Notizie di spettacolo nelle Marche

Un grande successo, con circa un migliaio di spettatori, la prima serata di “Febbre a 45 giri”. Ieri la serata zero ha incantato il pubblico di Porto Recanati, all’Arena Beniamino Gigli.

Lo spettacolo, organizzato dall’Associazione Fontana di San Severino, presieduta da Claudio Brunacci, vuol far rivivere la musica degli anni ‘60 e, quindi, le maggiori copertine dei dischi che all’epoca andavano di moda, i 45 giri, attraverso le voci di giovanissimi talenti affiancati affiancati da artisti, cantanti e musicisti, di più esperienza. Ospiti fissi Romolo Forlai e Angelo Carestia.

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Le prossime date già fissate sono l’11 ottobre all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino, il 7 Dicembre al Teatro Feronia di San Severino, l’ultimo dell’anno al Teatro Comunale di Treia. In via di definizione le date di Tolentino, Cingoli, Matelica, Morrovalle, Castelraimondo, Civitanova. Saranno un totale di dieci spettacoli entro marzo 2019.

g.g.

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Insieme per ricominciareA Camerino, una tre giorni di festa per dare il benvenuto agli abitanti rientrati in città. L'organizzazione si deve all'Ordine francescano secolare d'Italia e di Camerino, all'Ordine dei frati minori Cappuccini, alle sorelle povere di Santa Chiara e alla gioventù francescana d'Italia, col patrocinio del Comune di Camerino . " La speranza abita qui" tema centrale della giornata che, sin dal mattino, ha riunito moltissime persone nella Geostruttura del City Park. Aperto dai saluti del dott. Giulio Mancinelli, Ministro responsabile dell'Ordine francescano secolare di Camerino, l'incontro si è potuto fregiare degli interventi dell'arcivescovo Francesco Brugnaro,  di Paola Braggion Ministro nazionale dell'Ordine e del sindaco Gianluca Pasqui. Erano presenti anche l'assessore ai servizi sociali Antonella Nalli, Marina Mazzego del Consiglio Nazionale dell'Ordine Francescano e numerosi religiosi. Subito, Giulio Mancinelli ha spiegato il significato della tre giorni, da cogliere ancora come un forte segnale di vicinanza da parte del consiglio nazionale e regionale dell'Ordine, in aggiunta al sostegno che fin dai primissimi momenti del dramma,  è stato già espresso a favore della comunità. Recuperare il senso del tempo più che dello spazio, centrale nelle parole dell'arcivescovo Brugnaro, che ha tenuto a sottolineare come la speranza sia in realtà  il presente: "Credo che dal punto di vista cristiano ma anche antropologico, la speranza, cioè  tutto quello che ancora non si è realizzato, trovi il suo fondamento nel presente.  Il che richiede  capacità di invenzione oggi, operatività oggi per quello che può diventare possibile realizzazione per domani  e poi responsabilità civile, nel senso di creare consenso attorno a quello che si può e che si deve fare.  Infine,  chiedere a chi ha una responsabilità ancora più grande, di mettere a disposizione quei  finanziamenti che sono necessari per avviare la ricostruzione per il futuro.  Allora tutto diventa un qualcosa di vero e di credibile". Dedicata all’ascolto dell diverse esperienze, la seconda parte dell’appuntamento, segnata dai racconti delle persone e da momenti di commozione.

La speranza pubblico

 

 “Una giornata che cercavamo da tempo- dichiara Mancinelli-; ne abbiamo parlato spesso con i nostri fratelli dell'ordine Francescano a livello di Consiglio Nazionale e, debbo dire che sono stati proprio loro a spingerci a farla, con lo spirito di stare insieme alla popolazione per ascoltare la loro esperienza, sentirne le esigenze e le difficoltà, soprattutto, cercare di essere vicini . E il modo con cui la gente ha risposto all’appuntamento, vale a testimoniare che la difficoltà è ancora presente; è vero che un numero consistente di cittadini è potuto finalmente rientrare ma, e lo si è sentito dalle loro parole, le persone vivono forti disagi nell’ adattamento sebbene siano animate da coraggio e voglia di ricominciare . E’ per questo che credo che ognuno di noi debba essere attento a mettere quella goccia di aiuto in più che potrà essere importante per tutta la comunità”.

