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Gianfranco Broglia, confermato presidente del Comitato locale di Croce Rossa di Camerino. Al voto la scorsa domenica, il comitato locale di CRI ha rinnovato le cariche del Consiglio direttivo che resterà alla guida per i prossimi 4 anni. A fianco del presidente in qualità di consiglieri sono risultati eletti Isabella Biraschi, Maurizio Francucci, Paola Pippa e per i Giovani, Francesca Consoli. 
"Quella di domenica scorsa - dichiara il rieletto presidente Gianfranco Broglia- non è stata una competizione elettorale; ancora una volta è stata una giornata per poter stare insieme, tra Volontari con oltre 30 anni di servizio e giovani leve; buona l’affluenza, ha votato il 54% degli aventi diritto, risultato più che soddisfacente tenendo in considerazione che molti dei nostri volontari vivono ancora il disagio di essere sfollati e di vivere lontani dal nostro territorio. 
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La mia candidatura - continua Broglia- è stata condivisa con la mia famiglia e scaturita dai volontari che mi hanno chiesto di continuare in questa missione, un’ unica lista che dimostra l’unione e l’impegno di tutti i Volontari che voglio ringraziare per tutto quello che fanno ogni giorno, così come voglio ringraziare coloro che si sono resi disponibili ad assumersi, insieme a me, l’arduo compito di portare avanti questa grande responsabilità che è la guida di un Comitato CRI come quello di Camerino. 
A prescindere dagli eletti, tutti comunque, parteciperanno a sostenere le attività del Comitato.

In questi difficili anni dopo il sisma del 2016, non abbiamo mai scherzato o giocato- prosegue Broglia- ; non potevamo permettercelo e non eravamo in condizione di poterlo fare. Abbiamo lavorato duro per cercar di soddisfare le richieste del territorio duramente colpito e, nonostante tutto, la più grande soddisfazione è quella di essere riusciti a creare un connubio tra dipendenti e volontari che ci fa onore. Questo risultato ci permetterà di affrontare con più serenità le prossime sfide e servire nel migliore dei modi la nostra Comunità”. 

Tra le problematiche da dover affrontare, Broglia mette in primo piano lo sviluppo del Comitato locale di CRI sia dal punto di vista del numero di volontari sia per quel che riguarda i servizi offerti alla popolazione; le attività di sostegno alle famiglie in difficoltà; le attività di sensibilizzazione per la popolazione in merito alle dipendenze, alla violenza sulle donne, alla sicurezza stradale ,alle manovre di rianimazione cardiopolmonare; l’attività di supporto psicologico post emergenza; la ricostruzione, con la realizzazione delle opere già finanziate nel nostro territorio dall’Unità Sisma Centro Italia di Croce Rossa Italiana (lo studentato UNICAM che verrà inaugurato nei prossimi mesi, “Casa Amica” tanto discussa ma la cui gara è finalmente in dirittura di arrivo, i Centri Polifunzionali di Muccia e Valfornace).

“Da ultimo, ma non per importanza- dichiara Gianfranco Broglia- ritenuto anzi fondamentale per il sostentamento del Comitato, il contenzioso con l’ASUR e AV3 che riguarda gli anni 2014-2015-2016. L’Area Vasta 3 non riconoscere infatti al Comitato le spese sostenute per il servizio di emergenza 118 e trasporto in convenzione che invece il Comitato ha dovuto sostenere in quegli anni. Una somma che, solo ora richiesta indietro, potrebbe comportare “purtroppo” l’abbandono della convenzione con l’ASUR, AV3 per i servizi anzidetti sin da subito". 

Il presidente rieletto del Comitato di Cri di Camerino, conclude ringraziando ancora una volta tutti i volontari per la fiducia dimostrata e per l’impegno che ogni giorno dimostrano, auspicando una collaborazione con tutte le Istituzioni e gli Enti Locali, al fine di riuscire a dare una risposta più incisiva alle problematiche e alle necessità che persistono nel territorio. 
C.C.

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Buone notizie per la rinascita degli impianti sciistici di Frontignano di Ussita. È datato il 14 febbraio scorso, infatti, l'atto che stabilisce l'approvazione, da parte del commissario straordinario Giuseppe Fraticelli, del progetto esecutivo per il ripristino delle seggiovie "Lo Schiancio-Le Saliere", "Pian dell'Arco" e "Belvedere".
Approvati anche il progetto esecutivo di ripristino della cabina elettrica di trasformazione per l'alimentazione delle seggiovie e quello che riguarda un tratto di acquedotto di alimentazione del rifugio "Le Saliere", a servizio delle due seggiovie.
L'importo totale dell'intervento che riguarda i lavori di ripristino funzionale delle seggiovie ammonterebbe a 318.304,61 euro; mentre per la
realizzazione del tratto di acquedotto la somma è stimata 177.745,90 euro e per la cabina di trasformazione sono necessari 160.419,80 euro.
Uno spiraglio di luce che arriva da un tunnel imboccato nel 2016, quando gli impianti di Frontignano sono stati resi inagibili dal sisma. Impianti che, in un centro gravemente colpito come quello di Ussita, potrebbero rappresentare una boccata di ossigeno per la ripresa economica e sociale del paese.

