Notizie di spettacolo nelle Marche
Sabato, 18 Gennaio 2020 08:33

Persona investita, in volo Icaro

Grave investimento, questa mattina, poco dopo le 8, in via Roma a Macerata. Per cause ancora in corso di accertamento un pedone è stato investito da un autobus della Contram che aveva a bordo diversi studenti.
Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 che, viste le condizioni del ferito, hanno deciso per il trasporto in eliambulanza all'ospedale di Torrette ad Ancona.
Stando ad una prima ricostruzione, l'uomo avrebbe attraversato all'improvviso con il suo cane. Non sembrerebbe in pericolo di vita.

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Iniziati ufficialmente i lavori di costruzione della nuova Accademia della Musica di Camerino. Dopo la ratifica del progetto ad ottobre e la perimetrazione del cantiere lo scorso 20 dicembre, un ulteriore passo che immette nei centocinquanta giorni di lavori, tempistica con cui la Andrea Bocelli Foundation  si prefigge di realizzare il progetto e consegnare la struttura alla comunità.  
Nella sede comunale temporanea, il sindaco Sandro Sborgia ha dato il benevenuto ai vertici della Fondazione Bocelli Veronica Berti Bocelli, vicepresidente della Fondazione e al Direttore Generale Laura Biancalani, intervenute a formalizzare  la chiusura del cerchio.
Presenti anche Luca Piergentili e Mario Baroni, sindaci dei comuni di Sarnano e Muccia che, grazie alle due scuole realizzate dalla ABF,  hanno già potuto vivere un'opportunità di rinascita e concreta ripartenza.
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" E' un  giorno di festa - ha esordito il primo cittadino Sandro Sborgia- Da qui si avviano tutti gli step dei prossimi 150 giorni. La scuola della musica sarà il luogo dal quale potranno riprendere vita tutte le attività di coloro che, nonostante le difficoltà, hanno continuato a spendersi per portare la musica sul territorio. Da qui risuoneranno con maggiore vigore tutte le energie". A nome dell'ammnistrazione comunale e della comunità intera, il sindaco ha espresso parole di immensa gratitudine alla Fondazione Bocelli per la realizzazione di un sogno. "Da questo nuovo progetto, la ricostruzione delle coscienze e delle relazioni umane e un ulteriore stimolo di restituzione identitaria, per una comunità da sempre vocata alle tradizioni della musica, della cultura e dell'arte".
La nascita della collaborazione con la comunità camerte, è stata quindi ricordata dal Direttore Generale ABF Laura Biancalani:"Il progetto e la voglia di far musica a Camerino - ha detto- sono arrivati alla nostra Fondazione, sotto ogni forma. E' così che abbiamo iniziato a conoscere i cittadini camerti che da sempre fanno musica in questo territorio; ci hanno spiegato e fatto vedere la realtà culturale, artistica e musicale di questa città che si caratterizza per un forte tessuto associativo  A tutti i livelli abbiamo visto che, nonostante il sisma, le attività legate alla cultura non si sono mai fermate. Tanti gli aspetti che ci hanno fatto capire del fermento culturale di questa città: il 4 gennaio scorso ero a Cortina con i solisti della Scala e ognuno di loro conosceva Camerino, per averci suonato in occasione del Festival di Musica da Camera o per esserci venuto ad insegnare in occasione di un master. Debbo dire-ha aggiunto Laura Biancalani- che la vivacità culturale e il fatto che Camerino sia una città della musica oltre che città universitaria e centro di grande pregio per la sua architettura medievale, è noto davvero in tutta Italia. La forza della società civile di Camerino, l'energia dei cittadini a tutti i livelli, dalle componenti laiche a quelle religiose che amano la musica e  pensano che sia un modo per rinascere, ci hanno convinti della bontà dell'operazione".
