Notizie di spettacolo nelle Marche

“È in atto una guerra tra fazioni politiche a livello nazionale che contagia ovviamente regioni e comuni. In nome di questa guerra ed in nome della tanto sbandierata responsabilità nei confronti dei cittadini in difficoltà si sta semplicemente perdendo tempo!”.

Inizia così la nota di Terremoto Centro Italia in riferimento alla lotta politica a cui si sta assistendo ormai da settimane. Il Pd accusa l’attuale governo senza ricordare che nei due anni successivi al sisma a governare era proprio il Pd stesso, e il governo giallo-verde accusa il Pd delle malefatte che impedirebbero il tanto agognato cambiamento anche nella gestione post sisma.

“Fazioni opposte - scrive il comitato - tirano per la giacchetta i terremotati accusando chi c’è ora di non far nulla, mentre quando erano al governo hanno fatto, eccome, ma molto male! Chi c’è ora sembra imbalsamato e non si comprende perché, visto che quando era all’opposizione aveva idee chiarissime e proposte non soltanto condivisibili, ma anche necessarie ad evitare la desertificazione delle nostre terre. Eppure ad oggi il nulla. Di concreto non c’è nulla se non 12mila posti di lavoro perduti, il 50 per cento di macerie ancora da portar via, solo il 10 per cento di pratiche di ricostruzione approvate, contributi delocalizzazione non pervenuti,ricostruzione pubblica mai avviata,tasso di povertà in forte crescita, aumento della percentuale di ansiolitici utilizzati, Sae inadeguate, inadatte, con muffa e funghi, urbanizzazioni fatte non a regola d’arte e pericolose in molti, troppi casi, viabilità non ripristinate e bandi di gara che durano dai 3 ai 5 anni, ennesima finanziaria scivolata con qualche proroga e nessuna novità di rilievo”.

Come definirlo se non lo specchio del nulla cosmico a firma prima del Pd e ora, se non si decidono a dare un’inversione decisa, anche della Lega e del Movimento 5 Stelle. 

“In questo desolante quadro - afferma il comitato - si stanno facendo le pulci sul giorno in più e giorno in meno necessari per il rinnovo di contratti di un carrozzone che impiega almeno 5 mesi per aprire, per la prima volta, una pratica ed un anno (in media) per decisionarla. A tal proposito, visto che i politici che governavano fino a ieri si lamentano per i tempi del rinnovo del personale degli Uffici ricostruzione, ci permettiamo di consigliare vivamente di dividere in modo opportuno quel numero di risorse, incrementando il numero dei tecnici istruttori(delle pratiche) a scapito dell’incomprensibile esercito di amministrativi”. 

Il comitato si dice pronto a scendere di nuovo in piazza qualora non vi sia quell’auspicato cambiamento: “Non siamo stupidi e con la coerenza di chi protesta, se le cose vanno male, a prescindere da chi sia al governo, se continueranno a prenderci in giro ed a perdere tempo, faremo le nostre mosse contro tutti - concludono - quelli di prima e quelli di adesso“

GG.

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 Interrotta la circolazione sulla strada provinciale 58, “Lago di Fiastra”. A causa di un movimento franoso sul quale si sta già operando,  la Provincia di Macerata è stata costretta a chiudere l’arteria seppure per pochi giorni, per consentire i lavori in sicurezza ed evitare problemi alla circolazione.
La provinciale ha subito uno smottamento che si è verificato al km. 11.500. La strada è quella che conduce a Fiegni, ma per fortuna la chiusura non ha comportato l’isolamento di abitazioni. Nella zona esistono infatti percorsi alternativi. Già ieri sono iniziati i lavori di ripristino e sistemazione disposti dall’amministrazione provinciale con la rimozione dei materiali che hanno di fatto sbarrato la strada e  proseguiranno con la messa in sicurezza della scarpata e  la risistemazione della rete paramassi,  divelta dal movimento franoso. La strada verrà riaperta una volta ultimati i lavori che dovrebbero protrarsi per pochi giorni.