La speranza Pasqui

Nel pomeriggio Festa di comunità aperta a tutti, presso il Palazzetto dello sport della località Le Calvie, arricchita da merenda offerta dalla Fraternità di Camerino e animata da tanti giovani Dopo la riflessione- afferma Mancinelli- era necessario un momento di festa. Tante volte ci si chiede se è possibile festeggiare in condizioni comunque difficili e, la risposta è sì. Si deve festeggiare. Si deve, perché comunque la comunità si è riformata ed è questo l’elemento sostanziale. Si è riformata tra mille carenze, però si è riformata, ed questo è il motivo per cui vogliamo stare tutti insieme. E di questo ringraziamo molto gli scout di Camerino e i ragazzi della Gifra Gioventù Francescana per essere voluti venire qui da tutta Italia, ad accogliere in maniera divertente e serena i camerinesi rientrati nella loro città”.

A conclusione della tre giorni, questa domenica 16 settembre avrà luogo l’inaugurazione del Monastero di Santa Chiara con la celebrazione della Santa messa alle ore 10.30. Costruito da Giulio Cesare da Varano per far tornare in città la sua figlia prediletta, Santa Camilla Battista Varano, il monastero delle clarisse è stato completamente distrutto dal sisma del 2016. Le sei sorelle clarisse, ospitate al monastero di san Severino, mai hanno pensato di andarsene altrove. Realizzato completamente in legno, per una superficie di 400 metri quadrati,il nuovo monastero sorge nel cortile adiacente all’edificio inagibile.

“Le nostre sorelle Clarisse, mancavano alla comunità - conclude Giulio Mancinelli- . Come tante altre realtà che abbiamo perso, anche quella del Monastero di Santa Chiara, ha sicuramente lasciato un vuoto grande; il fatto che anche le sorelle possano ritornare a Camerino, penso che sia significativo per tutta la comunità e sarà bello condividere tutti insieme la gioia di riacquistare un altro importante tassello che ci fa guardare avanti con speranza. Le sorelle clarisse ci sono mancate veramente: sono state e siamo certi che continueranno ad essere, uno stimolo di luce per tante persone”.

C.C.

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Nuova Tac e Risonanza Magnetica al Centro Medico Blu Gallery: “La nostra famiglia crede e investe nel territorio per dare servizi importantissimi”.

Così Samuele Lucentini, amministratore del centro, ha salutato i presenti all’inaugurazione dei due nuovissimi macchinari a elevate prestazioni che hanno arricchito l’offerta del Blu Gallery. Presenti l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, gli onorevoli Tullio Patassini e Francesco Acquaroli, il consigliere regionale Elena Leonardi, il cardinale Edoardo Menichelli e il dottor Annibale Francioni, direttore del centro.

Dopo il taglio del nastro con il sindaco Rosa Piermattei, il convegno su“Ruolo e utilità della diagnostica per immagini”, con Maurizio Lucarelli che ha presentato i nuovi macchinari, Roberto Rotini, direttore della chirurgia della spalla e del gomito dell’Istituto Rizzoli di Bologna, che ha relazionato sul tema“L'utilità della RM sulla patologia della spalla dolorosa”; e Leonardo Pasotti, medico chirurgo specialista in ortopedia e traumatologia, che ha presentato la relazione su “Il ruolo della diagnostica per immagini nel trauma distorsivo di ginocchio”. 

“Siamo orgogliosi di inaugurare questi nuovi spazi - ha detto Lucentini - che finalmente completano la nostra capacità diagnostica. La nostra famiglia investe nel territorio per creare servizi importantissimi come quelli per la salute. Facciamo le cose col massimo impegno e serietà. Non vogliamo sostituirci alla sanità pubblica ma auspichiamo una collaborazione sempre più stretta”.

Da parte sua l’assessore Sciapichetti ha ringraziato la famiglia Lucentini definendola illuminata: “Amano questo territorio e ci investono. È una struttura bellissima e in un momento difficile come questo è uno dei più bei segnali di speranza che avrebbero mai potuto dare. Tutti insieme possiamo far rinascere più bello e vivibile questo territorio. Sarà un lavoro lungo di molti anni, noi dobbiamo fare la nostra parte, ma con imprenditori così illuminati ce la faremo”. 

