Il "tocco" di Unicam, un lancio per la vita. In oltre 400 per la "Festa della laurea"
" Non rinunciare mai ad un sogno, solo perché pensi che ti ci vorrà troppo tempo per realizzarlo. Il tempo passerà comunque". Con questa frase di Nazim Hickmet, l'emozionato rettore Claudio Pettinari, ha inaugurato la coloratissima cerimonia di consegna delle pergamene di laurea, davanti ad un parterre decisamente affollato. Circa 400 i laureati presenti, sul totale dei 1289 che hanno raggiunto la mèta nell'anno accademico 2017-2018. Motivi di spazio e di sicurezza non hanno permesso di accoglierli tutti, ma l'impatto scenico dell'area del Campus, ha sicuramente restituito un'immagine grandiosa e imponente. Alla grande festa che, ovviamente in forma diversa, si tiene a Camerino da 700 anni, hanno partecipato intere famiglie e numerosi amici dei neo-dottori, provenienti da tutto il mondo. A rendere ancora più suggestiva la cerimonia, gli interventi al microfono della dott.ssa Antonietta Lombardozzi e del prof. Ezio Bartocci. Partiti da laureati all'università di Camerino, hanno raggiunto ruoli di assoluto prestigio professionale nei rispettivi campi.
Toccante e significativa la testimonianza della dottoressa Antonietta Lombardozzi, laureata in chimica ad Unicam, e, oggi direttore tecnico superiore della Polizia di Stato, responsabile del laboratorio chimico Forense dei Gabinetti interregionali di Polizia scientifica per il Piemonte e per la Val d'Aosta, nonché dirigente del Gabinetto di Torino. Altra autorevole esperienza quella raccontata dal professor Ezio Bartocci, laureato in informatica ad Unicam e oggi professor associato presso la Cyber - Physical Systems Research Division della facoltà di Informatica dell'Università di Vienna. Alla presenza del Pro Rettore vicario Graziano Leoni e dei Direttori delle Scuole d’Ateneo, introdotti dai canti intonati dal Coro Universitario diretto dal maestro Luciano Feliciani, si è potuti entrare nel vivo della grande festa che ha tributato un saluto speciale anche ai docenti Mario Cocchioni. e Sandro Frigio e, ai tecnici Anna Maria Antonini. e Tiziano Pennesi,.che hanno lasciato il servizio nel corso dell’ultimo anno.
" La consegna dei diplomi di laurea- ha detto il rettore- è forse il momento più bello, perché significa avere compiuto pienamente il proprio lavoro. Significa vedere concretizzati i propri obiettivi, aver lavorato pienamente per il progresso e per la crescita della nostra società. Un diploma è un qualcosa di veramente importante"- ha sottolineato Pettinari, ricordando l'etimologia greca della parola e il documento degli inizi del primo millennio che veniva dato a coloro a cui veniva assegnata la cittadinanza romana. " Nel Medioevo il diploma era poi un importante lasciapassare per messaggeri e viaggiatori. Oggi è un documento che attesta il conseguimento di un importantissimo titolo di studio e- ha continuato -, a pensarci bene, è sempre un bel lascia passare per diffondere e portare ovunque la cultura, la conoscenza, la scienza . Voi siete la centralità delle università che non esistono senza studenti, come non esisterebbero senza docenti e soprattutto non esisterebbero senza laureati. Andare all'università significa diventare grandi, autonomi, indipendenti; significa talvolta cadere e, altrettante volte rialzarsi e ripartire con slancio per seguire i propri sogni. Ecco l'obiettivo di un ateneo e, gli sforzi di tutte le sue componenti debbono essere proprio quello di farvi comprendere che anche nel momento più basso della vita, quando tutto sembra andare male quando tutto va a fondo, si può scalciare, si può rialzare la testa e puntare verso l'alto; si può far tesoro dell'esperienza e parlare della conoscenza, vero strumento di lavoro