Notizie di spettacolo nelle Marche
No agli spostamenti fuori comune per andare dal parrucchiere o dall'estetista. Ha deciso così la Regione, accogliendo la nota della Prefettura di Ancona, in merito agli spostamenti fuori comune legati alla cura della persona.
Una posizione condivisa ieri anche dalla Prefettura di Macerata, nel corso di un incontro del Comitato Sicurezza e Ordine Pubblico: anche il Comitato si è espresso infatti in maniera sfavorevole alla prima interpretazione data alla norma in materia di spostamenti necessari consentiti nell'Area Arancione definita dall'ultimo Dpcm. 

Insomma la cura della persona non rappresenta in questo momento uno stato di necessità tale da richiedere uno spostamento fuori comune. Le Prefetture stanno invitando gli organi di Polizia a fare controlli per assicurare l'esatto rispetto della norma.

L’Amministrazione comunale di Macerata sta intanto informando tutte le associazioni di categoria affinché comunichino agli esercenti, e attraverso di loro gli utenti, della nuova e diversa interpretazione per tutto il territorio della provincia di Macerata.
red.

 

 
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Il focolaio Covid alla Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche fa registrare i primi 2 decessi di persone anziane con patologie pregresse.
“La situazione all’interno della struttura è gravissima con 61 pazienti positivi su 85 ospiti totali. Stiamo chiedendo aiuto da giorni per il semplice fatto che stiamo vivendo un inferno – è l’appello disperato che torna a lanciare il sindaco, Rosa Piermattei, spiegando – Più della metà del personale dell’Asp risulta contagiato: su 26 tra infermiere e operatrici socio sanitarie ben 15 sono positive e 2 malate. Nonostante l’Usca e l’Asur ci stiano dando una mano tutto questo non è sufficiente. Dal 3 novembre sto chiedendo l’intervento delle forze militari anche per via delle difficoltà che presenta la struttura che è disposta su quattro piani e dove vanno allestiti i percorsi sporco e pulito. Senza personale e medici non si riesce davvero a fare nulla. Adesso noi vogliamo fare di tutto per far sì che i 17 anziani ospiti ancora negativi rimangano tali. Non possiamo far sentire i degenti dimenticati e abbandonati. Abbiamo già chiesto aiuto e siamo intervenuti con la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile locale per spostare letti e malati ma non ce la facciamo veramente più. Gli anziani - conclude il sindaco Piermattei - sono il nostro passato, hanno costruito l’Italia, hanno lottato per noi e noi non possiamo abbandonarli”.


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Scarico di acque reflue domestiche provenienti da una palazzina nel comune di Camerino scoperto dai carabinieri forestali, che hanno contestato al proprietario la sanzione amministrativa per un importo compreso tra un minimo di 6.000 ed un massimo di 60.000 euro.

Tutto è partito da un controllo da parte dei militari della locale stazione che hanno accertato la presenza di un tubo arancione da cui fuoriusciva del liquido grigiastro maleodorante, che si riversava sul suolo.

I militari hanno immediatamente proceduto ad effettuare i necessari campionamenti che sono stati successivamente analizzati dall’ARPAM.

Dalle analisi eseguite è emerso che il liquido proveniente dallo scarico era riconducibile ad acque reflue domestiche o urbane, non completamente depurate.

Le indagini hanno consentito di risalire all’origine dello scarico delle acque e alla successiva contravvenzione al proprietario dell’immobile. Del caso è stata interessata anche l’autorità competente per i successivi provvedimenti di regolarizzazione o chiusura dello scarico.

f.u.
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Questa mattina il sopralluogo da parte di Anas alle tre gallerie di Pioraco che nei prossimi giorni saranno interessate da lavori di restyling.
"Si tratta di un importante intervento in sostituzione dei corpi illuminanti attualmente vecchi e obsoleti - dice il sindaco Matteo Cicconi - che hanno una scarsa efficienza illuminotecnica. Saranno sostituiti con corpi di ultima generazione che garantiranno una maggiore visibilità, ma anche risparmio e sostenibilità ambientale. Con l'occasione ringrazio l'Anas che è sempre attenta al territorio, anche grazie all'operatore Luciano Apolloni che con spirito di grande professionalità e collaborazione cerca sempre di trovare una soluzione ai problemi che gli poniamo". 

cicconi galleria

I lavori di restyling saranno anche l'occasione per dare un nome alle tre gallerie: "Quella più lontana dal paese - spiega Cicconi - si chiamera 'Galleria della Cartiera' per ricordare la vocazione del nostro centro; la seconda 'Scoglio del Paradiso' in onore della tradizione ma anche della storia e della letteratura visto che è stato pubblicato anche un romanzo con questo nome; infine quella più vicina al centro storico che porterà proprio il nome del paese a dimostrazione di essere arrivati nel cuore di Pioraco".

