Caccamo in lutto per la morte di Paolo Bureca
Non solo Caccamo, ma anche i paesi vicini si stringono attorno alla famiglia Bureca per la scomparsa di Paolo.
Classe 1961 si è spento oggi all'ospedale di Macerata dove era ricoverato a seguito di una malattia.
Molto conosciuto per la sua attività commerciale a Caccamo, insieme alla moglie, dove vendeva giochi e articoli da regalo, ma anche per aver militato, da giovane, tra le fila del Caldarola con il soprannome di "Careca" per il suo tocco brasiliano.
Lascia la moglie Rosella e tre figli, Cristian, Silvia e Lucia.
La camera ardente è stata allestita all'obitorio dell'ospedale di Macerata. I funerali si svolgeranno sabato 2 marzo, alle ore 10.30, nella chiesa - container di Caldarola. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Borgiano.
GS
Treia, scoperto dai carabinieri un deposito di rifiuti speciali
I carabinieri della Stazione Forestale di Camerino, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno scoperto a Treia, nei pressi di un’azienda manifatturiera, un deposito di rifiuti speciali. Il volume dei rifiuti rinvenuti è stato stimato in circa 40 metri cubi che sono stati sottoposti a sequestro penale. I militari hanno, inoltre, informato gli Enti competenti per la bonifica dell’area.
Il titolare dell’azienda è stato, così, denunciato per violazione delle norme in materia di tutela ambientale e ora rischia la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e un’ammenda da duemilaseicento a ventiseimila euro.
f.u.
Ancora controlli antidroga. Sequestri a Fontescodella
Continuano i controlli svolti dalla Questura di Macerata alle aree verdi, ai parchi e alle zone di ritrovo maggiormente frequentate dai giovani, cosi’ come disposto dal Questore Antonio Pignataro, servizi che hanno consentito di effettuare numerosi arresti di spacciatori, per la quasi totalità extracomunitari.
Nel pomeriggio di ieri, sono stati effettuati a Macerata ancora una volta servizi straordinari di controllo del territorio svolti da operatori della Squadra Mobile di Macerata, diretta da Maria Raffaela Abbate, con la collaborazione di personale della Squadra Cinofili antidroga, finalizzati al contrasto dei fenomeni criminosi e a debellare lo spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività è stata focalizzata principalmente nei parchi pubblici, nei pressi degli istituti scolastici e nelle aree di aggregazione giovanile.
All’interno dei giardini di Fontescodella di Macerata, nei pressi dei giochi per bambini, personale dipendente notava un gruppetto di tre ragazzi, due italiani e un noto cittadino della Nuova Guinea, in Italia senza fissa dimora, soggetto conosciuto a questo Ufficio perché coinvolto in precedenti attività di Polizia Giudiziaria connesse allo spaccio di stupefacenti.
Raggiunto il gruppetto, tutti gli operatori coinvolti nel servizio intervenivano, procedendo al controllo dei sospetti e alla loro identificazione. Il soggetto extracomunitario, alla vista degli agenti, si dava a precipitosa fuga, lasciando cadere a terra un involucro in cellophane trasparente con all’interno alcune dosi di Hashish, riuscendo a far perdere le proprie tracce.
Il soggetto è stato denunciato. Nel corso dei controlli, proseguiti per l’interno pomeriggio, sono state identificate 45 persone e sottoposte a controllo 32 autovetture.
g.g.
Incendio a Corridonia, in fiamme un condizionatore
Vigili del fuoco in azione nella tarda mattinata per un incendio che si è sviluppato a Corridonia sul terrazzo di un appartamento di via Puccini. Le fiamme si sono sprigionate da un condizionatore posto all'esterno dell'unità abitativa. L'intervento dei pompieri, sul posto con 9 unità e 3 mezzi, è valso allo spegnimento delle fiamme, evitando che l'incendio potesse propagarsi all'interno dell'appartamento, e alla messa in sicurezza dell'abitazione. Fortunatamente non si registrano feriti.
g.g.