e vero successo". Il rettore ha poi evidenziato come arrivare alla laurea segni la fine di uno dei momenti più belli e ricchi di emozioni e l'inizio di una nuova vita proiettata verso un lavoro ma che la formazione che si è ricevuta non servirà solamente al lavoro e alla specializzazione. "Siete stati formati, educati e preparati per contribuire agli obiettivi e gli scopi del pianeta. Non basta raggiungere gli obiettivi individuali, occorre che essi siano integrati, condivisi, rafforzati con gli obiettivi del pianeta e, piuttosto, con gli obiettivi dell'universo che è l’insieme di più cose. Questo è il vero significato della parola universitas. Per questo vi invito ad essere insieme sempre e il più possibile coesi tra voi e a lavorare insieme". Prima della consegna dei diplomi ai 400 tra laureate e laureati delle cinque Scuole d’Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie). il prof. Pettinari ha posto l'accento sull'importanza del trasferimento di esperienze, di insegnamenti, di conoscenze e di obiettivi, tra genitori e figli , tra docenti e studenti, tra persona e persona. " Un qualcosa che deve sempre caratterizzare la vostra vita per far crescere il vostro Paese. Non basta solamente essere teneri con voi; dobbiamo porvi al centro della nostra vita. Voi siete la parte migliore di noi e, solo in voi la nostra vita si compie e assume pieno valore".
L'emozionante lancio dei tocchi in aria, ha poi concluso la bellissima e impecccabile cerimonia.
Carla Campetella
Bretella San Severino-Tolentino. L'iter ha superato il giro di boa
Un’opera di cui si parla da decenni. Un’opera fondamentale per collegare le vallate del Chienti e del Potenza. Un’opera per cui, se tutto va secondo le previsioni, potrà non essere più un miraggio. Stiamo parlando della bretella San Severino-Tolentino, quel tratto di strada di 5,7 chilometri il cui progetto è stato fermo per oltre 5 anni e che a breve potrebbe essere completamente finanziato. Ben 80 milioni di euro, di cui 10 già stanziati la scorsa primavera.
Di recente gli onorevoli Elena Lucchini e Tullio Patassini della Lega, hanno presentato al Ministro delle Infrastrutture un’interrogazione relativa proprio all’opera e, se vogliamo, alle intenzioni del Governo. Si chiedeva infatti se il Ministro sarebbe intervenuto affinché l’Anas destinasse dei fondi per il completamento della strada.
Al question time ha risposto il viceministro Edoardo Rixi che ha ricordato l’iter fino a ora, compresi i 10 milioni di euro già previsti per la realizzazione del tratto: “Serve chiaramente l’approvazione del Cipe ma Anas sta portando avanti la questione con l’intesa del Ministero”. Una risposta che non lascerebbe spazio a interpretazioni. La volontà politica ci sarebbe, si tratterebbe solo di attendere i tempi tecnici. A chiarirceli è Luigi Zura-Puntaroni, consigliere regionale che dopo un decennio spera di raggiungere quel traguardo per cui tanto ha lavorato: “La terza settimana di ottobre l’Anas riunirà una conferenza dei servizi a cui saranno invitate Regione, Quadrilatero e Provincia. Si formalizzerà la richiesta definitiva di finanziamento che poi passerà al Cipe. Quest’ultimo si riunisce ogni due mesi circa e in caso di parere favorevole, come già avvenuto con i primi 10 milioni stanziati, la Corte dei Conti dovrà certificare l’utilità e la congruità della spesa”.
Secondo i tempi stimati da Zura-Puntaroni, se le cose andranno per il verso giusto, per la prossima primavera l’opera avrà il suo finanziamento completo e fra qualche anno, una volta realizzata, il percorso fra Tolentino e San Severino sarà percorribile in circa 3 o 4 minuti.
Sarà un tratto di strada di 5,7 chilometri con gallerie e viadotti in una zona complessa a livello morfologico.