GS


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La situazione di incertezza provocata dall'emanazione di alcune ordinanze insieme all’ analisi dei tre provvedimenti in via di licenziamento da parte della struttura commissariale sono i motivi che hanno spinto gli ordini delle professioni tecniche del Cratere e i componenti del tavolo tecnico sisma, in rappresentanza dei consigli nazionali a scrivere al Commissario straordinario alla ricostruzione Legnini. Come spiega il presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Macerata Vittorio Lanciani, il documento è stato redatto “al fine di provocare una profonda riflessione sugli obiettivi da raggiungere , sulle criticità da rimuovere, sulle procedure da concordare, con spirito collaborativo e di servizio, ma nella determinazione delle posizioni irrinunciabili”.
Nella lunga nota i tecnici pongono in evidenza in particolare le criticità relative alle ordinanze sulla ricostruzione privata, sui poteri speciali e sulle pratiche ex ordinanza 100. 
“Ringraziamo il Commissario che ci rende partecipi delle sue iniziative- scrivono a Legnini- però il nostro si chiama ‘tavolo tecnico’ e nello spirito che lo ha fatto nascere c’era quello del confronto sui temi, sulle necessità e la legittima aspettativa della struttura commissariale di un “contributo tecnico”. Invece nelle ultime occasioni, inutile nasconderlo, la “consultazione” ci viene chiesta in tempi ristrettissimi 
e puntualmente ogni nostra richiesta sostanzialmente bocciata”.
Nel dirsi favorevoli all’applicazione dei bonus alla ricostruzione, gli scriventi tuttavia pongono all’attenzione del commissario Legnini che il tema “stride con la disciplina della scadenza dei danni lievi e dei danni pesanti, sostenendo che per potyer accedere a tali opportunità le cui regole sono ancora in divenire, le scadenze almeno andrebbero allineate. “L’emergenza Covid poi non consente l’accesso presso i comuni e le ammnistrazioni pubbliche , questo ovviamente – aggiungono- ci impedisce di procedere, come auspicato, a certificare le pratiche con l’ordinanza 100. In taluni casi l’accesso agli atti , in questo momento, richiede anche 56 mesi di attesa".


"Assistiamo ad un tentativo ovviamente legittimo e anche condivisibile di accelerare il più possibile - sottolinea Vittorio Lanciani- però dobbiamo mantenere sempre la barra dritta su quelli che sono i principi fondanti della libera professione. Intanto la norma  che riguarda la scadenza del 30 novembre, si basa su di un'interpretazione un po' innovativa del commissario dell'articolo 8 comma 4 della 189 che dice che si possono iniziare i lavori e poi entro 60 giorni comunicare il progetto: obbligare i professionisti a fare una dichiarazione di intenti di iniziare il progetto entro il 30 ottobre significa obbligarli poi entro sei mesi a terminare i progetti.  Ora al di là di quelle che sono opportunità ma anche difficoltà (ipotizzando infatti che vi siano  8000 progetti di danni lievi, 8000 imprese che in sei mesi giorni finiscono i lavori non le troviamo nemmeno se andiamo in giro per tutta Italia), lo stesso commissario ha anche  aperto alla possibilità di implementare la ricostruzione con il super bonus 110% che  tuttora non è stato ancora allineato alla ricostruzione per quanto riguarda le procedure: perché  dunque obbligare chi danni lievi  a non valutare di fare invece un intervento più consistente seguendo quello che è permesso con il super sismabonus al 110%,  rinunciandovi se la scadenza è così immediata? Del resto, non è una scadenza di danni lievi come il commissario dice: è una scadenza di un tipo di Procedura che la 189 lascia volontaria e lui invece vorrebbe obbligarci. E' chiaro che i professionisti su questo non ci stanno, anche perché a fondamento di tutto esiste comunque il problema della legittimità dell'immobile a ricevere il contributo che si evidenzia attraverso una richiesta di accesso agli atti che, non solo in situazioni di Covid ma anche in situazioni normali, comunque rischia di attendere per circa  4- 5 o 6 mesi a seconda dei comuni. Credo- continua l'architetto Lanciani- che ci voglia un minimo di pragmatismo e dire :vogliamo fare un percorso che ci dia la possibilità di arrivare il prima possibile a chiudere la ricostruzione dei danni lievi ma, con tutte le possibilità che sono state messe in campo dal governo, dal decreto semplificazione  dal decreto rilancio e quant'altro,  dateci la possibilità di valutare.
Oggi non siamo nelle condizioni di valutare perché lo stesso commissario ha detto nell'ordinanza 108 che vuole fare applicare il super sismabonus come super bonus in base all'ordinanza 60, però non ha detto come si deve fare e quindi noi vogliamo valutare anche questa opportunità. Quindi, con tutta la serie di eccezioni evidentemente siamo in una fase di impasse perchè per noi professionisti non è che fare e vedere un progetto per la ricostruzione è una cosa semplice. C''è grande complessità, è tutto sulle nostre spalle e la verità è che autocertifichiamo ormai quasi tutto, per cui evidentemente dalla parte pubblica dobbiamo avere pari impegno, pari tempistiche, ivi incluso dall'ufficio Ricostruzione. Per far capire quanto sia difficile il nostro lavoro, basti solo rendersi conto che chiunqui telefoni all'USR, troverà difficoltà nell'ottenere risposte, a causa dello Smart Working, a causa di appuntamenti  che vengono dati solo 1 o 2 giorni alla settimana e su prenotazione".
Nel precisare che la lettera scritta al Commissario è un invito alla riflessione sempre e comunque in uno spirito collaborativo, il presidente dell'ordine degli architetti conclude: " Vogliamo fare la ricostruzione, però vogliamo essere messi nelle condizioni di poterla fare in modo corretto e sicuro, anche da un punto di vista professionale, perché se noi dobbiamo certificare  (e non abbiamo fatto le barricate contro le certificazioni) lo dobbiamo fare in termini di sicurezza in primo luogo per il committente perché poi alla fine il destinatario del contributo è il committente.  E' il committente che ha un danno e ha un danno se non ci muoviamo perché non si ricostruisce e un danno se ci muoviamo male, perché ricade tutto su di lui. E' chiaro dunque che  questi nostri interventi sono sempre fatti a favore dei committenti per favorire l'interesse pubblico. Il commissario evidentemente da parte degli USR ha delle pressioni che sono fuori luogo, anche perché io vorrei ricordare che i dipendenti degli USR sono iscritti agli ordini professionali e quindi deontologicamente li richiamerei all'ordine: anche loro devono comunque rispondere per quelle che sono le problematiche della categoria. Tra liberi professionisti e dipendenti pubblici non siamo contrapposti, siamo bensì tutti parte della categoria dei professionisti e tutti in base al nostro modo dobbiamo dare il nostro apporto costruttivo”.