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“Nessun batterio nell’acqua, ora si attendono le analisi dell’Asur”: Queste le novità annunciate dal sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, in merito all’ordinanza emessa domenica 6 gennaio per il divieto dell’uso di acqua potabile in zona Fornaci. “Da domenica mattina – dice il primo cittadino – ci sono arrivate diverse segnalazioni per l’acqua di colore marrone e rossiccia. Abbiamo avvisato l’Assm e, dopo i loro sopralluoghi abbiamo emesso l’ordinanza di divieto. Al momento stanno facendo dei lavori nella parte alta delle Fornaci, poiché il problema nasce dal fatto che in quella zona l’acquedotto è abbastanza vecchio. Abbiamo chiesto anche la sostituzione di queste tubature, perché essendo in ferro creano problemi. Ora attendiamo l’esito delle analisi: quelle dell’Assm sono risultate negative dal punto di vista batteriologico, dobbiamo però attendere la controprova da parte dell’Asur per poter revocare l’ordinanza e fare in modo che si possa tornare alla normalità”. Da domenica è a disposizione dei cittadini una cisterna per l’acqua potabile. “Speriamo entro domani di avere il via libera da parte dell’Asur – conclude Paoloni - , abbiamo chiesto urgenza ma ci sono tempi tecnici che non dipendono da noi. Comunque il tema dell’acqua non si può trattare in maniera frettolosa, meglio essere scrupolosi e fare attenzione”.

GS 

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“Un passo per volta il futuro di Visso prende forma”. Soddisfazione da parte del sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini per il progetto di riconversione della piscina in Palazzo dello sport, palestra e edificio dove realizzare ogni tipo di iniziativa (anche all'aperto utilizzando il solarium che rimarrà come pertinenza del palazzetto): “Questo creerà l'opportunità per realizzare iniziative fino ad oggi precluse a Visso. Nella pianificazione del futuro del nostro comune non abbiamo scelta la via più breve, nemmeno quella più semplice. Per l'area commerciale - spiega - anziché i container è stata presa la scelto di realizzare una nuova piazza aumentando anche le dimensioni dei locali. Unico comune marchigiano, e probabilmente del cratere, che ha fatto questa scelta. Ci vorrà di più ma per noi era la scelta migliore visto che la piazza prima di 15 anni non sarà riaperta”. Visso ha anche abbandonato la via tracciata dalla ricostruzione, rinunciando  esempio alle perimetrazioni. Pazzaglini la definisce una scelta coraggiosa e entro i primi di febbraio il consiglio comunale dovrà approvare i primi aggregati del centro storico. “Si è poi cercato di creare infrastrutture nuove - prosegue -indispensabili alla ripresa turistica, come la realizzazione del percorso ciclopedonale di collegamento con Ussita e Castelsantangelo. Finanziamento cercato caparbiamente e ottenuto, anche in questo caso con molta fantasia e un enorme impegno personale. Ovviamente ci sono anche altre progettualità ma meglio non essere troppo lungo. Nonostante il terremoto - conclude - nonostante gli ostacoli che qualcuno da due anni ci mette davanti, sarà dura ma ce la faremo”.

G.G.

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Martedì, 08 Gennaio 2019 09:53

Ufficio ricostruzione, dimezzati i dipendenti

“Pronto? Vorrei parlare con l’istruttore che segue questa pratica”. “Mi dispiace, non c’è nessuno a lavoro, soltanto gli addetti ai Sal (stato di avanzamento lavori)”. Questa è la risposta che un ingegnere o un tecnico che si sta occupando dei progetti di ricostruzione riceverà chiamando l’ufficio speciale ricostruzione di Caccamo in questi giorni. Provare per credere. Già, perché come denunciato un paio di giorni fa dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti, con il ritardo nell’approvazione della legge finanziaria (arrivata il 30 dicembre), non si è potuto rinnovare automaticamente le convenzioni e i rapporti di lavoro per ben 113 dipendenti.