Così come è avvenuto a Sarnano e Muccia, anche dopo la realizzazione della struttura, nei 10 anni successivi la Fondazione Bocelli continuerà ad essere a fianco dell'amministrazione e delle organizzazioni locali, affinchè i particolari spazi che si sono concretizzati, possano essere sfruttati al massimo con tante inziative. "E' un progetto complesso non solo architettonico ma di rilancio culturale che passerà anche da eventi e musicisti che aiuteranno  sia il maestro Vincenzo Correnti nella gestione dell'Accademia della Musica, sia tutti coloro che nel territorio vorranno fare cultura e musica di qualità - ha concluso il Direttore Generale-. Noi ci saremo e, come sempre, saremo impegnativi".
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La parte tecnica del complesso che prenderà vita dalla piattaforma già realizzata nel quartiere di Fonte San Venanzio, è stata poi illustrata dal direttore lavori Ing. Paolo Bianchi, il quale ha ringraziato i colleghi Orioli e Fattoretti per il supporto dato alle tempistiche dell'operazione, nonchè lo staff di Harcom  e il geologo Massimo Carnevali che hanno donato alla Fondazione, rispettivamente il progetto architetonico e i rilievi necessari per l'impianto della struttura.
"Iniziati i lavori lo scorso 8 gennaio, contiamo di finire la struttura in 150 giorni. L'edificio strategico di Classe 4 che sfrutta la massima tecnologia, è costruito su due piani, ciascuno di 350 metri quadrati.
Al piano seminterrato, che presenta una grande vetrata d'affaccio sul centro storico, verrà realizzato un auditorium da 150 posti, oltre a ripostiglio e magazzini per strumenti musicali. Al piano superiore sarà il cuore della struttura con 9 aule per l' insegnamento e  lo spazio  kinder music  destinato ai bambini. Ci sarà  poi una sala di regia dove verranno concentrate tutte le registrazioni delle aule e dell' auditorium e, un'aula destinata alle percussioni.Completano gli ambienti 6 piccole aule destinate a gruppi  più ristretti".
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Del grande piacere di collaborare al progetto con il suo staff, si è fatto portavoce l'architetto camerte Andrea Gianfelici di Harcom, il quale ha sottolineato la volontà di dare un contributo alla ricostruzione della città, augurandosi che la valenza sociale del gesto, possa essere da stimolo anche ad altri professionisti. Ha poi spiegato che la forma dell'edificio ricorda un grande strumento musicale; suggestive le aperture ad oblò del primo piano che durante le lezioni di musica guardano la città, ma tutti gli spazi saranno in grado di rivelare numerose sorprese. Davanti alla realizzazione di un sogno, emozionate le parole del direttore della Scuola di Musica Vincenzo Correnti che ha fatto memoria dei primi contatti, partiti grazie a Suor Chiara Laura del Monastero delle Clarisse che, con grande passione e forte energia, ha sostenuto tutto il processo.
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"Coinvolgendo la musica, i bambini e i giovani - ha commentato Veronica Berti Bocelli, vicepresidente di ABF- mai come questa volta ci sentiamo vicini al progetto. La musica è tutto quel che ci circonda e, nel diffondere di questo progetto, mai come questa volta è capitato di essere bombardati da musicisti conosciuti in tutto il mondo che si sono detti  pronti a venire. Intanto- ha proseguito - bisogna costruire l'Accademia e mantenerla viva e poi far sì che tantissimi artisti della scena internazionale possano venire in questo bellissimo territorio e portarvi la loro esperienza. Ci auguriamo  davvero che il cerchio possa chiudersi al più presto. Finora siamo sempre riusciti a mantenere le promesse; di sicuro ci riusciremo anche per questa città che ha bisogno di rinascere e per la quale, noi siamo felici di poter contribuire. Il loro contributo da Lajatico lo hanno dato anche i ragazzi con la loro presenza sul palco e, successivamente in Senato, alimentando la raccolta  fondi che oggi andiamo ad utilizzare. Noi siamo pronti, il repertorio è già in comune, ora bisogna suonare". 
A seguire, ci si è spostati nell'area del cantiere, accolti dal suono della Banda città di Camerino e dall'esecuzione dell'Inno d'Italia da parte dei giovanissimi allievi della Scuola della Musica col direttore Correnti al clarinetto. Da oggi batte una musica nuova!
cc
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Venerdì, 17 Gennaio 2020 13:09