“Ci sono voluti tanti anni - conclude - perché si è perso tempo a mettere d’accordo comuni, provincia e regione. Questa fase invece è molto veloce, sono solo tempi tecnici. La parte politica si è espressa”.
g.g.
"La CRI per i giovani e gli anziani". Il bando per il servizio civile scade il 28 settembre
C’è tempo fino al 28 settembre alle 18 per aderire al bando per svolgere il servizio civile con la croce rossa di San Severino.
Il progetto, dedicato ai giovani fra i 18 e i 28 anni, prevede una retribuzione mensile di 433,80 euro e l’acquisizione di crediti formativi nonché la copertura previdenziale e assicurativa.
Nello specifico, il progetto del comitato settempedano prende il titolo “La Cri per i giovani e gli anziani” e agisce sul settore assistenziale, dei giovani, degli anziani e dei disabili.
Fra gli obiettivi generali, il miglioramento della qualità della vita degli anziani, in particolare quelli ospitati nella Casa di Riposo di San Severino, cercando di coinvolgerli in attività ludiche e ricreative. Si lavorerà anche sulla collaborazione con tutti gli enti locali, oltre al Comune, l’Asur, la Comunità Montana e le scuole.
Si andranno ad effettuare interventi di prevenzione e contenimento del disagio senile, a stimolare le attività cerebrali degli anziani, ad attivare servizi taxi per le strade della città o dei paesi limitrofi, o anche al mare o in montagna, o ad accompagnare a piedi o in carrozzina nei luoghi di ritrovo e aggregazione settempedani.
g.g.
Appartamenti in contrada Rancia. Arriva lo stop di Cantone
Arriva lo stop dell'Autorità Anticorruzione al progetto che prevedeva la realizzazione di 46 appartamenti in contrada Rancia a Tolentino.
La scelta era stata fatta dal Comune, di concerto con la Regione, per ospitare i terremotati evitando l’acquisto delle casette.
Si tratta di un progetto con "una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando con la possibilità di usufruire delle deroghe proprie della normativa di urgenza" riconducibile alle casette per i terremotati.
Raffaele Cantone, invece, presidente dell’Autorità Anticorruzione, sostiene che i lavori non riguardano “la realizzazione di strutture abitative di emergenza, ma ordinari interventi di edilizia residenziale pubblica, finanziati dalla Regione”. Per il Comune sarà quindi necessario seguire "le ordinarie procedure di affidamento disciplinate dal codice dei contratti", senza deroghe.
Solo quando ci sarà la conferma dell’adeguamento della documentazione di gara si potrà partire con l’affidamento dei lavori che ammontano a 3 milioni e 600mila euro.
G.S.
Vaccaj, la corsa agli abbonamenti
Tutti in fila per rinnovare l’abbonamento alla stagione del teatro Nicola Vaccaj di Tolentino. Proprio oggi, infatti, iniziava la campagna abbonamenti con la prelazione per i vecchi abbonati.
Così dalle 12.30, nonostante il botteghino aprisse alle 16, in molti erano già in fila per potersi scegliere il posto migliore nel rinnovato teatro.
Sia il Comune di Tolentino che la Compagnia della Rancia hanno più volte ringraziato coloro che, nonostante la stagione fosse stata spostata al teatro don Bosco, hanno mantenuto la loro fedeltà rinnovando l’abbonamento ogni anno.
Sono gli stessi che per dieci anni hanno aspettato questo momento e ora possono di nuovo sedersi sulle poltrone rosse del bellissimo teatro Vaccaj.
Per i vecchi abbonati il botteghino sarà aperto anche domani dalle 10 alle 15 con “elimina code” dalle 9 del mattino.
La prossima settimana, venerdì 28 e sabato 29, dalle 16 alle 20, sarà la volta dei nuovi spettatori che desiderano un abbonamento al Vaccaj.
Da sabato 29 e nelle successive aperture di botteghino sarà possibile acquistare anche i biglietti per le repliche fuori abbonamento del musical BIG FISH di Compagnia della Rancia.