Hotel Velus ospita i terremotati. “Tutto in regola per i pasti?”
A chiederlo è il consigliere regionale Sandro Bisonni che ha presentato un’interrogazione in merito alla situazione creatasi all’Hotel Velus di Civitanova. Nel mirino, il servizio di pensione completa offerto agli sfollati del sisma del 2016.
Nel gennaio 2018 è scaduto il contratto con la società “All Food”, risultata vincitrice della gara d’appalto indetta nel 2010 dal Comune in relazione al servizio di refezione scolastica in diversi istituti cittadini. Dal 2012 al 2018 l’hotel Velus ha concesso in locazione alla stessa società una porzione di fabbricato adibita a cucina e, secondo notizie riportate dalla stampa, i Nas avrebbero effettuato dei controlli proprio dove venivano confezionati i 1.500 pasti giornalieri della “All Food”.
Attraverso l’interrogazione si evidenzia che nel capitolato d’appalto del Comune era stato disposto che nel periodo compreso tra settembre e giugno la cucina dovesse essere destinata esclusivamente al servizio di refezione scolastica comunale con mille pasti giornalieri dal lunedì al venerdì compreso. Tuttavia nel novembre del 2016, quindi contemporaneamente alla locazione alla “All Food” per la porzione di fabbricato adibita a cucina, l’hotel ha sottoscritto con la Regione Marche un contratto per l’erogazione dei servizi di ospitalità a 26 persone colpite dal terremoto.
Attraverso l’interrogazione, Bisonni intende sapere se le 26 persone abbiano consumato regolarmente i pasti nei locali dell’albergo o in altre strutture esterne, se l’hotel sia ricorso a forme di subappalto e, in caso affermativo, se questa scelta sia stata regolarmente autorizzata dalla Regione dopo la presentazione di tutta la documentazione prevista per legge.
Ultimo quesito, quello relativo ai requisiti necessari per la stipula del contratto, vale a dire se il titolare dell’hotel abbia dichiarato, o meno, a suo carico eventuali condanne penali che avrebbero potuto costituire, in base alla normativa vigente, motivo ostativo alla conclusione del relativo contratto.
g.g.
Ladro inseguito dai carabinieri ma riesce a scappare. Poi un furto a Treia
Un folle inseguimento e poi un furto. Treia e Passo di Treia protagoniste di quanto accaduto nella giornata di ieri. Nel tardo pomeriggio, ai carabinieri della locale stazione è stata segnalata la presenza di una Audi rubata in Umbria. I militari hanno iniziato a perlustrare la zona, soprattutto ai confini con San Severino. Ad un certo punto, l’auto è stata intercettata che si muoveva a fari spenti e per strade secondarie. Alla vista dell’auto dei carabinieri, il conducente ha iniziato una precipitosa e folle fuga, tallonato dal veicolo dell’arma. Dopo svariati chilometri ed un piccolo incidente che ha provocato ad una Fiat Panda guidata da un sessantasettenne del luogo, che per fortuna non è riportato conseguenze, e dopo un sorpasso azzardato il ladro è riuscito a far perdere le tracce. Le ricerche hanno riguardato anche la zona di Tolentino e Camerino.
La circostanza è da mettere probabilmente in relazione con un furto avvenuto sempre nel pomeriggio di ieri a Treia dove ignoti malviventi sono entrati in una ditta lasciata aperta da cui hanno rubato una Fiat Panda e 1000 euro in contanti che erano stati lasciati in un cassetto.
g.g.
Sindaci del cratere: “Vogliamo incontrare il premier Conte entro marzo”
Comitato dei sindaci del cratere operativo. Nei prossimi giorni se ne deciderà il rappresentante. Intanto si lavora ad un documento che riassuma problematiche e possibili soluzioni da presentare al Primo Ministro Giuseppe Conte. Proprio a lui poi, i sindaci che hanno costituito il comitato, una 70ina circa, chiederanno un incontro allargato ai 138 sindaci del cratere. Qualora questo non venisse concesso o non fossero soddisfacenti le risposte del governo, i primi cittadini si dicono pronti a scendere in piazza insieme ai cittadini. Tutto questo è stato stabilito stamattina al Crowne Plaza Rome Hotel.