Finisce sotto il mezzo agricolo, muore un uomo

Incidente mentre lavora nel campo di casa. E' avvenuto poco prima delle 13 a Grottaccia di Cingoli.
Per cause in corso di accertamento, un uomo che stava lavorando nel campo della propria abitazione si è ferito con la motozappa. Pare che la persona sia finita sotto al mezzo agricolo.
Sul posto i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che, viste le condizioni del ferito, hanno deciso per il trasferimento in eliambulanza all'ospedale di Torrette. L'uomo, purtroppo, una volta giunto al nosocomio dorico è deceduto per i gravi traumi riportati nell'incidente.


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I Carabinieri di Porto Recanati hanno arrestato un giovane ventunenne del luogo sorpreso in flagranza di reato mentre tentava di asportare abiti da un'attività commerciale all'interno della quale era riuscito ad entrare dopo aver frantumato la vetrina con un grosso masso.

L’uomo è stato sorpreso mentre usciva con diversi capi di abbigliamento dal negozio da un carabiniere che transitava occasionalmente nel centro abitato che, ovviamente, ha richiesto  l’intervento dei colleghi che sono prontamente sopraggiunti e si sono messi sulle sue tracce. Quindi il malvivente ha dapprima abbandonato la refurtiva in strada nel disperato tentativo di scappare, poi ha realizzato di essere stato braccato ed ha ingaggiato una colluttazione, colpendo i militari al fine di assicurarsi la fuga.

E’ stato quindi definitivamente bloccato ed accompagnato negli uffici della Stazione Carabinieri  per gli adempimenti relativi al suo arresto, poiché ritenuto responsabile di rapina impropria e delle lesioni procurate a due dei militari intervenuti. La refurtiva è stata interamente recuperata e tenuta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

f.u.

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Chiede l'intervento del Ministro per scongiurare l'ufficializzazione della Determina 742 dell'Asur pubblicata il 31 dicembre. E' il sindaco Rosa Piermattei, di San Severino, sul piede di guerra dopo l'atto dell'Asur con il quale tre reparti, oncologia, hospice e radiologia, da uità semplici dipartimentali vengono declassati a unità semplici.
“Caro Ministro, intervenga presso Regione e Asur, per scongiurare una assurda decisione che mette in serio rischio un diritto fondamentale come quello alla salute - scrive - riconosciuto dalla Costituzione della Repubblica italiana. Non si possono prendere decisioni di questa portata senza un confronto, e soprattutto, senza tenere in considerazione le esigenze dei territori. Queste esigenze sono radicalmente cambiate a seguito del terremoto 2016 ma, ancora una volta, vengono completamente disattese e non ascoltate”.Il sindaco Piermattei ha già chiesto più volte e in vari modi il ritiro o la ratifica della determina che considera "nefasta e improvvida" e che "
si è abbattuto con la stessa violenza delle scosse di terremoto su di un territorio già devastato dal sisma e che vive ancora di una drammatica emergenza, dove la ricostruzione è praticamente ferma al palo, l’economia e l’occupazione sono state annientate, il tessuto sociale è stato smembrato e dove, anche dal punto di vista sanitario e assistenziale, si sta vivendo una situazione che oserei definire epocale. Qui, infatti, nulla sarà mai più come prima. Non si può in questo modo declassare una struttura che si è candidata a divenire Ospedale unico provinciale per la sua baricentricità rispetto a un territorio molto vasto". Piermattei ricorda peraltro l'abnegazione dei medici e di tutto il personale del Bartolomeo Eustachio e conferma la volontà di protestare qualora le richieste non vengano accolte: "Come più volte dichiarato negli ultimi giorni dalla sottoscritta, da altri colleghi sindaci, dai cittadini e dai rappresentanti del mondo associazionistico, dai Comitati ma anche dalle organizzazioni sindacali e di categoria dei medici - si chiude infine la nota inviata anche al ministro Speranza - stiamo preparando una forte protesta per salvaguardare cosa c’è di buono e funzionante nel mondo della salute”.
g.g.