Giulia Sancricca
Appartamenti contrada Rancia “Quanto docremo aspettare?”
Manca poco più di un mese al secondo anniversario del tragico terremoto che ha sconvolto l’entroterra maceratese ed è un cittadino di Tolentino a chiedere spiegazioni al sindaco della città, Giuseppe Pezzanesi, sui tempi di consegna degli appartamenti in contrada Rancia per i terremotati.
E’ la storia di Federico Pieroni che racconta i sentimenti e le emozioni di chi, come lui, da due anni non ha più una casa.
Di seguito uno stralcio della lettera aperta.
“Qualche mese fa – scrive Pieroni - mi avete assegnato un appartamento presso il “capannone La Rancia” con la promessa che al massimo per l’agosto 2019 sarei potuto entrare, non ero sicuro ma ho provato a darvi fiducia, anche se sapevo che era quasi impossibile una parte di me voleva ancora crederci, non credevo che potesse essere possibile speculare fino a questo punto su una tragedia così grande.
Nella sua presentazione in pompa magna presso i locali del Politeama Piceno, il 1 marzo scorso, il nostro primo cittadino dichiarava che avrebbe fatto di tutto per consegnarli addirittura in anticipo questi appartamenti. Siamo alla fine di settembre e dei lavori non vi è neanche l’ombra, non un accenno, non un’indicazione di cantiere, nulla ripeto nulla che possa far sembrare anche lontanamente che qualcosa si stia muovendo.
Quando durante l’assemblea del 16giugno scorso chiesi ai responsabili del Comune presenti quanto tempo sarebbero dovuti durare lavori per trasformare quello che oggi è un capannone, nudo e mai completato, in degli appartamenti mi venne detto che secondo il bando ancora in fase di scrittura i lavori sarebbero durati 360 giorni, proroghe dovute escluse, quindi un anno.
Ora conti alla mano se tutto andrà bene “festeggerò” anche il terzo anniversario del sisma senza una sistemazione, a meno che non decida di comprarmi una casa per conto mio.
Mi rivolgo a lei sindaco come rappresentante di questa intera giunta: mi dica quanto ancora dovremo subire prima di vedere un po’ di normalità? Quanto ancora avete intenzione di farci attendere? Tutto questo considerando che all’incirca la mia posizione nella graduatoria da voi stilata mi vede 30esimo su 200, se io dovrò attendere all’incirca tre anni quanto dovranno mai attendere gli ultimi?
Faccio un appello al consiglio comunale intero, non lasciate che scelte scriteriate ed inopportune come quelle della giunta rechino ancora più danni ai nostri concittadini, voi in quanto rappresentanti avete la possibilità di cambiare tutto questo.
Vi esorto ad uno slancio, ad un sussulto”.
Giulia Sancricca
Investiti a Tolentino nel piazzale Europa. Non sono gravi
Investimento questa mattina a Tolentino.
Erano circa le 10.15 quando due settantenni, un uomo e una donna residenti in città, sono stati investiti da una auto. E' accaduto nel passaggio pedonale di piazzale Europa, tra l'omonima galleria e i giardini Jhon Lennon.
A bordo della Nissan una donna di 40 anni residente a Montegranaro.
Subito sono scattati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118.
I due anziani sono stati portati al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, ma pare che le condizioni non siano gravi.
Agli agenti della Polizia Minicipale, invece, è spettato il compito dei rilievi di legge.
Giulia Sancricca
Pronti 46,3 milioni per la rete ciclabile regionale
L’obiettivo è collegare, con la mobilità dolce, l’entroterra alla costa con uno sviluppo “a pettine” che collega le aree interne con la fascia costiera. È lo schema della Rete ciclabile regionale per lo sviluppo della mobilità ciclistica marchigiana.
È stato illustrato, ieri, in conferenza stampa, dal presidente Luca Ceriscioli e dalla vicepresidente Anna Casini, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile. Prevede un investimento di 46,3 milioni di euro che consentirà la realizzazione di ulteriori 247 km di ciclabile, per un totale di 432 km di percorsi disponibili: più del doppio di quelli già esistenti (162 km).