C.C.
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Mercoledì, 18 Novembre 2020 18:50

I sindaci chiedono un nuovo ospedale Covid

Un nuovo ospedale Covid che se la curva dei contagi non dovesse diminuire. E' quanto hanno chiesto i sindaci dell'Ambito Sociale Territoriale maceratese al direttore generale dell'Asur Marche, Nadia Storti, nell'incontro promosso dal prefetto di Macerata Flavio Ferdiani, su sollecitazione del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli in qualità di capofila dell'ambito territoriale, che ha visto anche la presenza dei vertici delle forze dell'ordine e dei primi cittadini.

"Abbiamo ritenuto necessario chiedere un intervento sulle principali criticità che l'andamento della curva epidemiologica ha messo in luce nel nostro territorio - a parlare il sindaco di treia Franco Capponi - Oggi il problema principale riguarda la carenza di posti nelle terapie intensive e semi intensive per cui, qualora la curva dei contagi non abbia un'inversione di tendenza, abbiamo chiesto ai vertici dell'Asur Marche di individuare un nuovo ospedale Covid per superare l'emergenza. Una questione che la dottoressa Storti ha preso a cuore e nei prossimi giorni arriverà anche una proposta in tal senso".

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Completati i lavori del mattatoio comunale: è la consegna della prima opera pubblica ricostruita dopo il terremoto. L’ufficio tecnico sta procedendo alla verifica degli interventi per poi rimettere a disposizione degli allevatori la struttura che è sempre stata uno dei punti di riferimento di un’intera area per la filiera agroalimentare.

Il commento del sindaco, Sandro Sborgia: “Nonostante la sospensione dell’attività dei cantieri dovuta al Covid, quest’opera è segno che se si vuole, le cose si fanno. L’amministrazione comunale ha già avviato l’iter per affidare la gestione della struttura – prosegue Sborgia –. Il mattatoio tornerà a servire aziende agricole e allevatori locali: su questo concentreremo gli sforzi per attivare un progetto di filiera delle carni locali, tramite progetti con gli allevatori e le associazioni di categoria, per favorire il rilancio economico dell’agricoltura del territorio”.  

Il cantiere, rimasto fermo diversi mesi a causa dell’emergenza sanitaria aveva ripreso l’attività lo scorso 4 maggio, alla presenza del commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini.