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Stanco di attendere ha deciso di diffidare le aziende competenti. Continua la battaglia del sindaco Pietro Tapanelli che da tempo chiede il potenziamento della copertura dei segnali della telefonia mobile e del digitale terrestre. Non solo, chiede anche che venga ripresa la gara d'Ambito per l'affidamento della gestione del gas naturale. Sefro infatti è uno dei pochissimi Comuni della provincia che ancora non è servito da rete di metano. "Appena eletto, in quanrto il sindaco è autorità di pubblica sicurezza e sanità, avevo sollevato la richiesta che almeno i telefoni, nel 2020, fossero utilizzabili sul territorio comunale e invece dopo un piccolo fuoco di paglia iniziale, con un interessamento molto leggero da parte dell'autorità, l'unico che si è mostrato davvero interessato a questa problematica è stato il Prefetto Iolanda Rolli. Per il resto - afferma il sindaco - sembra essere passato un po' in secondo piano e onestamente non sono più disposto a tollerarlo. Se entro febbraio non saranno presi seri provvedimenti, interesserò l'autorità giudiziaria che poi stabilirà se ci sono state condotte penalmente rilevanti in merito all'attività omissiva". Il problema delle linee mobili e del digitale terrestre riguarda una parte del capoluogo di Sefro e le frazioni di Agolla, Montelago e Sorti e sussite da diversi anni e Tapanelli si sente in dovere di tutelare l'incolumità dei cittadini, "però devo avere i mezzi per farlo". Infatti la non ricezione dei telefoni in alcune zone fa sì che sia difficoltosa l'eventuale divulgazione di allarmi e impedisce anche di poter allertare i soccorsi in casi di emergenza. Un altro problema invece riguarda l'adempimento della gara relativa al gas naturale: "Il territorio comunale è uno dei pochissimi che non è ancora metanizzato. Il servizio è in corso di affidamento con una procedura d'appalto, era partita poco prima del terremoto ma poi per ovvie ragioni si era fermata. Ora è il momento di rimetterla in modo e se questo non è possibile farlo in tempi brevi, deve essere comunque previsto un meccanismo perequativo perché non è possibile che un cittadino di Sefro, per riscaldarsi in casa, paghi il triplo o il quadruplo rispetto ad altri comuni, persino quelli confinanti come Pioraco o Fiuminata".
g.g.
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Attrezzi per la potatura, per la verniciatura e per la raccolta dei rifiuti e dodici volontari di buona volontà con la passione per l'escursionismo e l'aria aperta. Tutto questo è "Puliamo i Sentieri", un''iniziativa del Comune di Fiuminata, pensata dai consiglieri Marco Grandoni e Alessandro Mannelli, con lo scopo di valorizzare il territorio e la cura dei sentieri insieme alla socializzazione e alla pratica dell'escursionismo. Una combinazione che si traduce nell'organizzazione di giornate di trekking a cui si somma la cura dei sentieri del territorio comunale: in particolare, le attività consisteranno nella sramatura e potatura di piante e arbusti che invadono i sentieri, nella rimozione di pietre e tronchi che persistono sul sentiero, nel rifacimento della segnaletica verticale bianca rossa, nella raccolta o, eventualmente, nella segnalazione dei rifiuti abbandonati, nonché nel rimodellamento del terreno laddove sia necessario. Tutto il materiale sarà fornito dagli orgaizzatori (forbici da portatore, seghe, attrezzi agricoli manuali, pennelli e vernice, sacchi per la raccolta dei rifiuti), chi deciderà di partecipare dovrà solo stipulare un'assicurazione, e dotarsi di abbigliamento adeguato, cesoie e guanti da lavoro. La squadra sarà composta da 12 volontari al massimo. 
Per informazioni sulle date e gli orari e per le iscrizioni è possibile contattare direttamente i due consiglieri.
g.g.
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Sono Legambiente, WWF Marche e Italia Nostra i firmatari della lettera aperta già annunciata dal circolo Legambiente San Severino e indirizzata all’Unione Montana Potenza Esino e Musone per richiedere la rimozione dei bracieri presenti all’interno della faggeta di Canfaito. Il timore infatti è che, trattandosi di una zona particolarmente ventosa, dai bracieri possa partire qualche stilla o qualche tizzone che possa scatenare incendi che danneggerebbero questo prezioso bosco di faggi secolari. 