“Si tratta di un bel salto di qualità. Fa delle Marche una regione importante che sa coniugare un paesaggio straordinario a una mobilità dolce che si lega perfettamente alla bellezza del territorio”, ha commentato il presidente Ceriscioli.
“Nelle Marche - ha spiegato Casini - si parte con un piano veramente ambizioso e, inoltre, siamo capofila nella realizzazione della Ciclovia adriatica: nella pianificazione nazionale, rappresenta una infrastruttura con pari dignità rispetto a quelle viarie tradizionali. Unisce Trieste a Santa Maria di Leuca, in Puglia, con uno sviluppo di 1.300 Km e il coinvolgimento di sette regioni adriatiche. Per i collegamenti a pettine verso l’interno, la Regione sarà a fianco dei Comuni sia nella progettazione che nella realizzazione. Inoltre i Rup (Responsabili unici del procedimento) saranno dipendenti regionali”.
Quello avviato dalle Marche, ha proseguito Ceriscioli, “è un progetto complessivo, di rete, molto ampio, che segna un cambiamento profondo di strategia e di sviluppo. Raddoppiamo i tracciati esistenti con un progetto ulteriormente implementabile fino alla completa realizzazione dei percorsi. Sono piste che ci parlano d’ambiente, senza impattare sulla sostenibilità. È anche un modo democratico - ha concluso - di convivere con la bicicletta, perché permette alle persone di tutte l’età di utilizzarla. I 432 km di percorsi presto disponibili coprono la stessa distanza che c’è tra Ancona e Milano o con Bari o Napoli. Distanze, all’interno delle Marche, da percorrere con la velocità della bici, ideale per gustare le bellezze del territorio”.
Il progetto di ciclovia delle Marche, ha evidenziato Anna Casini, “si sposa bene con l’obiettivo regionale di puntare sulla qualità, sia se si parla di agricoltura o paesaggio, che dei centri storici e di mobilità. Il sistema Marche si sta delineando secondo le direttrici che l’amministrazione regionale ha progettato nel suo programma di governo”. Il sistema delle ciclovie marchigiane prevede la realizzazione di una rete di infrastrutture ciclabili, interconnesse tra loro e con il sistema di trasporto pubblico locale, ferroviario e automobilistico. Una rete integrata con parcheggi dedicati, nodi di scambio intermodali, velostazioni, bike officine, punti di informazione cicloturistica e ristoro. L’obiettivo è contribuire a ridurre l’inquinamento, a rilanciare le città, a promuovere una migliore fruizione del territorio dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale.
Le principali direttrici di sviluppo coinvolgono la litoranea (individuata come Ciclovia adriatica, nell’ambito del progetto nazionale delle ciclovie turistiche) e le dodici vallate regionali attraversate dai fiumi: Foglia, Matauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna, Ete Vivo, Aso, Tronto. La Regione dispone già di 46,3 milioni (oltre 17 milioni europei del Por Fesr e più di 29 nazionali del Fondo di sviluppo e coesione) che assicureranno la realizzazione di 247 km di ciclabili. Al tratto marchigiano della “Adriatica” sono destinati altri 4,4 milioni di fondi ministeriali. Si sommano ai 6 milioni Por Fesr stanziati dalla Regione con un recente bando che consente di realizzare 58 km di tracciato, coinvolgendo 21 comuni raggruppati in sei progetti.
g.g.
Camper in viaggio: in 27 tappe tutte le info sui fondi europei per attività produttive e economiche
Via oggi al Tour del Camper, un’iniziativa regionale per raggiungere i cittadini delle località del cratere ed informarli sulle opportunità offerte dai fondi europei per la ripresa delle attività produttive ed economiche e per tutti gli interventi a favore delle comunità provate dagli eventi sismici.
