Notizie di spettacolo nelle Marche

Da Matelica al red carpet della 75esima Mostra del Cinema di Venezia. Il giovanissimo Luca Rotili sfila insieme alle star. Lui stesso ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto ed un video raccontando brevemente l’esperienza: “La settimana scorsa ho ricevuto una chiamata in cui mi veniva comunicato che ero stato invitato alla Mostra grazie a un’azienda con cui collaboro e che avrei dovuto presentarmi in abito elegante per passare sul red carpet. Io - aggiunge ironicamente - che neanche avevo l’abito giusto (e ringrazio di nuovo Andrea Agnetti per essermi subito venuto incontro) sullo stesso tappeto dove passano attori di Hollywood e personaggi dello spettacolo di tutto il mondo. Boh, è successo). 

Rotili infatti, da quasi due anni, come lui stesso racconta, gestisce profili e pagine social di aziende, attività commerciali e personaggi pubblici per farli crescere e ricavare guadagni. “Un lavoro che mi affascinava, nato per gioco ma che oggi arriva ad occuparmi quasi tutta la giornata. Quella di Venezia - conclude - sicuramente è stata una delle esperienze più strane ma belle fino ad ora”.

g.g.

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Inaugurazione della nuova scuola Luzio: è partito il toto nomi sui rappresentanti del Governo che parteciperanno. La cerimonia è prevista per giovedì prossimo e c’è molta curiosità su chi arriverà a San Severino per l’occasione. La certezza per ora è la presenza del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, annunciata durante l’ultimo consiglio comunale dallo stesso sindaco Rosa Piermattei. Ma, il concentramento di lavori di asfaltatura e di restyling della città nonché l’elevato livello di sicurezza previsto per il 13 hanno fatto presumere che possa presenziare al taglio del nastro anche qualcun altro. I rumors, alimentati da alcune persone coinvolte direttamente dalla cerimonia, parlano del Primo Ministro Giuseppe Conte e del Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Fra le istituzioni c’è però ancora il massimo riserbo.

La presenza di importanti personalità sarebbe dovuta al fatto che la scuola di via Lorenzo D’Alessandro è il più importante cantiere di ricostruzione fin ora portato a termine, frutto di un cofinanziamento del Miur e del Comune stesso (che ha goduto nel corso degli ultimi due anni di molte donazioni per raggiungere l’obiettivo). 

Per l’occasione l’Amministrazione ha voluto un vero e proprio restyling di alcune zone del centro: asfaltatura di viale Bigioli, di via Lorenzo D’Alessandro e di alcune frazioni, pulizia delle vie del centro non accessibili dai mezzi per la nettezza urbana, pulitura dell’alveo e delle sponde del Potenza in corrispondenza del ponte che unisce il rione Di Contro con il centro storico e ultimazione dei dettagli rimasti indietro nel villaggio dei terremotati. 

g.g.

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“Gli uomini e le loro storie”. Sarà questo il titolo della nuova stagione dei Teatri di San Severino. 

Sette spettacoli, uno in più rispetto al passato, quelli in abbonamento. Il direttore artistico della rassegna, Francesco Rapaccioni, ancora una volta ha lavorato su testi importanti, protagonisti noti e di solida fama teatrale oltre che su registi con grande esperienzaAd essere portati in scena saranno testi di stretta attualità o notissimi classici riletti in chiave contemporanea.

L’apertura del cartellone sarà affidata al più importante scrittore italiano contemporaneo, Alessandro Baricco, che venerdì 12 ottobrefarà alzare il sipario del Feronia con un testo emblematico, Novecento”, da cui Giuseppe Tornatore trasse il film di grande successo “La leggenda del pianista sull’oceano”. Protagonista sarà Eugenio Allegri, interprete che ha portato il testo al successo insieme al regista Gabriele Vacis

Venerdì 9 novembre arriva per la prima volta, sempre al Feronia, Veronica Pivetti, volto noto della televisione e del cinema che torna al suo primo amore, il teatro. Veronica Pivetti è protagonista del musical tratto da uno dei film di maggiore successo degli anni Novanta interpretato da Julie Andrews, ovvero “Viktor Viktoria”.

Torna invece a San Severino la scrittrice Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Campiello 2017 con “L’arminuta”. Questa volta lo fa però nelle vesti di autrice teatrale del monologo, che sarà interpretato da Irene Cocchini, “Mia madre è un fiume” tratto dal suo omonimo romanzo. Lo spettacolo sarà portato in scena domenica 2 dicembre, alle 17, con la cura drammaturgica e registica di Giacomo Vallona.