Ora quindi, si auspica quanto meno una stipula dei nuovi contratti in tempi rapidi. Dall’ufficio ricostruzione ipotizzano almeno una settimana.

Un’altra beffa dunque che va ad aggiungersi ai danni e a tutte le assurdità che i terremotati hanno dovuto subire da due anni a questa parte.

g.g.

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Notizie eccellenti per la ricerca di Unicam, che conferma la qualità e la vitalità dei ricercatori dell’Ateneo. Ben due i progetti che vedono infatti impegnati gruppi di ricerca Unicam che hanno superato le difficilissime selezioni e sono stati appena finanziati nell’ambito del programma Horizon 2020, il programma quadro dell’Unione Europea per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione relativo al periodo 2014-2020.

In particolare, grazie al gruppo di ricercatori afferenti alle Scuole di Scienze e Tecnologie e di Architettura e Design e coordinati dal prof. Andrea Dall’Asta, Unicam è uno dei 15 partner, tra cui anche il Comune di Camerino, del progettoLa capacità di resilienza delle aree Storiche innanzi ad eventi climatici o comunque Catastrofici”, che vede come capofila un ente di ricerca tedesco e che è stato finanziato nell’ambito del pilastro “Societal Challenges” per un totale di 6 milioni di euro.

E’ stato poi finanziato interamente nell’ambito Excellence Science ERC- Proof of Concept, una sorta di oscar della ricerca, il progetto “Launch Test of Natural Biocides for the Control of Insect Borne Diseases, coordinato dalla prof.ssa Irene Ricci, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria

Il finanziamento, pari a 150 mila euro, da parte del prestigioso European Research Council (ERC) è riservato a ricercatori già vincitori di “starting grants”, forma di finanziamento erogata sempre dall’ERC a sostegno della ricerca di frontiera, quale è stata la prof.ssa Ricci nel 2011, ed ha l’obiettivo di rafforzare il collegamento tra ricerca e mercato, in modo tale da valorizzare il potenziale della ricerca di eccellenza e non perderlo per mancanza di investimenti.

Obiettivo del progetto Unicam è quello di potenziare la nuova struttura gestita da Biovecblock, spin off dell’Ateneo, per il test ed il monitoraggio dell’effetto di biocidi naturali in insetti nocivi.

Notizia magnifica ed inaspettata che ci ha fatto chiudere l’anno nella maniera migliore – ha sottolineato con entusiasmo il Rettore Unicam Claudio Pettinari. Come definito anche nel Piano Strategico di Ateneo 2018-2023, l’Ateneo conferma l’intenzione di sostenere e sviluppare le attività dei gruppi di ricerca che operano nelle cinque Scuole di Ateneo, affinando la capacità degli stessi di inserirsi nei quadri di riferimento europeo, nazionale e regionale, sviluppando ricerche di qualità rispetto al contesto internazionale, sia dal punto di vista dell’originalità e del rigore metodologico, che dell’impatto sulla comunità scientifica”.

“Il tutto – prosegue il Rettore Pettinari – per consentire la partecipazione con tasso di successo elevato, a bandi competitivi a tutti i livelli, internazionali, nazionali, regionali e locali, anche grazie alla collaborazione fra le diverse strutture e quindi l’interdisciplinarità e multidisciplinarità della ricerca”.

“Ovviamente – conclude Pettinari – Unicam punta alla qualità della ricerca di base e applicata, aperta all’internazionalità, come requisito fondamentale per garantire agli studenti un’istruzione superiore di elevato livello, e per sostenere attraverso il trasferimento di competenze e know-how, o sviluppo delle imprese e del territorio tutto”.

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Lunedì, 07 Gennaio 2019 11:31

San Severino, vandali in azione

Vandali in azione durante le ultime festività negli spazi esterni dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche. Armati probabilmente di un taglierino ignoti hanno squarciato in più puntila copertura pressostatica del campo da basket che a metà dicembre era implosa su sé stessa a causa di una violenta nevicata. 

