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Mercoledì, 10 Luglio 2019 16:22

Maltempo, la conta dei danni a San Severino

In tutta la provincia è partita già da stamattina la conta dei danni dopo il forte vento e l’acquazzone di ieri. Il maltempo non ha risparmiato nemmeno San Severino dove ha causato la caduta di rami e alberi su diverse strade comunali a causa delle forti raffiche di vento. Gli operai e gli addetti dell’ufficio manutenzione sono stati chiamati ad un superlavoro così come gli agenti della Polizia Locale. Alcuni pioppi sono caduti sulla sede stradale lungo la provinciale Berta Rambona mentre rami e alberi di acacia sono finiti sullastrada comunale che collega alla frazione di Pitino e sul tratto Pieve – Colmartino. Operazioni di rimozione di rami, infine, anche nel quartiere di San Michele.Le piogge, inoltre, hanno portato fango e detriti su alcune strade ma la situazione non ha causato particolari allarmi alla circolazione.
g.g.













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Alberi abbattuti, capannoni distrutti, serre scoperchiate, danni ingenti alla colture di mais e girasole, all'ortofrutta. L’uragano che ieri pomeriggio si è abbattuto all’improvviso sulle Marche ha attraversato la regione da nord a sud lasciando dietro di sé una scia di devastazione nelle campagne. Soprattutto sulla costa, ma danni ingenti sono stati registrati anche nelle aree collinari. Più contenuti i disagi nell’area montana.

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A lanciare l'allarme è la Coldiretti: "Dall’inizio dell’anno - scrive in una nota - , in Italia, sono stati registrati oltre 2 eventi meteorologici straordinari e distruttivi al giorno tra grandinate, trombe d’aria, nubifragi e tempeste di neve. Fenomeni in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo una rielaborazione di Coldiretti Marche su dati Eswd. L’evento di ieri arriva al termine di un giugno dal caldo record che ha registrato temperature di due gradi superiore rispetto alla media degli ultimi 20 anni, a sua volta anticipato dal maggio freddo e piovoso. Una situazione disastrosa soprattutto nelle province di Ancona e Macerata".

“Siamo in piena fase emergenziale – denuncia Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - poiché nelle campagne della nostra regione lo scenario è apocalittico. I danni riscontrati sono ingenti e hanno colpito in maniera trasversale tutte le province e ogni tipologia di realtà produttiva, dai frutteti agli oliveti, dalle aziende zootecniche a quelle a seminativi, senza risparmiare le strutture di vivai ed agriturismi. La nostra agricoltura sta vivendo delle ore di indicibile difficoltà con la compromissione non solo del raccolto di stagione ma di tutte le attività future. È necessario che venga richiesto lo stato di calamità e che ogni organo di competenza si adoperi affinché nessuno degli imprenditori e dei cittadini colpiti rimanga solo”.

L’area più colpita è quella del Conero dove tra Osimo, Numana, Castelfidardo e Camerano si sono registrati danni ingenti alle colture da orto come meloni e pomodori (già in ritardo per via del freddo di maggio) ma anche alberi abbattuti. In zona Coppo, a Sirolo, sono rimasti a terra olivi secolari e querce. A Filottrano la furia del vento ha scoperchiato diverse serre. In Vallesina danni negli orti, ad albicocchi e peschi. A Monte San Vito la caduta di alberi ha danneggiate le coperture di serre. Nel Maceratese, tra Recanati e Porto Recanati, interi campi di mais e girasole sono rimasti allettati dopo il passaggio della burrasca che ha anche distrutto un capannone agricolo.

GS
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Sono 40 gli accessi nei cantieri dell’area del cratere svolti dal gruppo interforze, dal giorno della sua costituzione ad oggi.
A renderlo noto è la Prefettura di Macerata dopo una riunione allargata, su impulso del Direttore della Struttura di Missione Antimafia Sisma, alla quale hanno partecipato il Prefetto Carmine Valente, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, i dirigenti della Struttura di Missione, i vertici delle locali Forze di Polizia e i componenti del gruppo interforze.