GS

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“Ho ammirato impianti che non hanno nulla da invidiare a quelli visti negli Stati Uniti e in Cina. Segno di come in questa università attenzione allo studio e allo sport camminino di pari passo. Complimenti al rettore e ai suoi collaboratori”. Con queste parole Fabrizio Ravanelli, l’indimenticato “Penna bianca” attaccante della Juventus e oggi ambasciatore nel mondo della società bianconera, ha aperto il suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico Sportivo di Unicam. Un ricco parterre a fare da cornice agli studenti, veri protagonisti della cerimonia in un Palasport Orsini gremito. A presenziare all'evento, oltre al Rettore di Unicam Claudio Pettinari e al presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli, erano presenti l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il presidente regionale Coni Fabio Luna e alcuni campioni dello sport tra i quali, oltre a Fabrizio Ravanelli, Ario Costa, cestista di fama internazionale e oggi presidente della Victoria Libertas Pesaro, Albino Massaccesi, amministratore delegato della Lube volley, la giovane promessa del motociclismo Leonardo Battaglini, la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene Lucia Morico, Juan Luca Sacchi, arbitro di calcio fresco di esordio in Serie A. "

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Un momento importante per la nostra università - ha sottolineato il rettore Claudio Pettinari - Il Cus, oltre ad essere un partner fondamentale di Unicam, è un soggetto al quale chiediamo di rendere sempre viva la partecipazione dei nostri studenti universitari. Si tratta di una risorsa importantissima perchè grazie ad impianti sportivi di elevato livello riesce a far praticare sport ad oltre 1850 ragazzi ed è anche un veicolo importante di promozione per l'ateneo e per il territorio". "Lo sport a Camerino è stato fondamentale per superare l'emergenza terremoto grazie anche ai nostri impianti sportivi che consentono di praticare diverse discipline - fa eco il presidente del Cus Stefano Belardinelli - e che hanno permesso di mantenere accesi i fari sul nostro territorio e sulla nostra università. La giornata di oggi non celebra, però, il passato, ma vuole guardare al futuro attraverso i progetti di ampliamento dei nostri impianti, l'erogazione, come già avvenuto, di borse di studio al merito sportivo per gli studenti che eccellono nelle discipline sportive, i progetti di inclusione nello sport per soggetti diversamente abili. QUindi uno sport per tutti vicino ai giovani e al territorio".

F.U.

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Mercoledì, 19 Febbraio 2020 09:35

Ladri in un capannone. Spariscono motoseghe

Tre motoseghe per un valore di circa 5mila euro. Questo è il bottino dei ladri che si sarebbero introdotti, alcuni giorni fa, in una rimessa agricola a Tolentino. I ladri avrebbero forzato la porta di ingresso per introdursi nel capannone poi avrebbero preso tre motoseghe di non poco valore. 
g.g.

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Mercoledì, 19 Febbraio 2020 09:31

Furto al ristorante, rubati elettrodomestici

Malviventi si introducono in un agriturismo e rubano elettrodomestici. È successo a Monte San Martino. Non è chiaro quando i fatti sarebbero accaduti, probabilmente nell’arco della scorsa settimana. Il titolare dell’agriturismo colpito si sarebbe accorto solo qualche giorno fa della sparizione di alcuni elettrodomestici per un danno di oltre mille euro. 
g.g.
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Anche il Comune di Gagliole ha aderito alla campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale ingaggiata, a livello nazionale, dall’ultracyclist Paola Gianotti.
Un invito arrivato dal gruppo ciclistico “Alta Valle del Potenza ASD” a cui il sindaco Sandro Botticelli ha subito risposto positivamente.
Il primo cittadino ha, infatti,  fatto immediatamente installare un cartello per ogni ingresso del territorio gagliolese. “È sicurezza prima di tutto – dice Botticelli – ma è anche un invito a percorrere i meravigliosi tratti del nostro comprensorio, in assoluta serenità. Spero che altri miei colleghi aderiscano all’iniziativa”.