I tecnici di una ditta specializzata stavano cercando proprio in queste settimane di rimettere in piedi la copertura ma i nuovi danni renderanno oranecessari interventi più costosi. 

La struttura, una cupola a doppia membrana di 30 metri di lunghezza per quasi 19 di larghezza, era stata donata dalla società Commit Siderurgica, azienda di Veggiano, e inaugurata a maggio. Già in passato la copertura era stata fatta oggetto dell’attenzione dei vandali.

“Episodi come questi - commenta molto amareggiato l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni - rendono veramente inutile gli sforzi di tutti. La copertura ci è stata donata e grazie ad essa tanti giovani di diverse società sportive possono allenarsi anche d’inverno. Adesso saremo costretti a costosi interventi di riparazione. Mi auguro che si possa risalire ai responsabili del raid, nel frattempo provvederemo a chiudere meglio alcuni punti di accesso e a installare in tutta l’area le telecamere di sorveglianza”.
g.g.

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Boom di presenze a Camerino per la 17ma edizione della festa del Torrone. Debutto col botto dalla nuova piazza, per il tradizionale appuntamentodell’Epifania che non ha tradito le aspettative, riversando al Sottocorte Village un fiume di persone. Bambini, adulti, famiglie intere; in centinaia sono accorsi in città per immergersi nella festa e nei suoi sapori. Omaggio al dolce tipico camerinese pluripremiato per bontà, il galà del torrone è l’ideale conclusione in dolcezza delle festività natalizie. Distesa sul dedalo di tavolate vestite a festa, lungo le vie del Sottocorte Village fino a lambire la piazza, la squisitezza si è presentata in tutto il suo splendore, davanti ad un pubblico curioso che già pregustava con gli occhi il momento dell’assaggio.

Torrone AAA

 L’impasto di mandorle, albume e miele  cui si è aggiunta quest’anno la specialità ‘ghiotto’al fico e cannella,  ha raggiunto i 286 metri e 14centimetri di lunghezza. Ingredienti di primissima qualità, ore ed ore di sapiente lavoro artigianale e l' abilità del mastro torronaro Paolo Attili, hanno prodotto l’ennesima dolcezza da record per la gioia di tutti presenti. Impeccabile come sempre l’organizzazione della Pro Camerino e dei suoi volontari, indaffarati come non mai dagli stand, presi d’assalto per le degustazioni.

Torrone la piazza

 Bellissima l’atmosfera e soprattutto il colpo d’occhio offerto dalla piazza e dalle vie gremite; numerosi i bambini che hanno atteso con impazienza l’arrivo delle due bellissime e giovani  befane, giunte dalla scalinata per distribuire caramelle e dolcetti.

Befana e doni

Torrone Le befane ei bambini

Al taglio del torrone in misura maxi attestata dal segretario comunale Angelo Montaruli,  hanno presenziato il sindaco Gianluca Pasqui, il vice sindaco Roberto Lucarelli, il presidente della Pro Camerino Renzo Riccioni, i volontari di Croce Rossa Italiana di Camerino con il presidente Gianfranco Broglia, le autorità militari, la Protezione Civile.  Nell’occasione sono state premiate le scuole che, con i loro elaborati,hanno partecipato alla Mostra dei presepi, allestita per tutte le festività nei locali dell’area commerciale. Promossa nell’ambito del ricco programma del progetto "La rinascita attraverso i sogni”, ideato dalla docente Dalila Ragusa e dalla pedagogista Sonia Santacchi, ha visto assegnare  il primo premio alla Scuola primaria “ De Giorgi” di Gagliole, seconda classificata la Scuola primaria “ De Amicis” di Castelraimondo (classi I e II B), terza la scuola  primaria “Leopardi” di Serravalle di Chienti (classi I e II). Premi  per  l’originalità sono andati ancora alla classe IV della Scuola Primaria “De Giorgi” di Gagliole e ,per l’impegno dei bambini alle Scuole primarie “Ortolani” , “ L’Aquilone “e “ Maria Ausiliatrice” di Camerino. Per la cura dei dettagli la targa è stata assegnata infine all’Agrinido ”La Fornace” di Gagliole. Ventitré in tutto le scuole partecipanti all’iniziativa, alle quali verrà consegnata una pergamena ricordo.