La preoccupazione è motivata anche dalla presenza a terra delle “faggiole” (involucri legnosi del seme del faggio), altamente infiammabili.

“In tante sedute del Comitato d’Indirizzo della Riserva naturale regionale, costituita ormai dieci anni fa, si è più volte richiesto di eliminare queste strutture inopportune - si legge nella lettera -. Questo renderebbe automaticamente vietata l’accensione dei fuochi, in virtù dello stesso regolamento vigente. È evidente che tale divieto dovrà, almeno in una prima fase, essere ribadito da cartelli che lo rendano esplicito, indicando anche le sanzioni previste in capo ai trasgressori. È altrettanto evidente la necessità di un controllo che tale divieto sia effettivamente rispettato.Ciò costituirebbe un ulteriore importante passo per sensibilizzare i visitatori e i frequentatori della faggeta di Canfaito, obiettivo che è tra i prioritari proprio nell’istituzione di un’area protetta”.
g.g.
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Mercoledì, 15 Gennaio 2020 09:14

Scavi archeologici, se ne parla oggi a Tolentino

“Archeologia preistorica a Tolentino. Nuove acquisizioni per lo studio del Mesolitico nelle Marche e in Italia”. Questo il titolo del convegno che si terrà oggi pomeriggio alle 17, nella sala conferenze “Roberto Massi GentiloniSilverj”, al castello della Rancia.

E’, infatti, notizia di questi giorni dei risultati delle indagini archeologiche preventive in Contrada Pace a Tolentino. 
Le ricerche hanno permesso di portare alla luce i resti di un accampamento preistorico databile a circa 11-10.000 anni fa ossia alla fase antica del Mesolitico. Si tratta del periodo preistorico che segue il Paleolitico, l’epoca delle grandi glaciazioni, e precede il Neolitico, in cui avviene il passaggio ad un’economia basata su agricoltura e allevamento e la conseguente sedentarizzazione. Il Mesolitico rappresenta un momento particolarmente significativo della nostra storia più antica in quanto si caratterizza per il definitivo adattamento degli ultimi gruppi di cacciatori-raccoglitori europei alle condizioni climatiche e ambientali che si sono create al termine dell’Ultima Glaciazione, nonché per la presenza di importanti cambiamenti sia socio-economici che tecnologici.

L’eccellente stato di conservazione e la grande ricchezza del sito in termini di materiale recuperato (diverse migliaia di manufatti litici e scarti di lavorazione) ne fanno sicuramente uno dei ritrovamenti più importanti e significativi a livello italiano ed europeo per la ricostruzione dei modi di vita dei nostri antenati preistorici, oltre ad essere il primo sito mesolitico scavato in maniera estensiva nelle Marche.

I risultati delle attività di scavo verranno illustrati nel corso del convegno di oggi pomeriggio al quale saranno presenti il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, la Soprintendente SAPAB Marche Maria Mazza e il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari.

GS
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Mercoledì, 15 Gennaio 2020 08:56

Ospedale: "Manifestare e impugnare gli atti".