Il nuovo anno, il 2019, si apre con l’autore del momento, Stefano Massini: Alessandro Preziosi giunge per la prima volta al Feronia martedì 15 gennaio, alle 20:45, come interprete e regista di Van Gogh. L’odore assordante del bianco”, testo vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro per la nuova drammaturgiaMassini, con il suo stile asciutto ma ricco di spunti poetici, offre considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea. 

Martedì 29 gennaio torna una coppia che tante emozioni ha regalato al pubblico dei Teatri di San Severino. Giulio Scarpati e Valeria Solarino saranno i protagonisti di una nuova edizione del classico dei classici, “Il Misantropo”di Molière, per la regia di Nora Venturini.

Il giorno di San Valentino14 febbraio, porta al Feronia una storia che arriva dalla Francia come il precedente, un racconto di affetti nella malattia scritta dal giovane autore contemporaneo francese, Florian Zeller. Lucrezia Lante della Rovere e Alessandro Haber interpretano “Il Padre”, per la regia dell’esperto Pietro Maccarinelli.

La stagione si chiude alla grande con una nuova edizione di un testo emblematico quale “Don Chisciotte”. Ad interpretarlo, mercoledì 10 aprile, una coppia inedita del teatro italiano: Alessio Boni e Serra Yilmaz, attrice turca musa dei film di Ferzan Ozpetec, che vestirà i panni di Sancho Panza.

La campagna abbonamenti avrà inizio il 4 ottobre presso il botteghino del teatro Feronia.
g.g.

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Una Risonanza Magnetica aperta e una Tac, sono i nuovissimi macchinari appena installati al centro medico BluGallery, che amplia ed arricchisce la sua offerta per gli utenti con la presentazione dei nuovi spazi e dei nuovi macchinari ad elevate prestazioni. Sabato 15 settembresi terràl’inaugurazione dei due ambulatori che andranno a completare l’attrezzatura al servizio del reparto radiologico.

A partire dalle 10, dopo i saluti del sindaco di San Severino, Rosa Piermattei e del CardinaleEdoardoMenichelli, a dare il benvenuto ai presentisarà la famiglia Lucentini, proprietaria del Centro Medico e il Direttore Sanitario, Annibale FrancioniA seguire il convegno medico su“Ruolo e utilità della diagnostica per immagini”, con l’intervento di Maurizio Lucarelli, specialista in radiodiagnosticae chirurgia generale,che illustrerà la “Presentazione diagnostica per immagini del centro medico BluGallery”.Roberto RotiniDirettore della chirurgia della spalla e del gomito dell’Istituto Rizzoli di Bolognarelazionerà sul tema“L'utilità della RM sulla patologia della spalla dolorosa”.Leonardo Pasotti, medico chirurgo specialista in ortopedia e traumatologia, presenterà invece la relazione su“Il ruolo della diagnostica per immagini nel trauma distorsivo di ginocchio”. Alle 12, dopo la benedizione, verranno inaugurati i nuovi reparti e i nuovi macchinari del Centro. Di seguito è previsto un aperitivo in musica con il violinista Valentino Alessandrini. Dalle 16, “Open Day”con visita del Centro Medico, musica live con “Multiradio Vive con te” e animazione per i più piccoli. Nel corso della giornata a tutti i presenti saranno consegnati dei buoni sconto, utili per usufruire delle prestazioni diagnostiche nel reparto di radiologia. A chiudere la giornata insieme allo staff del Centro Medico BluGallery, alle18 è previsto unbrindisi finale e un aperitivo aperto a tutti.

g.g.

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Attraversare disagio, smarrimento e difficoltà di una comunità profondamente ferita e sofferente. Sul piano del dialogo a più voci e dell’ascolto, lo ha fatto l’incontro “Ricostruire persone e comunità”, sesto appuntamento della rassegna “ Filosofia della vita quotidiana” tenutosi a Camerino presso la Geo Tenda del City Park .Arrivato alla sua quarta edizione, il progetto è promosso dall’associazione culturale di volontariato Agorà col sostegno di Fondazione Carima e Wega –FilotestAl partecipato confronto, coordinato dal responsabile dell’ass. Agorà Silvio Minnetti,  hanno portato il saluto il sindaco Gianluca Pasqui e il Prorettore di Unicam Andrea Spaterna. Numerosi gli spunti di riflessione suggeriti dagli interventi dei relatori che si sono succeduti al tavolo, a partire dall’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro al quale sono seguiti i contributi della Prof.ssa Carla Canullo docente di Filosofia all’UniMc, di Donatella Pazzelli del Consiglio di Ammnistrazione della Fondazione Carima e dello psichiatra Angelo Meloni del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asur Av3. Centrali nell'intera conversazione che ha aiutato a riflettere su uno stato drammatico di disgregazione sociale, gli argomenti a sostegno della necessità che la comunità riesca a riappropriarsi di un’armonia interiore, riscoprendo il senso della vita