GS
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Porta l'epilogo del gesto nobile della vittima, la vicenda che non più di tre anni fa aveva fatto apparire come un terrorista l'ex sindaco di Serravalle di Chienti Venanzo Ronchetti, secondo la falsa notizia finito in manette in seguito ad uno sventato attentato di cui si era reso protagonista in un aeroporto italiano. Ronchetti ha infatto perdonato il responsabile dell'azione bugiarda e diffamatoria, di cui, suo malgrado, si è trovato a fare le spese.  Due gli articoli che erano stati generati con un programma di fake news e poi diffusi on line tra l'incredulità e l'inevitabile scia di chiacchiericcio in tutto l'entroterra montano. A circa tre anni dall'accaduto, la verità è venuta a galla, sotto la forma di una pesante burla che ha comunque prodotto degli effetti dirompenti sul danneggiato. 

“Quando successe il fatto – spiega Venanzo Ronchetti- mi sono rivolto alla Polizia Postale con l’intento di capire chi fosse stata la persona che aveva diffuso notizie completamente false e gravi sul mio conto e per le quali, tra falso, calunnia, diffamazione, procurato allarme, potevano prospettarsi tanti reati. Trascorsi circa 3 anni  si è riusciti ad individuare chi è stato, ma trattandosi di un ragazzo che oggi ha 21 anni che mi ha inviato una lettera di scuse ed è venuto a trovarmi a casa, non me la sono sentita, nè di chiedere risarcimenti né di rovinargli il futuro. Ho pertanto ritirata la denuncia, l'ho perdonato  senza chiedere nulla in cambio, proprio per un moto di coscienza nei suoi confronti, anche se non se non lo sarebbe meritato. Ho pensato alle conseguenze e  ho reagito così- continua Ronchetti- . Qualsiasi altra persona magari avrebbe potuto procedere ulteriormente, ma trattandosi di un giovane, mi sono detto che non avrei voluto portare sulla coscienza o quando non ci sarò più, lasciare il ricordo di aver fatto del male  Nella mia vita ho sempre ricercato il bene degli altri anche se in questo caso specifico, non posso dire di non esser rimasto molto turbato nel vedere quelle locandine dei giornali che riportavano del mio arresto, perché poi le persone si fermano a vedere la prima notizia e tante non sanno neanche cosa voglia dire “fake news”. Tutto questo mi è dispiaciuto tantissimo però, dopo 3 anni, la rabbia è passata. Mi fa piacere che la Polizia Postale sia riuscita a individuare chi fosse, anche se avrei potuto facilmente immaginarlo. Proprio per non danneggiarlo - conclude l'ex sindaco-  ho ritirato la denuncia e non ho chiesto nulla in cambio. C'è l'accordo che non farò il suo nome e, ricevuta la lettera di scuse ho detto a questo giovane di non mettersi più in questi brutti pasticci perché di Venanzo in giro non se ne trovano tanti.
Spero che tutto questo gli serva da lezione e che alla fine si trasformi in qualcosa che gli possa arrecare del bene”.
C.C.

Sotto, il biglietto di scuse 
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Le raffiche di vento che avevano colpito l'entroterra maceratese avevano provocato a Chiesanuova la rottura di alcuni rami dei pini, piantati nel 1945, che si trovavano nei pressi della scuola primaria e dell'infanzia in via Don Luigi Sturzo. Oggi l'ufficio tecnico comunale ha deciso per l'abbattimento dei due alberi così da garantire la sicurezza degli alunni e del personale della scuola. Durante i lavori per il taglio dei pini nella zona interessata è stata precauzionalmente interrotta anche l'erogazione dell'energia elettrica.
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"Noi vogliamo l'intervalliva San Severino-Tolentino ma non ecomostri che potrebbero rimanere incompiuti". Lo ribadiscono e lo sottoscrivono gli attivisti del Movimento 5 Stelle di San Severino e Tolentino che, per sabato alle 16, hanno organizzato un incontro pubblico a cui prenderà parte anche il senatore Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori Pubblici. L'appuntamento è al Cinema Italia. "Potremmo raggiungere la sintesi - sostengono i due gruppi - solo facendo ciò che serve nei modi più consoni e nel rispetto di principi fondamentali come economicità ed ecocompatibilità. I rappresentanti politici locali dovranno mettere la faccia sulla scelta di un tracciato ed eventualmente sul fallimento di una infrastruttura che i cittadini chiedono da tempo". Da parte loro, i grillini hanno evidenziato le criticità del progetto di Luigi Zura-Puntaroni e Michele Cruciani ed hanno presentato un’alternativa a loro avviso credibile e fattibile sulla base di un vecchio progetto della provincia adattato alle esigenze odierne: "Il tracciato sarà meno lungo e con una sola galleria di modesta entità. Avrà un raccordo diretto con la superstrada SS77 in corrispondenza di uno svincolo gi esistente a Tolentino e un raccordo diretto a San Severino nei pressi dell'ospedale che evita di intasare la strada statale con il traffico di mezzi pesanti, una bassa pendenza, nessun movimento franoso e un costo nettamente inferiore (60 milioni)".
Va detto che il progetto a cui si rifanno gli attivisti fu presentato all'Anas nel 1990 e venne bocciato poiché non trovava il parere favorevole di Tolentino. Oggi è stato riadattato. Invece il tracciato di Zura e Cruciani, stando alla descrizione che ne fanno i grillini, "ha un percorso più lungo con due gallerie di cospicua lunghezza e di cui una si sviluppa al di sotto di una zona edificata, la cui stabilità potrebbe essere compromessa dallo scavo, dato l'esiguo spessore di copertura. Peraltro ancora nessuno si è premurato di chiedere ai cittadini che vi abitano cosa ne pensino. Presenta - aggiungono - un lungo tratto rettilineo nella porzione settentrionale che non risponde alle moderne esigenze di viabilità, intercetta una frana le cui caratteristiche sono ignoti e che molto probabilmente farà lievitare i costi di realizzazione ben oltre la cifra stanziata (98 milioni), Interagisce con il ponte della ferrovia esistente e confluisce sulla viabilità ordinaria di Tolentino con un notevole aggravio per la circolazione". 
g.g.