Red.
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Incidente stradale sulla "Regina": due auto coinvolte. I Vigili del fuoco sono intervenuti poco prima delle 14 lungo la provinciale 571 nel comune di Recanati per un incidente stradale con due auto coinvolte. 
I pompieri hanno messo in sicurezza le auto, mentre i sanitari del 118 hanno trasportato i conducenti delle due vetture, le cui condizioni non dovrebbero essere gravi, all'ospedale di Civitanova.
Sul posto anche la Polizia Stradale.


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In una realtà che accomuna nei problemi, scattano dei bellissimi gesti di solidarietà che portano con sé la bellezza di condividere anche piccole concrete soluzioni. Questo deve aver pensato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia nel recapitare un bel quantitativo di dispositivi di protezione individuale alla Casa di riposo Lazzarelli di San Severino Marche. Il materiale è stato personalmente consegnato dal primo cittadino nelle mani della direttrice della struttura Laura Taccari, come risposta all'appello del sindaco Rosa Piermattei contenente l’invito a donare materiale indispensabile affinchè il personale dell’azienda servizi alla persona possa fronteggiare al meglio il focolaio Covid-19 scoppiato all’interno della casa per anziani. L'amministrazione camerte ha deciso di rimettere in circolo il dono solidale di mascherine FFP2 e guanti, a sua volta ricevuto poco prima dalla Fondazione Andrea Bocelli.
“Un gesto profondo quello che abbiamo ricevuto. Un gesto che unisce, ancora una volta, le nostre comunità impegnate come non mai ad affrontare in questo periodo un’emergenza senza fine". Così il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha assistito alla consegna dei preziosi dispositivi: "Quanto sta accadendo nella nostra Casa di riposo è un qualcosa che sta straziando veramente i nostri cuori.Speriamo di uscire il prima possibile da questo incubo".

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"Quando qualcuno chiama non si può restare indifferenti- commenta il sindaco Sandro Sborgia-. Credo che nei confronti di quanti chiedono il nostro aiuto, prima che dovere giuridico sia anche nostro dovere morale attivarci. Dopo aver letto dell'appello del sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei, ho parlato con la mia giunta e tutti i miei consiglieri e subito abbiamo pensato a come avremmo potuto dare una mano. In dono dalla fondazione Bocelli, proprio ieri avevamo ricevuto dei dispositivi di protezione individuale; è così che in accordo con tutta la mia giunta si è ritenuto giusto condividere quello che avevamo. Abbiamo immediatamente chiamato il sindaco di San Severino Marche per dirle che avevamo questo piccolo aiuto da consegnare. Lei è stata veramente felice di questo gesto e lo siamo soprattutto noi - spiega  Sborgia-. C'è grande soddisfazione nel condividere anche piccole cose: quando c'è un momento di difficoltà, quando chi sta vicino a noi chiede aiuto, abbiamo il dovere di rispondere. E' un gesto che noi facciamo con grande umiltà e, per quel poco che possiamo fare, la consapevolezza è che siamo tutti sullla stessa barca nel vivere la stessa difficile esperienza e allora, è bene che ci si aiuti a vicenda. Se mai dovessimo aver bisogno noi, sono sicuro che San Severino, così come tanti altri comuni, sarebbero pronti ad accorrere in nostro aiuto".
c.c.








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Al suo ritorno a casa dopo l'intervento, subìto a seguito dell'infortunio, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi fa una analisi della situazione sanitaria vissuta in prima persona durante il suo ricovero.
Un quadro che si unisce a quello degli altri amministratori che proprio in questi giorni si stanno muovendo per salvaguardare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari nelle strutture al collasso per l'emergenza Covid.
Ha le idee chiare il primo cittadino tolentinate: "Per un ventennio - dice - nel Paese e nella Regione si è dormito sotto l'aspetto sanitario, ma ora devono seguire i fatti.
È ora che qualcuno pensi a ciò che bisogna fare perchè la sanità, per come l'ho vissuta io, ha bisogno di molto di più di quello che ha. È bello dire che gli operatori sanitari sono tutti angeli, perchè io sono il primo a dirlo, ma ciò di cui hanno bisogno per lavorare dove sta?
Abbiamo il 30% di ciò che servirebbe per avere una situazione normale - denuncia - e a questo si aggiunge il Covid. E' assurdo lavorare in questa maniera".
Duro l'attacco politico del sindaco "Più che preoccuparsi di imbellettarsi al mattino di stemmi e ideologie - dice - dimostriamo quanto siamo bravi a mettere in pratica ciò in cui diciamo di credere. Bisogna costruire le strutture e soprattutto portare la sanità ad essere efficiente, per tutti, e pronta ad affrontare qualsiasi situazione. Al di là della politica - conclude - ci vogliono uomini e donne che rispondano alle promesse e pensino alla sostanza, dimostrando di essere preparati sugli argomenti". 

GS

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