Tempo, linguaggio e ricostruzione di una dimensione comunitaria, in risalto nell'intervento dell'arcivescovo Brugnaro, quali aspetti fondamentali attraverso i quali aiutare le persone " a porre pensieri, a riflettere positivamente sui condizionamenti della situazione contingente, altrimenti- ha detto- si rischia di continuare a perpetrare la pesantezza della visione drammatica di una città chiusa, della ricostruzione delle case che non parte e di moltissimi altri disagi. E' invece necessario riprendere coraggio attraverso questa triplice dimensione rappresentata in primo luogo dal tempo, come capacità di ristrutturare la vita e dare speranza che le cose possano cambiare e poi dal linguaggio, che va riscoperto nelle sue mille forme per dare senso nuovo alle realtà nuove che emergono. Infine, dal recupero della comunità perchè- ha sottolineato l'arcvescovo-  la comunità non è quella che sta bene dentro ma quella che si accorge che fuori c'è 'altro' e in comunicazione con l'altro ognuno ne risulta  arricchito. L'altro non è infatti sempre un nemico o un concorrente; l'altro è colui che ha un'altra cultura, un'altra visione, una sofferenza che è minore o maggiore della nostra e in questo senso, una comunità viene arricchita".   

Ricostituzione della persona  come fascio di relazioni nella sua unità interiore, comunità come alterità, come convivialità delle differenze, con la capacità di attraversare conflitti e diversità con la fraternità.

ricostruire comunità 2

"La vita è un punto della spirale che si rigenera e che ci fa stupire di quello che ci circonda- ha continuato la prof.ssa CanulloRicostituire per ricostruire le persone vuol dire ricominciare, ritornare a quello che non si vede e che è quello che va oltre la singola cosa, ma che ne costituisce la vita e che magari diamo per scontato. A volte non ci rendiamo conto di quello che abbiamo.  Troppo spesso accade che ci si identifichi con le cose. Noi non siamo solo esseri di bisogni ma di desideri. La comunità può anche fallire nel tentativo politico,  ma i desideri non falliscono,  perchè trovano dei luoghi di rinascita infiniti. E la vera comunità vive se cè qualcosa che l'arricchisce.  La filosofia ha sempre aiutato l'uomo a riflettere  e quindi ad andare avanti e ad essere consapevoli delle proprie risorse e non dell'immediatezza che non va bene. Quando si è consapevooli del senso delle  risorse  che la vita veramente possiede, anche se le circostanze sono avverse e restano tali, occorre cercare di andare avanti. C'è un bisogno di senso che la comunità vive ed è proprio su questo che, al di là del tecnicismo, la filosofia aiuta perchè è nata come domanda di senso dell'uomo e per l'uomo. Filosofia come aiuto a ritrovare quello che nella comunità c'è e che il terremoto ha ferito, ma non cancellato". 

"Non si può parlare  della sola ricostruzione delle case, perchè se non rimettiamo a posto gli sguardi smarriti  della gente, la ricostruzione risulterà  monca" Così Donatella Pazzelli che nel suo intervento ha tenuto ad evidenziare  il ruolo svolto, sin dal primissimo post sisma, dal terzo settore e dal volontariato ricordando  i numerosi interventi che hanno visto attiva la  Fondazione Carima nell'immediatezza, per portare un segnale concreto d'aiuto, anche con la dotazione di mezzi rivelatisi utili alle comunità colpite. Nella consapevolezza della necessità di ricostituire quelle  relazioni sociali che il sisma ha gravemente compromesso, è partito anche il coinvolgimento della Fondazione nei progetti della 'Filosofia della vita quotidiana', sostenendo occasioni di aggregazione e confronto .