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“Certamente non è casa tua ma ti ci abitui. Questa non deve essere la normalità ma un periodo temporaneo.” Alessandro Loreti, per gli amici Fera, ha 37 anni e con sua moglie e i figli di 10 e 17 anni, dopo il terremoto risiede in uno dei villaggi Sae di Muccia, dove lavora nel suo negozio di pasta fresca. L’attività, oggi delocalizzata nella zona commerciale, l’aveva nel cuore del paese vicino la sua casa. Non è un tipo da città e non ha mai pensato di andarsene da Muccia. Quando è dovuto stare lontano dal suo comune, ha scelto di trasferirsi a Colfiorito anziché nei paesi più vicini alla costa, dove ha comunque soggiornato per qualche tempo: “Arrivato a Caccamo sentivo già l’odore di casa!”.
E’ una persona che ci mette la faccia e ha sempre parlato cercando di farsi ascoltare dai decisori dicendo quello che non funzionava rispetto alla situazione. A molti invece non piace esporsi. Purtroppo ai cittadini difficilmente viene insegnato a ragionare insieme, per tendere al bene comune. Il non sapere fare squadra a tutti i livelli, sta incoraggiando logiche campanilistiche e, peggio ancora, consentirà più facilmente ai più grandi, a realtà più strutturate, di “appropriarsi delle ricchezze dell’Appennino” e dei finanziamenti che arriveranno per la ricostruzione. Occorrerebbe invece invertire la tendenza favorendo le microeconomie della montagna, che sono compatibili con l’ambiente e con gli stili e i ritmi di vita praticati in queste terre.

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Se tutto andrà come da programma, tra circa un anno Alessandro e la famiglia torneranno nella loro nuova casa ristrutturata. Anche lì bisognerà un’altra volta ricominciare, perché accanto a loro troveranno una Muccia diversa, con pochissimi residenti e pochi servizi vicini. Quello che conta è che torneranno a casa e lasceranno la Sae. Le casette per Alessandro non sono fatte per durare a lungo. L’anno scorso anche loro sono dovuti uscire dall’alloggio perché hanno avuto il pavimento marcio. Ancora oggi mi dice che ci sono dei piccoli problemi e che comunque è preferibile risolverli in autonomia anziché chiedere a chi le ha realizzate. E’ un ragazzo ottimista e dal carattere deciso Alessandro. Sorride quando mi racconta della grande soddisfazione arrivata quando sono riusciti a fare in tempo per quel Natale del 2016, i tortellini nel laboratorio di pasta fresca gestito con la famiglia, aperto dopo aver lavorato giorno e notte. Immagino che quel ricordo lo porterà con sé a lungo questo giovane papà a cui auguro di trovare la stessa spinta emotiva di quei giorni difficili ma pieni di energia vitale, quella energia di cui centinaia di persone oggi hanno estremo bisogno per affrontare il presente, in attesa di un futuro più solido.

Barbara Olmai

L’intervista a Alessandro Loreti, andrà in onda nella Rubrica radiofonica “Ricostruire la speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”, mercoledì alle ore 10,10 e alle ore 22,10 sulle frequenze di Radio C1 in Blu.

*La rubrica è possibile grazie al contributo di IIE Impianti Elettrici di Urbisaglia e Ticani srl engineering and construction di Visso.
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Radioc1inblu

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62032 Camerino (MC)

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