Torrone Fisarmonica babbo Natakle

 A contornare allegramente il lungo pomeriggio, la musica del Babbo Natale fisarmonicista accompagnato dai suoi fedeli aiutanti. In chiusura, applausi scroscianti in una affollata Geo tenda per il concerto dell’orchestra di Fiati, diretta dal maestro Vincenzo Correnti che ha saputo rinnovare l’atmosfera magica dello strepitoso concerto di Natale dello scorso 26 dicembre.

Carla Campetella

 

I bambini premiati

la scuola prima classificata

la scuola 2 classificata

 la scuola maruia Ausiliatrice

Sotto alcuni dei presepi in mostra

presepe 1

presepe 3

 Babbo Natale fisarmonicista e Carabinierfi in alta uniformeBabbo Natale fisarmonicista e Carabinieri in alta uniforme

Sotto il sindaco Pasqui e il vice sindaco Lucarelli 

torrone Pasqui e lucarelli

 Nella foto sotto, le collaboratrici della Pro Camerino

Torrone i collaboratori della Pro Camerino

Torrone festa il numeroso pubblico

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Il brusco calo delle temperature di questi giorni accompagnato da neve e gelo, non ha minimamente intimorito chi, pur di svolgere la sua missione e il suo servizio quotidiano, è abituato da una vita ad affrontare le insidie pungenti dell’inverno e ogni condizione metereologica avversa. Lo sa bene don Mario Scuppa, sacerdote della diocesi di Camerino San Severino Marche che a 88 anni suonati, ogni mattina alle 6.40 si incammina a piedi per andare a dire messa dalle suore Carmelitane di Camerino. Uno stile di vita umile e accogliente come si addice ad uno stimato sacerdote e prima di tutto alla persona gentile, garbata e disponibile qual è don Mario, attuale parroco di Valdiea San Marcello e Sentino. Le chiesette sono inagibili, ma l’impavido e minuto prete raggiunge lo stesso le frazioni per essere vicino alla gente di quei posti, così come accade tutte le mattine per la celebrazione dalle suore Carmelitane, senza mai mancare all’appuntamento anche quando gli stessi fedeli presenti si possono contare sulle dita di una mano. Amabile guida luminosa per tanti ragazzi della scuola media “Luigi Allevi” che ha diretto per tanti anni, don Mario è una testimonianza di tenacia e di sprone per tanti sacerdoti anche molto più giovani. Un esempio di spirito di servizio e grande disponibilità che rivela tutta la bellezza del suo ministero da sacerdote. Grazie don Mario per la tua presenza silenziosa, da prendere a modello per coraggio e umanità.

Carla Campetella

don Mario 2

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“Ci aiuti a riportare a Frontale il prezioso messaletto di San Damiano Loricato.

La reliquia è stata rubata dalla chiesa parrocchiale di frontale nel 1925 ed è passata per la Svizzera tra le mani di numerosi ricettatori. Di recente però è stata ritrovata a New York alla Pierpont Morgan Library. I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona hanno fatto indagini accurate e la procura ha chiesto il sequestro del messaletto tramite rogatoria internazionale ma al tribunale di Macerata la causa è pendente da molto tempo e non è mai giunta a sentenza.

Visto che l’iter giuridico si prospetta molto lento, Cristini auspica l’intervento de Ministro per i beni culturali al fine di aprire anche ad azioni diplomatiche.

Peraltro il Ministro, proprio mercoledì, convocherà il comitato per il rientro delle opere trafugate.

Non si esclude poi che sarà coinvolto anche l’ordine camaldolese per percorrere anche la via diplomatica ecclesiastica.

Sul prossimo numero de L’Appennino Camerte troverete un approfondimento in merito.
g.g.

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