Dell'aspetto psicologico racchiuso nel dramma si è infine occupato lo psichiatra Angelo Meloni. Tra gli effetti dell'immediato  post- sisma, per i professionisti c'è stato infatti anche quello di misurarsi con una situazione del tutto nuova, uscendo dagli ambulatori per avvicinarsi direttamente al disagio delle persone, sostenendole nei loro stati d'ansia e depressione.  " Il terremoto- è un'esperienza che destabilizza perchè la terra l'abbiamo sotto i piedi e ha spiegato- quando la sentiamo tremare, perdiamo sicurezza;  le crepe delle case corrispondono alle crepe e alle rovine nell'interiorità delle persone. In quel momento ci sentiamo smarriti, abbandonati e entriamo in una condizione di ansia  ma c'è anche una reazione fisiologica di adattamento all'evento catastrofico. Nella nostra esperienza di professionisti a contatto con il dramma- ha proseguito - abbiamo potuto vedere le situazioni più variegate, la maggior parte delle quali erano anche tenere e commoventi, come la vecchietta che aveva perso la casa e chiedeva di essere accompagnata nell'orto  perchè le sue piante si sarebbero rovinate e, per  questo, era molto depressa. Su questo tipo di situazioni noi abbiamo cercato di intervenire con fatti concreti e, credo che proprio nel momento in cui la vita sembra darci le maggiori difficoltà, sottoponendoci alle più dure prove,  sia fondamentale recuperare il senso della vita e  riscoprire il valore di essere comunità ".

C.C.

ricostruire comunità pubblico

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Nuovo look per il centro storico di San Severino. Nuovi asfalti e marciapiedi, ripuliti il fiume Potenza, le frazioni e il villaggio delle Sae.

Sono conclusi i lavori di asfaltatura e rifacimento dei marciapiedi di via Lorenzo d’Alessandro da parte delle imprese Global Service e Fiorini di San Severino in vista della cerimonia di inaugurazione della nuova scuola provvisoria programmata per giovedì 13 settembre. Ora l’ufficio Manutenzioni insieme all’impresa Gatti e Purini sta portando a termine anche l’asfaltatura di viale Bigioli. L’opera di manutenzione straordinaria interessa praticamente “l’anello” che collega l’area del centro cittadino con il rione Di Contro, passando per ponte Sant’Antonio. Sullo stesso tratto di strada la municipalizzata Assem ha anche provveduto all’installazione di una nuova illuminazione con nuovi lampioni.  

Intanto sono stati avviati anche i lavori di pulizia delle sponde e dell’alveo del fiume Potenza a ridosso del ponte Luzio riaperto di recente a seguito delle opere di rifacimento dell’impalcato. Le opere sono state affidate all’impresa settempedana Costrem di Michele Meschini. Nella stessa area è stato realizzato anche un nuovo parcheggio con diciassette posti auto e si è provveduto alla ripulitura delle aiuole e di tutti gli spazi verdi. 

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Gli operai comunali sono al lavoro anche per la pulizia dei vicoli e delle piazzette del centro storico dove non è facile arrivare con la macchina spazzatrice. Pulizie straordinarie hanno interessato anche alcune frazioni mentre altre sono in corso d’opera negli spazi verdi del villaggio terremotati Campagnano, nel rione di San Michele. Qui l’impresa che ha eseguito l’urbanizzazione ha provveduto anche alla sistemazione dei viottoli e degli spazi destinati a verde pubblico. All’esterno della nuova scuola temporane i Vivai Manfrica di San Severino stanno posizionando un manto erboso naturale con impianti di irrigazione e si prevede anche la sistemazione delle staccionate e la messa a dimora di alcune siepi.

 

San Severino lavori4

 

“Dopo l’estate ci eravamo ripromessi di sistemare il centro storico e le frazioni. Piano piano arriveremo dappertutto - spiega il sindaco, Rosa Piermattei –. L’inaugurazione del complesso di via Lorenzo d’Alessandro ci ha tenuto ovviamente molto impegnati anche perché per l’occasione abbiamo sistemato le strade di tutto il quartiere che da tempo attendeva un’operazione di maquillage. Si tratta del più importante cantiere della ricostruzione che ad oggi viene portato a termine. Siamo a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, ce l’abbiamo messa tutta e siamo riusciti a mantenere l’impegno preso con gli studenti e la cittadinanza”.  

g.g.