Il mezzo, un camper trasformato in infopoint mobile, si metterà in viaggio proprio oggi per raggiungere in 27 tappe le diverse città colpite dal terremoto. A bordo ci sarà personale formato, che distribuirà materiale informativo relativo a tutti i bandi e alle risorse messe a disposizione dalla Regione attraverso i fondi strutturali europei (FESR, FSE, FEASR, etc.), per avviare i progetti necessari alla ripartenza delle zone terremotate.
La partenza sarà dalla Cittadella delle attività produttive di Pescara del Tronto (frazione di Arquata),
Il camper parteciperà inoltre al progetto europeo Crowd4Roads, raccogliendo nel suo percorso i dati sulla qualità della rete stradale regionale, attraverso l'app SmartRoadSense.
Prossime tappe, tutte dalle 10 alle 13:
Martedì 25 settembre, Fabriano
Mercoledì 26, Montegiorgio
Giovedì 27, Pievetorina
Venerdì 28, Treia
Sabato 29, Ascoli Piceno
Lunedì 1 ottobre, Montappone
Martedì 2, San Severino Marche
Mercoledì 3, Force
Giovedì 4, Caldarola
Venerdì 5, Offida
Sabato 6, Tolentino
Lunedì 8, Montegallo
Martedì 9, Visso
Mercoledì 10, Corridonia
Giovedì 11, Monteprandone
Venerdì 12, Belforte del Chienti
Sabato 13, Foligno
Lunedì 15, Cerreto D’Esi
Martedì 16, Comunanza
Mercoledì 17, Matelica
Giovedì 18, Montefortino
Venerdì 19, Macerata
Sabato 20, Amandola
Lunedì 22, San Ginesio
Martedì 23, Camerino
Mercoledì 24, Ancona
g.g.
Scacchi San Severino: annata positiva per l'associazione La Torre Smeducci
L’associazione sportiva dilettantistica “La Torre Smeducci” di San Severino, circolo scacchistico guidato dal presidente Caterina Ciambotti, ha ospitato di recente un importante stage con il campione italiano assoluto Danyyil Dvirnyy entrato nella top 400 del ranking mondiale. Circa quaranta i partecipanti all’evento che ha radunato scacchisti di tutte le età provenienti dalla nostra regione ma anche dalle vicine cittadine umbre di Foligno e Perugia. Lo stage è giunto a conclusione di una annata sportiva eccellente per la Asd “La Torre Smeducci” che ha visto impegnati ben diciotto giovani appassionati di questa disciplina in occasione del Campionato italiano giovanile under 16 di Scalea. Nelle competizioni, con oltre mille iscritti, Giulia Ciccalè si è piazzata al quinto posto nell'under16 femminile mentre Giulia Seghetta all’ottavo posto nell'under14. Il circolo scacchistico settempedano ha così conquistato il 52 esimo posto nella classifica dei circoli italiani. Nel Campionato regionale a squadre i settempedani si sono imposti addirittura su tre categorie: campioni under 16, campioni under 12 e terzo posto under 10 mentre sono state due le squadre qualificatesi per il Campionato nazionale di Gabicce. Nel trofeo dedicato al mondo della scuola sono state ben 7 le squadre che hanno avuto accesso alla fase nazionale di Montesilvano. Miglior piazzamento, nelle cadette, per Noemi Cerasuolo, in seconda scacchiera per Raffaella Maria Leo mentre Piero Ciccalè si è classificato vicecampione nella categoria juniores. Ma a San Severino Marche gli scacchi non sono solo agonismo ma anche semplice e sano divertimento. Piazza del Popolo ha infatti ospitato gli scacchisti di tutte le età in occasione di diverse manifestazioni accogliendo poi il Torneo Cioccolatoso e il torneo Ko con tombola scacchistica. “Ottimi successi che fanno ben sperare anche per un 2019 ricco di soddisfazioni – sottolinea l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, complimentandosi con la presidente dell’associazione sportiva dilettantistica “La Torre Smeducci”.
g.g.