“A distanza di 30 mesi - ha esordito Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino - siamo ancora alle prese con procedure emergenziali come i puntellamenti sulla pubblica via. Siamo lontani anni luce dalle vere esigenze e proprio non capisco quei sindaci che oggi non sono qui. Ne sarebbe valsa la pena, anche solo per un unico cittadino in difficoltà perché il nostro obiettivo è questo, rappresentare chi ha bisogno di noi. L’intenzione non è di certo fare distinzioni tra terremotati - ha ribadito - fa ribrezzo anche solo pensarlo”.
Insieme a Pasqui, ad aprire l’incontro il sindaco di Amatrice Filippo Palombini: “Questo comitato doveva nascere e mettersi subito al lavoro, oggi siamo qui per questo. Noi diciamo tutti le stesse cose, perché tutti abbiamo bisogno delle stesse cose. Il Governo deve consentirci di sedere ad un tavolo per la stesura di nuove norme che possano permettere una ricostruzione rapida e certa". Presenti diversi sindaci da tutte le Regioni colpite, che insieme faranno fronte comune. Mauro Falcucci ha espresso l’urgenza di una posizione politica chiara sul destino della montagna: “Siamo come dei malati con tante patologie diverse. La cura non può essere sempre la stessa per tutti, servono terapie diverse”.
"Guardo i miei cittadini - ha affermato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci – e non so più cosa rispondere a gente che non sa cosa succederà, che vede che non è partito neanche un cantiere e che, probabilmente, non avrà, per età, il tempo di aspettare ancora. Il tempo dell'ascolto era finito, questo comitato deve avere il carattere dell'azione, era una necessità e ora dobbiamo subito metterci al lavoro".
G.G.
Case a luci rosse a Macerata e Jesi. Organizzazione cinese sgominata a Mestre
Appartamenti anche a Macerata e Jesi per il giro di prostituzione e di case hot scoperto dai Carabinieri di Mestre, che ha condotto a provvedimenti cautelari nei confronti di tre donne cinesi di 42, 52 e 33 anni, accusate del reato di sfruttamento della prostituzione ai danni di loro connazionali. Tutto è nato dagli accertamenti da parte dei carabinieri del Norm e della compagnia di Mestre, su un sito internet che pubblicizzava appuntamenti nella città veneta, con offerte di rapporti sessuali a pagamento con tanto di numero di cellulare. Oltre all'appartamento mestrino, che era il principale, ce n'erano altri a Piove di Sacco in provincia di Padova e nelle Marche a Jesi e Macerata. Nelle case di appuntamento i militari hanno scoperto che venivano sfruttate decine di ragazze.Tra le modalità di adescamento anche l’utilizzo di una app di messaggistica istantanea con invio di codice al cliente. Il tariffario si adattava a tutte le tasche: da 50 a 500 euro e, alcuni degli appuntamenti erano fissati direttamente in albergo.
C.C
Caldarola, riaprono la Banca dei Sibillini e il Centro prelievi
Un mercoledì particolare questo 27 febbraio per la comunità di Caldarola che ha festeggiato una doppia riapertura: quella della Banca dei Sibillini e della sede destinata ad ospitare la Guardia Medica e il Centro Prelievi. Ancora una giornata di festa, dunque, per la comunità caldarolese che ha visto la presenza nel paese dei cardinali Pallotta anche del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli. La filiale della Banca dei Sibillini riapre al pubblico dopo l’assalto subito nella notte del 28 gennaio, il secondo nel giro di appena un anno, quando ignoti fecero saltare lo sportello bancomat. Una sede che torna fruibile, sia pure priva del bancomat, con il Presidente Stefano Tolomeo e il Direttore Generale della BCC Claudio Taddei che hanno fornito rassicurazioni in ordine all’azzeramento delle commissioni di prelievo presso altri sportelli per venire incontro alle esigenze dei correntisti.