Anche l’onorevole Tullio Patassini ha sottolineato l’importanza di avere famiglie di imprenditori che investono sul proprio territorio creando così lavoro e indotto, oltre ad offrire servizi: “Dobbiamo e possiamo andare avanti. E qual è la cosa più importante che abbiamo? La vita. Pertanto avere l’opportunità di vivere e curare, per quanto possibile, o prevenire è importante. La famiglia Lucentini - ha aggiunto - sta facendo un’opera di carità perché dà al territorio ciò che da qui ha ricevuto in termini di vicinanza, lavoro, notti insonni, indotto”. Ha voluto tenere per ultimo il proprio intervento, dopo il convegno, il cardinale Menichelli che ha anche dato la sua benedizione ai nuovi spazi. Quelli di sua eminenza sono stati degli input, dei suggerimenti per non dimenticare l’importanza di mantenersi umani: “È importante - ha detto - che si vada alla ricerca del bene-essere e non solo del benessere perché talvolta l’uomo porta addosso una distruzione che la diagnostica per immagini non può vedere. Come assistente nazionale dei medici cattolici faccio alcuni appunti: innanzitutto c’è un pericolo, che la medicina sia qualcosa per i sani e non per i malati e questo dipende molto dalla politica. Poi vorrei che al centro non ci sia solo accanimento della ricerca ma la persona. Viviamo in un tempo in cui sembra siamo tutti malati, cadiamo in una sorta di ansia. I medici dovrebbero  esser capaci di far capire al soggetto che al di là della fisicità c’è qualcosa che distingue la persona umana”. 

Menichelli ha poi invitato ad uscire da quell’onnipotenza che a suo avviso sta sempre di più caratterizzando il genere umano: “Non c’è nulla di onnipotente, cerchiamo di adorare di più la nostra corporeità. Ritroviamo la sacralità del corpo in cui viviamo, che è ben fatto, armonico”.

g.g.

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“La Regione crede molto su quello che è il motore delle Marche, l’artigianato e le attività produttive”. Così l’assessore regionale Manuela Bora all’inaugurazione della 28esima Mostra mercato delle Attività Produttive di San Severino. 

Si tratta di una delle iniziative più longeve della città, dietro a cui c’è il lavoro di Pierino Verbenesi e Renzo Leonori e delle varie amministrazioni che nel corso degli anni hanno creduto nella manifestazione. Nemmeno il sisma ha messo un punto sulla Mostra ma anzi, è proprio dal terremoto e dalla ricostruzione che si vuole ripartire. Fra gli stand infatti, ce ne sono alcuni dedicati appositamente alla ricostruzione.

Non manca poi il padiglione della Coldiretti che espone il meglio dei prodotti tipici locali.

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“Oggi è un’altra bella giornata - ha detto il sindaco Rosa Piermattei -. Siamo riusciti anche quest’anno a organizzare molto bene, la Piazza è davvero elegante. Speriamo che in molti vengano a visitare questa mostra, perché è giusto che le nostre attività produttive crescano e si facciano conoscere anche fuori. Sono fiera di essere il primo cittadino di questa comunità in cui in molto si stanno dando da fare”.

All’assessore Bora, accompagnata dall’assessore Angelo Sciapichetti, il compito di ricordare quanto la Regione creda nelle attività produttive: "La delega dell’artigianato è quella che più mi affascina e che mi ha dato la possibilità di conoscere tante realtà e tante persone straordinarie, donne, giovani e uomini che hanno deciso di investire nei mestieri storici della nostra regione e che hanno resistito al terremoto. Non è un caso - ha aggiunto - che fra le prime attività post sisma della nostra giunta hanno riguardato le attività produttive come i fondi messi a disposizione e, per quanto riguarda la normale amministrazione, il marchio 1M, dedicato all’artigianato tipico e di eccellenza”.

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Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche l’assessore comunale Jacopo Orlandani, il prorettore dell’università di Camerino Andrea Spaterna, Tarcisio Antognozzi che ha fatto le veci del presidente provinciale Antonio Pettinari, Giordano Nasini e Francesco Fucili, direttore provinciale e presidente provinciale di Coldiretti, Rebzo Leonori, presidente provinciale di Confartigianato e Giorgio Menichelli, segretario provinciale di Confartigianato: “La piccola impresa - ha spiegato - si sta polarizzando. C’è un 20% che ce la sta facendo, ha colto i segnali della crisi, ha investito nell’innovazione tecnologia e si è riposizionata sul mercato. Un altro 20% ha grosse difficoltà e il restante 60% è a metà del guado a va aiutato a diventare dinamico. L’invito che vi faccio è di provare a spendere in prodotti 100% Made in Italy”.

g.g.

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g.g. 

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Ancora nessun nome per il successore del Commissario Straordinario perla Ricostruzione Paola De Micheli. L’incarico è scaduto lo scorso 12 settembre e giacché il governo non ha provveduto a nominare nessuno, sarà prorogato per altri 45 giorni. 