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“Quale futuro aspetta l’ambulatorio e la week surgery ostetrico-ginecologici?”. È la domanda che l’associazione di San Severino Help Sos Salute e Famiglia, presieduta da Cristina Marcucci, ha rivolto tramite raccomandata al presidente della Regione Luca Ceriscioli in qualità di assessore alla sanità. Il problema è presto detto: l’unico ginecologo operante all’ospedale settempedano, dei quattro che erano in servizio due anni fa quando è stato chiuso il punto nascite, è Vincenzo Felicioli, in collaborazione con l’equipe del reparto maceratese di Mauro Pelagalli. Felicioli tuttavia andrà in pensione con la fine dell’anno e dunque c’è il timore che non venga rimpiazzato e che vengano interrotti non solo i servizi rivolti alle donne in gravidanza fino alla 36esima settimana, ma anche le attività della week surgery.

“Ci teniamo a ricordare - scrivono - che la determina 913 della vigilia di Natale del 2015 sulla chiusura del punto nascite, prevedeva che in tutte le sedi destinate all’applicazione del ‘Percorso di presa in carico della gravidanza’ (come il caso di San Severino, ndr), si prevedeva il mantenimento delle attività ambulatoriali di ostetricia e ginecologia, con visite, ecografie, prelievi, corsi preparto, oltre ad attività medica e chirurgia ginecologia. Dal momento che Felicioli è prossimo alla pensione - chiedono - quale futuro aspetta il reparto?”.

L’associazione chiede al governatore una risposta “congrua ai bisogni delle donne in gravidanza dell’entroterra marchigiano”.

g.g.

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Via ai lavori per il terzo piano dell’ospedale di San Severino. Ospiterà la lungodegenza e le cure intermedie. Lo si evince da una determina a firma del direttore generale dell’Asur, Alessandro Marini, con la quale viene aggiudicata definitivamente la gara d’appalto per i lavori di ristrutturazione al Bartolomeo Eustachio. I lavori saranno a cura della ditta Elettro Stella srl di Monsampaolo del Tronto che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 21,63% su un importo a base d’asta di 651.656 euro + iva.

I lavori saranno pertanto realizzati ad un costo di 565.027 euro iva inclusa.

Un altro investimento dunque, dopo la recente attivazione dell’ambulanza medicalizzata 12 ore al giorno e dell’inaugurazione di un nuovissimo mammografo digitale di ultima generazione al costo di 179mila euro. 

g.g.

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Un mondo prettamente femminile e perfetto che garantisce l’equilibrio del nostro ecosistema e che ci dona prodotti estremamente benefici per la nostra salute. È il mondo delle api, organizzate in micromonarchie dove a capo ci sono api regine e dove i “sudditi”, tutte di specie femminile, dalla loro nascita alla loro morte lavorano senza sosta ricoprendo, nell’arco della loro vita, tutti i ruoli.

Ne avremmo di cose da imparare dalle api anche se le temiamo per le loro punture, e ce lo conferma Nicoletta Raggi di San Severino, 25enne ex studentessa al liceo classico e poi alla facoltà di Mediazione Linguistica di Macerata. Amante del miele, un giorno ha deciso che avrebbe voluto produrselo da sola: “Ero a lavoro per la vendemmia - racconta - in una ditta locale quando un ragazzo mi ha detto che avrebbe partecipato ad un corso di apicoltura di primo livello a Matelica. Io amo il miele e ne mangio tantissimo per cui ho pensato, perché non produrlo io stessa? Il mio compagno Carloandrea mi ha regalato il corso. Durava sei mesi e prevedeva un esame finale di teoria e pratica e, all’interno, un capitolo dedicato all’analisi olfattiva del miele. Durante il corso poi ho ordinato due arnie con all’interno le relative famiglie di api. Poi - continua - il caso ha voluto che il giorno stesso che le ho ricevute, uno sciame avesse nidificato a casa mia. Così ho recuperato anche quello. Non era mai successo prima”. Così è iniziata l’avventura di Raggi con le api. Al momento il suo è solo un hobby ma conta di crescere e, coi dovuti investimenti per spazi e attrezzature, farla diventare una rendita e magari attivare un’attività didattica dedicata ai bambini per sensibilizzarli sull’importanza di questo insetto per il nostro ecosistema.

“È una sorta di monarchia perfetta - spiega - in cui domina il genere femminile. I maschi, i fuchi, servono solo alla riproduzione e una volta che questo avviene, perdono il loro organo riproduttore. Non hanno pungiglione e nemmeno si nutrono da soli, sono le api operaie che lo fanno. Queste iniziano a lavorare fin da quando nascono e nell’arco della loro vita ricoprono tutti i ruoli”. Una sorta di carriera per anzianità dunque il cui primo step, ricoperto dall’ape appena nata è quello di pulitrice delle celle. Dopo pochi giorni passano al ruolo di cuoche e nutrici. Poi ci sono le bottinatrici, quelle che vanno in cerca di nettare. L’ultima fase è quella delle costruttrici, quelle cioè che si occupano di realizzare le celle.

