto andare a trovare i suoi primi parrocchiani, offrendo da subito il forte segno che vuole imprimere al suo ruolo di pastore della comunità.
Commossi gli stessi camerinesi, nel sentire parole così dirette e sentite, capaci di illuminare con la speranza, il peso di un duro percorso.
 
vescovo massara casette con don Roberto
 
Più tardi l' arcivescovo si è recato a portare un saluto agli imprenditori  riuniti per discutere di possibilità di sviluppo per le terre ferite, nell'occasione di un  convegno organizzato dall'università 
Ha invitato tutti a lavorare insieme, per ridare speranza al territorio, per ridare lavoro, che è l'unica cosa che da dignità all'uomo.
Ha  sottolineato che la diocesi è pronta a collaborare con enti e istituzioni, ha invitato tutti al suo insediamento e ha detto che la porta del suo ufficio sarà sempre aperta.
 
lucarelli consegna le chiavi
 
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Carla Campetella
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Sabato, 20 Ottobre 2018 10:33

A San Severino operazione dei Carabinieri

Operazione congiunta, ieri sera in piazza del Popolo, dei Carabinieri delle Compagnie di Tolentino e Camerino. Un vero e proprio controllo a tappeto che ha dapprima visto i militari occupati in due differenti posti di blocco, uno nei pressi della rotonda dell'ospedale e uno in località Taccoli. Un centinaio le auto fermate per circa 200 persone controllate. A due persone è stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza. Durante la serata i Carabinieri hanno poi beccato un giovane di 23 anni, di San Severino, in possesso di un grammo di cocaina che è stato deferito alla Prefettura di Macerata. I Carabinieri hanno poi provveduto al controllo di numerosi giovani che si trovavano in due dei cinque bar della piazza Del Popolo. Lo scopo in questo caso era verificare la presenza di pregiudicati all'interno dei locali ma l'esito è stato negativo. Simili attività sono state svolte, fra giovedì e ieri, in diversi Comuni della provincia di Macerata.

g.g.


(Servizio aggiornato alle 19:15)

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Luci e ombre, foschia e meravigliosi colori. Si sta preparando a dare il meglio di sé l’affascinante faggeta di Canfaito. Qui, a farla da padrone è la natura coi suoi faggi secolari che in questo periodo dell’anno si vestono di tante tonalità, dal giallo al rosso, dall’arancione e al marrone. Una tavolozza unica alle pendici del Monte San Vicino e vicini a un’altra gioiello unico, il borgo di Elcito, ultima frazione di San Severino (a 35 chilometri dal centro).

Questo luogo incantato si trova a mille metri di altitudine, all’interno della Riserva Naturale Regionale Monte San Vicino e Monte Canfaito. Da ogni angolo delle Marche (ma di recente non è raro incontrare turisti stranieri) provengono per fotografe, specie in autunno, gli alberi monumentali e il bosco. 

canfaito

Canfaito (dal latino “campum faitum”, campo di faggi), è la più grande concentrazioni di antichi faggi delle Marche, e vanta il più grande faggio della regione inserito fra i 300 alberi monumentali d’Italia, nell’omonima pubblicazione del Corpo Forestale. Non lontani da lui, due esemplari di poco più “giovani”. Si trovano lungo il “viale dei giganti”: due hanno oltrepassato i 500 anni, uno ne ha circa 400 e tutti gli altri non meno di 200. 

Per arrivare in questa oasi è possibile passare sia da Matelica che da San Severino e nel giro di pochissimi giorni il foliage raggiungerà l'apice massimo. 

g.g.

 

(Foto di oggi, 19 ottobre, senza post produzione)

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