Fra i papabili successori c’è l’ex direttore del Dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio ma il suo non è l’unico nome che si starebbe prendendo in considerazione. Comunque la nomina del Commissario Straordinario, secondo fonti vicine all’esecutivo, non dovrebbe tardare e anzi sarebbe solo questione di giorni. Una volta nominato il successore della De Micheli, il suo incarico terminerà automaticamente ma a quel punto si dovrà procedere con la proroga della struttura commissariale che scade a dicembre 2019 così come tutti i contratti, che dovranno essere rinnovati, dei circa 700 impiegati assunti a tempo determinato per far fronte all’emergenza nei Comuni e negli uffici ricostruzione. 

g.g.

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Assegnati i lavori di messa in sicurezza della torre di Carpignano, a San Severino. Sono stati affidati a seguito di procedura negoziata alla quale sono state invitate quattordici aziende. L’importo a base d’asta è di 74.064 euro più Iva. L’aggiudicazione è avvenuta secondo il criterio del minor prezzo fra 13 aziende che hanno inviato la loro offerta. A risultare vincitrice è stata la Tec.Sp.ed. di Petito Giuseppe & C. Sas, con sede in via Appia a Giugliano in Campania che ha offerto un ribasso del 25,188% per 58.793 più Iva.
g.g.

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San Severino inaugura una nuova scuola, la prima cofinanziata dallo Stato e dal Comune (che si è avvalso di donazioni) in tutto il cratere e la prima anche per estensione. Ospite d’eccezione, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte accompagnato dal Sottosegretario di Stato all’Istruzione Salvatore Giuliano.

Ad accoglierlo numerosissime autorità, fra i quali il commissario speciale Paola De Micheli e il governatore Luca Ceriscioli, il prefetto Iolanda Rolli e il questore Antonio Pignataro, l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro e il cardinale Edoardo Menichelli, e i vertici dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia. 

Si tratta di una struttura in acciaio e calcestruzzo armato di 1.500 metri quadri con mensa, cucina e altre 14 aule capaci di ospitare 300 bambini.

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“Da questo momento - ha detto il sindaco Rosa Piermattei - alunni, genitori, insegnanti e operatori scolastici possono lasciare alle spalle le difficoltà e i disagi vissuti in questi due anni. La comunità è in trepidazione per salutare la partenza della ricostruzione dell’Itts Divini. La sincera fiducia nelle istituzioni qui presenti ci permette di credere che i lavori abbiano inizio quanto prima”. A ben ragione, infatti stamattina il Commissario straordinario Paola De Micheli ha ufficialmente comunicato che “l’ufficio commissariale ha vinto il ricorso contro due ditte e quindi la prossima settimana potremo assegnare finalmente i lavori di ricostruzione”.

Piermattei ha ricordato la situazione della comunità settempedana che conta 13 mila abitanti e 3.500 sfollati, prima a demolire gli edifici pericolanti, prima a rimuovere le macerie (32mila tonnellate) e fra le prime a costruire le Sae. “La ricostruzione privata è partita ma i cantieri aperti sono pochi. È comunque un segno evidente che le persone vogliono ripartire, occorre però il sostegno di tutti e sono grata a quanti ci sono stati vicini. Questa comunità ha una sfida, quella di ricostruire presto e bene per vedere la città migliore di come era prima. È difficile ma la vinceremo insieme. È una speranza, un impegno e una promessa”.

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Dal governatore Luca Ceriscioli e dal Commissario Paola De Micheli, l’elogio per l’amministrazione di San Severino: “Siete uno sprone per noi, l’esempio della buona burocrazia e un esempio di efficienza. San Severino, fra le altre cose, è fra i primi per decreti approvati per la ricostruzione privata. La determinazione in questi casi è l’elemento che può dare una svolta”.

Prima di lasciare la parola al premier Conte, anche il sottosegretario Salvatore Giuliano ha portato un breve saluto. 