La seconda inaugurazione, come detto, riguarda la palazzina, recentemente restaurata, destinata ad ospitare la sede della Guardia medica e del Centro Prelievi.
Due servizi essenziali per la comunità, non solo di Caldarola ma anche dei comuni limitrofi, che avevano subito enormi disagi a causa del terremoto. La guardia medica era stata spostata all’interno di un container, mentre il servizio prelievi di sangue era stato addirittura sospeso.
"Due servizi importanti per la cittadinanza e che costituiscono un ulteriore, piccolo segnale di rinascita - così il presidente della regione Ceriscioli - Ho visto le immagini del camper adibito a banca nelle ore immediatamente successive al sisma dove la banca ha scelto di operare pur di offrire disponibilità e supporto alla comunità. Anche i locali, davvero ben ristrutturati, che ospiteranno guardia medica e centro prelievi sembrano un piccolo segno, ma in realtà costituiscono una grande opportunità per chi ha bisogno di accedere a tali servizi".
"Un altro tassello messo sulla via della ricostruzione - dichiara il sindaco Luca Giuseppetti - Dopo le scuole il secondo obiettivo era quella del centro per i servizi sanitari che potranno essere utilizzati non solo dai nostri cittadini, ma da tutta la popolazione residente nel territorio dei 5 comuni".
- l'interno del centro prelievi - il direttore del distretto sanitario Giovanna Faccenda, il presidente della regione Luca Ceriscioli, il sindaco Luca Giuseppetti
- l'interno della Banca dei Sibillini - il sindaco, i dipendenti Mauro Panunti e Angela Bassetti, il presidente Ceriscioli
San Ginesio e Carpenedolo uniti nel Patto dell'Amicizia
Siglato nella giornata di domenica il Patto di Amicizia tra il comune di San Ginesio, rappresentato dal Sindaco Giuliano Ciabocco, e il comune di Carpenedolo, rappresentato dal Sindaco Stefano Tramonti.
L’ufficialità della sigla è avvenuta presso la sala del Palazzo Deodato Laffranchi a Carpenedolo (provincia di Brescia) dove il Sindaco si è recato accompagnato dagli assessori Angela Mari e Fausta Alessandrini insieme al consigliere Andrea Morichelli.
E’ doveroso ricordare quanto fino ad oggi il comune bresciano, a partire dai drammatici fatti del 2016, si sia concretamente adoperato nei confronti di San Ginesio, prima con una raccolta fondi destinata al rifacimento della palestra, poi con l’acquisto di uno scuolabus.
Gesti di encomiabile solidarietà che viene ancor più rafforzata da un patto di amicizia che come obiettivo primario ha quello di realizzare “incontri e scambi tra associazioni e cittadini per promuovere le tipicità locali e il rapporto di amicizia tra i due popoli pur conservando una loro identità e il legame con la comunità d'origine”. In particolar modo il documento sottoscritto dalle due amministrazioni dovrà regolamentare la promozione di scambi di natura turistico, culturali ed economici-professionali tra le scuole, al fine di favorire incontri fra i giovani per sensibilizzarli al confronto con coetanei radicati in contesti diversi e più ampi; tra associazioni culturali per la realizzazione di incontri musicali, rappresentazioni teatrali, mostre d'arte, conferenze e convegni al fine di favorire la presa di coscienza del contesto culturale che caratterizza le due realtà sociali e promuovere il processo di integrazione; tra associazioni sportive per l'organizzazione di competizioni in varie discipline, per corsi di perfezionamento in discipline specifiche, per la realizzazione di raduni o corse; tra associazioni di categoria per realizzare la promozione di attività agricole, industriali e commerciali, attraverso studi comparati di sistemi tecnologici e gestionali, scambi di professionalità e di banche dati. Presenti alla cerimonia anche l’Associazione Tradizioni Sanginesine che ha voluto omaggiare la comunità di Carpenedolo con la tradizionale sfilata dello storico Palio di San Ginesio.