Sono state analizzate situazioni di comune interesse riferite a società operanti sul territorio della provincia di Macerata nella continua ricerca del controllo delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016.

Sono stati verificati, inoltre, gli esiti degli ultimi accessi effettuati dal gruppo interforze e sono state programmate ulteriori visite ai cantieri della ricostruzione.

GS
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“Siamo estremamente felici di accogliere ed ospitare la prima tappa di RisorgiMarche 2019 a Poggio San Romualdo, all’interno del nostro Parco”.
Queste le parole del direttore del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, Massimiliano Scotti. 
“Come per altre tappe, l’evento è caratterizzato da un'attenzione elevata verso la minimizzazione degli impatti e la marcata sostenibilità. L’attenzione degli organizzatori rispetto all’ambiente è massima, ne abbiamo già avuto prova e lo abbiamo potuto constatare negli incontri organizzativi che si sono svolti e nella qualità della documentazione scientifica presentata a supporto dell'iniziativa. Anche il Comitato Tecnico Scientifico del Parco, chiamato ad esprimersi in situazioni simili, ha apprezzato gli sforzi dell’organizzazione,
segno di una consapevolezza sempre maggiore da parte di tutti nei confronti delle risorse naturali che sono beni preziosi, da utilizzare ma anche da restituire ai nostri figli e nipoti, perché possano goderne con attenzione, rispetto e sensibilità - sottolinea Il direttore del Parco - .
Siamo certi che i cittadini sapranno vivere la musica e la natura in modo consapevole, con gioia e rispetto. Proprio perché RisorgiMarche è un momento di entusiasmoemozione e senso di comunità. E’ nel camminare insieme nella natura, godendo di quello che abbiamo attorno a noi, e stando insieme con la musica ed artisti di fama internazionale, che si ritrova l’unione e la volontà di far rinascere la nostra terra, capita dal terremoto, con un’anima più forte, consapevole e viva".

GS
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Con l’inizio della stagione estiva e del divertimento dei giovani, sempre alla ricerca di feste e attività, soprattutto lungo la costa, torna l’attenzione al problema dell’alcool e delle droghe.

“Alza la testa...non il gomito”, il progetto attuato dalla Cooperativa Sociale PARS “Pio Carosi” Onlus, in collaborazione con il Dipartimento per le Dipendenze patologiche dell’Area Vasta 3 di Civitanova Marche, scende in campo anche quest’anno.

Una idea volta alla prevenzione del disagio giovanile, nei diversi contesti di svago. Si rivolge a tutti i giovani che frequentano discoteche, pub, feste, lungomare della riviera marchigiana per informarli e sensibilizzarli riguardo i vari rischi legati all'uso e abuso di alcool e droghe.

               L’équipe che realizza le diverse iniziative è composta da “operatori di strada” della PARS che si confrontano con i giovani negli eventi estivi della zona e fuori dalle discoteche per spiegare i rischi ed i danni dell’uso ed abuso di alcool e droghe, scegliendo strategie comunicative efficaci e mirate per diffondere una cultura della prevenzione e promozione della salute.

            Negli stand allestiti, gli operatori interagiscono con i giovani somministrando test, offrendo opuscoli informativi, gadgets accattivanti ed originali, allestendo una piccola area relax all'interno dello stand e, soprattutto, offrendo la possibilità di effettuare il test dell’etilometro per esaminare il tasso alcolemico ed eventualmente valutare gli effetti subiti, al fine di dissuadere ad una eventuale guida in condizioni di rischio .

            “La realizzazione del progetto – spiegano - è resa possibile grazie alla sinergia fra operatori pubblici, operatori della Cooperativa Sociale, Amministrazioni Comunali delle località coinvolte e gestori dei locali , che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa”.