Due le azioni principali individuate ieri sera dal comitato per la difesa dell'ospedale di San Severino: impugnare la determina 742 del 31 dicembre prima che scadano i termini di legge, e una grande manifestazione che possa declinarsi non solo in un corteo di protesta che possa riunire anche i comitati di altre zone ma anche in una postazione permanente, una sorta di picchetto. Il tutto però dovrà partire, o essere sostenuto, dai sindaci, specie quelli che hanno un ospedale nel loro territorio. E alla Piermattei il comitato garantisce massimo appoggio. 
L'incontro di ieri fa seguito alle ultimissime novità relative all'ospedale settempedano, protagonista di una determina del 31 dicembre che prevede il declassamento da unità semplici dipartimentali a unità semplici di non uno bensì tre reparti: hospice, oncologia e radiologia. 
Ciò significa che non saranno più autonomi, potranno essere smantellati in ogni momento o accorpati alla struttura centrale. 
Proprio in merito alla radiologia è emersa una situazione abbastanza critica, testimoniata da chi quel reparto lo vive quotidianamente: ci sono solo cinque medici, di cui uno soltanto per le mammografie, a cui sono state bloccate le ferie. Sembrerebbe addirittura esserci qualcuno che lavora da 40 giorni continuativi. Si è in attesa di due medici che l'Asur dovrebbe assumere a tempo indeterminato ma purtroppo sembra che la richiesta di radiologi sia molto elevata in tutte le Marche e quindi i professionisti, potendo scegliere, preferiscono andare altrove.
"Qui non vengono medici - ha stigmatizzato Massei - perché vengono umiliati e mortificati con determine come la 742 dopo aver dato tutto, sacrificato famiglie, per il lavoro. E' ora che anche la loro categoria si ribelli". L'avvocato e vicepresidente del comitato ha spiegato per sommi capi ai presenti in cosa consisterebbe la determina, soffermandosi sulle parole del direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, secondo cui "non c'è stato alcun declassamento, semmai un rafforzamento della loro integrazione nei processi assistenziali della rete clinica di riferimento": "Maccioni offende l'intelligenza di un bambino - commenta duro Massei - dicendo che questo declassamento rafforza la struttura nel suo ruolo all’interno delle reti cliniche. Fa ben sperare quanto emerso dal consiglio comunale che si è svolto a Fabriano due sere fa, a cui hanno preso parte anche i sindaci di San Severino, Camerino e Matelica. Pare che abbiano finalmente capito che devono unirsi. Tuttavia alle parole, bisogna anche associare i fatti, rispondere agli atti con altri atti. Impugnare i provvedimenti - ha aggiunto - poiché tentando il dialogo, l'Asur farà solo perdere tempo in attesa che decorra il periodo dopo il quale l'atto diventerà definitivo. Fin ora, nonostante i nostri continui allarmi, i sindaci di questa zona hanno voluto continuare a 'trattare in proprio', pensando di portare a casa qualche misero risultato. Il risultato è che tutti hanno preso schiaffi". Fortemente criticato il silenzio del direttore generale Asur Nadia Storti e il presidente Luca Ceriscioli nonché l'idea di realizzare l'ospedale unico. Secondo i più infatti,
 comporterà l’impoverimento e il declassamento a ospedale di comunità di tutte le strutture dell'entroterra. Pietro Cruciani, radiologo in pensione, in merito ha precisato che "sul piano sanitario è prevista una riduzione del 20 per cento delle strutture complesse e dipartimentali. In merito alla determina, so che è stata la Storti a volerla fortemente ora, probabilmente per fare bella figura con il governatore. Sicuramente prima o poi sarebbe arrivata ma è altrettanto sicuro che si poteva attendere. Mi chiedo anche come mai proprio da San Severino si sia iniziato, visto che le riduzioni riguardano tutte le Marche". I tagli, declassamenti e depotenziamenti che l'Asur sta operando, sono in vista della realizzazione dell'ospedale unico sulla cui realizzazione però ci sono molti dubbi visto che sarà finanziato con un project financing: "Significa che pagano dei privati per milioni di euro - è tornato a spiegare Massei - e il pubblico si accollerà un canone per anni e anni e il risultato è che alla fine questa struttura sarà costata molto di più. Peraltro, non voglio fare la Cassandra della situazione, ma l'ospedale unico non partirà mai, è solo uno specchietto per le allodole. Il vero obiettivo è di chiudere le strutture esistenti finché non arriverà qualche privato che riaprirà".
g.g.


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