 

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È affascinante sapere che fra di loro le api comunicano attraverso la cosiddetta danza delle api in cui, l’ape operaia che va in avanscoperta per trovare nettare, torna e comunica attraverso specifici movimenti il risultato delle ricerche e poi, attraverso una coordinazione che avviene sempre attraverso la danza, partono per la nuova meta. Dal loro infaticabile lavoro deriva miele, propoli, polline e pappa reale.

“Le api - torna a dire la giovane - hanno tanto da insegnarci. Ad esempio l’importanza della collaborazione, di ciò che si mangia e che da un grande lavoro derivano grandi cose. Inoltre permettono a 400 specie vegetali di vivere. La specie migliore è quella italiana che ha un giusto rapporto tra produzione di miele e docilità di carattere. ma, come in tutte le cose - stigmatizza - l’uomo deve mettere il suo zampino e si sta cercando di mescolare le razze. Questo non va bene. Un’altra gravità è l’inquinamento: o muoiono per i pesticidi, oppure siamo noi che attraverso il miele che producono li ingeriamo”.

Poi Nicoletta conclude il racconto della sua esperienza con le api con un piccolo aneddoto accaduto mentre si trovava al corso: “Durante una lezione un ragazzo, nel tentare di cercare l’ape regina in un telaio, ha fatto innervosire le api. Io ero lì vicino con il cappuccio della tuta da apicoltore tirato giù e, mentre lo stavo allacciando, un’ape è entrata e si è posata sui capelli. Mi sono innervosita e lei lo ha percepito e così mi ha punto in fronte. Poi inspiegabilmente ne è entrata anche un’altra e ho iniziato a correre schiaffeggiandomi. Quando le api pungono - precisa - rilasciano anche un ferormone che attira anche tutte le altre e quindi mi sono trovata a correre con tutte le api dietro. È importante sapere - conclude - che le api sentono quando ci agitiamo e pungono solo se infastidite o toccate direttamente”.

g.g.

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Un successo di abbonamenti per la stagione teatrale invernale e tantissime presenze anche per quella estiva. Francesco Rapaccioni, direttore de I Teatri di San Severino è già all’opera per l’inverno 2018-2019. “Preannuncio una stagione stratosferica - esordisce - con nomi importantissimi. Si intitolerà “Gli uomini e le loro storie”. In quest’annata abbiamo registrato un record di abbonamenti con un cartellone di 120 appuntamenti solo per l’inverno e una ricca stagione estiva”. E infatti ogni anno, da ormai 7 anni circa, I Teatri di San Severino crescono, specialmente negli ultimi due. Se cinque anni fa il teatro Feronia registrava 380 abbonamenti su un totale di 416 posti, quest’anno ha superato i 400, lo stesso numero di abbonati di città ben più grandi e con bacini d’utenza maggiori. “Evidentemente la cultura piace - sottolinea Rapaccioni - nonostante siamo solo 12mila abitanti di cui 3mila sfollati. La stagione estiva, nata per accordare istituzioni, frazioni e associazioni locali e per favorire i settempedani che sono in città nei mesi caldi o chi viene da fuori, è un format che sta funzionando. Ad esempio, oltre un centinaio di persone hanno partecipato alla presentazione di un libro alcune settimane fa che in una sera ha venduto 40 copie. Ha impiegato trequarti d’ora per firmarle tutte”.

A chiudere la stagione estiva avrebbe dovuto essere un concerto di musica spirituale che però sia pensato di posticipare a novembre. Andrà in scena per dare il benvenuto al nuovo arcivescovo Francesco Massara che si insedierà il 21ottobre. 

I primi appuntamenti del cartellone invernale sono il 29 settembre, con l’autore giallista di Rizzoli Corrado De Rosa, e il 30 con “Altre culture” e il reportage sul Brasile realizzato proprio da Rapaccioni quest’estate. Ospiti della serata saranno i brasiliani residenti a San Severino.  

“La stagione 2017-2018 è stata un successone anche grazie all’Amat. Il nostro è uno dei pochi teatri - conclude - che non ha debiti ma addirittura un piccolissimo credito”.
Gaia Gennaretti 

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