GS
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Controlli straordinari per reprimere i reati contro il patrimonio. Nella mattinata di ieri il Comando Compagnia di Macerata è stato impegnato in un’operazione finalizzata proprio a prevenire e reprimere reati contro il patrimonio, in particolare furti e rapine, nonché assicurare regolari spostamenti dei vacanzieri soprattutto sulle principali strade. Sono stati impiegati militari delle stazioni di Montefano e Montecassiano, e della Stazione di Macerata e del Nucleo operativo e radiomobile per la città di Macerata ed immediata periferia. Alo scopo di assicurare maggior dinamismo, è stata impiegata una pattuglia in moto della sezione Radiomobile che ha percorso anche le vie del centro.
Ad assicurare anche un controllo dall’ ”alto”, è intervenuto l’elicottero del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara che ha sorvolato la città di Macerata, l’immediata periferia e la zona di Sambucheto di Montecassiano, in particolare la statale Regina.
Nel corso del servizio, è stato eseguito anche un controllo presso abitazioni per verificare l’effettiva residenza degli occupanti, in particolare di extracomunitari, e vigilare su eventuali situazioni di sovraffollamento di persone all’interno di immobili, di concerto con personale della Polizia Locale di Macerata con cui vi è una sinergica collaborazione.
Sono stati impiegati 10 uomini, controllati 50 utenti e 47 veicoli nonché elevate alcune contravvenzioni al C.d.S.

I controlli proseguiranno per l’intero arco estivo.
g.g.
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“Mi commossi quando mi dissero che sarei diventato vescovo. In 25 anni la mia preoccupazione sono state le vocazioni e imparare ad essere padre”. Queste le parole del cardinale Edoardo Menichelli che ieri, nella chiesa della Madonna dei Lumi, ha celebrato la messa per i suoi 25 anni di episcopato. 

A nominare vescovo Sua Eminenza Menichelli è stato, 25 anni fa, san Giovanni Paolo II il 14 giugno 1994. La sua ordinazione avvenne nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e il suo primo incarico fu quello di arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. L’8 gennaio del 2004 quello stesso pontefice lo trasferì alla diocesi di Ancona-Osimo e nel 2015, precisamente il 4 gennaio, papa Francesco lo ha nominato cardinale.

Presenti alla celebrazione il sindaco Rosa Piermattei e il vicesindaco Vanna Bianconi insieme all’assessore Tarcisio Antognozzi.

“In questo giorno - ha detto Menichelli nel corso della sua omelia - rivivo quanto successo il giorno della mia ordinazione, e medito anche su quanto successo in questi 25 anni. Prego perché il Signore dia a tanti altri, secondo la sua volontà, questa grazia particolare che è così piena di responsabilità. Mi commossi quando il cardinale Silvestrini mi disse che sarei diventato vescovo”. 

La crisi delle vocazioni, la cura spirituale delle persone, imparare ad essere un padre per i fedeli. Questi sono gli impegni e le preoccupazioni dell’episcopato di Menichelli. 

“Ciò che più impegna un Pastore - ha detto - è vivere in comunione con la Chiesa, sapere di dover parlare non di cose tue ma di cose di Gesù Cristo. Io non ho fatto miracoli per i malati e gli infermi ma c’è una guarigione spirituale per cui serve fede e pazienza di ascoltare chi ha dentro di sé delle ferite. Non ho mai comandato - ha aggiunto - ma sempre servito. Il vescovo deve imparare ad essere padre con l’aggravante che lui deve custodire tutto dentro di sé. Una delle preoccupazioni sono state le vocazioni. Perché una Chiesa che non è feconda non è una Chiesa”. Un ringraziamento anche e soprattutto alla famiglia che si è preso cura di lui in tutti questi anni: “Un vescovo ha bisogno di essere custodito e la salvaguardia più grande viene dalla mia famiglia. Se gli ho dato fastidio, se gli ho dato poco, gli chiedo perdono ma li ringrazio per avermi dato questa custodia”. 
Gaia Gennaretti 


