Broglia rieletto alla guida del Comitato di CRI di Camerino
"Quella di domenica scorsa - dichiara il rieletto presidente Gianfranco Broglia- non è stata una competizione elettorale; ancora una volta è stata una giornata per poter stare insieme, tra Volontari con oltre 30 anni di servizio e giovani leve; buona l’affluenza, ha votato il 54% degli aventi diritto, risultato più che soddisfacente tenendo in considerazione che molti dei nostri volontari vivono ancora il disagio di essere sfollati e di vivere lontani dal nostro territorio.
La mia candidatura - continua Broglia- è stata condivisa con la mia famiglia e scaturita dai volontari che mi hanno chiesto di continuare in questa missione, un’ unica lista che dimostra l’unione e l’impegno di tutti i Volontari che voglio ringraziare per tutto quello che fanno ogni giorno, così come voglio ringraziare coloro che si sono resi disponibili ad assumersi, insieme a me, l’arduo compito di portare avanti questa grande responsabilità che è la guida di un Comitato CRI come quello di Camerino.
A prescindere dagli eletti, tutti comunque, parteciperanno a sostenere le attività del Comitato.
In questi difficili anni dopo il sisma del 2016, non abbiamo mai scherzato o giocato- prosegue Broglia- ; non potevamo permettercelo e non eravamo in condizione di poterlo fare. Abbiamo lavorato duro per cercar di soddisfare le richieste del territorio duramente colpito e, nonostante tutto, la più grande soddisfazione è quella di essere riusciti a creare un connubio tra dipendenti e volontari che ci fa onore. Questo risultato ci permetterà di affrontare con più serenità le prossime sfide e servire nel migliore dei modi la nostra Comunità”.
Tra le problematiche da dover affrontare, Broglia mette in primo piano lo sviluppo del Comitato locale di CRI sia dal punto di vista del numero di volontari sia per quel che riguarda i servizi offerti alla popolazione; le attività di sostegno alle famiglie in difficoltà; le attività di sensibilizzazione per la popolazione in merito alle dipendenze, alla violenza sulle donne, alla sicurezza stradale ,alle manovre di rianimazione cardiopolmonare; l’attività di supporto psicologico post emergenza; la ricostruzione, con la realizzazione delle opere già finanziate nel nostro territorio dall’Unità Sisma Centro Italia di Croce Rossa Italiana (lo studentato UNICAM che verrà inaugurato nei prossimi mesi, “Casa Amica” tanto discussa ma la cui gara è finalmente in dirittura di arrivo, i Centri Polifunzionali di Muccia e Valfornace).
“Da ultimo, ma non per importanza- dichiara Gianfranco Broglia- ritenuto anzi fondamentale per il sostentamento del Comitato, il contenzioso con l’ASUR e AV3 che riguarda gli anni 2014-2015-2016. L’Area Vasta 3 non riconoscere infatti al Comitato le spese sostenute per il servizio di emergenza 118 e trasporto in convenzione che invece il Comitato ha dovuto sostenere in quegli anni. Una somma che, solo ora richiesta indietro, potrebbe comportare “purtroppo” l’abbandono della convenzione con l’ASUR, AV3 per i servizi anzidetti sin da subito".
Il presidente rieletto del Comitato di Cri di Camerino, conclude ringraziando ancora una volta tutti i volontari per la fiducia dimostrata e per l’impegno che ogni giorno dimostrano, auspicando una collaborazione con tutte le Istituzioni e gli Enti Locali, al fine di riuscire a dare una risposta più incisiva alle problematiche e alle necessità che persistono nel territorio.
C.C.
Impianti Frontignano, approvati i progetti esecutivi di sistemazione
Approvati anche il progetto esecutivo di ripristino della cabina elettrica di trasformazione per l'alimentazione delle seggiovie e quello che riguarda un tratto di acquedotto di alimentazione del rifugio "Le Saliere", a servizio delle due seggiovie.
L'importo totale dell'intervento che riguarda i lavori di ripristino funzionale delle seggiovie ammonterebbe a 318.304,61 euro; mentre per la
realizzazione del tratto di acquedotto la somma è stimata 177.745,90 euro e per la cabina di trasformazione sono necessari 160.419,80 euro.
Uno spiraglio di luce che arriva da un tunnel imboccato nel 2016, quando gli impianti di Frontignano sono stati resi inagibili dal sisma. Impianti che, in un centro gravemente colpito come quello di Ussita, potrebbero rappresentare una boccata di ossigeno per la ripresa economica e sociale del paese.