“Vi siete annoiati? - ha esordito Conte rivolgendosi ai bambini - Vi volevo far divertire ma se non vi siete annoiati farò un discorso molto serio. Tengo molto alla vostra terra, è il terzo viaggio che faccio nelle Marche e sono molto attento anche alla vostra città. San Severino è stata un esempio virtuoso per quanto riguarda la rapidità di reazione ad una ferita così grande della natura. Ci sono però anche tante famiglie che se la passano male”. Conte ha ricordato come la scuola sia il centro pulsante di una comunità, una palestra dove addestrarsi a fare meglio: “La formazione è questo, allenamento, per conoscere, insegnare, amare. Avrete momenti difficili, di sacrificio e disciplina. Lavorate al traguardo più grande della vostra vita, formerete voi stessi e conseguirete un risultato importante per voi. Allora - ha concluso - sarete cittadini di questa comunità a tutti gli effetti”.

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Dopo il suo intervento, Conte ha preso in mano una pala e ha aiutato un alunno a piantumare un ulivo. Poi, per il taglio del nastro, ha voluto con sé un’altra bambina. Prima di ripartire per Roma, per il Consiglio dei Ministri, ha fatto visita al cantiere del Divini e all’area Sae nel rione San Michele dove si è fermato per qualche foto e brevi scambi.

g.g.

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Un gesto che potrà salvare altre vite umane quello che, con grande generosità, ha deciso di fare una famiglia dopo la morte di una congiunta, donando i suoi organi. Il complesso e lungo intervento  è stato eseguito nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Camerino. Grazie alla professionalità dei medici e di tutto il personale del reparto ,sotto la direzione del dottor Marco Chiarello, potrà aprirsi una luce di speranza e una quotidianità normale per tante persone malate.  "Un ospedale piccolo che fa grandi cose e che, spesso nel silenzio, costituisce una vera e propria eccellenza per tutto il territorio.- ha detto il sindaco Gianluca Pasqui, ringraziando personalmente e a nome dell'amministrazione e della città, la famiglia, il dottor Chiarello e tutta l'equipe del reparto di rianimazione presso il quale è stato portato a termine il delicato intervento. "E' un messaggio bellissimo: dal dolore si rinasce, a ogni fine- ha sottolineato il sindaco-  possono corrispondere nuovi inizi, quando si può contare nell'impegno e nelle capacitá, anche di fare squadra e lavorare insieme ".

 

C.C.

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Artista di strada veneto coltiva marijuana a San Ginesio.

E’ stato denunciato in stato di libertà un 53enne residente a San Ginesio, scoperto dai carabinieri della locale stazione e dalla Forestale di Sarnano.

L’uomo è accusato di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.

Dopo numerosi servizi di osservazione, svolti anche mediante l’ausilio di foto-trappole in dotazione ai

Carabinieri Forestali, è stato possibile risalire ad R.A., artista di strada originario del Veneto, che aveva

predisposto in un appezzamento agricolo adiacente alla propria abitazione una vera e propria coltivazione,

composta da 15 piante di marijuana, per un peso complessivo di circa due chili, rinvenute dai militari e poste sotto sequestro. La successiva perquisizione effettuata nell’abitazione dell’uomo ha consentito di

trovare circa 200 grammi di foglie di marijuana pronte per l’essiccazione, nonché diversi barattoli

contenenti circa 50 grammi di sostanza stupefacente dello stesso tipo, già essiccata e pronta sia per l’utilizzo che per la cessione a terzi. 

Il 53enne, fino ad oggi incensurato, è stato deferito all’autorità giudiziaria di Macerata.

Giulia Sancricca

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Mercoledì, 12 Settembre 2018 21:38

Il "no" di Tolentino all'impianto di recupero fanghi

Giuseppe Pezzanesi dice "no" alla realizzazione di un impianto di recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termovalorizzazione con produzione di energia termica ed elettrica previsto in contrada Cisterna nel Comune di Tolentino.

Si tratta di un progetto proposto dalla società Biorecovery srl.

Contraria l'amministrazione che e si è già attivata per richiedere una complessa documentazione sulle eventuali attività che verranno svolte nell’impianto e sugli impatti ambientali. Inoltre sono state richieste specifiche valutazioni e pareri approfonditi da parte dei competenti Organi Sanitari Regionali, in particolare in merito alla valutazione degli impatti sanitari che l'attività potrebbe determinare ed è stato anche richiesto l’intervento della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche, in quanto una porzione del lotto,dove dovrebbe sorgere l’impianto, risulta sottoposta alla tutela nelle immediate adiacenze di un sito di notevole rilevanza archeologica sul quale è stato rinvenuto un insediamento dell'età del bronzo.

Quindi è ferma intenzione del sindaco e dell’amministrazione comunale fare quanto più possibile affinchè questa attività non venga impiantata nel Comune di Tolentino.

Giulia Sancricca

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