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L'estate dei giorni scorsi è stata squarciata, nel tardo pomeriggio di oggi, da un forte vento e da tanta pioggia che hanno interessato l'intera provincia.  Erano da poco passate le 18 quando ha cominciato a piovere e la furia dell'acqua e del vento, ha abbattuto diversi alberi.
A Macerata, in uscita dalla città, lungo la strada provinciale che, passando per Rotelli, conduce a Passo di Treia sono caduti alberi e grossi rami sulla strada. Così come lungo la Carrareccia tra Sforzacosta e Piediripa.
In alcuni punti gli automobilisti si sono fermati per spostare le piante dalla carreggiata. 
Disagi anche a Tolentino per strade allagate e per dei rami caduti nel tratto di strada che dalla città conduce in contrada Le Grazie.
Lungo la superstrada Valdichienti, paura per gli automobilisti che viaggiavano in direzione monti: tra Morrovalle e Corridonia, infatti, un grosso albero è caduto sulla carreggiata.
Problemi anche alla Rotopress di Loreto, che si occupa della stampa dei giornali, per l'allagamento di alcuni stabili e per la mancanza di energia elettrica.

Gaia Gennaretti 
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Tolentino

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Era costretta a vivere tra i rifiuti l’anziana liberata dalla Polizia Locale di Tolentino.
Da tempo nessuno aveva più sue notizie fino a quando le voci non sono arrivate alle orecchie della Polizia Locale tolentinate che si è attivata mettendo in atto una serie di verifiche in stretta sinergia con i Servizi Sociali del Comune di Tolentino.


È la triste storia di una anziana signora di 87 anni che, stando a quanto si legge in una nota del Comune, ormai da lungo tempo viveva segregata in casa dal figlio che avrebbe invece dovuto prendersi cura di lei.

A seguito di una segnalazione, gli agenti della Polizia Locale hanno fatto delle indagini e con le colleghe assistenti sociali si sono attivati per un primo sopralluogo nell’abitazione dove la signora risultava residente insieme al figlio di 60 anni.
Dopo una certa reticenza, l’uomo è stato convinto a far entrare in casa un agente della Polizia Locale e un assistente sociale che, già ispezionando l’esterno dell'abitazione, avevano subito accertato una vera e propria discarica domestica a cielo aperto con rifiuti di ogni tipo abbandonati in grandi cumoli, in parte coperti dalla folta vegetazione. Ma la scoperta più dolorosa è stata fatta durante la "visita" all'anziana signora; lo spettacolo che si è presentato davanti agli occhi degli uomini della Polizia Locale è stato agghiacciante.
“La casa – prosegue la nota - era ormai un ricettacolo d'insetti con odori nauseabondi, immondizia stipata ovunque e sporcizia che andava ad occultare addirittura il pavimento e finestre che davano l'impressione di non essere mai state aperte da anni. Senza contare le feci dei numerosi animali domestici costretti altresì a nutrirsi degli stessi rifiuti presenti.


Come se tutto ciò non bastasse, il figlio, per cercare di "ripulire" l'abitazione in fretta e furia, avrebbe gettato sul pavimento diversi litri di ammoniaca, i cui vapori, complici le finestre chiuse, stavano creando una situazione di imminente pericolo per l'anziana”. 
Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno ricoverato l’anziana visibilmente disidratata.


"Una brutta situazione – commenta il Comandante David Rocchetti che ha coordinato l’operazione - scoperta grazie alle segnalazioni di chi non vedeva più in giro l’anziana signora e che fortunatamente, grazie alle indagini e al pronto intervento della Polizia Locale, congiuntamente al personale dei Servizi Sociali, ha consentito di soccorrere la donna che ora si sta riprendendo e mostra segnali di miglioramento. Mi complimento con tutti i colleghi che, senza perdere tempo sono intervenuti e con uno stratagemma sono riusciti ad accedere nell’abitazione, fino a raggiungere la camera dove era stata rinchiusa l’anziana in evidente stato di abbandono, evitando conseguenze ben più gravi."





GS
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Aveva messo nel suo zainetto auricolari del cellulare, rasoi e cibo. Aveva staccato l’antitaccheggio ma la sicurezza del supermercato Conad, all’interno del Cuore Adriatico, si è accorta dei movimenti del giovane e ha chiamato la polizia. In manette è finito un 28enne di San Severino, di origini albanesi. Ad arrestarlo gli agenti del commissariato di Civitanova. Ora il ragazzo si trova agli arresti domiciliari.
g.g.
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