GS
Ravanelli: "Gli impianti del Cus tra i migliori del mondo"
Un momento importante per la nostra università - ha sottolineato il rettore Claudio Pettinari - Il Cus, oltre ad essere un partner fondamentale di Unicam, è un soggetto al quale chiediamo di rendere sempre viva la partecipazione dei nostri studenti universitari. Si tratta di una risorsa importantissima perchè grazie ad impianti sportivi di elevato livello riesce a far praticare sport ad oltre 1850 ragazzi ed è anche un veicolo importante di promozione per l'ateneo e per il territorio". "Lo sport a Camerino è stato fondamentale per superare l'emergenza terremoto grazie anche ai nostri impianti sportivi che consentono di praticare diverse discipline - fa eco il presidente del Cus Stefano Belardinelli - e che hanno permesso di mantenere accesi i fari sul nostro territorio e sulla nostra università. La giornata di oggi non celebra, però, il passato, ma vuole guardare al futuro attraverso i progetti di ampliamento dei nostri impianti, l'erogazione, come già avvenuto, di borse di studio al merito sportivo per gli studenti che eccellono nelle discipline sportive, i progetti di inclusione nello sport per soggetti diversamente abili. QUindi uno sport per tutti vicino ai giovani e al territorio".
F.U.
Ladri in un capannone. Spariscono motoseghe
g.g.
Furto al ristorante, rubati elettrodomestici
g.g.
Sicurezza dei ciclisti. Gagliole installa i cartelli
Un invito arrivato dal gruppo ciclistico “Alta Valle del Potenza ASD” a cui il sindaco Sandro Botticelli ha subito risposto positivamente.
Il primo cittadino ha, infatti, fatto immediatamente installare un cartello per ogni ingresso del territorio gagliolese. “È sicurezza prima di tutto – dice Botticelli – ma è anche un invito a percorrere i meravigliosi tratti del nostro comprensorio, in assoluta serenità. Spero che altri miei colleghi aderiscano all’iniziativa”.
GS
Vittima di pesanti fake news, Ronchetti perdona l'autore
“Quando successe il fatto – spiega Venanzo Ronchetti- mi sono rivolto alla Polizia Postale con l’intento di capire chi fosse stata la persona che aveva diffuso notizie completamente false e gravi sul mio conto e per le quali, tra falso, calunnia, diffamazione, procurato allarme, potevano prospettarsi tanti reati. Trascorsi circa 3 anni si è riusciti ad individuare chi è stato, ma trattandosi di un ragazzo che oggi ha 21 anni che mi ha inviato una lettera di scuse ed è venuto a trovarmi a casa, non me la sono sentita, nè di chiedere risarcimenti né di rovinargli il futuro. Ho pertanto ritirata la denuncia, l'ho perdonato senza chiedere nulla in cambio, proprio per un moto di coscienza nei suoi confronti, anche se non se non lo sarebbe meritato. Ho pensato alle conseguenze e ho reagito così- continua Ronchetti- . Qualsiasi altra persona magari avrebbe potuto procedere ulteriormente, ma trattandosi di un giovane, mi sono detto che non avrei voluto portare sulla coscienza o quando non ci sarò più, lasciare il ricordo di aver fatto del male Nella mia vita ho sempre ricercato il bene degli altri anche se in questo caso specifico, non posso dire di non esser rimasto molto turbato nel vedere quelle locandine dei giornali che riportavano del mio arresto, perché poi le persone si fermano a vedere la prima notizia e tante non sanno neanche cosa voglia dire “fake news”. Tutto questo mi è dispiaciuto tantissimo però, dopo 3 anni, la rabbia è passata. Mi fa piacere che la Polizia Postale sia riuscita a individuare chi fosse, anche se avrei potuto facilmente immaginarlo. Proprio per non danneggiarlo - conclude l'ex sindaco- ho ritirato la denuncia e non ho chiesto nulla in cambio. C'è l'accordo che non farò il suo nome e, ricevuta la lettera di scuse ho detto a questo giovane di non mettersi più in questi brutti pasticci perché di Venanzo in giro non se ne trovano tanti.
Spero che tutto questo gli serva da lezione e che alla fine si trasformi in qualcosa che gli possa arrecare del bene”.
C.C.
Sotto, il biglietto di scuse
Chiesanuova, abbattuti i pini in via Sturzo danneggiati dal vento
M5S: “Vogliamo l’intervalliva ma non ecomostri”. Sabato incontro pubblico
"Noi vogliamo l'intervalliva San Severino-Tolentino ma non ecomostri che potrebbero rimanere incompiuti". Lo ribadiscono e lo sottoscrivono gli attivisti del Movimento 5 Stelle di San Severino e Tolentino che, per sabato alle 16, hanno organizzato un incontro pubblico a cui prenderà parte anche il senatore Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori Pubblici. L'appuntamento è al Cinema Italia. "Potremmo raggiungere la sintesi - sostengono i due gruppi - solo facendo ciò che serve nei modi più consoni e nel rispetto di principi fondamentali come economicità ed ecocompatibilità. I rappresentanti politici locali dovranno mettere la faccia sulla scelta di un tracciato ed eventualmente sul fallimento di una infrastruttura che i cittadini chiedono da tempo". Da parte loro, i grillini hanno evidenziato le criticità del progetto di Luigi Zura-Puntaroni e Michele Cruciani ed hanno presentato un’alternativa a loro avviso credibile e fattibile sulla base di un vecchio progetto della provincia adattato alle esigenze odierne: "Il tracciato sarà meno lungo e con una sola galleria di modesta entità. Avrà un raccordo diretto con la superstrada SS77 in corrispondenza di uno svincolo gi esistente a Tolentino e un raccordo diretto a San Severino nei pressi dell'ospedale che evita di intasare la strada statale con il traffico di mezzi pesanti, una bassa pendenza, nessun movimento franoso e un costo nettamente inferiore (60 milioni)".
Va detto che il progetto a cui si rifanno gli attivisti fu presentato all'Anas nel 1990 e venne bocciato poiché non trovava il parere favorevole di Tolentino. Oggi è stato riadattato. Invece il tracciato di Zura e Cruciani, stando alla descrizione che ne fanno i grillini, "ha un percorso più lungo con due gallerie di cospicua lunghezza e di cui una si sviluppa al di sotto di una zona edificata, la cui stabilità potrebbe essere compromessa dallo scavo, dato l'esiguo spessore di copertura. Peraltro ancora nessuno si è premurato di chiedere ai cittadini che vi abitano cosa ne pensino. Presenta - aggiungono - un lungo tratto rettilineo nella porzione settentrionale che non risponde alle moderne esigenze di viabilità, intercetta una frana le cui caratteristiche sono ignoti e che molto probabilmente farà lievitare i costi di realizzazione ben oltre la cifra stanziata (98 milioni), Interagisce con il ponte della ferrovia esistente e confluisce sulla viabilità ordinaria di Tolentino con un notevole aggravio per la circolazione".
g.g.
Alessandro Loreti: la tenacia è la spinta per continuare a restare a Muccia
E’ una persona che ci mette la faccia e ha sempre parlato cercando di farsi ascoltare dai decisori dicendo quello che non funzionava rispetto alla situazione. A molti invece non piace esporsi. Purtroppo ai cittadini difficilmente viene insegnato a ragionare insieme, per tendere al bene comune. Il non sapere fare squadra a tutti i livelli, sta incoraggiando logiche campanilistiche e, peggio ancora, consentirà più facilmente ai più grandi, a realtà più strutturate, di “appropriarsi delle ricchezze dell’Appennino” e dei finanziamenti che arriveranno per la ricostruzione. Occorrerebbe invece invertire la tendenza favorendo le microeconomie della montagna, che sono compatibili con l’ambiente e con gli stili e i ritmi di vita praticati in queste terre.
Se tutto andrà come da programma, tra circa un anno Alessandro e la famiglia torneranno nella loro nuova casa ristrutturata. Anche lì bisognerà un’altra volta ricominciare, perché accanto a loro troveranno una Muccia diversa, con pochissimi residenti e pochi servizi vicini. Quello che conta è che torneranno a casa e lasceranno la Sae. Le casette per Alessandro non sono fatte per durare a lungo. L’anno scorso anche loro sono dovuti uscire dall’alloggio perché hanno avuto il pavimento marcio. Ancora oggi mi dice che ci sono dei piccoli problemi e che comunque è preferibile risolverli in autonomia anziché chiedere a chi le ha realizzate. E’ un ragazzo ottimista e dal carattere deciso Alessandro. Sorride quando mi racconta della grande soddisfazione arrivata quando sono riusciti a fare in tempo per quel Natale del 2016, i tortellini nel laboratorio di pasta fresca gestito con la famiglia, aperto dopo aver lavorato giorno e notte. Immagino che quel ricordo lo porterà con sé a lungo questo giovane papà a cui auguro di trovare la stessa spinta emotiva di quei giorni difficili ma pieni di energia vitale, quella energia di cui centinaia di persone oggi hanno estremo bisogno per affrontare il presente, in attesa di un futuro più solido.
Barbara Olmai
L’intervista a Alessandro Loreti, andrà in onda nella Rubrica radiofonica “Ricostruire la speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”, mercoledì alle ore 10,10 e alle ore 22,10 sulle frequenze di Radio C1 in Blu.
*La rubrica è possibile grazie al contributo di IIE Impianti Elettrici di Urbisaglia e Ticani srl engineering and construction di Visso.